Bacheca dei reclami

Reclama Facile è un servizio a disposizione di tutti gli utenti registrati al nostro sito che ha l’obiettivo di mettere in contatto il consumatore con l’azienda di suo interesse per risolvere i problemi che possono verificarsi nei quotidiani rapporti di fornitura di prodotti o servizi.
Reclama Facile si propone di instaurare un utile dialogo tra imprese e consumatori per risolvere questi problemi in via amichevole, favorendo il raggiungimento di un accordo condiviso.
Tramite Reclama Facile potrai inviare un reclamo direttamente all’azienda di tuo interesse seguendo la nostra procedura guidata e avrai la possibilità di pubblicare il tuo reclamo sulla nostra Bacheca.
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E. L.
28/07/2025

Mancata disdetta servizio

Spett. Telecom Italia, la presente per richiedere nuovamente disdetta del contratto TimVision intestato a Leone Erberto (codice cliente 4440060054). Il 16/06 vi ho inviato disdetta ai sensi della Legge n. 40/07 tramite PEC qui allegata. Ad oggi, nonostante siano trascorsi più di 30 giorni dalla ricezione da parte Vostra della suddetta comunicazione, il servizio è ancora attivo e, di conseguenza, continuo a riceverei relativi addebiti. Avendo autorizzato il pagamento tramite addebito diretto, è già stata pagato l'addebito di Luglio 25 NON DOVUTA. Richiedo pertanto la cessazione immediata del servizio e il rimborso della somma indebitamente addebitata pari a 34,99 €, nonchè lo storno di tutti gli importi fatturati successivamente. In mancanza di un riscontro entro 45 giorni dal ricevimento della presente, provvederò ad avviare una procedura di conciliazione, ai sensi e nel rispetto della Delibera 182/02/CONS e 173/07/CONS dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. In allegato: Copia comunicazione di disdetta + ricevuta Prova del pagamento di importi non dovuti Copia documento d’identità

Risolto
M. L.
28/07/2025

Mancata disdetta servizio

Spett. Telecom Italia, la presente per richiedere nuovamente disdetta del contratto TimVision intestato a Leone Erberto (codice cliente 4440060054). Il 16/06 vi ho inviato disdetta ai sensi della Legge n. 40/07 tramite PEC qui allegata. Ad oggi, nonostante siano trascorsi più di 30 giorni dalla ricezione da parte Vostra della suddetta comunicazione, il servizio è ancora attivo e, di conseguenza, continuo a riceverei relativi addebiti. Avendo autorizzato il pagamento tramite addebito diretto, è già stata pagata la fattura di Luglio 25 NON DOVUTA. Richiedo pertanto la cessazione immediata del servizio e il rimborso della somma indebitamente addebitata pari a 34,99 €, nonchè lo storno di tutti gli importi fatturati successivamente. In mancanza di un riscontro entro 45 giorni dal ricevimento della presente, provvederò ad avviare una procedura di conciliazione, ai sensi e nel rispetto della Delibera 182/02/CONS e 173/07/CONS dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. In allegato: Copia comunicazione di disdetta + ricevuta Prova del pagamento di importi non dovuti Copia documento d’identità

Risolto
G. N.
26/07/2025

Mancata attivazione ESIM mobile

Ho richiesto una nuova linea mobile ESIM con portabilità in data 12.07.2025. In data 17.07.2025 ho attivato correttamente la eSIM, ma la mia pratica risulta in lavorazione. Dopo vari solleciti con operatore, mi sono anche recato in un centro Tim ma senza successo. Ho mandato una pec a Telecomitalia@pec.telecomitalia.it senza nessuna risposta. Pertanto Chiedo l’attivazione della mia linea Tim con successiva portabilità urgentemente poiché sto avendo difficoltà a lavoro con il mio operatore Coop, in quanto non coperta la zona da un buon segnale arrecandomi non pochi problemi. Da contratto l’attivazione era prevista al massimo nei 2 giorni lavorativi successivi come da mail ricevuta con il contratto allegato.

