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Dolci di Carnevale: al supermercato costano meno, ma molti li fanno in casa

I prezzi di Chiacchere e Tortelli nei supermercati sono più bassi (due terzi in meno) rispetto a quelli che abbiamo rilevato in pasticcerie e panetterie. Ma sono in tanti quelli che consumeranno quelli fatti in casa. È quello che ci hanno raccontato i consumatori di ACmakers che abbiamo intervistato per sapere quali dolci di Carnevale consumeranno in queste feste. In pochi però hanno ben chiaro quanto sono calorici e ancora meno sono disposti a rinunciare ad altre calorie pur di poterli mangiare.

  • contributo tecnico di
  • Alessandra Rivolta
16 febbraio 2023
  • contributo tecnico di
  • Alessandra Rivolta
Chiacchiere e tortelli di Carnevale

Forse non tutti lo sanno, ma Carnevale deriva dal latino “carnem levare” ovvero “rinunciare alla carne” e anticamente indicava proprio il banchetto che si teneva prima di iniziare la Quaresima, il periodo di digiuno (senza carne, appunto). Durante il banchetto, quindi, non si rinunciava a niente: un po’ come accade anche oggi in cui durante il Carnevale ci si può concedere qualche piccolo piacere. E quale miglior piacere che mangiare i tipici dolci delle feste? Ma quali sono questi dolci? Dove si acquistano? Quanto costano? E soprattutto a cosa si è disposti a rinunciare pur di concedersi un dolcetto?

La parola ai consumatori

Sono domande che abbiamo rivolto ai consumatori iscritti ad ACmakers, la community di Altroconsumo che ci aiuta a svolgere test e inchieste per le nostre pubblicazioni. Hanno risposto al questionario più di 1.500 persone, che certo non rappresentano statisticamente l’intera popolazione italiana, ma che ci hanno dato risposte interessanti su quali sono le loro abitudini e le loro preferenze in questo periodo di feste che precede la Quaresima, e che soprattutto hanno condiviso con noi ben 189 ricette per fare i dolci di Carnevale in casa.

Inoltre abbiamo anche voluto vedere quanto davvero costano questi dolci, andando ad analizzare i prezzi in 48 punti vendita di diverso tipo (tra panetterie, pasticcerie, supermercati e ipermercati) di due grosse città italiane: Roma e Milano.

Chiacchiere, le più amate

Che le si chiami Chiacchere, Frappe o Bugie, quasi tutti (più di 9 su 10) coloro che hanno risposto alle nostre domande hanno detto che le mangeranno. Un terzo circa ha in previsione invece di mangiare Tortelli (o Castagnole) alla crema e un quarto tortelli vuoti, senza alcun ripieno. Tra i dolci segnalati dai consumatori ci sono anche diverse versioni di frittelle (lisce, alla ricotta, alla crema, alle mele, alle uvette, con crema o crema alle nocciole, di riso…) e le zeppole.

Quelle del supermercato o della mamma?

Certo le occasioni per mangiare le chiacchere e i tortelli sono molteplici in questi giorni di Carnevale. È normale quindi che si assaggeranno tanto quelle comprate nei negozi quanto quelle fatte in casa. Circa la metà di coloro che hanno risposto ha infatti detto che avrà modo di mangiare quelle fatte dalla mamma (in testa alla classifica), dal coniuge o da altri familiari, ma anche quelle fatte con le proprie mani, secondo la propria personale ricetta. 

Sempre metà degli intervistati assaggerà anche quelle acquistate altrove, in particolar modo al supermercato (più di 1 su 2) o in pasticceria (meno di 1 su 2). In panetteria acquisterà solo 1 intervistato su 3, mentre pochissimi acquisteranno in uno spaccio di dolciumi o altrove.

Certo, più di due intervistati su tre sono dell’opinione che al supermercato si acquistino prodotti meno buoni rispetto a quelli della pasticceria o quelli fatti in casa. Anche se qualcuno sostiene che tutto sommato non ci sono differenze (16 su 100) e una piccola minoranza li trova addirittura migliori.

Prezzi: nei supermercati si risparmia

Che li si acquisti al supermercato o in pasticceria i consumatori da noi intervistati spenderanno circa 18 euro per i loro dolci di Carnevale. Più di due su tre (69% dei rispondenti) prevede una spesa compresa tra i 10 e i 30 euro, mentre poco più di uno su cinque (21%) prevede di spendere meno di 10 euro. Solo il 9% spenderà di più di 30 euro.

