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Verisure, multa da oltre 4 milioni per pubblicità ingannevole e ostacolo al recesso

Nelle pubblicità non verrebbe chiaramente detto che firmando il contratto non si acquista un impianto d'allarme ma si attiva un abbonamento (dal quale è difficile poi recedere) a un servizio di sicurezza. Per questo Antitrust, concluse le indagini (avvenute anche grazie alle segnalazioni di Altroconsumo), ha sanzionato la società per 4 milioni e 250 mila euro.

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07 maggio 2024
Targa allarme Verisure

fonte: shutterstock.com

Multa salata di Antitrust nei confronti di Verisure Italy S.r.l. per condotte illecite riguardo alla commercializzazione del suo sistema d’allarme. L’Autorità aveva avviato un’indagine a luglio 2023 anche effettuando un’ispezione nella sede della società con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Nell'occhio del Garante la pubblicità usata dalla società (in cui si farebbe intendere che si acquista un impianto antifurto e invece si sottoscrive un abbonamento a un servizio), ma anche alcune clausole inserite nel contratto che non sarebbero conformi al Codice del Consumo. 

L'Autorità ha passato al vaglio anche le molte segnalazioni dei clienti che lamentano grosse difficoltà nel recedere dal contratto, con la società che continuerebbe ad addebitare i costi dell'abbonamento anche dopo il recesso. Lamentele che sono arrivate in abbondanza anche a noi di Altroconsumo attraverso la piattaforma Reclama Facile, e che come parte del procedimento abbiamo inviato al Garante per le sue indagini. Ma vediamo nel dettaglio le cose contestate dall'Antitrust a Verisure.

La pubblicità: non dice chiaramente cosa compri

Secondo l’Autorità, la pubblicità relativa all’impianto Verisure, effettuata tramite diversi canali (cartelloni stradali, sito web, spot televisivi), sarebbe ingannevole. La società, infatti, lascerebbe intendere che, con la sottoscrizione del contratto, il consumatore acquisti un impianto d’allarme, quando invece si abbona ad un servizio di allarme con apparati e componenti dati solo in comodato gratuito; ciò comporterebbe costi aggiuntivi in caso di recesso o di riscatto. In effetti come si vede dal fermoimmagine dello spot che abbiamo preso da YouTube a luglio 2023, solo in una noticina a piè di pagina si parla di servizio in abbonamento.

Dopo l’apertura di istruttoria Verisure ha modificato il messaggio pubblicitario ad ottobre del 2023 con indicazione del fatto che il contratto attiva un comodato d’uso gratuito. Per il pregresso comunque Antitrust ha applicato una sanzione di 1,2 milioni di euro.

Spot video di Verisure

Il contratto: non in linea con il Codice del Consumo

Nel contratto secondo quando dichiarato da Antitrust è stata inserita una clausola con l’autorizzazione automatica ad iniziare la prestazione durante il periodo di recesso di 14 giorni (previsto dalla legge in caso di contratti sottoscritti al di fuori dei locali commerciali) e un riferimento non chiaro riguardo al foro competente in caso di eventuali controversie dei consumatori con la società. Clausole che dunque sarebbero vessatorie perché non rispettose delle indicazioni del Codice del Consumo.

Il recesso difficile: parola di cliente 

Verisure, inoltre, ostacolerebbe il consumatore in caso di recesso dal contratto, ritardando le operazioni di disinstallazione e di smontaggio del sistema d’allarme e continuando a fatturare i canoni di abbonamento, anche dopo aver ricevuto la richiesta di recesso.

E questo è dimostrato anche dalle segnalazioni che Altroconsumo ha ricevuto in questi mesi sulla piattaforma Reclama Facile. I clienti si lamentano proprio della difficoltà di recedere e del fatto che la società continua a addebitare i costi di abbonamento anche dopo il recesso e in alcuni casi se il cliente non paga c’è anche il passaggio a società di recupero crediti.

