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Quanto consumano e quanto costa usare gli elettrodomestici

Quanta potenza assorbe un asciugacapelli? Se faccio andare una lavatrice e un'asciugatrice assieme "scatta il contatore"? E quanto mi costa lasciare il forno acceso per un'ora? Per una giornata tipo si spende oltre 7,70 euro al giorno (oltre 230 euro al mese) solo per far funzionare gli apparecchi elettrici di casa. Viaggio tra i consumi e i costi dei nostri elettrodomestici.

11 ottobre 2022
Elettrodomestici consumi e costi

La proposta, in discussione nel dibattito europeo e italiano, di ridurre la potenza elettrica che arriva nelle case degli utenti, ha di fatto il solo scopo di ottimizzare la potenza a livello di rete, penalizzando l'utenza privata per privilegiare aziende e fabbriche. Usare infatti la lavatrice e la lavastoviglie insieme o far partire prima un elettrodomestico e poi l’altro ci fa consumare esattamente la stessa quantità di energia (e spendere la stessa cifra), anche se la potenza impegnata è molto diversa. 

Tuttavia, abbassare la potenza domestica potrebbe portare a una maggiore consapevolezza del consumatore riguardo il reale consumo degli elettrodomestici che ha in casa, e potrebbe spingerlo a cambiare le abitudini di utilizzo dei vari apparecchi sfruttando magari fasce orarie più vantaggiose o più semplicemente decidendo di usarli di meno e per meno volte. Lo scopo di questo articolo è quindi quello di mostrare quanta energia elettrica assorbono davvero i vari dispositivi che abbiamo in casa, quali è meglio non usare in contemporanea (per evitare che salti il contatore) e soprattutto quanto spendiamo ogni volta che li accendiamo e utilizziamo.

Attenzione ai picchi di consumo

Può sembrare lapalissiano ma non tutti gli elettrodomestici consumano la stessa energia e soprattutto, durante il loro utilizzo, non tutti hanno un consumo costante. Lo sapevi ad esempio che una lavatrice ha il suo picco massimo di consumi durante la fase di riscaldamento dell'acqua e fa rilevare consumi più bassi durante fasi come risciacquo o scarico? Ci sono infatti elettrodomestici (tipicamente quelli con una resistenza che si scalda come asciugacapelli, stufette, lavatrice, ferro da stiro) che assorbono una grande potenza istantanea e altri che invece hanno un consumo più costante (come il router internet, il televisore o uno smartphone in ricarica).

Si possono trovare valori indicativi della potenza minima e di quella massima sui libretti di istruzione del singolo elettrodomestico, ma in questa analisi abbiamo tenuto conto della potenza di picco, ovvero il momento in cui l’elettrodomestico assorbe la maggior potenza, proprio perché se fatto funzionare assieme ad altri dispositivi nel momento di massimo picco potrebbero portare a superare i limiti di potenza stabiliti dal nostro contratto di fornitura.

Tutti i consumi dispositivo per dispositivo

Quanto consumano allora i nostri elettrodomestici e quali sarebbe meglio non usasse in contemporanea chi ha un contratto di fornitura che prevede solo 3 kW di potenza? Considerando che a una potenza "nominale" (ovvero quella prevista dal contratto di fornitura) di 3 kW corrisponde una potenza "disponibile" (ovvero quella messa realmente a diposizione dal provider) di 3,3 kW (in genere è il 10% in più), va da sé che per far saltare il contatore basterebbe accendere nello stesso momento ad esempio un asciugacapelli alla massima potenza (2,2 kW) e una stufetta elettrica (o un termoventilatore) alla temperatura massima (2 kW). Se si possiede una vecchia asciugatrice a condensazione con tanto di resistenza elettrica (3 kW), poi, meglio non farla andare quando nello stesso momento stiamo ad esempio scaldando la cena al microonde (0,9 kW). Per non parlare dei forni elettrici ad incasso, tra gli apparecchi più energivori che abbiamo in cucina: in fase di riscaldamento può arrivare ad assorbire anche 3 kW da solo, 4 kW se si utilizzano le funzioni autopulenti di alcuni modelli. 

Ecco dunque nel dettaglio quanto assorbono i più comuni elettrodomestici che abbiamo in casa nel momento di maggior picco e qual è la fase di utilizzo che richiede la maggior quantità di energia.

