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Smart working, ecco quanto pesa in bolletta

Illuminazione e riscaldamento (o climatizzazione) accesi per diverse ore al giorno, un pranzo (e una lavastoviglie) in più da fare a casa e poi la corrente per alimentare pc, monitor e altri strumenti di lavoro. Tra luce e gas, chi lavora da remoto rischia di pagare circa 800 euro in più all'anno in bolletta. Un cambio di abitudini che ci obbliga a fare molta più attenzione ai consumi quotidiani.

17 ottobre 2022
Smart working costi in bolletta

C'era un tempo in cui, durante la settimana, si usciva di casa il mattino presto per andare in ufficio e si tornava la sera a casa. Si pranzava in qualche tavola calda in pausa pranzo e talvolta si restava direttamente fuori anche per cena. Se si eccettuano apparecchi come il router wifi e il frigorifero (sempre collegati alla rete elettrica) e qualche bucato in lavatrice, a casa i consumi elettrici e di riscaldamento erano ridotti all'osso: luci accese solo la sera, una sola lavastoviglie (quella della cena), riscaldamento o climatizzatori spenti praticamente per quasi tutto il giorno, qualche minuto di acqua calda per una doccia e un po' di tv seduti sul divano.

Con la pandemia però tutto è cambiato, almeno per quella parte di lavoratori che si sono trovati dall'oggi al domani a lavorare in smart working (prorogato al 30 giugno 2023 del diritto allo smart working sia per i lavoratori fragili sia per i genitori con figli minori di 14 anni). Lavorare da casa ha certamente i suoi vantaggi, ma con l'energia elettrica e il gas ormai alle stelle e le previsioni per quest'inverno tutt'altro che rosee, ci si chiede quanto lavorare da casa contribuisca a render ancora più salate le nostre bollette.

I consumi di due famiglie tipo

Abbiamo fatto alcuni calcoli, basati sui costi attuali di gas e luce, prendendo a modello due tipi di famiglie e ipotizzando una situazione molto comune, ovvero che ci sia almeno uno dei membri (uno solo o alternandosi con l'altro) in smart working tutta la settimana. Abbiamo quindi ipotizzato:

  • una famiglia di 2 persone, senza figli, che vive in una casa di residenza con potenza di contatore da 3kW e riscaldamento autonomo; 
  • una famiglia di 3 persone, due genitori in smart working e un ragazzo che rientra a casa dopo la scuola. Anche in questo caso l'abitazione è quella di residenza, il contatore è da 3kW e il riscaldamento è autonomo.

Se non facessero smartworkong queste due famiglie avrebbero un consumo medio annuo di 1.900 kWh (per la coppia) e di 2.700 kWh (per la famiglia di tre persone), ovvero consumi molto vicini a quelli medi delle famiglie italiane. Proviamo ora a calcolare quanto queste famiglie si trovano a consumare in più oggi che lavorano in smart working (2 giorni uno e 3 giorni l'altro oppure solo uno dei due ma 5 giorni su 5). Ma prima di fare il calcolo, e vedere di quanto crescono le bollette, vediamo come cambiano le abitudini quotidiane quando si lavora da casa.

Dove si consuma di più stando a casa

Stando a casa tutto il giorno, soprattutto nelle giornate uggiose o invernali, la luce potrebbe rimanere accesa quasi tutta la giornata; bisogna quindi considerare una spesa aggiuntiva per l’illuminazione (28 kWh annui in più). In secondo luogo, oltre alla cena a casa, dobbiamo mettere in conto anche il pranzo e quindi il fatto si farà un utilizzo maggiore della lavastoviglie: possiamo stimare, passando da 4 a 5 utilizzi settimanali, un aumento di circa 40 kWh, ovvero più o meno 26 euro l’anno.

Il vero incremento dei consumi elettrici si ha, però, quando consideriamo l’utilizzo del climatizzatore nei mesi estivi, sempre più caldi (e per un periodo sempre più lungo). In smart working, quindi, l'ufficio fresco e gratuito diventa solo un ricordo e, almeno chi non ha possibilità di sfruttare terrazze o giardini, deve considerare un incremento di 180 kWh all’anno.

Abbiamo infine stimato un incremento pari al 5% del consumo di partenza, per considerare i consumi diffusi, difficili da mappare e identificare singolarmente, dovuti alla sola presenza di due o tre persone in casa per tutto il giorno invece delle sole ore serali. Si tratta di 95 kWh in più all’anno per la casa con due persone e 135 kWh all’anno per la casa con tre.

