Come scegliere il miglior smartphone per scattare fotografie
La maggior parte delle persone non ha più bisogno di una fotocamera avanzata per scattare belle foto. Le fotocamere dei cellulari sono sempre più innovative e sono in grado di soddisfare le esigenze di molti. Ecco come scegliere.

Lo smartphone è ormai diventato un oggetto indispensabile: chiunque, a partire dai ragazzini in giovane età piuttosto che le persone anziane, ne possiede uno. Di norma, questi telefoni cellulari tendono ad essere dotati di fotocamere che possono sostituire una macchina fotografica vera e propria. Le fotocamere dei telefoni cellulari sono diventate sempre più innovative negli ultimi anni e gli schermi stessi sono di qualità sempre crescente, il che è l'ideale per visualizzare e modificare le foto immediatamente.
Naturalmente ci sono fotocamere più avanzate, come alcune ibride e reflex, che continuano su un altro livello di qualità, in particolare i modelli dotati di sensori più grandi (ad esempio full frame). Per un appassionato di foto che desidera esplorare le impostazioni manuali, la presenza di alcune funzionalità fa la differenza:
- zoom ottico (in alcuni casi può superare i 60 ingrandimenti);
- semplice accesso alle regolazioni manuali (con pulsanti di accesso diretto);
- mirino (per la ripresa in situazioni luminose).
Ma se non hai intenzione di spendere soldi per apparecchiature dedicate, puoi ottenere risultati molto soddisfacenti con la fotocamera di un cellulare. Ecco come scegliere.
6 caratteristiche da considerare quando si sceglie un cellulare per fare fotografie
Per delle riprese fotografiche ottimali ci sono alcune caratteristiche da considerare. Vediamo quali.
1. Schermo
Migliore è la qualità dello schermo (ovvero la sua risoluzione, luminosità, colori e fluidità), migliore è la capacità di valutare l'aspetto finale della tua foto, nonché di modificarla.
2. Numero di megapixel (MP)
Un megapixel rappresenta un milione di pixel, ovvero i punti che compongono l'immagine finale, generati da elementi fotosensibili (fotorecettori) nel sensore della fotocamera.
Il sensore ha la funzione di catturare la luce, proprio come le pellicole dei dispositivi analogici. La differenza è che, nel caso della pellicola, l'immagine viene registrata su di essa (sotto forma di negativo). Nel caso del sensore invece, la luce si trasforma in impulsi elettrici in reazione all'esposizione alla luce, ma si limita a trasmettere informazioni, e le immagini vengono salvate in una memoria in formato digitale.
Il sensore ha milioni di elementi fotosensibili, quindi maggiore è il numero di questi elementi, maggiore è la risoluzione del dispositivo e la possibilità di acquisire più dettagli.
La risoluzione del sensore e quella delle foto prodotte dal cellulare non sempre coincidono. Ad esempio, alcuni sensori che hanno valori di risoluzione elevati, utilizzano il "pixel-binning" per aumentare la sensibilità alla luce, raggruppando i pixel adiacenti, formando un unico pixel nell'immagine finale.
Ricorda inoltre che non vale la pena avere un dispositivo con un valore di risoluzione elevato, se la dimensione del sensore è piccola, poiché la sensibilità alla luce può ridurre e causare immagini con disturbo, ad esempio.
3. Apertura
L'apertura è ciò che determina la quantità di luce che entra nell'obiettivo e colpisce il sensore. È misurato dall'indicatore f e da un numero. Più basso è questo numero, più ampio è il divario. Ad esempio, un'apertura di f/2 è maggiore di una di f/16.Tuttavia, indipendentemente dal fatto che le aperture siano grandi o piccole, entrambe possono produrre risultati soddisfacenti, a seconda della situazione.
I valori di apertura che si possono trovare negli attuali telefoni cellulari (soprattutto quelli di fascia alta) sono superiori a quelli della maggior parte delle fotocamere testate. Ma questo significa che le fotocamere dei telefoni cellulari sono più sensibili alla luce?
Un'apertura più ampia (che consente alla maggior parte dell'area del sensore di ricevere luce) non significa che riceva più luce se il sensore è piccolo. Ad esempio, un'apertura di f/19 su una fotocamera con un sensore grande (full frame) può produrre la stessa sensibilità alla luce di un'apertura di f/2,2 con un sensore da 1/3 di pollice.
4. Tempo di posa e messa a fuoco
Se si desidera scattare foto di oggetti in rapido movimento (ad es. sport), è necessario che la fotocamera del telefono sia in grado di utilizzare velocità dell'otturatore molto elevate e una messa a fuoco rapida e precisa.
5. Allargamento
I corpi degli smartphone sono troppo piccoli per integrare obiettivi zoom. Di norma, i produttori cercano di aggirare questa limitazione utilizzando più obiettivi, che possono avere lunghezze focali diverse.
Invece di avere uno zoom classico, puoi scegliere tra diverse modalità di scatto (es. grandangolo o tele), che quando si utilizzano lunghezze focali diverse, presentano diversi fattori di ingrandimento dell'oggetto da fotografare.
Tuttavia, la capacità di ingrandimento tende ad essere limitata e l'uso dello zoom digitale (ingrandimento software) comporterà la perdita di qualità dell'immagine, cosa che non accade, nella maggior parte dei casi, con una fotocamera dedicata, normalmente dotata di uno zoom ottico molto più potente.
6. Valori ISO
L'ISO è una funzione che consente di aumentare la sensibilità della fotocamera alla luce, il che può essere utile nei luoghi più bui o nelle situazioni in cui è necessario un tempo di posa più veloce.
Maggiore è il valore ISO, maggiore è la sensibilità alla luce. Tuttavia, c'è anche una maggiore perdita di qualità, attraverso l'introduzione del rumore nelle immagini, anche se varia a seconda del telefono cellulare.
