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Wind 3 continua a prendere soldi sulla mia carta di credito
Spett. [NOME AZIENDA], Il [DATA] ho sottoscritto presso [il vostro negozio... /telefonicamente/tramite il vostro sito internet] il contratto specificato in allegato per [la linea telefonica/internet/abbonamento servizi tv] Ho in seguito deciso di avvalermi del diritto di recesso ai sensi dell’art. 52 e segg. del D.Lsg. 206/05 e Vi ho quindi inviato una comunicazione in tal senso tramite [pec/raccomandata/email] il [DATA - max 14 gg dopo conclusione del contratto] Nonostante ciò, il servizio è stato ugualmente attivato il [DATA]. Ciò mi sta causando gravi disagi poichè [DESCRIZIONE] Con la presente richiedo quindi la cessazione immediata del servizio e Vi diffido sin d’ora dall’addebitarmi qualsiasi spesa in relazione a tale contratto. Allegati: Copia richiesta di recesso Copia documento d’identità
ACQUISTO ESIM NON RIMBORSATO
Spett.le TIM, in data 30/11/2024 ho acquistato sul Vs sito una Esim da utilizzare sul mi Apple Watch,richiedendo la portabilità del mio numero di telefono cellulare,passando così da Very Mobile a TIM. Dovendo acquistare l'Apple Watch,ho chiesto assistenza alla Apple dopo aver più volte provato e riprovato ad attivare la Esim,seguendo le procedure indicate nella email ricevuta e tramite Iphone,bloccandomi sempre allo stesso punto e non poter procedere alla conclusione dell'attivazione. L'operatore Apple mi ha spiegato che la procedura non sarebbe andata mai a buon fine se il mio Iphone è un modello acquistato all'estero:ho indicato il nr. seriale e mi ha confermato che non era di Apple Italia. Quindi,l'acquisto della Esim è divenuto inutile e ho provveduto nelle tempistiche del Codice al Consumo,di avvalermi del diritto di recesso,inviando apposito modulo. Gli operatori contattati telefonicamente di TIM,mi hanno tutti confermato che dopo il ricevimento della richiesta di recesso,tempo un paio di settimane e avrebbero provveduto al rimborso dell'acquisto della Esim. Ebbene!!Sono passati quasi 3 mesi,inviato anche una PEC a TIM,ma di questo rimborso non ve ne è traccia. L'acquisto della Esim è stato di 10€ e forse vi sembreranno pochi,ma comunque io ho pagato per qualcosa che non ho mai potuto usare ed ho il diritto di venire rimborsata. Dal momento che TIM non si è mai degnata di rispondere,chiedo il Vs intervento affinchè agiate in mio nome e conto. Distinti saluti
Ripensamento
Buonasera ho esercitato il diritto di ripensamento per una sim che un operatore mi ha attivato per sbaglio. Dopo il primo fax a cui mancava una parte ho rimandato 5 fax e ho inserito 3 volte sul sito i documenti ma non ho mai ricevuto mail di conferma e sul sito mi da rifiutato. Gli i operatori nelle numerose chiamate mi hanno detto che non li vedevano. Come è possibile??? Eppure i fax sono andati a buon fine. Ho conservato tutte le ricevute.
