Carrello della spesa, in un anno aumentato di quasi il 13%. I dati Istat e le analisi di Altroconsumo
Le nostre analisi mensili sui prezzi che si trovano sugli scaffali dei supermercati confermano i forti rincari (rilevati anche dall'Istat) dei prodotti alimentari nel 2022. In un anno zucchine, olio di girasole e zucchero rincarano di oltre il 50%, farina e latte di circa un terzo. Per 9 prodotti su 10 del nostro personale carrello della spesa, aumenti a doppia cifra.
- contributo tecnico di
- Alessandra Rivolta

Il 2022 è stato un anno da record per l'inflazione: era da più di trent'anni che il carovita non schizzava così alle stelle da un anno con l'altro. Secondo i dati Istat, in media i prezzi al consumo nel 2022 sono cresciuti del 8,1%. Un'enormità se si pensa che l'anno precedente erano cresciuti solo dell'1,9% rispetto al 2020 e nell'anno della pandemia erano addirittura diminuiti (-0,2%) rispetto al 2019.
Prodotti alimentari, un aumento del 12,8%
Sempre secondo l'Istat, a trascinare l'inflazione sono stati certamente i prodotti energetici, ma anche i beni alimentari hanno fatto la loro parte, aumentati nel corso del 2022 del 12,8%. Tra i prodotti alimentari che noi italiani abbiamo pagato più nel corso dell'ultimo anno ci sono anche i prodotti di base: pane e cereali (aumentati nel corso del 2022 in media del 16,4%), il riso (+38%), la farina (+22%) e la pasta (+20%). Più cara anche la carne (in media +10,8%) e soprattutto la carne di pollo (+18,4%). Anche il pesce ha seguito più o meno lo stesso trend, con aumenti medi del 10% (con quello surgelato che supera il 15%).
Dallo zucchero alle zucchine: ecco cosa paghiamo di più
Per proseguire la carrellata di aumenti rilevati dall'Istat, non mancano il latte fresco (aumentato di circa il 20%) e quello a lunga conservazione (addirittura del 35%). Yogurt (+20%), formaggi (+18%) e uova (+22%) evidenziano incrementi sopra la media. Se l'olio d'oliva e l'acqua minerale si fermano (si fa per dire) a un +16%, sono il burro, gli olii alimentari e soprattutto lo zucchero che in questo 2022 ci sono costati molto di più: ovvero rispettivamente +43%, +48% e +53%. Anche prodotti meno indispensabili (ma sempre più spesso acquistati dagli italiani) non hanno lasciato scampo: i gelati (+19%), i succhi di frutta (+17%) e i piatti pronti (+16%).
Spesa più cara: lo confermano i prezzi a scaffale
Gli aumenti comunicati dall'Istat fotografano una situazione che tutti i lettori di Altroconsumo conoscono purtroppo ormai bene da diversi mesi. Nel corso del 2022 abbiamo infatti monitorato mese per mese i prezzi di alcuni prodotti alimentari, con l'aiuto dei dati forniti da IRI. Sono dati che riguardano i prezzi effettivamente praticati nei punti vendita della grande distribuzione italiana (Iper, Super, Discount), e quindi sono i prezzi a cui i consumatori acquistano i loro prodotti quando arrivano alla cassa del supermercato.
Il carrello di Altroconsumo: più caro del 24%
Il nostro ipotetico "carrello della spesa" ha compreso in questi mesi soltanto 10 prodotti alimentari, ma si tratta di prodotti molto comuni sulle tavole degli italiani: si va dalla pasta e dalla farina 00, fino al latte UHT, allo zucchero, al caffè e alla passata di pomodoro, passando per gli olii (extravergine e di girasole). Abbiamo monitorato anche le zucchine e le banane sfuse, ma solo nei Supermercati e negli Iper. Considerando subito una spesa fatta di questi 10 prodotti emerge subito un dato preoccupante: se per la nostra spesa ipotetica a ottobre 2021 spendevamo in media 20,45 euro, a ottobre 2022 per gli stessi prodotti abbiamo speso 25,45 euro, ovvero una differenza di 5 euro, pari al 24% in più.
Cosa (e quanto) è aumentato del nostro carrello
Dal nostro monitoraggio emerge chiaramente che per tutti i prodotti considerati nel 2022 spendiamo in media più dell'anno precedente. Se facciamo un confronto con i prezzi medi di ottobre 2021, infatti, per tutte e 10 le categorie di prodotto dobbiamo segnalare un aumento considerevole: per 9 categorie su 10 l’aumento percentuale dei prezzi è stato a doppia cifra.
Aumenti dei prodotti alimentari tra ottobre 2021 e ottobre 2022 | |
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Prodotto | Differenza |
Zucchine | +58% |
Olio di semi di girasole | +51% |
Zucchero di barbabietola | +51% |
Farina di grano tenero tipo 00 | +37% |
Latte UHT | +32% |
Pasta di semola | +23% |
Passata di pomodoro | +21% |
Olio Extravergine d'Oliva | +18% |
Banane | +14% |
Caffè in polvere | +9% |
Fonte Altroconsumo su dati IRI.
Quali sono le cause degli aumenti?
L’abbiamo già osservato nei diversi monitoraggi sui prezzi dei mesi scorsi: il conflitto tra Russia e Ucraina e la conseguente tensione sui prezzi dei prodotti energetici ha sicuramente avuto un grosso impatto sui prezzi. Per diversi prodotti, però, i prezzi avevano cominciato già ad aumentare prima del conflitto; le cause sono da ritrovare in una pluralità di fattori: da cause di tipo climatico (ad esempio gli scarsi raccolti di grano in Canada), a quelle legate alle chiusure (e riaperture) collegate alla pandemia, fino ad arrivare a conseguenze legate alle politiche messe in campo dai vari Paesi per attenuare le difficoltà economiche create dalla pandemia stessa. Non c'è quindi, solo la guerra, ma una pluralità di cause che insieme hanno portato a questa inflazione da record.