Spese scolastiche detraibili nel 730: cosa puoi scaricare e quanto ti spetta
Detrai nel 730 il 19 % di rette scolastiche, mensa, gite, tasse e tanto altro ancora. Dall’asilo nido all’università, anche se privati è possibile recuperare una parte della spesa sostenuta nell’anno per ogni figlio. Vediamo come fare.

In questo articolo
Acquista il servizio Pronto730 a soli 9,90€
Potrai accedere subito a tutto ciò che ti serve per compilare la tua dichiarazione in tranquillità, con il supporto dei nostri esperti fiscali a tua disposizione.
Le spese scolastiche sono detraibili per il 19% della spesa sostenuta per i figli. Questo vale anche se frequentano scuole private o enti locali. I limiti di spesa sono calcolati a figlio, quindi se si hanno più figli, il limite si applica per ciascuno di essi.
Ecco le principali spese detraibili:
• Rette scolastiche dalla materna alle superiori: Sono detraibili le spese per la frequenza alla scuola materna, elementare, media e superiore, sia statali sia paritarie private e quelle degli enti locali. Fino al 2024 è possibile detrarre un massimo di 800 euro a studente, mentre dal 2025 la spesa massima detraibile sarà di 1.000 euro annui a studente. Rientrano tra queste spese le tasse d'iscrizione, la tassa di frequenza, i contributi obbligatori, i contributi volontari e le erogazioni liberali, purché deliberati dagli istituti scolastici o dai loro organi e sostenuti per la frequenza scolastica.
• Mensa scolastica: La spesa per la mensa scolastica è detraibile.
• Contributi scolastici volontari e obbligatori: Questi includono anche le erogazioni liberali, purché deliberate dagli istituti scolastici o dai loro organi e finalizzate alla frequenza scolastica. Non sono detraibili le erogazioni liberali finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa.
• Assicurazione scolastica: L'assicurazione della scuola è una spesa detraibile.
• Gite scolastiche: Le gite scolastiche sono detraibili.
• Pre e post scuola, corsi pomeridiani, corsi di lingua o teatro: Sono detraibili i servizi scolastici integrativi come l'assistenza al pasto, il pre e il post scuola (anche se il servizio è reso da soggetti terzi), e ogni altro contributo finalizzato all'ampliamento dell'offerta formativa (come corsi di lingua, teatro, ecc., svolti anche al di fuori dell'orario scolastico e senza obbligo di frequenza).
• Le spese per la frequenza a corsi istituiti presso i conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati con ordinamento antecedente al DPR 212/2005 (quelli successivi sono equiparati ai corsi universitari).
• Le spese per il servizio di trasporto scolastico sono detraibili anche se rese dal Comune o da soggetti terzi verso la scuola, e anche se non è stato deliberato dagli organi di istituto. Per questa specifica spesa è possibile integrare a mano il documento con i dati dell'alunno. Le spese per il trasporto possono essere indicate alternativamente nelle detrazioni per gli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico. Tuttavia, un'altra parte del documento indica che non sono detraibili le spese per il servizio di trasporto scolastico. Si segnala quindi una potenziale ambiguità nella fonte su questa specifica voce.
Spese non detraibili per l'istruzione scolastica (dalla materna alle superiori):
• cancelleria;
• libri scolastici.
Le spese devono essere documentate (tramite ricevute, bonifici, fatture) e intestate a uno dei genitori. Se la fattura è intestata all’alunno, i genitori possono dividerla al 50%, oppure il genitore che ha sostenuto la spesa può inserirla nel 730 annotandolo sulla fattura.
La detrazione spetta a prescindere dal periodo di competenza coperto dal versamento; ciò che conta è la data del pagamento. Ad esempio, per versamenti trimestrali anticipati che coprono un periodo da dicembre 2024 a febbraio 2025, la detrazione spetta nel 730/2025 sui redditi del 2024, poiché il pagamento è avvenuto in quell'anno.
Nel modello 730, le spese scolastiche si indicano nel Quadro E, righi da E8 a E10 con il codice relativo alla tipologia di spesa:
• Codice 12: per le spese scolastiche (materna, elementari, medie, superiori).
• Codice 13: per le spese universitarie.
• Codice 33: per la detrazione asilo nido.
In questi righi vanno riportati anche gli oneri indicati con gli stessi codici nella Certificazione Unica.