In lavorazione
S. V.
23/07/2025

Richiesta assistenza legale per irregolarità contrattuali con TIM – Offerta “TIM WiFi Casa Mega”

Alla cortese attenzione di TIM S.p.A., Vi scrivo in merito alla sottoscrizione dell’offerta “TIM WiFi Casa Mega”, attivata il 09/04/2025 a seguito del contatto telefonico con una vostra operatrice. Il contatto da parte vostra è avvenuto in seguito a un mio interesse precedentemente manifestato per la medesima offerta, visualizzata sul vostro sito pochi giorni prima, che inizialmente prevedeva un canone promozionale di €27,90/mese e nessun costo di attivazione. Tale interesse non si era però concretizzato in una sottoscrizione, poiché la promozione era nel frattempo scaduta, e le nuove condizioni (canone più elevato e introduzione di un costo di attivazione di €39,90) non erano per me interessanti. In occasione della chiamata del 09/04/2025, ore 8:20 circa, una vostra operatrice mi ha proposto l’attivazione della stessa offerta alle condizioni originariamente promozionali, cioè: - canone mensile di €27,90 tutto incluso (internet, chiamate illimitate, TIMVISION con Amazon Prime, Disney+, Netflix); - esclusione del costo di attivazione una tantum di €39,90 tramite storno in fattura; Questa prospettiva di recuperare le condizioni promozionali scadute è stata decisiva nella scelta di procedere con l’attivazione. A seguito della chiamata, ho ricevuto un link con il riepilogo dell’ordine da confermare. Una volta ricevuti i documenti riepilogativi, ho avuto subito dei dubbi, perché i costi sommati indicavano un canone effettivo di €32,90/mese, anziché i €27,90 promessi, inoltre era presente il costo una tantum di 39,90€ per l'attivazione. Ne ho parlato via messaggio con il mio compagno di cui conservo gli screenshot e ho atteso la chiamata della stessa operatrice prevista per il pomeriggio. Durante la successiva telefonata (ore 15:45 del 09/04/2025 probabilmente registrata da parte vostra), ho espresso esplicitamente le mie perplessità sull’incongruenza tra i costi indicati nei documenti ricevuti e quanto prospettato. L’operatrice mi ha rassicurata in modo diretto, spiegandomi che la differenza di €5 che riscontravo nel canone mensile era dovuta al fatto che la domiciliazione non era ancora attiva in quanto la mattina non avevo con me l'IBAN, ma che lo sconto sarebbe stato applicato a tale importo non appena attivata la domiciliazione bancaria. Mi è stato anche ribadito che il costo di attivazione una tantum di 39,90€ non sarebbe stato addebitato, in quanto anche se presente all'interno dei documenti contrattuali, sarebbe stato stornato in fattura. Sulla base di queste rassicurazioni verbali, che ho ricevuto in risposta a domande dirette e precise, ho confermato l’attivazione dell'offerta. La linea è stata attivata concretamente il 19 maggio 2025. A seguire ho ricevuto: -una prima fattura cumulativa per il periodo maggio–giugno, di difficile interpretazione proprio per il periodo di fatturazione cumulativo a cui faceva riferimento; -una seconda fattura per il mese di luglio 2025, che ha evidenziato in modo inequivocabile diverse incongruenze: 1.È stato addebitato il costo di attivazione di €39,90, mai stornato, in contrasto con quanto promesso. 2. È presente la dicitura che la fattura ha beneficiato dello sconto in seguito alla domiciliazione (richiesta successivamente all'attivazione della linea) ma nessun effettivo storno risulta nelle voci di costo, e l’importo finale è esattamente €32,90, cioè la somma che mi risultava dai documenti contrattuali ma che mi era stato assicurato fosse da scontare di 5€/mese a seguito della domiciliazione. 3. È stato addebitato il costo di €4,95 per la fattura cartacea, mai chiaramente comunicato durante la trattativa telefonica in cui abbiamo visto punto per punto i costi a cui sarei andata in contro. Le informazioni fornite dall’operatrice in risposta a mie domande esplicite e mirate sui costi, si sono rivelate non veritiere e fuorvianti, e mi hanno indotto ad aderire all’offerta sulla base di presupposti falsi. Tali comunicazioni hanno compromesso la corretta comprensione del contenuto contrattuale e alterato in modo sostanziale la mia decisione economica, Ritengo pertanto che il comportamento dell’azienda: 1. abbia violato il principio di buona fede e trasparenza nel rapporto con il consumatore; 2. si configuri come una pratica commerciale scorretta, in quanto fondato su elementi idonei a indurre in errore e falsare le mie scelte contrattuali. Richiedo quindi formalmente l'applicazione delle condizioni contrattuali prospettate in fase di attivazione, in particolare: 1. Il rimborso del costo di attivazione di €39,90; 2. L'applicazione dello sconto di 5€/mese, a seguito della domiciliazione bancaria, da applicare retroattivamente sull'importo di 24,90€ (TIM WIFI Casa Mega), come esplicitamente prospettato dall'operatrice TIM; 3.Il rimborso del costo per fattura cartacea, mai comunicato in modo chiaro. Sono in possesso di: Fatture ricevute; Riepilogo dell’ordine; Documenti contrattuali; Screenshot di conversazioni WhatsApp inviate in tempo reale durante le chiamate con l'operatrice di TIM al fine di prendere una decisione condivisa con il mio compagno convivente sull'eventuale attivazione dell'offerta; tali conversazioni documentano le informazioni ricevute in tempo reale. Dovreste inoltre essere in possesso delle registrazioni dirette delle conversazioni sopra menzionate, dal momento in cui ho sempre fornito il consenso alla registrazione. Rimango in attesa di un vostro riscontro entro i termini previsti, e resto disponibile a fornire tutta la documentazione necessaria. Cordiali saluti,

