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Streptococco di gruppo A: in aumento i casi di scarlattina

Nel corso della seconda metà del 2022, un aumento dei casi di malattia invasiva da streptococco di gruppo A (iGAS) è stato osservato in alcuni paesi europei, mentre in Italia si è registrato un aumento di casi di scarlattina a partire da gennaio 2023. Ma che cos’è la scarlattina da streptococco? Quali sono sintomi, tempi di incubazione e complicanze? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

  • di
  • Alessandra Maggioni
19 aprile 2023
  • di
  • Alessandra Maggioni
Scarlattina

Un boom di tonsilliti, faringiti e scarlattina: il responsabile è lo streptococco di gruppo A che nel corso degli ultimi mesi è stato la causa più comune di faringotonsillite batterica nei bambini in età scolare. Può colpire anche bambini più piccoli e gli adulti e, solitamente, raggiunge il picco nei mesi invernali e all'inizio della primavera.

L’ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ha riportato che, in Europa, i gruppi di età più colpiti sono i bambini di età inferiore ai 10 anni e le persone di età superiore ai 65 anni e che le visite mediche per scarlattina e le notifiche di malattia invasiva da streptococco di gruppo A (iGAS), hanno raggiunto il picco subito prima di Natale 2022 per poi diminuire nel gennaio 2023.

In Italia invece, a partire da gennaio 2023 si è registrato un aumento dei casi di scarlattina, soprattutto nei bambini di età inferiore a 15 anni.

Streptococco: i sintomi nei bambini

Sebbene il 20% delle infezioni da streptococco sia asintomatico, i sintomi più comuni con cui si manifesta lo streptococco nei bambini sono forte mal di gola e febbre alta, e, a volte, gonfiore delle ghiandole sottolinguali.

Le placche, macchie biancastre nella zona delle tonsille, sono un altro segnale che potrebbe segnalare la presenza del batterio anche se molto spesso sono dovute a infezioni virali. 

L'infezione da streptococco di gruppo A (GAS), come detto, causa comunemente forme lievi di malattia come tonsillite, faringite e scarlattina: quest’ultima è molto comune, quasi sempre a evoluzione benigna e raramente grave.  Si caratterizza per la comparsa improvvisa di febbre, brividi, nausea ed esantema su tutto il corpo. L’incubazione della scarlattina nei bambini è breve, generalmente di 2-5 giorni e viene trasmessa per via aerea tramite le goccioline di saliva, con un colpo di tosse o uno starnuto.

Raramente i batteri GAS sono in grado di causare un’infezione grave, nota come malattia invasiva da GAS (iGAS): batteriemia, polmonite, infezione dei tessuti molli e delle ossa (cellulite, osteomielite, fascite necrotizzante), sindrome da shock tossico streptococcico, febbre reumatica e glomerulonefrite post-streptococcica ne sono le manifestazioni più comuni e, a maggior rischio di sviluppare un'infezione da iGAS, sono i bambini reduci da influenza o da infezioni virali come la varicella.

Infezioni iGAS: i sintomi

Le infezioni iGAS, inizialmente, possono manifestarsi con sintomi aspecifici come febbre, stanchezza generale, perdita di appetito. Può capitare che nei bambini si assista ad una rapida progressione verso una forma di malattia grave: nel caso di sintomi preoccupanti e senza miglioramenti, i genitori dovrebbero richiedere una valutazione clinica. Se il bambino poi dovesse essere ricoverato in ospedale, devono essere implementate le misure di protezione respiratoria e gli operatori sanitari seguiranno sempre le precauzioni standard eseguendo una valutazione del rischio per considerare la necessità di ulteriori misure precauzionali.

Come controllare la trasmissione dell’infezione

Le più importanti misure di protezione sono le comuni norme come un'adeguata igiene delle mani e delle vie respiratorie, l’eliminazione di possibili comportamenti promiscui come, ad esempio, condividere utensili, bicchieri e oggetti personali e un'adeguata areazione degli ambienti interni.

Le scuole, insieme alle altre strutture educative in cui vengono segnalate infezioni da GAS dovrebbero disinfettare e pulire accuratamente i giocattoli e le superfici che vengono toccate di frequente.

I Dipartimenti di prevenzione praticano misure anche nei confronti dei conviventi e dei contatti stretti di casi di scarlattina e iGAS con sorveglianza sanitaria per 7 giorni dall’ultimo contatto con il caso e l’esecuzione di un tampone faringeo nei soggetti sintomatici.

Scarlattina nei bambini: come si cura

E’ essenziale che la cura della scarlattina sia tempestiva anche per prevenire le possibili complicanze gravi. Va seguita per 10 giorni e consiste nella somministrazione di amoxicillina (Velamox, Zimox e vari equivalenti) per bocca oppure di una singola iniezione di benzilpenicillina benzatinica.

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