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Guida all'acquisto dei detersivi per pavimenti: come scegliere il prodotto giusto

I detersivi lavapavimenti sono formulati con sostanze lavanti in grado di rimuovere lo sporco e in commercio se ne trovano di diverse tipologie. Ma come scegliere quello giusto? E come identificare quelli a minor impatto ambientale? Ecco una guida per un acquisto consapevole.

Con il contributo esperto di:
27 gennaio 2025
Detersivi pavimenti

Un pavimento perfettamente pulito, splendente e profumato è il sogno per chi si occupa delle pulizie di casa e, tra tutte le faccende domestiche, lavare i pavimenti è un'attività che richiede un po' di tempo e organizzazione per avere un buon risultato ed evitare sprechi. Ma come scegliere il detersivo più adatto che possa essere anche poco impattante sull'ambiente? Ecco qualche consiglio utile prima dell'acquisto. Torna all'inizio

Tipologie di detersivi lavapavimenti

In commercio esistono diverse tipologie di detersivo per pavimenti che si differenziano anche per composizione e profumazione. Ecco alcune informazioni utili per orientarsi nella scelta.

Detersivi liquidi o detersivi in polvere?

Il detersivo per pavimenti è in genere liquido, contiene circa il 90% di acqua, e per questo necessita di conservanti che hanno un impatto ambientale negativo e i grandi flaconi contribuiscono alla produzione di rifiuti, anche se la plastica dell’imballaggio si può riciclare. Il detersivo liquido dev’essere ulteriormente diluito prima dell’utilizzo come da indicazioni in etichetta, indicativamente 1-2 tappi in 5 litri di acqua.

Non ci sono detersivi in polvere per lavare i pavimenti, le alternative ai tradizionali lavapavimenti liquidi sono i detersivi solidi, piccole pastiglie che si diluiscono in acqua per preparare il detersivo. I prodotti in compresse hanno un minor impatto sull’ambiente  sia per il minor imballaggio, che per le minori emissioni legate al trasporto che per la formulazione (meno conservanti).

Composizione dei detersivi: ingredienti da cercare e ingredienti da evitare

Secondo il Regolamento (CE) n. 648/2004, i detersivi non riportano l’elenco completo degli ingredienti come invece nei cosmetici, ma solo alcune informazioni sulla composizione, il range di concentrazione, la presenza di conservanti, alcuni additivi e profumo. Dopo l’acqua, il secondo ingrediente più numeroso dei detersivi lavapavimenti sono i tensioattivi, cioè le sostanze lavanti che rimuovono lo sporco e fanno schiuma e senza i quali il prodotto non sarebbe efficace: i prodotti con meno del 5% sono molto diluiti, meglio scegliere prodotti un po' più concentrati (5-15%), senza esagerare perché concentrazioni più elevate potrebbero essere aggressive per la pelle e le superfici.

Anche l’indicazione della tipologia di tensioattivi presenti è utile per la scelta, in generale i produttori utilizzano miscele per essere più efficaci su diversi tipi di sporco, senza essere eccessivamente aggressivi per le superfici: 

  • i tensioattivi anionici hanno un elevato potere lavante e schiumogeno, per cui possono risultare aggressivi;
  • i tensioattivi anfoteri sono un buon compromesso tra potere lavante e schiumogeno e tollerabilità;

Altro ingrediente positivo, soprattutto se in casa ci sono bambini, è il bitrex (nome chimico denatonium benzoate), una sostanza amara che evita l’ingestione accidentale dei detersivi.

In generale gli ingredienti da evitare nei detersivi lavapavimenti, sia per l’impatto ambientale che per il rischio di reazioni indesiderate, sono

  • alcuni conservanti della famiglia dei tiazolinoni (i più diffusi sono methylisotiazolinone, methylchloroisotiazolinone);
  • i disinfettanti e i battericidi (il più diffuso è benzalkonium chloride): in casa la normale pulizia e igiene è sufficiente perché l’ambiente in cui viviamo non è asettico, la disinfezione dura poco in casa ma una volta che arrivano negli scarichi, questi ingredienti hanno un pessimo impatto perché continuano il loro potere battericida anche nell’ambiente. 

Detersivi per pavimenti delicati o per pavimenti più robusti?

La maggior parte dei detersivi lavapavimenti è adatta a tutte le superfici lavabili dure, in etichetta tra le avvertenze sono riportate quelle su cui non va utilizzato, in generale si tratta di quelle più delicate che potrebbero essere aggredite dai detersivi o quelle porose in cui potrebbe penetrare:

  • i pavimenti in legno non trattato o lucidato necessitano di prodotti specifici;
  • il parquet verniciato può essere lavato con un detersivo lavapavimenti generico. Spesso la sola pulizia con acqua potrebbe essere sufficiente a rimuovere lo sporco se non grasso e incrostato.
  • il marmo i pavimenti in pietra e quelli in cotto, necessitano di attenzione perché se il detersivo è acido potrebbe danneggiarli, è meglio ricorrere ad un detersivo specifico che abbia un pH basico o neutro.