Richiesta annullamento ordine
Buona sera, in data 11/02/2025 (ore 22:19) ho acquistato una sim Kena mobile con la richiesta contestuale di portabilità del mio numero. Purtroppo ho avuto un ripensamento e in data 12/02/2025 (ore 16:43) ho scritto un mail a assistenzaclienti@kenamobile.it chiedendo l'annullamento dell'ordine 14221807 visto che ancora la sim non era stata inviata. Purtroppo ad oggi 13/02/2025 (ore 21:10) non ho ricevuto alcuna risposta. Ho quindi inviato in data odierna la medesima email anche a recesso@kenamobile.it
Mancata disattivazione contratto
Spett.le Vodafone, sono titolare del contratto per il servizio Internet Unlimited associato al numero telefonico 0110606534 e al codice cliente 219258775. In data 07/01/2025, ho richiesto la disdetta dell'utenza contattando il vostro Servizio Clienti. La mia volontà di recedere dal contratto è stata espressa chiaramente nel corso della chiamata, che, come da vostra prassi, risulta registrata a conferma della richiesta. Tuttavia, nonostante siano trascorsi oltre 30 giorni, il servizio risulta ancora attivo. Ho effettuato ulteriori segnalazioni nelle seguenti date: 30/01, 07/02, 10/02, 11/02 e 12/02. Durante le chiamate del 07/02, 10/02 e 11/02, mi è stato confermato che la disattivazione era stata presa in carico. Tuttavia, nella chiamata odierna del 12/02, mi è stato comunicato che il servizio è ancora attivo e che sarebbe stato sollecitato immediatamente il processo di disattivazione. Nel frattempo, mi è stata già addebitata indebitamente la fattura n. TF61916869 per un importo di €45,87, relativa al periodo 16/01 - 15/02. Considerando i termini della disdetta, la fatturazione avrebbe dovuto cessare entro il 07/02/2025, pertanto la quota relativa al periodo 08/02 - 15/02 non è dovuta. Richiedo quindi il rimborso della somma indebitamente addebitata per tale periodo. Inoltre, dato che il servizio risulta ancora attivo, esprimo forte preoccupazione per eventuali ulteriori addebiti non legittimi. Vi sollecito pertanto a: 1. Procedere immediatamente con la cessazione del servizio. 2. Effettuare il rimborso della quota relativa al periodo 08/02 - 15/02. 3. Garantire che non vengano emesse ulteriori fatture relative a un servizio che avrebbe dovuto essere cessato. In attesa di un vostro riscontro, saluto cordialmente, Alessandra Scibelli
Wind3
So Forlì 08/02/2025 Provo ricapitolare la penosa vicenda capitatomi con Wind3 e che tutt’ora, senza esserne al corrente, è in corso. Per disservizi, disfunzioni negli addebiti diretti in quanto Wind3 ha prelevato dal mio conto somme maggiori da quelle concordate e inefficienze comunicative, per me parlare con il 159 è stato quasi impossibile, in data 15/07/2023 sono riuscito a recedere il contratto con il servizio clienti della Wind3. (Doc. 1) Dal 16/04/2023 ero passato ad un’offerta mensile di € 8,99 come mi avevano prospettato al negozio Wind3, passata poi improvvisamente a € 9,99 nell’account e da allora ho avuto i seguenti addebiti. 01/05/23 € 10,99 01/06/23 € 11,49 01/07/23 € 21,98 01/07/23 € 10,98 01/08/23 € 10,99 01/09/23 € 12,77 Totale € 79,20 Non ho mai superato la soglia dei 70 giga mensili, ne fatto telefonate all’estero. Detto questo Wind3, dopo la recessione del mio contratto, per prima cosa mi ha impedito l’accesso al mio account sul loro sito, bloccandolo, così non ho potuto più controllare il mio traffico, ne capire se ero a posto coi pagamenti. Questo sopruso per legge non è tollerato perché qualsiasi azienda si crede creditrice rispetto ad un consumatore ha l’obbligo di non interrompere il dialogo fra cliente ed aziende tramite l’account dalla stessa azienda voluto all’inizio del contratto. L’account si può bloccare solamente alla chiusura complessiva di ogni vertenza riguardante l’utenza in essere. E comunicare con loro tramite il 159 per capire la ragione di tali cifre è divenuto impossibile. Rimarco non ho mai ricevuto il contratto che mi doveva essere inviato via mail e nel mio account di Wind3 non c’era. Premesso ciò in data 12/10/23 la Wind3 mi ha spedito, da me incassato il 23/10/23, assegno di € 9,73 (Doc. 2) senza allegato nessuna pezza giustificativa. Credevo di aver chiuso finalmente la