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Dyson WashG1: le prime impressioni sulla nuova lavapavimenti

Dyson WashG1 è la prima macchina per pulire i pavimenti del noto marchio, famoso per i suoi prodotti dal design ricercato e dalle soluzioni tecniche raffinate e spesso non convenzionali. L’abbiamo acquistata e provata sul campo: non in laboratorio, ma a casa di uno dei nostri tecnici con il pallino della pulizia domestica. Ecco le sue prime impressioni.

Con il contributo esperto di:
22 ottobre 2024
Dyson WashG1 lavaggio macchie pavimento

Dyson ha lanciato la sua nuova lavapavimenti WashG1, un prodotto pensato per semplificare le pulizie domestiche e rimuovere lo sporco dal pavimento. Con una combinazione di tecnologia avanzata e design intuitivo, WashG1 promette di rendere la pulizia dei pavimenti più efficiente e meno faticosa. Vediamo insieme le prime impressioni su questo nuovo elettrodomestico Dyson.

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Cos’è e quanto costa

Dyson WashG1 è una macchina lavapavimenti. Grande poco più di una scopa elettrica e di poco più pesante, è alimentata da una batteria che le garantisce un’autonomia di 35 minuti reali. La pulizia avviene tramite l’azione meccanica di due rulli e dell’acqua.

Dyson WashG1 non si limita a bagnare il pavimento ma utilizza l’acqua anche per rimuovere lo sporco; le particelle solide più grandi sono raccolte in un filtro, mentre quelle più fini vengono trascinate, in sospensione, dall’acqua e finiscono in un serbatoio dove viene raccolta l’acqua sporca.

Dyson WashG1 dettaglio zoomato

Attenzione però, il Dyson WashG1 non integra anche un aspirapolvere (a differenza di altre macchine lava pavimenti) per cui è comunque consigliabile passare prima l’aspirapolvere convenzionale.

All’acqua utilizzata per la pulizia è possibile aggiungere del detersivo per pavimenti, purché non sia schiumogeno, per rimuovere più efficacemente lo sporco unto.

Il prezzo di lancio di Dyson WashG1 è di 699 euro.

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Primo impatto

Dyson WashG1 arriva smontata in una scatola abbastanza voluminosa. In realtà, l’unica operazione di assemblaggio richiesta è quella di collegare il manico al corpo macchina. Una volta montata, questa lavapavimenti è alta 115cm e ha un ingombro, dettato dalla testa pulente con i rulli, di 30x22,5cm.

Dyson WashG1 vista dall'alto

All’interno della scatola viene fornita anche una base di ricarica e l’alimentatore esterno a mattoncino. Il funzionamento è abbastanza semplice ed intuitivo. I due serbatoi (acqua pulita e acqua sporca) sono montati su un unico corpo sganciabile e possono essere a loro volta separati ed aperti abbastanza facilmente.

Lo smontaggio, le operazioni rifornimento di acqua e il successivo rimontaggio sono operazioni un po’ laboriose, ma per nulla difficili da eseguire, e anche le possibilità di sbagliare sono ridotte al minimo.

La macchina si controlla con un solo pulsante, mentre un altro permette di regolare la quantità d’acqua da impiegare (con conseguente allungamento dei tempi di asciugatura).

La base di ricarica è grande quanto i rulli stessi per cui non occupa spazio aggiuntivo rispetto alla macchina stessa (ovvero 300x225mm).

Dyson WashG1 accessori

La qualità dei materiali impiegati è, come al solito per gli apparecchi a marchio Dyson buona. Gli assemblaggi sono curati anche se il complesso serbatoio amovibile non trasmette una buona impressione di solidità. Il giunto fra il manico e il corpo spazzola è piuttosto rigido e, ogni volta che si finisce di usarlo e si pone il manico in verticale, produce un fastidioso “crack” che, sulle prime, trasmette l’impressione che qualcosa si sia rotto. Nel complesso, certi aspetti passerebbero quasi del tutto inosservati su di una macchina di un altro marchio, ma da Dyson, e da una spazzola lavapavimenti del costo di 700€, ci si aspetterebbe una maggiore cura anche su questi dettagli.

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La prova

Il Dyson WashG1 è alimentato da una batteria che garantisce 35 minuti di autonomia effettiva (scanditi anche dal display integrato nel manico dell’apparecchio). Terminata la fase preparatoria, che consiste nel riempire il serbatoio superiore con acqua e, eventualmente, del detersivo per pavimenti, si può iniziare ad utilizzare questa lavapavimenti.

Quando è spento, il Dyson WashG1 è piuttosto pesante da maneggiare; gran parte del peso è comprensibilmente concentrato nei motori e nella batteria. Appena acceso, però, l’apparecchio sembra quasi “galleggiare” sui rulli e diventa molto semplice da trascinare in entrambe le direzioni.