E poi, cosa fondamentale, ci sono tutti gli strumenti di lavoro: per l’utilizzo del pc e del monitor da casa abbiamo stimato un consumo aggiuntivo di 130 kWh all’anno. Se poi, come nelle famiglie che abbiamo preso ad esempio, sono in due le persone in smart working, il consumo raddoppia: ovvero si consuma in più all'anno 260 kWh

Solo per l'energia elettrica +300 euro all'anno

Se facciamo la somma di tutti i kWh in più l’incremento dovuto al lavoro da casa non è da sottovalutare:

  • l'abitazione con due persone avrà a fine anno una bolletta che conterà 433 kWh in aggiunta, passando da 1.900 kWh a 2.333 kWh. In percentuale l’incremento è pari al 23%. Praticamente si tratta più dei consumi di un intero trimestre; come se, a causa della presenza in casa, la famiglia di due persone consumasse un trimestre in più. Visti i prezzi attuali, la stima della spesa annua (condizioni economiche del mercato di Tutela, aggiornate per il 4° trimestre 2022), la variazione è pari a +298 euro all'anno.
  • l'abitazione di tre persone, invece, fa registrare un incremento dei consumi di 473 kWh all'anno, che da 2.700 kWh all'anno passa a 3.173 kWh; ciò fa passare la stima della spesa annua da poco più di 1.726 euro a ben 2.049 euro; +323 euro in un anno. In percentuale significa un aumento del 19%. In termini pratici, è come se la famiglia di tre persone pagasse di fatto un bimestre in più.

Quasi 500 euro in più per il gas

Oltre ai consumi elettrici dobbiamo considerare anche i consumi di gas. Rimanere a casa per lavorare implica che la temperatura non possa essere impostata al di sotto di una certa soglia. Immaginiamo che (in coerenza con le previsioni del decreto riscaldamento), il termostato sia impostato per garantire una temperatura tra i 19 e i 20° durante la giornata.

Se consideriamo, per entrambi i profili, un consumo intorno ai 1.400 metri cubi annui (dato medio per i clienti domestici), dobbiamo pensare a un consumo aggiuntivo di riscaldamento del 15%. Si tratta di 165 metri cubi in più. La presenza in casa, poi, deve considerare l’utilizzo della cucina a pranzo: anche se in questo caso l’impatto è contenuto, possiamo considerare un incremento tra i 18 e i 20 metri cubi.

Gli effetti economici sulla bolletta sono sono però importanti: +476 euro all'anno. Equivalgono infatti al 13% in più dei consumi in metri cubi, ovvero più o meno un mese invernale con temperature non molto rigide.

Dove si risparmia con lo smart working

Se tra luce e gas si rischia di spendere circa 800 euro in più in bolletta, lavorare da casa consente di risparmiare però su altre spese, come il costo del carburante o dell'abbonamento ai mezzi pubblici; e anche il risparmio dei tempi di viaggio non è un fattore del tutto trascurabile. Sarebbero ridotti leggermente anche i consumi legati a docce, bucati e tintorie. Stando a casa, poi, si riesce a gestire meglio probabilmente anche l'attività dei figli, risparmiando forse sul costo della babysitter, ma anche (per chi continua a percepirli) si può risparmiare sui buoni pasto, utilizzandoli ad esempio per fare la spesa al supermercato.

Su quest'ultimo punto, bisogna considerare anche che sempre meno negozi li accettano perché rappresentano per gli esercenti un costo (commissioni alte) a fronte proprio della grande diffusione dello smart working di questi ultimi anni: è il motivo per cui abbiamo lanciato una campagna per chiedere che il corrispettivo economico dei buoni pasto possa essere messo direttamente in busta paga ai lavoratori senza ulteriori tassazioni. Sostieni anche tu la nostra battaglia.   

Più attenzione ai consumi quotidiani

Infine, stare a casa tutti i giorni, d'altro canto, ci obbliga a fare molta più attenzione ai consumi quotidiani. Occorre mantenere sempre le buone abitudini di efficienza nell’uso degli elettrodomestici, in particolare quelli energivori: il pieno carico di asciugatrice e lavatrice, ad esempio, combinato con basse temperature nei cicli di lavaggio, è una pratica virtuosa che in tempi di risparmio energetico deve essere sempre adottata, sia che si lavori da casa, sia che si lavori in ufficio.

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