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L’Europa annuncia i nuovi conti di risparmio e investimento. Ecco cosa sono

La Commissione europea prepara un pacchetto di misure per far fruttare i 10 mila miliardi di euro dei risparmiatori fermi nelle banche europee. Non ci sarà alcun prelievo forzoso sui conti correnti, ma la creazione di nuovi strumenti finanziari nei quali i risparmiatori potranno investire e che serviranno a finanziare le attività della UE. Ecco come potrebbero funzionare questi "conti di risparmio e investimento" e in che cosa differiscono da conti correnti e conti depositi.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
18 marzo 2025
Simbolo Euro a Francoforte

Diciamolo subito: non sta arrivando alcun prelievo forzoso sui conti correnti dei cittadini europei. Quello che la Commissione europea intende fare, è indurre i risparmiatori a investire i 10 mila miliardi di euro che oggi risultano fermi sui conti correnti bancari, destinandoli a strumenti finanziari che serviranno a sostenere attività comunitarie.

Non si conoscono ancora i dettagli di questi prodotti, né se saranno strumenti nuovi o più banalmente agevolazioni fiscali su strumenti già esistenti (potrebbe anche trattarsi di conti di deposito, obbligazioni, fondi comuni, certificati di deposito, dunque tradizionali strumenti incentivati dal punto di vista fiscale), ma è verosimile che avranno rendimenti un po’ più elevati dei normali conti correnti e conti deposito, ma anche maggiori vincoli e livelli di rischio.

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Nuovi prodotti finanziari e nessun prelievo forzoso

La Commissione europea ha fatto sapere che verranno adottate “misure entro il terzo trimestre del 2025 per aiutare gli Stati membri a promuovere l'adozione di conti di risparmio e di investimento basati sulle migliori pratiche esistenti. Tali misure saranno accompagnate da una raccomandazione sul trattamento fiscale”.

Anche se non sappiamo ancora su quali strumenti di risparmio e investimento punterà la Commissione europea, una cosa è chiara: come già detto, non ci sarà alcun prelievo forzoso sugli attuali conti correnti (o deposito) dei cittadini, né l’obbligatorietà ad acquistare questi prodotti, che saranno comunque sul mercato in alternativa a tutti gli altri già esistenti. È chiaro che una scelta corretta di investimento dovrebbe far prediligere i prodotti redditizi e i nuovi prodotti, almeno sulla carta, dovrebbero esserlo.

In attesa di sapere se e quali incentivi verranno messi in campo e di preciso su quali strumenti si punterà l’attenzione, cerchiamo di capire che cosa potrebbero essere questi “conti di risparmio e investimento” di cui parla la Commissione, sotto diverse forme adottati già in altri Paesi.

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Conti di risparmio e di investimento: cosa sono

Sulla carta, con la definizione generica di conti di risparmio e investimento ci si potrebbe riferire a strumenti finanziari che combinano le caratteristiche dei conti di risparmio tradizionali con opportunità di investimento. Permettono di accumulare capitale nel tempo ottenendo potenziali rendimenti superiori rispetto ai conti deposito o ai conti correnti standard.

In linea teorica, questi conti possono essere gestiti da banche o istituti di investimento e almeno nelle intenzioni della Commissione europea dovrebbero godere di agevolazioni fiscali, probabilmente a patto che il denaro resti investito per un certo periodo.

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Esisto già prodotti con queste caratteristiche?

La Commissione europea parla apertamente di best-practice” presenti in alcuni Paesi europei, partendo dalle quali, sostiene la Commissione “l’accesso a questi conti di risparmio dovrebbe essere esteso a tutta la Ue”.

Molti Paesi, infatti, offrono prodotti simili ai conti di risparmio e investimento, sebbene con nomi e caratteristiche anche molto diverse. Ad esempio, in Italia esistono i Piani Individuali di Risparmio (PIR), introdotti per canalizzare i risparmi verso le piccole e medie imprese italiane. In Francia, esistono prodotti come il Plan d'Épargne en Actions (PEA), mentre in Germania esistono i Sparplan, ovvero piani di risparmio a lungo termine con vantaggi fiscali sui guadagni maturati dopo alcuni anni.

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Come funzionano in generale questi conti

Se, come dice la Commissione, la base da cui partire sono questi esempi virtuosi, proviamo a capire come funzionano e soprattutto in che cosa differiscono dai conti correnti normali e dai conti deposito.

Il funzionamento varia a seconda del prodotto specifico e dell'istituto finanziario. Generalmente, il cliente effettua depositi periodici o un deposito iniziale; la banca o l'istituto finanziario investe queste somme in strumenti finanziari selezionati. I rendimenti dipendono dalla performance degli investimenti sottostanti e possono essere soggetti a variazioni in base alle condizioni di mercato.

Potrò disporre del mio denaro in qualsiasi momento?

Dipenderà dal tipo di conto.