La testa è dotata di uno snodo efficace che permette di raggiungere anche i punti più difficili. Purtroppo però è troppo spessa per potersi infilare sotto divani o altri mobili troppo bassi. Poiché i rulli rimangono internamente all’interno della testa, rimane inoltre una piccola zona di pavimento, negli angoli e in prossimità del battiscopa che non può venire pulita efficacemente.

Sebbene sia possibile dosare la quantità d’acqua impiegata, per un pavimento non troppo sporco, si può impostare la macchina sul minimo: questo assicura una rapida asciugatura delle superfici. Si tratta di un grande vantaggio specie per chi ha un impianto di raffrescamento a pannelli radianti nel pavimento (è il caso di molte case moderne in classe A). Con questa tecnologia, il pavimento rimane ad una temperatura di 16-18°, rendendo più difficoltosa l’asciugatura dopo una passata con lo spazzolone.

I rulli rotanti riescono a pulire bene anche nelle fughe e lasciano il pavimento, una volta asciutto, lucido e privo di aloni. Per contro, si rilevano abbastanza inefficaci contro lo sporco incrostato (es macchine sul pavimento della cucina) richiedendo di insistere con successive passate.

In presenza di sporco maggiore (ad esempio nella pulizia di un balcone) è consigliabile aumentare la quantità di acqua erogata per facilitare la rimozione dello stesso.

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Pulizia e manutenzione ordinaria

Terminata la pulizia del pavimento, non rimane che svuotare i due contenitori, quello dell’acqua pulita e quello dell’acqua sporca. A questo punto si può procedere a rimettere il Dyson WashG1 sulla propria base di ricarica.

Va segnalato che una certa quantità di liquido (acqua mista a sporco) rimane sia nei rulli, intrisi, ma anche all’interno della stessa testa dell’apparecchio. Spostandolo è possibile che goccioli sporcando.

Una volta terminata la pulizia del pavimento sarebbe bene sciacquare i rulli e pulire il vassoio dove viene raccolto lo sporco solido. Questa operazione purtroppo non è priva di complicazioni (soprattutto la rimozione del vassoio) sia per via del peso dell’apparecchio, che deve essere ribaltato, sia per la fuoriuscita di acqua (sporca) che è rimasta all’interno della testa. L’ideale sarebbe farlo all’interno di un piatto doccia o comunque in un luogo dove la fuoriuscita dell’acqua rimasta nella macchina non sporchi una superficie appena pulita.

Dyson WashG1 spazzole

L’intera operazione non porta via più di 5 minuti, ovvero quanto si spenderebbe nello sciacquare uno straccio o un fiocco, ma è meno immediata; inoltre, per evitare l’insorgere di cattivi odori, sarebbe bene lasciar asciugare completamente i rulli prima di rimontarli, così come passare uno strofinaccio all’interno della testa per asciugarla completamente prima di rimontare il vassoio.

Le operazioni di manutenzione ordinaria, quindi, sono forse il lato meno piacevole di un’esperienza d’uso tutto sommato positiva. Manutenzione che, se rapportata ad esempio a quella immediata di certi pulitori a vapore, in cui basta cambiare 2-3 volte lo straccio durante l’uso, risulta forse troppo intensiva, anche per via della complessa meccanica dell’apparecchio.

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Giudizio finale: Pro e Contro

Eravamo molto curiosi di provare questo apparecchio. Dopo la prova, il nostro pensiero si può condensare in una semplice quanto banale riflessione: “Tutto qui?” Rispetto a quanto visto con altri prodotti Dyson, il WashG1 non impressiona né per i risultati, né perché reinterpreta il concetto di un elettrodomestico comune introducendo chissà quali migliorie o perfezionamenti.

Se è vero che con Dyson le aspettative sono molto alte, è anche vero che, anche solo considerando il costo, non ci si può accontentare di un oggetto che, semplicemente, “funzioni bene”.

Pro

  • Leggero e maneggevole durante l’uso
  • Privo di filo

Contro

  • Poco efficace contro lo sporco incrostato
  • Pulizia della macchina dopo l’uso laboriosa
  • Molto costoso

Non solo il Dyson WashG1 appare, per certi versi, un prodotto ancora immaturo con margini di miglioramento dal punto di vista dell’usabilità e della sua efficacia (specie con lo sporco “incrostato).

Esistono diverse scope a vapore addirittura con aspirazione incorporata (cosa che questa macchina non ha, costringendo ad abbinarle un aspirapolvere tradizionale) e che fanno egregiamente il proprio lavoro. Un vantaggio che ha il Dyson WashG1 rispetto alla maggior parte dei prodotti concorrenti è di funzionare a batteria e che, una volta acceso, risulta davvero molto leggero e comodo da manovrare. Tuttavia, considerati i risultati di pulizia e la poca praticità nelle operazioni di manutenzione ordinaria, l’impressione è di trovarsi di fronte ad un prototipo o comunque di un oggetto in cui vi sono ancora ampi margini di miglioramento. Il costo elevato, infine, è certamente un ulteriore fattore che può scoraggiare l’acquisto.

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