I reclami degli utenti

Di seguito riportiamo alcuni dei casi che ci sono arrivati sulla piattaforma dei reclami:

  • F.V. dice a giugno 2023: “Ho disdetto via mail il 15 novembre 2022 dopo numerose telefonate e sollecitazioni il mio contratto con Verisure, causa trasloco. Le numerose telefonate erano perché, a causa di questo trasloco, dovevo procedere a smontare i sensori ancora collocati nella mia vecchia abitazione. Non avendo avuto alcun tipo di riscontro, e a ridosso dell'ingresso del nuovo proprietario, sono stata costretta ad arrangiarmi da sola e il materiale è presso di me. Nonostante questa disdetta mi vengono addebitate ancora adesso le rate mensili e vengo oltretutto ripresa con questa frase: In difetto di pagamento entro il suddetto termine essenziale, con la presente siamo a comunicare che saremo costretti a chiedere il pagamento di tutte le somme dovute, anche a titolo risarcitorio, con l’aggravio dei costi che ciò comporterà a Suo esclusivo carico'. Mi chiedo come si fa a liberarsi di Verisure per il resto della vita quando l'installazione, avvenuta in aprile del 2022, è stata fatta nel giro di due ore dello stesso giorno in cui ho chiesto informazioni”.
  • G.L. segnala a luglio 2023: “ faccio seguito alla raccomandata R/R del 31 marzo 2023, nella quale Vi comunicavo la disdetta a causa di Vs. gravi inadempienze che non è ancora a oggi stata riscontrata e al contrario continuo a ricevere addebiti che contesto integralmente. Inizio comunicazioni con il tecnico 12 giugno 2022 Richiesto spostamento 12 novembre 2022. Da novembre 2022 invece continuo ad avere addebiti mensili (in totale finora circa 720 euro)."
  • R.B. ad aprile 2023 segnala: "Il 25 gennaio 2023 ho installato un sistema di allarme con Verisure, ma per problemi di copertura della linea telefonica e internet ho dovuto disattivarlo e quindi ho inviato disdetta del contratto il data 3 febbraio 2023, avendo già anticipato euro 333,000 per l'installazione. Da quel momento, nonostante le mie ripetute telefonate a Verisure non sono stato ancora contattato perché qualcuno venga a riprendersi l'impianto; non solo mi continuano ad arrivare solleciti di pagamento dei canoni che ovviamente io mi guardo bene da saldare. Preciso che oltre via mail ho inviato anche la disdetta del contratto via raccomandata con ricevuta di ritorno in data 11 febbraio 2023 con richiesta di rimborso degli importi già versati".

La decisione Antitrust

Il provvedimento ha individuato 4 diverse violazioni del Codice del consumo e relative sanzioni:

  • L’ingannevolezza nell’attività promozionale del sistema d’allarme per la mancata evidenziazione o assenza del riferimento al comodato d’uso gratuito. Questa scorrettezza iniziata nel 2021 ha avuto fine ad ottobre del 2023 con la modifica del messaggio pubblicitario e dei moduli contrattuali in cui adesso si parla di comodato d’uso gratuito. La sanzione è di 1,2 milioni di euro.
  • Gli ostacoli al recesso dal contratto e il pagamento per un servizio non più richiesto. La sanzione irrogata è stata di 2,5 milioni di euro.
  • L’inizio della prestazione durante il periodo per esercitare il diritto di ripensamento automaticamente previsto con la sottoscrizione del contratto predisposto da Verisure. La sanzione è di 500.000 euro.
  • La scarsa chiarezza circa il foro competente in caso di eventuali controversie con i consumatori; il foro competente è sempre quello del consumatore ma nel contratto questo non era chiaramente comunicato. La sanzione è di 50.000 euro.

Cosa puoi fare?

Se hai avuto anche tu problemi di recesso, disdetta o altro con Verisure manda un reclamo usando Reclama Facile. Ricorda che puoi far valere i tuoi diritta anche grazie all'aiuto di Altroconsumo: basta richiedere gratuitamente una consulenza. Verrai richiamato da un nostro esperto che ti darà tutto il supporto che ti serve.

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