Bacheca dei reclami

Reclama Facile è un servizio a disposizione di tutti gli utenti registrati al nostro sito che ha l’obiettivo di mettere in contatto il consumatore con l’azienda di suo interesse per risolvere i problemi che possono verificarsi nei quotidiani rapporti di fornitura di prodotti o servizi.
Reclama Facile si propone di instaurare un utile dialogo tra imprese e consumatori per risolvere questi problemi in via amichevole, favorendo il raggiungimento di un accordo condiviso.
Tramite Reclama Facile potrai inviare un reclamo direttamente all’azienda di tuo interesse seguendo la nostra procedura guidata e avrai la possibilità di pubblicare il tuo reclamo sulla nostra Bacheca.
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E. V.
10/11/2025
Glamira

Mancato riconoscimento Garanzia Legale per anello difettoso - Venditore GLAMIRA

Ho acquistato un anello con diamanti per mia madre. Un gioiello costoso. In meno di un anno, e indossandolo pochissimo, ha perso DUE pietre. Contatto l'assistenza clienti: prima cercano di confondere la loro "Garanzia a Vita" commerciale (che furbamente non copre le pietre) con la GARANZIA LEGALE EUROPEA DI 2 ANNI, che è un mio diritto e copre i difetti di conformità. Quando insisto per la Garanzia Legale, l'assistenza mi risponde che si tratta di un "danno accidentale" (urto, pressione, ecc.). La cosa più grave è che hanno fatto questa "diagnosi" SENZA AVER MAI ANALLIZZATO L'ANELLO, solo tramite foto via email. È una scusa palese per non adempiere ai loro obblighi di legge. Ed ho letto su trustpilot che è un problema che hanno riscontrato anche altri clienti. Un difetto di incastonatura che fa cadere due pietre in meno di un anno è un difetto di fabbricazione, non un "danno accidentale". Si rifiutano di riparare il prodotto in garanzia. Un comportamento vergognoso per un'azienda che vende gioielli di questo prezzo. Assistenza post-vendita pessima, non si assumono le loro responsabilità e ignorano i diritti dei consumatori.

In lavorazione
D. M.
10/11/2025
Maisons du monde

Mancata consegna pezzi ricevuti danneggiati

Spett.le Maisons du Monde Italia S.r.l., in riferimento alle mie PEC del 22 ottobre 2025 e del 3 novembre 2025, con le quali segnalavo i disservizi relativi agli ordini n° 2001238964 del 06/07/2025 e n° 2001242043 del 09/07/2025, riguardanti due “Set di divani da giardino 5 posti in acciaio nero” acquistati tramite la vostra piattaforma, constato con rammarico che non ho ricevuto alcun riscontro né soluzione. Riepilogo brevemente: - per l’ordine n° 2001238964, il vetro del tavolino è arrivato rotto; - per l’ordine n° 2001242043, un piede del tavolino (parte “P”) è arrivato scorticato e danneggiato; - il fornitore esterno (KieferGarden) ha promesso più volte la spedizione dei pezzi sostitutivi, mai avvenuta nonostante mesi di attesa; - contatti telefonici e scritti tramite chat con il vostro servizio clienti non hanno avuto alcun esito. Considerata la vostra responsabilità solidale quale gestore del marketplace per la corretta esecuzione del contratto di vendita (art. 130 Codice del Consumo), vi diffido formalmente a: - provvedere entro e non oltre 7 (sette) giorni dal ricevimento della presente alla consegna dei pezzi sostitutivi (vetro tavolino e parte “P”), oppure, in alternativa, - procedere al rimborso parziale del prezzo pagato, proporzionato al danno subito per la mancata sostituzione. Segnalo inoltre che, alla data odierna, le vostre Condizioni Generali di Vendita pubblicate sul sito ufficiale 👉 https://www.maisonsdumonde.com/IT/it/e/legal/cgv#article-10 riportano ancora il riferimento alla piattaforma europea ODR, abrogata dal Regolamento (UE) 2024/3228 del 19 dicembre 2024 (pubblicato nella GUUE L 2024/3228 del 30 dicembre 2024). Tale informazione risulta non aggiornata e potenzialmente ingannevole per i consumatori, in contrasto con gli obblighi di trasparenza previsti dal Codice del Consumo. Resto in attesa di un vostro sollecito riscontro scritto. In allegato la PEC del 22 ottobre 2025 e quella del 3 novembre 2025, le comunicazioni avvenute con Kiefergarden e le foto dei pezzi ricevuti danneggiati. Distinti saluti, Ing. Davide Minniti

