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"Latte" di soia, riso & Co.: le opinioni dei consumatori e i miti da sfatare

Sono diversi dal latte vaccino dal punto di vista nutrizionale, tant'è che il termine corretto per definirli è bevande vegetali: in molti, però, pensano che possano essere considerate un sostituto e anche che siano meno caloriche e più salutari. Ecco quali sono le false credenze nell'esperienza della nostra community di ACmakers. In tanti hanno anche convinzioni corrette.

  • contributo tecnico di
  • Alessandra Rivolta, Antonella Borrometi
15 dicembre 2022
  • contributo tecnico di
  • Alessandra Rivolta, Antonella Borrometi
donna che beve latte vegetale

In occasione delle nostre ultime analisi sulle bevande vegetali - oltre a valutare proprietà nutrizionali, gusto e sostenibilità delle confezioni - abbiamo anche sondato il terreno sulle abitudini e la conoscenza di questi prodotti da parte di chi li consuma, per scoprire che non sempre si hanno convinzioni corrette.

Abbiamo intervistato più di mille consumatori tramite la piattaforma ACmakers. Hanno risposto 1037 persone di un’età compresa tra i 19 e gli 83 anni. Il campione non può essere considerato rappresentativo della popolazione italiana, ma l’esperienza dei partecipanti ci dà una fotografia interessante di quali sono i dubbi e le false credenze da chiarire. E’ vero che, dal punto di vista nutrizionale, si possono considerare sostituti del latte? E’ vero che sono meno calorici e più salutari? Sono una buona fonte di proteine?

Quanto si acquistano e a cosa si fa attenzione

Abbiamo chiesto ai consumatori se fossero soliti acquistare le bevande vegetali. In molti (376 persone) le acquistano sporadicamente e una quota consistente (408) spesso. Questo ci conferma come queste bevande siano sempre più diffuse nelle nostre case. Mandorla, soia, avena e riso sono le più acquistate.

La maggioranza (695 persone) dichiara di preferire le versioni “naturali”, cioè senza zuccheri aggiunti, mentre in pochi prediligono i prodotti arricchiti con calcio e vitamine (queste, come emerge dalle analisi, sono invece voci da considerare se ci si vuole avvicinare il più possibile alle proprietà nutrizionali del latte).

Gran parte delle persone (322) controlla che in etichetta sia indicato “ricco in vitamine”, “fonte di proteine” (290) e “ricco di cálcio”. In pochi (solo 34) controllano la presenza e la tipologia di zuccheri, ancora meno (in 8) la percentuale di ingrediente caratterizzante della bevanda, cioè di soia, mandorla, riso ecc. (anche questo può essere un elemento critico di queste bevande perché spesso, ad esempio, la percentuale di mandorla presente può essere davvero molto bassa).

Le ragioni di acquisto: non sempre corrette

In questa gráfica riassumiamo le risposte degli intervstati sul perché scelgono questo tipo di bevande.

Vediamo, una a una, se queste motivazioni sono corrette e confermate o meno dalle nostre analisi.

Consumo bevande vegetali... perché faccio fatica a digerire il latte/sono intollerante al lattosio

Queste bevande risolvono senz'altro questo problema, non contenendo lattosio. Ma chi fa fatica a digerire il latte e non vuole rinunciarci, può anche prendere in considerazione il latte delattosato o ad alta digeribilità.

...perché hanno meno calorie del latte

Non è detto. Le calorie del latte dipendono dal contenuto in grassi. Il latte intero fornisce 64 kcal/100 ml, quello parzialmente scremato 46 kcal/100 ml e quello scremato 36 kcal/100 ml. Le bevande vegetali non sono tutte uguali, quelle all’avena sono diverse da quelle di riso e quelle alla soia con zuccheri aggiunti hanno valori diversi da quelle senza zuccheri aggiunti: possono quindi essere più o meno caloriche del latte. Per fare un confronto, basandoci sulla media dei prodotti che abbiamo preso in considerazione nella nostra analisi, le bevande all’avena (tutte senza zuccheri aggiunti) forniscono in media 44 kcal/100 ml; quelle di riso 57 kcal/100 ml; quelle di soia 43 kcal/100 ml se hanno zuccheri aggiunti, e 36 kcal/100 ml se non ne hanno. Infine le bevande di mandorla hanno un apporto tra 32 kcal/100 ml (senza zuccheri aggiunti) e 39 kcal/100 ml (con zuccheri aggiunti).

...perché sono più salutari del latte/perché non ritengo il latte un alimento salutare

Il latte è spesso oggetto di critiche: favorirebbe l'osteoporosi, provocherebbe disturbi gastrici e intestinali, aumenterebbe il rischio di tumori. In realtà mancano dati scientifici certi su tutto questo. Quello che si sa è che il latte fa bene alle ossa e ai denti, alla salute dei muscoli, pelle e capelli. Consumato in una dieta equilibrata che comprende cinque porzioni di frutta e verdura e l'assunzione limitata di sale, può contribuire all'abbassamento della pressione arteriosa, a diminuire il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e proteggerebbe contro diversi tumori. L'Istituto europeo di oncologia afferma che ad oggi, per quanto riguarda uova, latte e suoi derivati, carni bianche e pesce, non ci sono prove scientifiche che confermano la loro influenza sullo sviluppo di tumori. Quindi si può continuare a bere latte e consumare latticini, anche se sempre con moderazione nell'ambito di una dieta equilibrata. Se decidi di non consumarlo più, ad esempio anche per motivi etici e ambientali, puoi integrare il calcio introducendo i prodotti vegetali che lo contengono: ad esempio semi di lino o di sesamo, cavoli, spinaci, legumi e mandorle. 