Quali telefoni hanno le migliori fotocamere?
I grandi produttori lanciano ogni anno nuovi modelli, con una tecnologia sempre più efficiente. Se stai cercando una buona fotocamera in un telefono cellulare, le migliori opzioni per l'ultima generazione di smartphone sono:
- Samsung Galaxy S23 Ultra
- Apple iPhone 14 Pro Max
- Google Pixel 7 Pro
- Oneplus 11 5G
- Xiaomi 12 Pro
- Oppo Find X5
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A cosa servono le fotocamere multiple dei telefoni cellulari?
Ci sono molti possibili usi per più fotocamere e molti produttori scelgono combinazioni diverse per i loro modelli. Usiamo l'esempio del Samsung Galaxy S20 Ultra 5G per capire l'utilità delle sue fotocamere.
Questo modello dispone di quattro fotocamere posteriori, con diverse risoluzioni e scopi, due delle quali possono essere combinate, ad esempio, quando si utilizza la modalità ritratto (in cui la fotocamera "di profondità" funge da ausiliaria). Quando si cambia la modalità di scatto (standard, grandangolo, tele e ritratto) si utilizza una delle quattro fotocamere del dispositivo:
- una fotocamera “standard”(o grandangolare) con sensore da 108 MP, che produce foto con risoluzione 12 MP;
- una fotocamera ultra grandangolare, con 12 MP, permette di ampliare l'angolo di visione;
- una fotocamera per il rilevamento della profondità, per ottenere l'effetto della profondità di campo;
- una fotocamera con obiettivo "tele", utilizzando una fotocamera periscopica.
Gli obiettivi "tele" sono più voluminosi, il che diventa impegnativo in un'apparecchiatura con le dimensioni dei telefoni cellulari. Le fotocamere periscopiche integrano un sensore posizionato su un piano perpendicolare al cellulare, quindi c'è più spazio per obiettivi più grandi e, di conseguenza, uno zoom ottico maggiore. Ciò consente, ad esempio, uno zoom 4x (come nel caso del Samsung Galaxy S20 Ultra 5G), offrendo al contempo una lunghezza focale di 102 millimetri, che è considerata una buona capacità di ingrandimento.
A ogni soggetto la sua tecnica
- Il ritratto. Una buona norma sarebbe quella di cercare di allineare gli occhi (gli occhi sono, in un ritratto classico, il punto di forza dell'immagine e quello che si deve cercare di mettere in risalto) uno dei centri di interesse (punti di intersezione) della griglia della regola dei terzi. L'orientamento preferenziale per iniziare a scattare ritratti è quello verticale. Altro aspetto molto importante, da tenere sempre presente, è che a nessuno piace vedere i propri difetti esaltati, quindi è importante cercare di riprendere il lato migliore del soggetto, evitando inquadrature che esaltino inevitabilmente i difetti: per esempio, una foto scattata dal basso verso l'alto potrebbe far sembrare la persona ritratta più in carne di quanto non sia realmente. Inoltre fai attenzione allo sfondo: una foto può essere rovinata dalla presenza di qualcosa di anomalo o non attinente che fa capolino alle spalle del nostro modello.
- Il selfie. La maggior parte degli smartphone moderni è dotato di una fotocamera frontale ma spesso hanno delle lenti di qualità inferiore e una minore risoluzione rispetto a quella posteriore, dunque sarebbe utile imparare a usare la fotocamera principale. Che tu stia scattando davanti a uno specchio o direttamente con il telefono, ricordati di fare sempre attenzione allo sfondo, altrimenti rischi di pubblicare una foto con alle tue spalle una catasta di piatti sporchi, un letto disfatto, o peggio! Scegli sempre un ambiente neutro, dare uno sguardo prima di uno scatto non costa nulla e può salvare dall'imbarazzo. Alle volte lo sfondo può essere parte integrante della foto: magari vuoi scattare una foto ricordo con un bel panorama, un tramonto, la spiaggia delle vacanze. Una luce diffusa e uniforme aiuta ad addolcire i tratti del viso e minimizzarne i difetti.
- La foto di gruppo. Cerca di allineare i volti delle persone ai centri di interesse, di non tagliare mani e piedi e di avere uno sfondo omogeneo. Un modo per rendere più interessante una foto di gruppo, per esempio, può essere evitare la classica inquadratura frontale (tipo squadra di calcio, per capirci) e scattare posizionandoti accanto a uno dei lati del gruppo, sfruttando dunque le linee diagonali al posto di quelle orizzontali: ovviamente se riuscirai a far sorridere e far partecipare allo scatto i tuoi modelli la foto sarà comunque più bella! Quando scatti foto a soggetti in movimento, fai uso della modalità di scatto continuo.
- Il paesaggio. L'orientamento preferenziale per scattare un bel panorama è quello orizzontale, che dà uno sguardo più ampio all'inquadratura. Fai attenzione alla composizione della foto. La regola dei terzi ti aiuterà a creare immagini bilanciate e piacevoli da vedere; la linea dell'orizzonte va inserita, preferibilmente, nel terzo orizzontale inferiore. Presta attenzione a eventuali elementi estranei nell’inquadratura: cartelli stradali, persone, alberi, lampioni, rami, sono tutti particolari che spesso vengono fuori in una foto senza che il fotografo sia cosciente della loro presenza. A volte basta spostarsi di uno-due passi per eliminare dall’inquadratura l’intruso che la rovinerebbe. In altri casi invece è possibile usare questi elementi “di disturbo” sfruttandoli come elementi di rottura delle linee orizzontali dell'immagine e, con un pizzico di fantasia, per aggiungere un tocco umoristico al tuo scatto.
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