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Alcol, cibo, contanti e tabacchi: cosa dichiarare alla Dogana quando si torna in Italia

Non solo souvenir, ma anche bevande alcoliche, cibo o prodotti artigianali. Quando si torna in Italia dall'estero è difficile resistere alla tentazione di mettere in valigia un ricordo del viaggio. Ma attenzione: per alcuni prodotti esistono regole precise sulle quantità che è possibile trasportare. Le sanzioni possono arrivare anche al 100% degli importi non dichiarati.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
31 luglio 2025
Agente della dogana che controlla un bagaglio in aeroporto

Cosa dichiarare alla dogana in aeroporto? Cosa si rischia se non lo si fa nel modo corretto? L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha aggiornato la "Carta doganale del viaggiatore": il vademecum essenziale per chi deve affrontare un viaggio internazionale. Quindi, questa estate oltre a fare attenzione a prenotare il volo senza spendere una fortuna e a evitare i costi extra che fanno lievitare i prezzi finali fino al 386%, è bene tenere a mente anche tutte le regole per evitare sorprese una volta tornati a casa.

Le nuove norme cambiano a seconda che si viaggi da e verso i Paesi dell’Unione europea o per quelli Extra Ue e riguardano tantissimi ambiti come gli oggetti acquistati, il cibo o i contanti. Ricorda, inoltre, che di recente sono cambiate anche le regole per il trasporto dei liquidi nei bagagli a mano: puoi trasportare bottiglie fino a due litri, ma con le dovute eccezioni. Vediamo insieme cosa fare se la Dogana italiana dovesse fermarti per un controllo.

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Viaggi all'interno dell'Ue

Gli Stati membri dell'Unione Europea costituiscono un unico spazio di libera circolazione, pertanto, i viaggiatori possono portare con sé beni acquistati senza limitazioni o formalità. Esistono eccezioni per alcune categorie di prodotti come i prodotti del tabacco e bevande alcoliche, per i quali sono previsti limiti di acquisto precisi.

Prodotto del tabacco Limite d'acquisto
Sigarette 800 pezzi 
Oppure
Sigaretti (max 3 g. ciascuno) 400 pezzi
Oppure
Sigari 200 pezzi
Oppure
Tabacco da fumo 1 kg

 

Alcol e bevande alcoliche Limite d'acquisto
Con gradazione superiore al 22% 10 litri
Con gradazione non superiore al 22% 20 litri
Vino (di cui 60 litri di vino spumante) 90 litri
Birra 110 litri
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Viaggi da e verso Paesi extra Ue

A differenza dei viaggi in Europa, i beni che il viaggiatore, in arrivo da un Paese non Ue, porta con sé nel proprio bagaglio personale sono esenti da diritti doganali se le importazioni:

sono occasionali;

  • i beni sono destinati all'uso personale o familiare;
  • il loro valore complessivo non deve superare:
    - 300 euro per viaggiatore in generale
    - 430 euro per arrivi in aereo e via mare
    - 150 euro per i viaggiatori che hanno meno di 15 anni, indipendentemente dal mezzo di trasporto.

Se il valore del bene supera questi importi, il viaggiatore è tenuto al pagamento dei diritti doganali sull'intero valore del bene acquistato.

A questi limiti si aggiungono quelli specifici per i prodotti da tabacco e per gli alcolici che sono più stringenti rispetto a quelli previsti per l’Europa. Tuttavia, il valore dei prodotti in tabella non deve essere considerato nel calcolo del valore dei beni per gli importi limite appena vista. Inoltre, i viaggiatori minori di 17 anni sono esclusi dall’esenzione, quindi, se vengono trovati in possesso di questi prodotti devono pagare i diritti doganali a prescindere dalla quantità.

Prodotto del tabacco Limite d'acquisto
Sigarette 200 pezzi 
Oppure
Sigaretti (max 3 g. ciascuno) 100 pezzi
Oppure
Sigari 50 pezzi
Oppure
Tabacco da fumo 250 grammi

 

Alcol e bevande alcoliche Limite d'acquisto
Alcol o bevande alcoliche con titolo alcolometrico superiore a 22% vol. o Alcol etilico non denaturato con titolo alcolometrico pari o superiore a 80% vol. 1 litro
Alcol e bevande alcoliche con titolo alcolometrico non superiore a 22% vol. 2 litri
Vino 4 litri
Birra 16 litri
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Pc e prodotti hi-tech: come comportarsi

Quando si parte portando con sé personal computer, cellulari, macchine fotografiche orologi, gioielli o altri effetti personali di valore, è consigliabile avere con sé la documentazione (ricevuta d'acquisto, certificato di garanzia o bolletta d'importazione) che dimostra l'acquisto o l'importazione regolare in Italia, per facilitare il controllo al rientro. Se non hai questi documenti, è utile produrre una dichiarazione di possesso presso l'ufficio doganale di partenza così da poterla esibire al rientro. Torna all'inizio

Il cibo acquistato fuori dall'Ue

Le normative sui prodotti alimentari, come carne e latte e loro derivati, sono rigorose per motivi di salute pubblica, per questo l’importazione di prodotti di origine animale da Paesi extracomunitari (con l'esclusione di Andorra, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, San Marino e Svizzera) è permessa solo con un certificato sanitario rilasciato dal Paese di origine da mostrare ai posti di controllo frontaliero prima di presentarsi all’ufficio delle Dogane. Chi viene trovato in possesso di alimenti non in regola con i permessi o in quantità superiore a quella indicata per i prodotti riportati nella tabella seguente, deve farsi carico dei costi di distruzione di quel che gli viene sequestrato.