  • Lavatrice. La fase più energivora della lavatrice è il riscaldamento iniziale dell’acqua con picchi di 1,5-2,3 kW. Se si lava a freddo invece, il momento con maggior impegno di potenza è la parte della centrifuga.
  • Lavastoviglie. Tra le fasi più energivore oltre a quella iniziale per scaldare l’acqua c’è quella di risciacquo che fornisce anche il calore finale di asciugatura, i picchi di potenza saranno in queste due fasi. Meno critica in termini di picco di potenza la fase di asciugatura.
  • Asciugatrice. Anche in questo caso oltre ai consumi occorre considerare i picchi di potenza in alcune fasi del ciclo che possono arrivare a 0,6-1 kW per i prodotti a pompa di calore e a oltre 2,5-3 kW per quelle vecchie a condensazione (con resistenza elettrica).
  • Elettrodomestici con due attacchi (acqua calda e acqua fredda). Oltre a far risparmiare tempo (circa del 20%) fanno risparmiare fino a un quarto dell’energia e possono aiutare a contenere i picchi di assorbimento.
  • Piani a induzione. Quando si cucina si possono avere picchi di potenza di 2 kW e con la funzione booster si possono superare anche i 3 kW. Per i modelli senza limitatore si possono raggiungere addirittura picchi di 7.4 kW).
  • Forno elettrico. La fase di riscaldamento è la più energivora e può arrivare per i prodotti domestici da incasso a circa 3 kW, quando si usano funzioni autopulenti nel forno pirolitico si possono avere potenze fino a 4 kW e l’operazione può durare qualche ora.
  • Pompe di calore (condizionatori, scalda acqua, caldaie...). La maggior parte degli impianti di climatizzazione con pompa di calore rimane sotto i 3 kW, anche i boiler elettrici per l’acqua sanitaria hanno picchi di potenza inferiori. Invece se si considerano le pompe di calore per il riscaldamento aria-acqua (usate nelle abitazioni unifamiliari) l’impegno di potenza è importante: per gestire i picchi di potenza serve un contratto da 6 kW. 
  • Asciugacapelli. L’asciugacapelli è un elettrodomestico che si utilizza per poco tempo, ma che ha un elevato assorbimento di corrente per via della resistenza che scalda l’aria: può arrivare a 1,8-2,2 kW di picco. I capelli, oltre che per il calore, asciugano per l’azione del flusso d’aria che rimuove microgocce e umidità; quindi, è possibile selezionare una temperatura intermedia (60-80 °C) e usare la ventola dell’asciugacapelli alla massima velocità per avere asciugatura senza picchi elevati di assorbimento e con meno stress per i capelli.
  • Stufette e termoventilatori. Questi prodotti hanno in genere una potenza massima di circa 2 kW; se si ha la possibilità di selezionare 2 livelli di potenza, meglio non scegliere quello massimo, ma limitarsi al livello più basso che in genere è circa la metà della potenza massima (ad esempio 1 kW su un massimo di 2 kW). Se lo si usa per scaldare in modo continuativo un locale, meglio i prodotti dotati di termostato, in questo caso il consiglio è di non ruotare la manopola del termostato al massimo, ma impostarlo su una temperatura non troppo alta e di regolare a piacere (se l’apparecchio lo consente) la velocità delle ventole.
  • Forni a microonde. Si usano per pochi minuti con potenze di 0,9 kW, ma è possibile abbassare la potenza e riscaldare in tempi più lunghi, attenzione al grill e alle cotture combinate che possono portare ad assorbimenti fino a 1,5 kW.

Quanto ci costa usare gli elettrodomestici 

Al di là dei picchi di potenza, ci si chiede quanto tutti questi elettrodomestici ci costano quando li mettiamo in funzione. Abbiamo allora considerato alcuni scenari di utilizzo, calcolando il consumo per ognuno in kilowattora (kWh) e stabilito quanto ci costa usarli in base al prezzo attuale dell'energia (0,66 euro a kWh). Le cifre che abbiamo ottenuto non sono proibitive ma bisogna considerare che in una giornata normale si mettono in funzione più dispositivi, mentre altri sono di fatto sempre connessi alla rete elettrica.

Se usati male e tutti i giorni costano oltre 230 euro al mese

Immaginiamo allora una giornata di intenso uso degli elettrodomestici che abbiamo a casa. Uno scenario che non si distanzia però tanto dal normale uso quotidiano dei nostri dispositivi.

  • Considerando ovviamente che elettrodomestici come il frigo e dispositivi come il router wifi rimangono accesi e connessi alla rete per 24 ore, iniziamo a contare 39 centesimi per il router e 1,20 euro per il frigorifero.
  • Se la giornata è freschina possiamo immaginare di accendere il climatizzatore a pompa di calore per 4 ore (con un costo di altri 1,98 euro).
  • Se abbiamo a casa una lavasciuga e decidiamo di fare un programma cotone più un programma asciugatura, dobbiamo considerare di spendere 3,37 euro.
  • Se vogliamo lavare i piatti con il programma "auto" della lavastoviglie, dobbiamo aggiungere altri 66 centesimi.
  • E' il momento di fare una doccia: se abbiamo il boiler elettrico per scaldare l'acqua, una doccia di 10 minuti ci costa 1,32 euro, mentre un quarto d'ora di utilizzo del phon alla massima potenza ci arriva a costare 24 centesimi.
  • Se prima della doccia decidiamo anche di scaldare il bagno con un termoventilatore per una mezz'oretta dobbiamo mettere da parte altri 66 centesimi.
  • E poi ci sono pranzo e cena: immaginiamo di usare una volta il forno ventilato per 1 ora a 180 gradi (1,44 euro), e due volte il piano a induzione per 1 ora ognuna delle due volte (1,08 euro in tutto).
  • Chiudiamo poi aggiungendo i cosiddetti "carichi fantasma", ovvero dispositivi elettrici ed elettronici che rimangono perennemente collegati alla rete elettrica anche quando non vengono usati (come tv, decoder, smart speaker...): per un'intera giornata spenderemo circa 66 centesimi.

Alla fine di questa nostra giornata tipo abbiamo speso ben 7,70 euro. Va da sé che ci sono elettrodomestici (come ad esempio il climatizzatore o la lavatrice) che in genere non vengono utilizzati tutti i giorni, ma se ipoteticamente si utilizzassero davvero ogni giorno tutti questi apparecchi, si arriverebbe a spendere oltre 230 euro al mese. Proprio per questa ragione è bene utilizzare solo gli elettrodomestici che sono indispensabili e solo quando sono strettamente necessari: ad esempio accendere una lavatrice tutti i giorni per farla andare a mezzo carico significa sprecare energia. In questo senso è importante non solo scegliere i modelli meno energivori, ma soprattutto utilizzarli al meglio, ad esempio evitando sprechi, utilizzando i programmi che impiegano meno energia e se si può in orari dove il costo dell'energia è in genere più conveniente.

Leggi i nostri consigli per ridurre i consumi dei tuoi elettrodomestici.