  • Conti con liquidità immediata: alcuni prodotti potrebbero consentire prelievi e versamenti senza restrizioni, come un normale conto corrente, sebbene potrebbero essere inseriti limiti sulla quantità prelevabile in un breve periodo.
  • Conti vincolati o con limiti di prelievo: alcuni conti richiedono un vincolo temporale per beneficiare di agevolazioni fiscali o tassi di interesse più alti. Ad esempio, nei Piani Individuali di Risparmio (PIR) in Italia o nei PEA francesi, il denaro deve rimanere investito per un minimo di 5 anni per ottenere i benefici fiscali. Prelevare prima potrebbe comportare la perdita delle agevolazioni o penalità.
  • Conti con prelievi parzialmente regolamentati: in alcuni casi, è possibile prelevare il capitale investito, ma potrebbero esserci delle restrizioni (ad esempio, una perdita di rendimento o il pagamento di commissioni).

Posso versare e prelevare come fosse un conto corrente normale?

Non sempre. Mentre alcuni conti di risparmio permettono una gestione simile a un conto corrente (depositi e prelievi senza vincoli), la maggior parte dei conti di risparmio e investimento al momento esistente è pensata per essere un contenitore di capitali da far fruttare nel medio-lungo termine. Quindi, prelievi frequenti potrebbero essere limitati o penalizzati. In generale si tratta di prodotti che sono meno liquidi e quindi più rischiosi rispetto ad un tradizionale conto di deposito. 

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Differenze con conti correnti e conti deposito

Anche se, lo ripetiamo, non ci sono al momento indicazioni precise sugli strumenti che la Commissione europea intende adottare per mobilitare i capitali dei risparmiatori, possiamo provare a delineare in che cosa questi strumenti potrebbero differire dai normali conti correnti e dai conti deposito.

Caratteristica Conto Corrente Conto Deposito Conto di risparmio e investimento
Operatività Libera Limitata o vincolata Limitata o vincolata
Rendimento Minimo/nulla Medio-basso Medio-alto (dipende dagli investimenti)
Vincoli temporali Nessuno Sì, a volte Spesso richiesti per agevolazioni
Rischio Basso Basso Medio-alto (a seconda dell'investimento)
Agevolazioni fiscali Nessuna Nessuna Sì, in alcuni Paesi

Al momento, lo ricordiamo, gli strumenti finanziari prediletti dai risparmiatori Italiani rimangono i conti correnti e i conti deposito. Se vuoi trovare quelli più adatti alle tue esigenze e quelli più vantaggiosi puoi consultare i nostri comparatori online.

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E se invece sei interessato al mondo degli investimenti, puoi seguire i consigli e i suggerimenti degli esperti di Altroconsumo Investi.

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La necessità di un mercato unico dei capitali

La grande novità del piano della UE è l’intenzione di creare un vero mercato unico europeo dei capitali con vantaggi enormi in termini di riduzione dei costi, efficienza e competitività dei prodotti. Per poter però davvero creare un mercato unico dei capitali occorre lavorare per eliminare le barriere alla sua creazione.

Il primo obiettivo da raggiungere è dunque quello dell’Unione bancaria. I capitali europei devono potersi muovere liberamente tra i diversi Paesi, per permettere investimenti in tutta l’Unione senza limiti di nazionalità sulla provenienza dei capitali o sulle società che riceveranno i fondi. Nel secondo trimestre del 2025, cioè nei prossimi giorni, la Commissione istituirà un canale dedicato a tutti gli operatori del mercato per segnalare gli ostacoli incontrati nel mercato unico e intensificherà quindi la sua azione per rimuoverli.

Per creare davvero un mercato unico dei capitali serve una maggiore armonizzazione delle leggi e un sistema di vigilanza europeo più centralizzato. Inoltre grazie alla digitalizzazione si potrà creare un mercato con sistemi di negoziazione e di post negoziazione e quindi un mercato dei titoli UE.

Ovviamente per far fare scelte corrette ai risparmiatori occorre lavorare sull’educazione finanziaria. Ed infatti tra le riforme proposte c’è anche una serie di iniziative volte a migliorare la consapevolezza delle scelte di risparmio dei cittadini europei. In effetti per fare scelte corrette occorre essere informati, sapere cosa chiedere e cosa aspettarsi.

Per aumentare l’accesso dei risparmiatori al mercato dei capitali saranno creati dei nuovi prodotti europei, chiamati conti di risparmio e di investimento. Dalla bozza del piano si legge che sono prodotti di risparmio e di investimento semplici e a basso costo sostenuti da adeguati incentivi fiscali o di altro tipo"; Il risparmio accumulato sarà usato per far confluire i finanziamenti verso imprese produttive e innovative. Conti di deposito e fondi di investimento, dunque, i cui capitali però saranno destinati a finanziare società innovative. Per aumentarne la diffusione saranno introdotti degli incentivi fiscali su misura. Nelle prossime settimane le loro caratteristiche dovrebbero essere più chiare. Su Investi troverete tutte le nostre indicazioni puntuali.

 

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