In lavorazione
R. V.
23/07/2025

Richiesta di riscontro su reclamo già inviato tramite PEC – Cessazione contratto FTTC

Spett.le TIM S.p.A., con la presente intendo rinnovare il mio reclamo, già trasmesso tramite PEC in data 09/07/2025, relativo alla cessazione della mia linea FTTC e alla gestione dell’ultima fattura. Ad oggi non ho ricevuto alcun riscontro alla PEC inviata, malgrado siano ormai trascorsi diversi giorni. Inoltre, non possiedo più un numero attivo e risulta quindi impossibile contattare il Servizio Clienti 187, ostacolando ogni tentativo di dialogo. A tal fine, riepilogo i punti già espressi: Avete revocato il mandato bancario prima dell’ultimo addebito, quindi il blocco del pagamento dell’ultima fattura non è imputabile a me; Disattivazione dell’account MyTIM, che mi impedisce di accedere alla fattura e pagarla tramite i canali usuali; Fatturazione errata: la fattura copre l’intero mese di giugno, sebbene il servizio dovesse cessare entro il 25/06/2025. Chiedo gentilmente di ricevere un riscontro concreto e tempestivo in merito alla richiesta di ricalcolo dell’importo fatturato, al fine di poter saldare correttamente quanto effettivamente dovuto. Resto in attesa di una vostra risposta scritta. Cordiali saluti,

In lavorazione
C. O.
23/07/2025

Addebito rate modem

Spett. TIM S.p.A., Ero titolare del contratto per la linea fissa 06/5004013. In Data 30/04/2025 ho telefonato al Servizio Clienti 187 per chiedere la cessazione della linea fissa, acconsentendo preventivamente alla registrazione della conversazione. Ho chiesto espressamente dettagli in merito alla restituzione del modem e delle eventuali rate residue. L'operatrice al telefono mi ha confermato che il modem non andava restituito e che nulla sarebbe stato dovuto. Ho più volte chiesto conferma sapendo che la telefonata era registrata, e l'operatrice ha confermato. Solo a quel punto ho acconsentito alla cessazione, la cui richiesta si è perfezionata il lunedì successivo ad opera della stessa operatrice. La fornitura del servizio da parte Vostra è stata pertanto interrotta il 04/06/2025. Nonostante ciò, ho ricevuto nella bolletta di chiusura relativa al servizio sopra citato, l'addebito della rata del modem, ed una specifica che indica che riceverò l'addebito di tutte le rate mancanti del modem. Richiedo pertanto il blocco di tale pagamento e di tutti gli importi fatturati successivamente al 04/06/2025. In mancanza di un riscontro entro 45 giorni dal ricevimento della presente, provvederò ad avviare una procedura di conciliazione, ai sensi e nel rispetto della Delibera 182/02/CONS e 173/07/CONS dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Allegati: Tracking comunicazione di disdetta Copia bolletta contestata Copia documento d’identità