Prodotto Confezionamento  Quantità massima a persona
Latte in polvere e alimenti a fini medici specifici anche per animali Non devono richiedere la refrigerazione prima dell’apertura, devono esser di marca e confezionati per la vendita diretta 2 chili
Pesce eviscerato e prodotti della pesca Confezionati 20 chili
Miele, ostriche, cozze o lumache vive Confezionati per consumo umano personale 2 chili
Caviale   125 grammi
Alimenti e mangimi vegetali   5 chili per i prodotti freschi e 2 chili per quelli secchi

Quali cibi possono circolare liberamente

Alcuni prodotti sono esentati da controlli e documentazione specifica, come pane, biscotti, cioccolato, prodotti di confetteria, paste alimentari e tagliatelle (purché non uniti o farciti con prodotti a base di carne), integratori alimentari confezionati per il consumatore finale.

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Contanti: quanto dichiarare alla Dogana

Il trasporto di denaro contante (ma anche valori assimilati, come traveller’s cheques o monete d’oro) è libero per importi complessivi inferiori a 10.000 euro. È necessario compilare una dichiarazione se si trasportano somme pari o superiori a 10.000 euro, da sottoscrivere e depositare esclusivamente presso gli uffici doganali. Questa misura si applica a tutti i movimenti, sia da e verso i Paesi UE, sia da e verso i Paesi extracomunitari.

Cosa succede se non dichiaro i contanti?

Chi non dichiara l’eccedenza e viene trovato in possesso di più di 10.000 euro deve pagare delle sanzioni che - a seconda di quanto è stato omesso - vanno dal 15% al 100% dell’importo non dichiarato. Inoltre, vengono sequestrati i contanti e anche in questo caso l’importo del sequestro segue lo stesso principio, arrivando anche al 100% della somma.

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Domande frequenti

Posso lasciare i beni in dogana se supero la franchigia?

Sì, è possibile lasciare in custodia presso la dogana per 90 giorni gli oggetti o generi che superano il limite della franchigia, i quali saranno registrati dall'Ufficio nell'apposito registro A/3Bis. La mancata ripresa entro tale termine comporta l'abbandono dei beni, che vengono acquisiti dall'erario nazionale.

Durante la vacanza ho adottato un cane o un gatto randagio: posso portarlo con me in Italia?

È possibile introdurre nel nostro Paese al massimo 5 animali, tra cani gatti e furetti, che abbiano più di tre mesi se provenienti dall’estero. Se si arriva da un Paese dell’Unione Europea serve il passaporto per l’animale, che deve esser rilasciato dal veterinario del Paese d’origine, con i dati dell’animale, il tatuaggio o il microchip e l’attestazione della vaccinazione antirabbica. Se invece si arriva da Paesi extraeuropei serve un certificato sanitario rilasciato dalle autorità sanitarie del Paese che deve contenere i dati identificativi dell’animale e del proprietario e deve attestare che l’animale è stato riconosciuto sano e ha subito una vaccinazione antirabbica. In questi casi però è bene informarsi sulla normativa specifica che varia in base al Paese e che potrebbe richiedere ulteriori adempimenti come la titolazione degli anticorpi della rabbia. Ricordiamo infatti che se non si rispettano tutti gli adempimenti l’animale può esser tenuto in isolamento a scopo di quarantena o rispedito nel Paese d’origine.

Volevo acquistare un manufatto in avorio, ma il negoziante mi ha detto che non potevo esportarlo, perché?

Alcuni prodotti come avorio, pellicce, corallo, gli articoli in pelle di rettile, confezioni con pellicce pregiate o tessuti derivanti da specie protette, e legname (ad esempio dalle foreste amazzoniche) rientrano tra le specie protette dalla Convenzione di Washington e come tali non possono esser importati. Esistono alcune deroghe al divieto per casi particolari, ma l’oggetto deve essere accompagnato dal certificato CITES (Convention on International Trade of Endangered Species). L’inosservanza delle prescrizioni CITES comporta sanzioni che vanno da 1.032 euro a 9.296 euro e il sequestro degli oggetti.

Quali sono i Paesi con cui vale la libera circolazione delle merci?

L’accordo di Schengen ha abolito i controlli alle frontiere tra 23 Stati membri Ue e 4 Paesi associati non UE. In particolare, gli Stati per i quali valgono tutte le regole che abbiamo visto per i viaggi in Ue sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Islanda, Lettonia, Lichtenstein, Lituania, Lussemburgo Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria.

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