pratica con Wind3. Invece. In data 15/03/2024 ho ricevuto un avviso di mancato pagamento di € 1,79 che allego (Doc. 3). Per prima cosa ho provato inutilmente di mettermi in contatto con il 159 ma senza essere più cliente è una missione impossibile. Allora sono andato con il foglio del mio presunto debito di € 1,79 alla Wind3 di Punta di Ferro a Forlì. L’impiegata di turno, sempre molto sgarbata, mi ha detto che non ne sapeva nulla e che provassi a contattare il 159 ripetendo 4 volte ‘passami l’operatore’ e comunque per la sua esperienza non dovevo farci caso della loro richiesta di € 1,79. Ho provato di nuovo ad effettuare il marchingegno suggeritomi con il numero 159 ma pure questa volta non sono riuscito a mettermi in contatto con nessuno. Così arriviamo al 07/02/2025 data in cui mi è arrivata via mail la diffida dalla Covisian, cioè voi, di pagare € 32,87 per somme morose dovute alla Wind3. La prima cosa lampante di tutta questa vicenda la Wind3 non poteva lasciare l’account aperto o rispondermi alle mie tramite mail? O comunicarmi via mail che ero debitore della fantomatica somma di € 1,79 e del perché di tale somma? Comunque analizzando il vostro estratto conto salta all’occhio come loro abbiano messo in mora pure la somma posticipata che doveva scadere il 14/02/25 pari ad € 1,78. Inoltre gli interessi e le spese d’incasso sono da strozzinaggio. Detto ciò vorrei soltanto capire cosa devo fare per non avere più nulla a che fare con Wind3. Se devo pagare, pago se non devo pagare non voglio essere più preso in giro. Se pago questi € 32,87 poi ho altre pendenze con la Wind3? Mi potete aiutare a capire e risolvere una volta per tutte questa brutta vicenda. La voglio chiudere. Comunque la cosa squallida di questa mia piccola disavventura è la pochezza, anzi il disprezzo con cui viene trattato il cliente. Per questi grossi gruppi siamo solo carne da macello. Io ero cliente da più di 10 anni e nonostante avessi pagato sempre puntualmente, senza mai dare noie, sono stato trattato, dai commessi della sede di Forlì, dai centralinisti, dalla Wind come fossi un pezzo di me... Una mucca a cui si deve e in ogni caso sempre mungere. In poche parole il cliente ha sempre torto e deve solamente pagare. Ripeto potete aiutarmi a fare chiarezza e chiudere questa vicenda? Grazie Giondi Flavio stituisci a questo testo quello relativo al tuo reclamo
problemi con la disdetta del contratto wifi
Spett.le Staff di Fastweb, desidero segnalarvi il vostro comportamento a mio giudizio scorretto, in occasione della mia rescissione dal contratto dal servizio di connessione dati domestica (internet tramite wifi) per cambio di fornitore. Nel corso del mese di ottobre 2024 mi sono recato presso un negozio Fastweb per chiedere quale sarebbe stata la procedura e il trattamento economico in caso avessi deciso di recedere dal contratto, per cambio di fornitore. Il motivo di questa mia decisione sarebbe stato squisitamente economico. Tramite Fastweb infatti pagavo per il servizio internet domestico un importo mensile di euro 27,95. Fastweb aveva tariffe assolutamente migliori di questa, ma erano riservate ai nuovi clienti e non a coloro che lo erano già. Il passaggio da una tariffa ad una più bassa non era consentito. L’operatore in negozio mi ha informato che per disdire il contratto avrei potuto farlo io stesso tramite il vostro sito e restituendo il modem in negozio. Il trattamento economico in caso di recesso sarebbe stato il seguente. Mi avreste addebitato comunque il canone di abbonamento per il mese successivo, salvo poi accertare in un secondo momento i giorni di effettivo utilizzo del servizio e accreditarmi eventualmente la differenza per i giorni di servizio già pagati ma non effettivamente utilizzati, in quanto già coperti dal nuovo operatore. Sulla base di queste informazioni, il giorno 30 ottobre 2024 ho disdetto il contratto tramite il sito e contestualmente mi sono presentato in negozio per la riconsegna del modem. Ci tenevo particolarmente a riconsegnarlo subito, in quanto, pur sapendo perfettamente che siete in qualsiasi momento in grado di accertare se io stia utilizzando il servizio internet o meno, la riconsegna dello stesso