In lavorazione
A. S.
22/07/2025

disconoscimento secondo MODEM TIM

Spett. TIM, Sono titolare del contratto per [a linea telefonica/internet/ specificato in allegato dalle bollette caricate. A partire dalla Fattura di Marzo 2025 ricevo un ulteriore importo di 5 EURO Rata addebito modem TIM HUB+ 1/48 F.C.I. 5,00, per un SECONDO modem di cui non sono in possesso e di cui NON ho richiesto l'acquisto. In data 25/11/2025 ho effettuato un trasloco della linea, ma non ho mai richiesto un secondo modem. Ho inviato già numerose segnalazioni, tra cui: 9/778285614879 del 16 maggio 2025 protocollo C36838374 , di cui non ho ricevuto risposta, e le chiamate verso il supporto non sa come rispondermi. Nonostante ciò, ho continuato e continuo ancora a ricevere bollette relative al servizio sopra citato, alcune delle quali risultano già pagate tramite accredito automatico. Richiedo pertanto lo storno di tutti gli importi fatturati successivamente a Marzo 2025 nonché il rimborso della somma indebitamente addebitata a oggi. In mancanza di un riscontro entro 45 giorni dal ricevimento della presente, provvederò ad avviare una procedura di conciliazione, ai sensi e nel rispetto della Delibera 182/02/CONS e 173/07/CONS dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Allegati: fattura MARZO,;APRILE;MAGGIO;GIUGNO;LUGLIO Copia documento d’identità

Chiuso
A. A.
21/07/2025

Servizio clienti inadeguato

Spett.le Telecom, in data 25/6 ho fatto richiesta di cessazione della mia linea mobile business (contratto 88801277****, tel. 34805*****) tramite il vostro sito WEB, come da voi stessi indicato come procedura da adottare. Faccio notare che la richiesta di cessazione può avvenire solo attraverso la area personale a cui si può accedere con le proprie credenziali. Faccio notare altresì che nel momento in cui si accede alla propria area personale compare una schermata con i dati anagrafici e il codice fiscale dell'intestatario. La richiesta di cessazione avviene attraverso una procedura guidata dallo stesso sito, che richiede di allegare copia del documento di identità, cosa che ho regolarmente fatto. In data 18/7 avete provveduto a inviarmi una comunicazione, che allego, in cui affermate di non poter procedere alla cessazione in quanto nella richiesta manca il codice fiscale del sottoscritto. Faccio presente che: 1) La richiesta è avvenuta attraverso il vostro sito che non ha richiesto il codice fiscale 2) che nel contratto originale si specifica che la richiesta di cessazione richiede il solo documento di identità e non il codice fiscale 3)che il codice fiscale è sicuramente a voi ben noto, tanto da esibirlo nella schermata della mia area personale. Ad ogni buon conto allego alla presente il codice fiscale richiesto. Ho cercato di risolvere il problema tramite il 191 (nella vostra comunicazione affermate che la cessazione può avvenire anche per via telefonica tramite il 191). L'operatrice mi ha consigliato di fare una PEC. Ritengo vada sottolineato che il vostro servizio clienti certamente non facilita il rapporto con la vostra Azienda e lo snellimento delle procedure. Mi auguro che, visti i fatti, la cessazione venga fatta decorrere dal momento della mia richiesta del 25/6, rimborsandomi i costi non dovuti successivamente. La presente viene inviata per pubblicazione e opportuna segnalazione all'associazione Altroconsumo. Distinti saluti

Risolto
P. P.
20/07/2025

Fatture da pagare nonostante la restituzione del modem

Buongiorno, Dopo la disdetta dell’operatore Tim per cambio operatore sulla linea fissa di casa ho effettuato in data 04/11/24 la restituzione del modem in comodato. Purtroppo dopo 8 mesi continuano ad arrivarmi le fatture da pagare sul conto corrente per tale servizio. Ho scritto diverse Pec e chiamato più volte gli operator Tim, ma purtroppo non si arriva ad una soluzione. Mi arrivano mail in risposta che la richiesta è’ in lavorazione all’ufficio competente. Io chiedo il rimborso delle fatture pagate fino ad adesso e il blocco dell’arrivo di nuove. In allegato la ricevuta del modem restituito tramite raccomandata a Tim. Cordialmente Sandra Branchi

In lavorazione
N. M.
20/07/2025

Sarebbe bello poter leggere la fattura…

Buongiorno, a maggio ho cessato l’utenza con il numero 0783205586 intestata a Noemi Massa, ma oggi mi trovo nell’email una fattura in scadenza ad agosto. Vorrei vedere di cosa si tratta, ma è impossibile perché non allegate le fatture nelle e-mail e nell’app myTim non è possibile accedere, in quanto la linea risulta cessata. L’assistente Angie è la cosa più inutile che si possa trovare sul sito, impossibile chattare con un operatore. Chiamo il 187, ma dopo minuti e minuti d’attesa viene chiusa la chiamata. Voglio poter visualizzare la fattura in modo chiaro perché è un mio diritto e un bostro dovere. In assenza di un vostro riscontro entro 14 giorni, valuterò il proseguo dell’iter tramite vie legali.

Chiuso

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