...perché sono buone

In effetti anche alla giuria di consumatori che ha fatto le prove di assaggio, queste bevande sono piaciute. Certo non tutte; tra le bevande di soia e di mandorla, per esempio, quelle con zuccheri aggiunti sono state maggiormente apprezzate.

...per variare gli alimenti della mia dieta

Variare la propria dieta è sempre una buona scelta e consumare queste bevande può.essere un modo per farlo. Aumentare la componente vegetale fa bene alla salute e a quella del pianeta (gli allevamenti animali, infatti, hanno un impatto importante sull’ambiente).

... per la sostenibilità ambientale (sono più sostenibili del latte)

Il tema della sostenibilità è alquanto complesso: l’allevamento bovino ha un impatto ambientale significativo in termini di emissioni di gas serra, uso del terreno e consumo di acqua. Per questi aspetti le filiere delle bevande vegetali sono più virtuose, anche se con delle differenze tra di loro. Secondo uno studio pubblicato su Science nel 2018 (di Poore&Nemecek) le emissioni di gas serra per la produzione di bevande di mandorla sono inferiori di quelle della soia, ma il consumo di acqua per le prime è maggiore (questi confronti vengono fatti per chilo o per litro di prodotto, ma ricordiamo anche che un litro di latte non è comparabile con un litro di una bevanda vegetale in termini nutrizionali: apporta più proteine di una bevanda di riso, avena o mandorla; ha un impatto ambientale più significativo ma, da questo punto di vista, ha anche un apporto nutrizionale maggiore).

...perché seguo una dieta vegana

Chi segue una dieta vegana non può bere il latte, per cui è corretto rivolgersi alle bevande vegetali: la scelta è ampia (qui alcuni consigli su come scegliere quella giusta)

Altre convinzioni scorrette o quasi

Dalla nostra indagine sono emerse anche altre convinzioni scorrette dei consumatori rispetto al mondo delle bevande vegetali. Eccole.

Le commentiamo una per una.

Le bevande vegetali... sono più digeribili del latte

In genere il latte dà problemi di digestione per chi è intollerante al lattosio. Queste persone possono anche scegliere il latte ad alta digeribilità, cioè senza lattosio.

...possono essere una buona fonte di proteine

Le bevande vegetali non sono tutte uguali. Nelle bevande di mandorla, avena e riso il contenuto di proteine è piuttosto basso (spesso inferiore a 1 g/100 ml). Le bevande di soia, invece, hanno un contenuto di proteine interessante, circa 3.4 g/100 ml, simile a quello del latte.

...hanno meno calorie del latte

Non è detto, come abbiamo spiegato nel dettaglio sopra. Dipende da quale bevanda consideriamo se contiene zuccheri aggiunti o meno ecc.

...possono essere una buona fonte di calcio

Le bevande vegetali non contengono naturalmente una quantità significativa di calcio. In molte il calcio viene aggiunto in quantità simile a quella del latte.

... sono un buon sostituto del latte tradizionale

Bevande vegetali e latte hanno caratteristiche nutrizionali differenti. Se si vuole sostituire il latte con una bevanda vegetale e si vuole tener conto dell’aspetto nutrizionale, allora le bevande di soia, per il loro apporto in proteine, sono quelle che maggiormente si avvicinano alla composizione del latte. Se scegliamo la versione con il calcio, poi, è meglio

Convinzioni corrette

Ci sono, però, anche tanti consumatori informati, che hanno convinzioni corrette sulle bevande vegetali. 

Per ogni affermazione, spieghiamo perché si tratta di convinzioni corrette.

Bevande vegetali e latte tradizionale sono alimenti differenti

Bevande vegetali e latte sono due prodotti differenti dal punto di vista nutrizionale. Rispetto alle bevande vegetali, il latte è ricco di calcio e contiene vitamine (soprattutto B2 e B12); inoltre, è un’importante fonte di proteine, nutriente che nelle bevande vegetali scarseggia, ad eccezione di quelle di soia. Inoltre, le formulazioni delle bevande vegetali possono contenere additivi e aromi, mentre il latte è “semplice”. Per contro le bevande vegetali, hanno meno grassi e soprattutto meno grassi saturi rispetto al latte intero e a quello parzialmente scremato.

...possono essere ricche di zuccheri

Tra le bevande vegetali ci possono essere quelle con zuccheri aggiunti, soprattutto le bevande di mandorla e di soia. Ogni produttore ha la sua ricetta, quindi è bene controllare la tabella nutrizionale riportata in etichetta. A volte la quantità di zuccheri aggiunti è contenuta (1.6-2.5 g/100 ml) ma può capitare di trovare anche valori ben più alti (un prodotto valutato nelle nostre analisi ne aveva 11 g/100 ml).

...la produzione è più sostenibile della produzione di latte

Come spiegato in precedenza, il tema della sostenibilità è alquanto complesso: l’allevamento bovino ha un impatto ambientale significativo in termini di emissioni di gas serra, uso del terreno e consumo di acqua. Per questi aspetti le filiere delle bevande vegetali sono più virtuose, anche se con delle differenze tra di loro. Secondo uno studio pubblicato su Science nel 2018 (di Poore&Nemecek) le emissioni di gas serra per la produzione di bevande di mandorla sono inferiori di quelle della soia, ma il consumo di acqua per le prime è maggiore. Ma ricordiamoci anche che questi confronti vengono fatti per chilo o per litro di prodotto e che, come detto, un litro di latte non è comparabile dal punto di vista nutrizionale con un litro di bevanda vegetale: impatta maggiormente, ma ad esempio è anche più ricco di proteine delle bevande di mandorla, riso, avena.