Merendine senza zuccheri, il confronto con le versioni classiche: le calorie restano
I classici zuccheri (saccarosio, sciroppo di glucosio, ecc.) sono sostituiti dagli edulcoranti, i cosiddetti dolcificanti. Ma avere meno zucchero non significa essere "dietetico": ecco cosa ci dicono gli esempi di merendine di cui abbiamo valutato ingredienti e valori nutrizionali. Quali cautele avere con i prodotti che contengono dolcificanti?

Sono sempre più presenti, tra gli scaffali, i prodotti “Senza…”: biscotti, snack e anche merendine prive di un qualche ingrediente ritenuto poco sano. È il caso, ad esempio, delle merendine senza zuccheri aggiunti (ma anche di quelle senza glutine; abbiamo analizzato ingredienti e valori nutrizionali di entrambe nel nostro comparatore online di merendine).
In queste merendine i classici zuccheri (saccarosio, sciroppo di glucosio, miele ecc.) sono sostituiti dagli edulcoranti, i cosiddetti dolcificanti. Ti spieghiamo cosa sono e perché una merendina senza zuccheri non è per forza di cose dietetica, come si potrebbe immaginare.
Il tutto con una premessa: spesso si pensa che lo zucchero "fa male" in senso assoluto e quindi anche per questo si tende a preferire prodotti "senza zuccheri", ma in realtà è il consumo eccessivo di zuccheri ciò che fa male (qui puoi avere più informazioni e calcolare la quantità di zuccheri che assumi con la tua dieta).
Torna all'inizioQual è la caratteristica degli edulcoranti
Gli edulcoranti (o dolcificanti) sono additivi usati in bibite e alimenti vari per dare il gusto dolce come quello dello zucchero ma apportando meno, o addirittura zero, calorie rispetto allo zucchero. Esistono due tipi di educoranti:
- edulcoranti intensivi, come aspartame, saccarina stevia, molto usati nelle bibite “zero” o “senza zuccheri”, che non apportano calorie;
- i polioli (o polialcoli), come maltitolo, sorbitolo, che hanno lo stesso potere dolcificante dello zucchero ma meno calorie, circa la metà (2,4 kcal per 100 grammi di prodotto, contro le 4 kcal/100 g dello zucchero). Questi ultimi sono usati oltre che in caramelle e chewingum, anche nei prodotti da forno come le merendine su cui troviamo l'indicazione “senza zuccheri aggiunti”. Questa frase in etichetta potrebbe indurre a pensare che togliendo lo zucchero le calorie si riducano drasticamente. Ma così non è, come ci dicono gli esempi dei prodotti analizzati nel nostro comparatore.
Cosa emerge dal confronto
Abbiamo analizzato i valori nutrizionali sulle etichette delle merendine con e senza zuccheri: quelle "senza zuccheri aggiunti" hanno un valore di zuccheri decisamente più basso delle altre – questo è vero – ma lo stesso non si può dire per le calorie che – invece - sono solo di poco più basse. E questo perché, in ogni prodotto in base alla ricetta, ci sono comunque anche altri ingredienti - oltre allo zucchero - che contribuiscono al suo apporto calorico; inoltre gli edulcoranti usati non hanno zero calorie, ma danno comunque un loro contributo. Lo vediamo dagli esempi di prodotti specifici in basso.
I plumcake
Abbiamo confrontato due prodotti Selex, con e senza zuccheri aggiunti (Plumcake classico e Plumcake Vivi Bene Plum Cake Preparati con Yogurt Senza Zuccheri Aggiunti).
Gli zuccheri nella versione “senza” sono di meno (1,3 g/100 g contro i 29 g/ 100 g del plumcake classico), ma ci sono 27 g/100 g di polioli. E se andiamo a vedere le calorie la differenza è minima: la versione senza zuccheri aggiunti ha 380 kcal/100 g mentre quella “classica” ha 398 kcal/100 g.
I croissant
Abbiamo confrontato due croissant della marca Coop (Croissant classici e Bene Sì croissant senza zuccheri aggiunti).
Quello senza zuccheri aggiunti ha effettivamente un contenuto molto più basso di zuccheri (3,5 g/100 g contro 20 g/100 g), ma vede la presenza di 10 g di polioli su 100 grammi di prodotto. E la differenza di calorie tra i due prodotti è minima: 389 kcal/100 g nella versione senza zuccheri aggiunti e 400 kcal/100g in quella classica.
Le merendine senza zuccheri aggiunti, quindi, possono rappresentare una soluzione per chi deve stare attento all’assunzione di zuccheri, ma non permettono certo di tagliare drasticamente le calorie solo perché senza zuccheri aggiunti.
Torna all'inizioLe cautele da avere con i dolcificanti
Oltretutto, meglio non esagerare con i polioli, perché in alcuni casi potrebbero esserci degli effetti "collaterali": un consumo eccessivo di polioli può causare gonfiore addominale e avere effetti lassativi. Detto ciò, gli edulcoranti non sono il male assoluto, ma vanno assunti con cautela e misura, soprattutto se si parla di bambini.
Occhio con i bambini
Meglio evitare di dare troppe merendine o altri prodotti con i polioli ai bambini. I più piccoli, infatti, possono facilmente eccedere la quantità massima giornaliera consigliata di 10 grammi (quella per gli adulti è di 20 grammi). Una sola merendina magari non arriva a questi quantitativi, ma nel conto bisogna considerare anche altri alimenti della giornata (10 g di polioli, in pratica, si trovano in circa otto biscotti o 4-5 caramelle senza zuccheri aggiunti). Gli edulcoranti sono del tutto sconsigliati dalle Linee guida nutrizionali nazionali, invece, nei bambini sotto i tre anni di età.
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