Contributi per colf e badanti: cosa si può scaricare nel 730 e come
In molte case si fa affidamento su dei collaboratori domestici o familiari per riuscire a far fronte a tutti gli impegni: dalle pulizie all’assistenza agli anziani. Col il modello 730 si possono dedurre dal reddito i contributi versati per questi dipendenti. Vediamo come e che documenti servono.

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Le spese recuperabili tramite il Modello 730 includono i contributi previdenziali e assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare, come colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane. È fondamentale che sia deducibile esclusivamente la parte rimasta a carico del datore di lavoro, al netto della quota che è di competenza del collaboratore domestico/familiare.
Vale sempre il principio di cassa, pertanto sono deducibili le spese effettivamente sostenute nell'anno solare, a prescindere dal trimestre di riferimento.
In dettaglio, sono deducibili:
• i contributi previdenziali e assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare (es. colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane) esclusivamente per la parte rimasta a carico del datore di lavoro;
• i contributi previdenziali pagati tramite voucher usando il libretto di famiglia. Per ogni voucher è possibile dedurre 1,65 euro come contributo IVS alla gestione separata dell'INPS;
• i contributi previdenziali sostenuti per la badante assunta tramite un'agenzia interinale e rimborsati all'agenzia stessa. L'agenzia, in questo caso, deve attestare gli importi pagati, i dati anagrafici e il codice fiscale dell'utilizzatore e del lavoratore.
Non sono deducibili i versamenti alla CAS.SA.COLF.
I contributi previdenziali versati sullo stipendio di collaboratori domestici, baby-sitter o badanti sono deducibili dal reddito fino a un importo massimo di € 1.549,37 annui. È importante ricordare che non è deducibile l'intero importo versato, ma solo la quota di competenza del datore di lavoro, al netto di quella a carico del collaboratore domestico/familiare.
Le spese per i contributi della badante, così come quelle per altri collaboratori domestici, sono deducibili secondo il principio di cassa. Ciò significa che sono deducibili le somme effettivamente sostenute nell'anno solare, indipendentemente dal trimestre di riferimento a cui si riferiscono. Questo principio si applica anche ai contributi previdenziali sostenuti per una badante assunta tramite un'agenzia interinale, a condizione che l'agenzia fornisca l'attestazione degli importi e dei dati anagrafici necessari.
Badante: quando è possibile detrarre
Come appena visto è possibile dedurre i contributi previdenziali pagati per collaboratori domestici, in alcuni casi però è anche possibile detrarre parte della spesa sostenuta nel 730. Infatti, in caso di spese di assistenza per i non autosufficienti, si recupera il 19% della spesa sostenuta per un massimo di 2.100 euro.I contributi deducibili devono essere indicati nel quadro E, al rigo E23 del Modello 730. Come consigliato, per massimizzare il rimborso è opportuno che la deduzione sia effettuata dalla persona in famiglia con il reddito da lavoro o pensione più alto, assicurandosi che i documenti di spesa siano a quest'ultimo intestati.
Quali documenti conservare
Per presentare la dichiarazione e per non incorrere in sanzione in caso di controllo da parte del Fisco, è indispensabile conservare la seguente documentazione:
• per i contributi previdenziali e assistenziali versati per collaboratori domestici/familiari si devono conservare le ricevute di pagamento complete della parte informativa sul rapporto di lavoro domestico (ore trimestrali, retribuzione oraria effettiva, ecc.), intestate all’INPS ed eseguite con c/c postale e/o MAV (pagamento mediante avviso);
• per i voucher per lavoro domestico sono necessari la copia del libretto di famiglia, le ricevute di versamento relative all’acquisto dei voucher, la documentazione attestante la comunicazione all'INPS dell’avvenuto utilizzo dei voucher, e l’autocertificazione con la quale si attesta che la documentazione è relativa esclusivamente a prestazioni di lavoro rese da addetti ai servizi domestici.
Per non rischiare di dover pagare sanzioni in caso di controllo è sempre opportuno evitare di commettere errori che in alcuni casi risultano particolarmente gravi.
Inserire spese senza contratto regolare
La deducibilità delle spese si basa sulla tracciabilità e regolarità dei versamenti contributivi. Pertanto, spese non riconducibili a un rapporto di lavoro documentato e registrato secondo le modalità previste dalle norme non sono deducibili dal 730 ma, è bene ricordarlo, l’impiego di collaboratori non in regola comporta sanzioni per datore di lavoro e per il lavoratore, la condanna al pagamento dei contributi evasi e in alcuni casi possono esserci risvolti penali.
Dimenticare i documenti medici
I documenti medici sono necessari per la presentazione della dichiarazione dei redditi tramite chi presta assistenza fiscale, viceversa, in caso di utilizzo del precompilato online basta esser certi di possederli e conservarli per poterli esibire in caso di controllo.
Superare il limite di reddito previsto per le detrazioni:
Ai fini della deduzione dei contributi previdenziali non esiste un limite di reddito massimo, esiste solo un importo massimo deducibile dei contributi, fissato a 1.549,37 euro. In caso di superamento di questo limite, si potrà dedurre al massimo questa cifra, l’eccedenza verrà persa ai fini dell’agevolazione.
Se invece si vuole usufruire della detrazione del 19% per le spese sostenute per l’assistenza ai non autosufficienti, il reddito complessivo del dichiarante non deve superare i 40.000 euro annui. In caso di superamento si perde la possibilità di detrarre la spesa ma non si perde la deduzione dei contributi.