Ma quanto costano in realtà nei punti vendita? Per saperlo siamo andati a verificare i prezzi di chiacchiere (chiamate anche frappe o bugie) e tortelli (o castagnole) nelle città di Roma e Milano in 48 punti vendita di diverso tipo: panetterie, pasticcerie, supermercati e ipermercati.

Il prezzo è presto detto: le chiacchiere circa 25 euro al chilo. Un po’ più costosi i tortelli (o castagnole) che costano circa 29 euro al chilo. Non c’è grande differenza di prezzo tra le tortelli vuoti e quelli ripieni di crema: in molti punti vendita vengono vendute allo stesso prezzo. 

Prezzi al chilo di Chiacchiere e Tortelli (vuoti e ripieni)
 Punti vendita Chiacchiere  Tortelli vuoti Tortelli ripieni
 SUPERMERCATI
 Prezzo medio  11,19€  17,90€ 17,44€
 Prezzo minimo  5,80€ 11,67€ 12,90€
 Prezzo massimo  16,90€ 19,90€ 19,99€
 PANETTERIE
 Prezzo medio  26,31€ 26,33€ 27,40€
 Prezzo minimo  18€ 18€ 18€
 Prezzo massimo  35€ 35€ 35€
 PASTICCERIE
 Prezzo minimi  33,19€  33,75€ 33,41€
 Prezzo medio  25€ 25€ 25€
 Prezzo massimo  51€ 40€ 40€
 Media TOT  25,08€ 28,76€ 29,04€

Se vogliamo risparmiare conviene acquistare questi prodotti nella grande distribuzione. Per le chiacchiere in media si spende meno della metà rispetto alle panetterie e un terzo rispetto alle pasticcerie. Per le frittelle la differenza di prezzo con la grande distribuzione è meno marcata. Questo dipende dal fatto che al supermercato o in ipermercato i prezzi dei tortelli sono più alti di quelli delle chiacchiere (circa 17 – 18 euro per i tortelli, 11 euro per le chiacchiere) mentre in panetteria e pasticceria i prezzi sono allineati per tutti e tre i prodotti.

I prezzi sono abbastanza vari e la forchetta tra minimo e massimo è grande in ogni tipo di punto vendita. Tuttavia, sebbene abbiamo analizzato un numero limitato di punti vendita, possiamo comunque concludere che, a Roma, chiacchere e tortelli costano leggermente meno che a Milano

Calorie, queste sconosciute

Carnevale, come abbiamo visto, non è certo il momento per privarsi di qualcosa, soprattutto se si tratta del piacere di un dolce tipico. Tuttavia, per i più attenti all’alimentazione, è importante non esagerare anche durante queste feste. Ci siamo chiesti allora se le persone che mangeranno i dolci di carnevale siano davvero consapevoli di quante calorie contengono 100 grammi di chiacchere e tortelli più o meno ripieni. Vediamo come è andata.

Nel caso delle chiacchiere, la risposta corretta (500-550 Kcal ogni 100 grammi) è stata data dalla metà circa degli intervistati. Quasi un quarto però non sapeva cosa rispondere, mentre i restanti hanno sottovalutato le calorie e 1 su 10 ritiene persino che abbiano più calorie di quelle che hanno in realtà. La consapevolezza del reale apporto calorico nel caso dei tortelli vuoti è addirittura inferiore: la risposta esatta (280-300 Kcal ogni 100 grammi) è stata fornita da poco più di un terzo degli intervistati, mentre uno su tre non sapeva che cosa rispondere. Infine, le calorie di 100 grammi di tortelli ripieni alla crema sono le più sopravvalutate: la metà dei rispondenti sono convinti che abbiano più calorie di quelle che hanno in realtà. In pochi (solo 18 su 100) hanno scelto la risposta corretta (350-380 Kcal ogni 100 grammi), mentre meno di uno su tre non ha saputo rispondere

A Carnevale… si può anche non rinunciare

Probabilmente, la scarsa consapevolezza del reale apporto calorico di questi dolci spinge ben la metà degli intervistati a dichiarare che non rinuncerà ad altri alimenti calorici per potere mangiare i dolci di Carnevale. Quelli (un terzo) che pensano di farlo, invece, rinunceranno a merendine e altri dolciumi (8 su 10), seguite a distanza dal pane e dagli alcolici. Ma in fondo, a pensarci bene, è Carnevale e ogni trasgressione (anche culinaria) vale.