Collaboratori domestici: come dedurre i loro contributi nel 730

- di
- Luca Cartapatti
- contributo tecnico di
- Tatiana Oneta
In molte case si fa affidamento su dei collaboratori domestici o familiari per riuscire a far fronte a tutti gli impegni: dalle pulizie all’assistenza agli anziani. Col il 730 puoi dedurre i contributi che versi per questi dipendenti.
Ecco le spese deducibili per gli addetti ai servizi domestici. Ricorda che vale il principio di cassa, quindi sono deducibili le spese sostenute nell'anno solare, a prescindere dal trimestre di riferimento.
- Puoi dedurre i contributi previdenziali e assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare (es. colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane) esclusivamente per la parte rimasta a carico del datore di lavoro. Pertanto non è deducibile tutto l’importo versato, ma solo la quota di competenza del datore di lavoro, al netto di quella a carico del collaboratore domestico/familiare.
- Puoi dedurre le somme effettivamente versate applicando il principio di cassa, senza tener conto della competenza dei trimestri.
- Puoi dedurre i contributi previdenziali, pari al 13% del valore nominale dei voucher (aboliti nel 2017), a condizione che la prestazione di lavoro domestico e la consegna del buono lavoro cartaceo o la comunicazione all'INPS per il buono lavoro telematico siano avvenute prima della presentazione della dichiarazione dei redditi.
- Puoi dedurre anche i contributi previdenziali sostenuti per la badante assunta tramite un'agenzia interinale e rimborsati all'agenzia stessa. L'agenzia deve attestare gli importi pagati, i dati anagrafici e il codice fiscale dell'utilizzatore e del lavoratore.
Non sono deducibili i versamenti alla CAS.SA.COLF.
Documenti da conservare
Per i contributi previdenziali e assistenziali versati per collaboratori domestici/familiari conserva le ricevute di pagamento complete della parte informativa sul rapporto di lavoro domestico (ore trimestrali, retribuzione oraria effettiva, ecc.), intestati all’INPS ed eseguiti con c/c postale e/o MAV (pagamento mediante avviso).
Per i voucher per lavoro domestico conserva:
- le ricevute di versamento relative all’acquisto dei buoni lavoro;
- la copia dei buoni lavoro consegnati al prestatore (procedura con voucher cartaceo);
- la documentazione attestante la comunicazione all'INPS dell’avvenuto utilizzo dei buoni lavoro (procedura con voucher telematico);
- l’autocertificazione con la quale dichiari che la documentazione è relativa esclusivamente a prestazioni di lavoro rese da addetti ai servizi domestici.