Per ottenere la detrazione per la mensa scolastica, sono necessarie ricevute di pagamento, bollettini postali o bonifici. Questi documenti devono indicare chiaramente il nome dell'alunno, il nome della scuola e la causale del pagamento ("servizio mensa"). La detrazione è valida anche per la spesa sostenuta per l'acquisto di buoni pasto, sia cartacei che elettronici. Chi incassa il pagamento (sia la scuola, il Comune o un altro ente incaricato) deve rilasciare un'attestazione valida che certifichi la spesa sostenuta e i dati dello studente. Tale attestazione è esente da imposta di bollo. I genitori possono richiedere tale certificazione all'ente erogatore del servizio. La spesa può essere detratta anche se il servizio è erogato da soggetti terzi.
È fondamentale conservare le ricevute o quietanze di pagamento recanti gli importi sostenuti e i dati dello studente. Non è possibile integrare a mano i dati di scuola e alunno se non sono già presenti sulla documentazione originale. Se il pagamento è stato effettuato a soggetti terzi, è necessaria l'attestazione dell'istituto scolastico dalla quale risulti la delibera di approvazione del servizio e i dati dello studente.
Sì, le gite scolastiche possono essere detratte. Affinché la detrazione sia valida, devono essere rispettate le seguenti condizioni:
• Le gite devono essere previste da una delibera scolastica. Se la spesa è pagata a soggetti terzi (ad esempio un'agenzia di viaggi), è necessario conservare la delibera scolastica che ha stabilito i versamenti.
• I genitori devono conservare il documento con i dati dello studente, ovvero ricevute o quietanze di pagamento recanti gli importi sostenuti e i dati dello studente.
• Anche se il pagamento è effettuato a un'agenzia esterna, serve l'autorizzazione dell'istituto. Nello specifico, se il pagamento è stato fatto nei confronti di soggetti terzi, è necessaria l'attestazione dell'istituto scolastico dalla quale risulti la delibera di approvazione e i dati dello studente.
Oltre alle gite, sono detraibili anche i corsi extrascolastici, l'assicurazione scolastica e altre attività integrative finalizzate all'ampliamento dell'offerta formativa, come corsi di lingua o teatro, anche se svolti al di fuori dell'orario scolastico e senza obbligo di frequenza.
• Asili nido pubblici e privati.
• Sezioni primavera.
• Tagesmutter (ovvero servizi educativi domiciliari offerti da soggetti che curano ed educano i bambini presso il proprio domicilio).
La detrazione è applicabile alle spese sostenute dai genitori per il pagamento delle rette, a prescindere dall'età del bambino, e riguarda strutture volte a garantire la formazione e la socializzazione dei bambini tra i tre mesi e i tre anni.
Per poter beneficiare della detrazione è indispensabile conservare le fatture, i bollettini bancari o postali, le ricevute o quietanze di pagamento. La detrazione va divisa tra i genitori in base alla spesa sostenuta da ciascuno. Qualora il documento di spesa sia intestato al bambino o a uno solo dei coniugi, è possibile specificare sullo stesso documento le percentuali di spesa sostenute da ciascun avente diritto.
Importante: Non è possibile beneficiare della detrazione per l'asilo nido se si è già ricevuto il bonus nido INPS. Inoltre, non sono detraibili le spese rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione dei premi di produzione, che sono indicate nei punti da 701 a 706 della Certificazione Unica con il codice 33.
La detrazione spetta in base alla data del pagamento, non al periodo di competenza della frequenza. Ad esempio, se un pagamento trimestrale anticipato copre il periodo da dicembre 2024 a febbraio 2025, la detrazione spetta nel 730/2025 sui redditi del 2024, poiché il pagamento è avvenuto in quell'anno.
Bonus nido 2025: importi e differenze con la detrazione
È fondamentale non confondere la detrazione asilo nido nel 730 con il bonus nido erogato dall’INPS. Ecco le principali differenze:
Voce | Detrazione 730 | Bonus INPS 2025 |
---|---|---|
Importo massimo | 632 € a figlio (19%) | Fino a 3.600 € a figlio |
Chi può richiederlo | Genitori che sostengono la spesa | Genitori in base all’ISEE |
Cumulabile? | NO se si è già ricevuto il bonus | NO se si vuole usufruire della detrazione |
Dove si inserisce | Quadro E, codice 33 | Sul portale Inps |
Se si ha già richiesto il bonus nido, non è possibile detrarre la spesa nel 730.