In ogni caso, si consiglia di testare in un angolo nascosto prima di utilizzare su superfici smaltate e nuove che potrebbero essere più delicate.

Detersivi per pavimenti profumati

In generale i detersivi per pavimenti sono profumati con una miscela di sostanze sintetiche, a volte con olii essenziali. In realtà, il pulito non ha profumo, l’aggiunta di sostanze profumanti rende però più piacevole la pulizia, sebbene possa disturbare gli animali domestici e le persone sensibili.

I claim con ingredienti profumanti non sono un valido criterio di scelta in termini di efficacia, ma unicamente di gradevolezza. Per rendere attraente e piacevole il detersivo vengono aggiunte alla formulazione una miscela di aromi e colorante, il “detersivo al profumo di Marsiglia” non è detto che contenga il sapone di Marsiglia, mentre il “detersivo con aceto” contiene la sostanza, anche se spesso in concentrazioni tali da influire sull’efficacia. Se in casa sono presenti bambini sconsigliamo prodotti le cui profumazioni evocano alimenti, come mela, limone, menta.. etc perché potrebbero erroneamente ingerirli. Ricordatevi in ogni caso di tenerli lontano dalla loro portata, in un armadietto chiuso o un ripiano in alto non accessibile.

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Cosa valutare prima dell’acquisto

Prima di procedere con l'acquisto, ci sono alcuni elementi da valutare. Vediamo quali.

1 - Adattabilità al tipo di pavimento (es. piastrelle, parquet, laminato, marmo)

Se in casa avete più tipi di pavimenti potreste essere tentati di acquistare detersivi differenti, ma non è sempre necessario: la maggior parte dei detersivi lavapavimenti si adatta a diverse superfici. Se invece avete pavimenti particolari, come legno non trattato o marmo, potrebbe essere necessario un prodotto specifico perché i detersivi lavapavimenti tradizionali potrebbero danneggiare le superfici più delicate, considerate che spesso il lavaggio con sola acqua potrebbe essere sufficiente a rimuovere polvere e sporco non incrostato.

2 - Efficacia nella rimozione di sporco e macchie

I detersivi lavapavimenti sono formulati con sostanze lavanti in grado di rimuovere lo sporco perché indeboliscono i legami chimici con la superficie, lo catturano e lo depositano sul fondo del secchio in cui risciacquerete lo straccio o il mocio. Anche l’azione meccanica di sfregamento sul pavimento aiuta a rimuovere lo sporco, staccandolo fisicamente dalla superficie. Nel caso di sporco incrostato o macchie è necessario intervenire il prima possibile per evitare che si fissino alla superficie. Se lo sporco è molto resistente puoi provare ad usare il prodotto puro, non diluito, ma solo per superfici non delicate.

3 - Profumazione e sua durata

La durata della profumazione di un detersivo lavapavimenti è in genere limitata perché, al contrario ad esempio degli ammorbidenti che si fissa sui tessuti, non si lega alle superfici e rimane nell’aria, è volatile e scompare in fretta. Considerate anche che, rispetto alla profumazione percepita quando aprite il flacone, quella sulle superfici sarà minore perché il detersivo lavapavimenti si usa diluito.

4 - Allergeni e sensibilità cutanea: scegliere prodotti ipoallergenici

In generale i detersivi per pavimenti sono profumati e contengono uno o più ingredienti classificati come frequenti allergeni, legati anche ad alcuni olii essenziali. Nessun prodotto può definirsi anallergico o esente da reazioni allergiche, ma nel caso dei detersivi per pavimenti, il rischio è molto basso perché non entrano in contatto diretto con la pelle (vale sempre il consiglio di usare i guanti per le pulizie di casa) e se comunque accidentalmente dovesse succedere non rimangono a lungo. Per facilitare l’asciugatura e limitare fastidi nelle persone sensibili è bene areare i locali (aprire la finestra per pochi minuti).

La legge obbliga di riportare in etichetta la presenza sia del profumo che di eventuali allergeni, cercate sul retro della confezione la dicitura “composizione” (Regolamento (CE) n. 648/2004): i più frequenti sono limonene, linalool, citronellol. Non esiste una denominazione ufficiale per i prodotti anallergici: in generale si riferisce all’assenza di allergeni da profumo presenti nella lista precedente, ma è sempre meglio verificare l’etichetta, piuttosto che affidarsi al claim.