dietro rilascio di una ricevuta sarebbe stata la mia unica possibilità di dimostrare il non utilizzo del vostro servizio e di conseguenza l’importo che mi sarebbe stato accreditato, a fronte dell’addebito in via preventiva di un mese intero. Con mia sorpresa e diversamente da come ero stato precedentemente informato, l’operatore del negozio Fastweb ha dichiarato di non poter accettare la restituzione del modem, in quanto “il sistema non era ancora abilitato a farlo”. Secondo questa nuova versione, non avrei potuto restituire il modem prima che fossero trascorsi trenta giorni dal recesso dal contratto. Ho fatto presente all’operatore che la restituzione del modem era la mia unica possibilità di dimostrare che non stavo più utilizzando il vostro servizio e che sarebbe comunque stato possibile accettare la stessa in cambio di una ricevuta “manuale” con data e firma, che poi avrebbero potuto caricare nel vostro sistema in un momento successivo. Ma questa soluzione mi è stata negata. Per la restituzione del modem dovevano necessariamente passare trenta giorni. Ho chiesto di poter presentare un reclamo per l’accaduto e mi è stato risposto che avrei potuto scrivere una mail al vostro indirizzo documentionline@fastweb.it. Ho scritto due mail nell’arco di una decina di giorni facendo presente l’accaduto e non ho mai ricevuto risposta. Ho quindi ricevuto la fattura dell’intero mese di novembre, corrispondente a euro 27,95. Trascorsi i trenta giorni, il 30 novembre 2024 mi sono presentato di nuovo al negozio Fastweb per la restituzione del modem, che questa volta è stato accettato e ne ho avuto regolare ricevuta. A questo punto ero in attesa del promesso accredito dei giorni di effettivo non utilizzo del vostro servizio, nonostante l’avessi anticipatamente pagato. Ma non mi è mai arrivato nulla. Sono trascorsi altri mesi e credevo che la cosa fosse ormai chiusa in questi termini. Ovvero, ho chiuso il contratto e a tutti gli effetti ho pagato un mese in più. Purtroppo però le sorprese non sono finite. Qualche giorno fa, entrando nel vostro sito per scaricare una fattura relativa al servizio mobile, ho scoperto che è stata emessa un’ulteriore fattura, sempre in relazione al contratto di internet domestico. La data della fattura è 1 febbraio 2025, ovvero oltre tre mesi dopo la disdetta del contratto. La fattura è stata emessa per l’importo di altri 27,95 euro, con la causale “importo per dismissione servizi FASTWEB del 10/01/2025”. Nessun accredito quindi in relazione al mancato utilizzo del vostro servizio, ma una nuova fattura corrispondente esattamente a un altro mese di servizio. In definitiva, e sperando che le cattive sorprese siano finite, mi trovo ad avere pagato esattamente due mesi di servizio mai utilizzato, per un totale di euro 55,90. Ora, aldilà di quanto mi aveva dichiarato il primo operatore del negozio Fastweb durante la mia visita per richiesta di informazioni, rivelatosi totalmente falso e che purtroppo non può essere dimostrato in quanto si trattava di semplici parole e aldilà di qualsiasi norma che può essere o meno contrattualmente prevista, ritengo che il vostro comportamento non sia commercialmente corretto. Perché dovreste incassare due mesi di servizio internet totalmente non utilizzato? Perché quando un utente vi chiede un nuovo abbonamento non va incontro a nessuna spesa se non a quelle materialmente dovute per l’utilizzo del servizio, mentre quando recede viene trattato in questo modo? Perché, quando un utente vi chiede un nuovo abbonamento, nell’arco di qualche giorno riceve la visita del tecnico in casa propria e il servizio è subito attivo, mentre quando recede la procedura dura trenta giorni, in cui l’utente continua a pagare e non ha nemmeno modo di dimostrare che non sta più utilizzando il servizio? Vi prego, evitate di rispondermi che nonostante le parole del vostro operatore in negozio, tutto questo trattamento è contrattualmente previsto e che legalmente siete dalla parte della ragione. Non è questo che interessa al consumatore e, soprattutto, che di voi ricorda nel tempo. Credete che sia soddisfatto di questo trattamento da parte vostra, che in futuro io possa mai ritornare ad avvalermi dei vostri servizi internet domestici e che potrei consigliarvi a qualcuno come un operatore telefonico affidabile e corretto? Vi ringrazio per la vostra attenzione e la vostra disponibilità. Sono disponibile a fornirvi qualsiasi altro documento vorrete richiedermi e resto in attesa di ricevere vostro riscontro. Fabrizio Garbagnati