Le tasse universitarie sono detraibili al 19% della spesa sostenuta.
• Per le università statali, l'intero importo è detraibile.
• Per le università private, la detrazione è soggetta a limiti annuali che variano in base all'area geografica e alla facoltà. Questi limiti sono stabiliti annualmente con apposito decreto del Ministero dell’Istruzione.
Di seguito la tabella con i limiti massimi di spesa detraibile per le università private, per area disciplinare e geografica:
Area disciplinare | NORD | CENTRO | SUD/ISOLE |
---|---|---|---|
Medica | 3.900 euro | 3.100 euro | 2.900 euro |
Sanitaria | 3.900 euro | 2.900 euro | 2.700 euro |
Scientifico - tecnologica | 3.700 euro | 2.900 euro | 2.600 euro |
Umanistico - sociale | 3.200 euro | 2.800 euro | 2.500 euro |
Corsi di dottorato, di specializzazione e master universitari di primo e secondo livello | 3.900 euro | 3.100 euro | 2.900 euro |
A questi importi si aggiunge la tassa regionale per il diritto allo studio per il calcolo definitivo della detrazione. Per le spese sostenute per la frequenza a corsi universitari all'estero, si fa riferimento all'importo massimo stabilito per i corsi della stessa area disciplinare nella zona geografica in cui lo studente ha la residenza. Per i corsi di laurea svolti dalle università telematiche, si fa riferimento all'area tematica del corso e, per l'individuazione dell'area geografica, alla regione in cui ha sede legale l'università.
La detrazione è applicabile a:
• Corsi di laurea (breve, magistrale e a ciclo unico).
• Corsi di dottorato, master universitari di primo e secondo livello.
• ITS (Istituti Tecnici Superiori).
• Conservatori di Musica e Istituti musicali pareggiati (istituiti ai sensi del DPR 212/2005).
• Corsi statali di Alta formazione e specializzazione artistica e musicale.
• Corsi di perfezionamento e specializzazione universitaria.
• Spese per la partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea.
• Spese per la frequenza dei TFA.
• Spese per la "ricognizione" (il diritto fisso da corrispondere per anno accademico per chi non ha rinnovato l'iscrizione per almeno due anni consecutivi, che permette di riattivare la carriera accademica).
• Frequenza a corsi di formazione universitari e accademici per il conseguimento dei CFU/CFA per l'accesso al ruolo di docente.
• Spese sostenute per la frequenza di corsi di laurea in teologia.
Non si possono detrarre:
• Libri scolastici, strumenti musicali, materiale di cancelleria.
• Viaggi ferroviari, vitto e alloggio necessari per consentire la frequenza della scuola.
• Contributi pagati all'università pubblica per il riconoscimento del titolo di studio conseguito all'estero.
• Spese di iscrizione presso istituti musicali privati (a differenza dei conservatori pubblici o pareggiati).
Anche per le tasse universitarie, la detrazione spetta a prescindere dal periodo di competenza coperto dal versamento; ciò che conta è la data del pagamento. È necessario conservare sempre le ricevute di pagamento per poter inserire la spesa nel 730.
Il riscatto degli anni di laurea può essere gestito fiscalmente in due modi:
• È deducibile dal reddito per chi ha frequentato il corso di laurea e versa direttamente i contributi, insieme agli altri contributi previdenziali e assistenziali (si indicano al rigo E21 del 730).
• È detraibile per il 19% della spesa sostenuta, senza alcun limite di spesa, se la spesa è sostenuta da familiari che dichiarano a carico il laureato, a condizione che quest'ultimo non sia iscritto ad alcuna forma di previdenza obbligatoria e non abbia ancora iniziato alcuna attività lavorativa.
Dove va inserito il riscatto della laurea nel 730: Il riscatto della laurea di familiari a carico va inserito nel Quadro E, righi da E8 a E10 con il codice 32. In questo rigo vanno indicati anche gli oneri riportati con il codice 32 nella Certificazione Unica.
Il riscatto della laurea del familiare a carico: Sono detraibili le spese relative ai contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico che non sono iscritti ad alcuna forma di previdenza obbligatoria e che non hanno ancora iniziato alcuna attività lavorativa. Per gli iscritti ai percorsi formativi degli ITS Academy è prevista la possibilità di riscattare gli anni di studio ai fini pensionistici.