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I migliori detersivi lavapavimenti: quale prodotto scegliere

I migliori detersivi riescono a mettere insieme efficacia, sicurezza e impatto ambientale. La presenza di ingredienti naturali non ha nulla a che vedere con nessuno di questi aspetti: non sono efficaci nella rimozione dello sporco e non sono necessariamente né più sicuri né a minor impatto di ingredienti sintetici.

Per verificare l’efficacia di un detersivo, controllate in etichetta la percentuale di tensioattivi:

  • <5% è molto diluito;
  • 5-15% è un buon compromesso;
  • 15-30% è concentrato, attenzione alle dosi;
  • >30 % rischia di essere troppo aggressivo anche dopo la diluizione.

Meglio anche che la formulazione combini più tensioattivi di diverso tipo non ionici, ionici e anfoteri.

Il regolamento attualmente in vigore autorizza unicamente l'immissione sul mercato dei tensioattivi che soddisfano specifici criteri di biodegradabilità. Tutti i tensioattivi ammessi nei detersivi dopo l'uso sono in grado di deteriorarsi, la differenza sta nella facilità e rapidità con cui si degradano: la presenza della dicitura "tensioattivi biodegradabili" non è una garanzia di minor impatto. In generale si può pensare che tensioattivi di origine vegetale (ad esempio provenienti dal cocco o dalla canna da zucchero) siano più facilmente e rapidamente biodegradabili di quelli sintetici, ma questo non è sempre vero: se un tensioattivo di origine naturale è "etossilato", ad esempio, sarà difficilmente biodegradabile tanto quanto un tensioattivo di origine petrolchimica. L'unico vantaggio che un tensioattivo di origine vegetale può avere è di provenire da materia prima rinnovabile, ma questo non basta a definirlo inequivocabilmente "sostenibile".

Per la sicurezza controllate i simboli presenti in etichetta, evitate i prodotti corrosivi, fate attenzione a quelli irritanti, seguendo attentamente le avvertenze di utilizzo, in commercio esistono anche prodotti più delicati che non riportano nessun simbolo di pericolo.

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Detersivi multiuso: vantaggi e svantaggi

Non esiste una definizione univoca per i detersivi multiuso, in generale possiamo identificare due tipologie:

  • diversi utilizzi: flaconi di plastica con tappo dosatore, conviene usarli diluiti in un secchio d’acqua per la pulizia di grandi superfici come i pavimenti o concentrati su un panno leggermente inumidito per sporco ostinato e piccole superfici, come il piano cucina e il tavolo;
  • diverse superfici: spray che si spruzzano direttamente su diversi materiali come legno, plastica, vetro, tessuti, ma anche per pulire alcune parti di auto, bici, moto, etc, superfici di piccole o medie dimensioni, ma non per quelle grandi, come i pavimenti.

I benefici di avere un prodotto versatile per diverse superfici

In generale, comprare ed usare un solo prodotto ci semplifica la vita perché potrebbe sostituire quasi tutti i detersivi per la pulizia della casa, lavapavimenti, sgrassatore, vetri, bagno, cucina, etc. Il multiuso è versatile e racchiudere più prodotti in uno riduce la scorta di prodotti per la pulizia da tenere in casa.

Di contro ovviamente è meno specifico. Se non ci sono grandi problemi nei prodotti che si usano concentrati o diluiti, perché cambia semplicemente la quantità di tensioattivi presenti e quindi la forza pulente, i prodotti invece destinati a varie aree della casa potrebbero essere insoddisfacenti perché non specifici. Ad esempio, in bagno per rimuovere il calcare servie un prodotto acido, mentre in cucina per lo sporco grasso è più adatto un prodotto basico come gli sgrassatori, per i vetri e gli specchi meglio un prodotto che evapori in fretta con solventi volatili, per la doccia invece serve un prodotto di consistenza più simile ad un gel che non scivoli via dalle pareti.

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Sostenibilità nei detersivi lavapavimenti

Per la ricerca di detersivi a basso impatto ambientale, possono aiutarci alcuni loghi presenti in etichetta. Sulla base della nostra esperienza nei test, i più diffusi e utili per i consumatori sono: la certificazione europea Ecolabel , quella nordica Nordic Swan  o tedesca Blue che:

  • garantiscono che il detersivo rispetti l’ambiente, vietando la presenza degli ingredienti considerati più problematici;
  • si basano su standard validi, internazionalmente riconosciuti;
  • sono attribuiti da enti terzi.

Altri marchi di certificazione sono privati, cioè - al contrario dei tre citati prima - non sono stati stabiliti a livello istituzionale, ma da aziende e/o associazioni che hanno determinato un proprio standard e offrono certificazioni alle aziende. In generale i marchi green privati non possono essere confrontati tra di loro, alcuni mettono più attenzione sugli aspetti ambientali, altri etici o di tollerabilità cutanea.

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