FastWeb
Gentile Fastweb, In data 6 Febbraio 2025 ho ricevuto una vostra email e un SMS in cui mi viene sollecitata la mancata restituzione del modem FastGate. Tuttavia, ho regolarmente restituito il modem nei termini previsti seguendo le vostre istruzioni meticolosamente. Ho scaricato l’etichetta PDF prepagata fornita da voi appena disponibile e ho PRONTAMENTE spedito il pacco tramite PuntoPoste TABACCHERIA N. 4 PIAZZA QUATTRO NOVEMBRE 4 FOSSALTA DI PIAVE 30020 Italia non ho mai ricevuto SMS di conferma. il PuntoPoste ha scanerizzato il codice e ritirato il pacco, non mi ha rilasciato nessuna ricevuta in quanto dicono non prevista. vorrei sapere perché di questo sollecito comunque abbastanza frettoloso cordiali saluti
Pagamento modem wind
A seguito della mia richiesta di trasloco della linea Wind tre, causa trasferimento in altra zona della città, il 06/11/24 la Wind rispondeva che il trasloco non era gestibile. Mio malgrado ho dovuto quindi disdire l' abbonamento. Mi sono arrivate due fatture, una per il servizio ADSL di tutto il mese di Dicembre, quando il servizio è stato staccato il 12/12/24 e il pagamento di tutte le mensilità rimanenti del modem per un totale di € 132. Io il modem non lo voglio. Sono disposto a restituirlo e gradirei che fosse fatta una rifatturazione per farmi pagare fino al 12 dicembre, non il mese intero e che vengano stornate le rate del modem. So che non possono obbligarmi a pagare il modem, anche se nel contratto c' è specificato acquisto. Grazie.
PROBLEMA CON FASTWEB
Spett. Fastweb, Sono la figlia e anche l'unico erede di Bruno Parmesan titolare del contratto per la linea telefonica/internet/abbonamento specificato in allegato. In data 21/12/2024 vi ho inviato disdetta ai sensi della Legge n. 40/07 tramite la PEC qui allegata. Ad oggi, nonostante siano trascorsi più di 30 giorni dalla ricezione da parte Vostra della suddetta comunicazione, il servizio è ancora attivo e, di conseguenza, continuo a ricevere le relative fatture. Avendo autorizzato il pagamento delle bollette tramite addebito diretto, è già stata pagata la fattura n. M003261141 e M006637603 non dovute. Richiedo pertanto la cessazione immediata del servizio senza alcun ulteriore costo di disattivazione visto che si tratta di mortis causa, e della somma indebitamente addebitata pari a 38,90€, nonchè lo storno di tutti gli importi fatturati successivamente al 21/01/2025 – 30 gg dopo la ricezione della disdetta da parte dell’operatore, compresa l'ultima fattura inviata ieri 05/02/2025 ma datata 01/02/2025. Quest'ultima da denuncia perchè è stata emessa subito dopo che ho chiamato per l'ennesima volta un vostro operatore del servizio clienti per aver un riscontro e data certa della cessazione il quale non mi ha dato la data e mi ha raggirato facendomi cambiare il contratto del mobile in ricaricabile poichè ha sostenuto che la cessazione inviata valeva solo per internet (casa) e non per il mobile quindi mi ha fatto passare alla ricarica senza dirmi che c'erano dei costi ulteriori per fare questa operazione di modifica. Ho tutte le mail pec che ho inviato ogni volta che sono riuscita a parlare con un vostro operatore che era chiaramente stato istruito per prendere tempo e trovare una scusa per non confermare la cessazione chiedendomi di mandarvi qualche altra informazione. E' SCANDALOSO da citarvi anche per danni morali vista la motivazione della cessazione. In mancanza di un riscontro entro 45 giorni dal ricevimento della presente, provvederò ad avviare una procedura di conciliazione, ai sensi e nel rispetto della Delibera 182/02/CONS e 173/07/CONS dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Allegati: Copia comunicazione di disdetta + ricevuta Copia bolletta contestata Prova del pagamento di importi non dovuti Copia documento d’identità
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