Posta, pacchi e raccomandate: aumentano le tariffe di Poste. Come risparmiare
Da 10 centesimi in più per la posta prioritaria ai 20 centesimi di aumento per una raccomandata, fino ai 50 centesimi di rincaro per spedire un pacco ordinario sotto i 3 Kg. Dal 24 luglio, raffica di aumenti per tutti i servizi di Poste Italiane. Persino ricevere una multa costerà di più (anche 195 euro per una guida con cellulare). Ecco il dettaglio dei rincari e cosa puoi fare per risparmiare.

Per adeguare le sue tariffe all'inflazione, Poste Italiane ha stabilito a partire da lunedì 24 luglio una serie di aumenti che toccano più o meno tutti i suoi servizi: dalla prioritaria alle raccomandate, dai pacchi alle notifiche delle infrazioni stradali. Vediamo nel dettaglio quanto dobbiamo spendere in più quando ci rechiamo in un ufficio postale.
Raccomandate: +20 centesimi
Partiamo dall'aumento più contenuto: se dobbiamo inviare una lettera con posta ordinaria (fino a 20 grammi) sul territorio italiano costa 5 centesimi in più: 1,25 euro invece di 1,20 euro. Aumento che passa a 10 centesimi se si sceglie la posta prioritaria: per l’interno Paese il francobollo per una lettera entro i 100 grammi passa da 2,80 a 2,90 euro.
Un aumento un po' più consistente riguarda le raccomandate, comprese quelle giudiziarie e quelle retail, per tutti gli scaglioni di formato e di peso. Se vogliamo fare un esempio le raccomandate fino a 20 grammi passano da 5,60 a 5,80 euro, ovvero con un rincaro di 20 centesimi.
50 centesimi sui pacchi
Infine rincarano anche i pacchi ordinari; inviarne uno standard con peso compreso tra 0 e 3 Kg su tutto il territorio nazionale dal 24 luglio costa 9,90 euro, contro i precedenti 9,40 euro: con un rincaro della tariffa di 50 centesimi. Per spedire un pacco all'estero, invece, il rincaro arriva fino agli 80 centesimi: l'incrementate riguarda le tariffe per tutti i Paesi di destinazione. Se facciamo un esempio, vediamo che la Zona 1, per pacchi fino a 1 Kg, la tariffa passa da 24,00 a 24,80 euro.
Multe più salate per colpa di Poste
Forse non tutti sanno che quando prendiamo una multa, ci tocca pagare anche le spese postali di notifica. Anche queste spese da lunedì 24 luglio sono più care. Le modifiche riguardano tutti gli scaglioni di peso e, ad esempio la tariffa totale per gli invii accettati negli uffici postali (per notifiche fino a 20 grammi) passerà da 10,85 a 11,45 euro. Da 10,45 a 11,05 euro invece salgono gli invii accettati nei centri business, utilizzati dagli organi di polizia stradale.
L'Associazione sostenitori della Polizia stradale (Asaps) ha calcolato che ad esempio un verbale da 42 euro per un divieto di sosta "avrà così un aggravio di 11,05 euro solo di spese postali, oltre alle spese procedurali che variano a seconda dell'organo di polizia che la notifica, che variano dai 3 ai 20 euro per alcuni comandi Polizia Locale". Si parla pertanto di oltre 70 euro. Allo stesso modo se si è sorpresi alla guida "utilizzando il cellulare" (per cui è prevista una sanzione da 165 euro) si potrà arrvare a pagare anche 190-195 euro.
L'associazione fa notare che si tratta già del secondo aumento in poco più di 1 anno: a giugno 2022 c'era già stato un aumento del 7% che, sommato a questo, ha portato in 13 mesi un aumento del 16,3%, ovvero dai 9,50 euro di giugno 2022 agli 11,05 euro di questi giorni.
Che cosa si può fare per risparmiare
Visti gli aumenti in tutti i servizi postali, ci si chiede se esiste un modo per risparmiare. La risposta è sì: vediamo punto per punto cosa conviene fare.
- Raccomandate: il consiglio è quello di passare a utilizzare la PEC al posto della raccomandata cartacea; L'invio di una mail certificata infatti, ha lo stesso valore di quello di una raccomandata a/r e costa decisamente meno. Chi non ha ancora attiva una casella PEC può attivarne una con un costo annuale che mediamente va dai 5 ai 10 euro (a fronte di 5,80 euro per una raccomandata). Ovviamente dipende da quante raccomandate si devono mandare all’anno e la criticità sta nel fatto che il ricevente deve avere anch'esso una casella PEC attiva, altrimenti non ha alcun valore legale.
- Posta ordinaria e posta prioritaria: difficile dare un consiglio per evitare gli aumenti. Chi utilizza ancora questi servizi di certo è mosso da differenti ragioni che non gli permettono probabilmente di cambiare strumenti; tutti gli altri sicuramente stanno già utilizzando le normali email al posto delle lettere cartacee.
- Pacchi: il consiglio è quello di prendere in considerazione anche i corrieri privati. Prima di inviare un pacco è utile confrontare le tariffe dei principali corrieri e vedere se (magari per alcune tipologie di pacchi) ci sono tariffe più convenienti di quelle di Poste Italiane.
- Multe: quello delle spese postali che si aggiungono alle sanzione è un problema che certamente si può risolvere grazie all’INAD, ovvero l'Indice Nazionale dei Domini Digitali, da poche settimane operativo. In questo registro è possibile crea il proprio domicilio digitale: in pratica si inserisce la propria PEC e si comunica così che si desidera ricevere lì le notifiche della PA senza aggravio di spese.
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