In lavorazione
G. P.
10/11/2025

Ordine 10413215713607 Peacoat Liu Jo taglia 46

Spett. Zalando In data 05/11/2025 ho acquistato presso il Vostro negozio un [LIU JO WOOL BOUCLÈ PEACOAT TG. 46] pagando contestualmente l’importo di 222€. A distanza di 5 giorni dall’acquisto, il prodotto presenta difetti che lo rendono non conforme allo scopo per cui è stato acquistato. In particolare, l’etichetta interna del marchio Liu Jo, è cucita al contrario sulla fodera del Peacoat (foto in allegato). Ho contattato online in data 8/11/2025 assistenza Zalando, aprendo un reclamo per avere rimborso parziale senza reso, usufruendo della garanzia legale di 2 anni per difetti di fabbrica, ma richiedono esclusivamente il reso del capo con valutazione di rimborso totale. Ai sensi dell’art. 130 e segg. del D.Lsg. 206/05 richiedo pertanto un rimborso parziale del prezzo d’acquisto. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti. Allegati: Conferma ordine/foto difetto Ricevuta di pagamento/

In lavorazione
E. T.
10/11/2025

Rottura di una sedia e mancata garanzia

Spett. ARREDATUTTO In data 07-10-2024 ho acquistato online presso il Vostro negozio 6 sedie CALLIGARIS modello TUKA pagando contestualmente l’importo di €1802,15. A distanza di 12mesi dall’acquisto, una delle sedie presenta difetti che lo rendono non conforme allo scopo per cui è stato acquistato. In particolare, una zampa si è scollata e non permette di sedere sulla sedie. Ai sensi dell’art. 130 e segg. del D.Lsg. 206/05 richiedo pertanto la riparazione del prodotto e, ove la stessa risultasse impossibile o eccessivamente onerosa, richiedo fin d’ora la sostituzione dello stesso senza spese a mio carico o, in alternativa, la risoluzione del contratto con rimborso del prezzo d’acquisto. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti. Ho già segnalato attraverso il vostro sito la richiesta di assistenza e apertura ticket e, come richiesto dalla mail automatica di risposta al ticket, inviato le foto del problema. A questa richiesta non MAI AVUTO RISPOSTA, neanche a seguito di ulteriori mail inviate al vostro indirizzo indicato sul vostro sito. Allegati: Fattura di acquisto foto danno mail di sollecito

In lavorazione
S. G.
10/11/2025
La gioielleria

Rottura collier

Spett. Lagioielleria.it In data 20/11/24 ho acquistato presso il Vostro negozio un collier con ciondolo pagando contestualmente l’importo di €165,60. A distanza di 9 mesi dall’acquisto, il prodotto presenta difetti che lo rendono non conforme allo scopo per cui è stato acquistato. In particolare, un anello si è aperto rendendo la collana inutilizzabile. Ai sensi dell’art. 130 e segg. del D.Lsg. 206/05, e in considerazione del fatto che avete reiteratamente rifiutato di adempiere agli obblighi di garanzia richiedendomi somme per la riparazione e successivamente per la sostituzione, richiedo la risoluzione del contratto con rimborso totale del prezzo d’acquisto e reso del materiale a Vs carico. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti. Allegati: Conferma ordine/Copia contratto d’acquisto Ricevuta di pagamento

In lavorazione
M. A.
09/11/2025

FINTA GARANZIA E ASSISTENZA

Abbiamo acquistato cinque anni fa, un frigorifero LG di punta, doppio porta verticale, dispenser dell’acqua, porta in vetro per le bevande. Pensavamo di aver preso un frigorifero la top, invece si è rivelato un disastro. Dopo cinque anni, il compressore ha smesso di funzionare, chiamiamo l’assistenza ci dicono che il compressore in garanzia ma il lavoro dovremmo pagarlo 390 €. Accettiamo ci cambiano il compressore ma il frigo continuano a non funzionare e c’è un motore tremendo. Richiamiamo il tecnico, ha sbagliato la saldatura, rifà la saldatura e rimette il gas. ricarichiamo il congelatore al frigo dopo due giorni il frigo riprende e non funzionare e buttiamo nuovamente via tutto. Richiamiamo il tecnico ci dice che compressore nuovo non va bene e non funziona riordinano un nuovo compressore appena arriva il nuovo compressore il tecnico torna e monta il nuovo compressore. Ci dice che ora il frigo funziona. Ricarichiamo il frigorifero, ma questo dopo un paio di settimane smette di nuovo di funzionare e ribattiamo via tutto. Richiamiamo il tecnico il quale il quale ci dice dopo aver sentito LG Milano (degli incompetenti totali) che di nuovo colpa del compressore e mi propone di ordinarlo per la terza volta. A questo punto, mi rifiuto di essere presa in giro e dico che non che non credo più a quello che mi viene raccontato. abbiamo iniziato l’Odissea il 18 luglio e ora siamo a novembre. LG per venirmi incontro mi propone uno sconto del 20% rispetto ai prezzi pubblicati sul suo sito. Verifico sul sito il frigo che ci interessa 2500 € quindi con lo sconto LG siamo a 2000 €, sui principali siti online lo stesso frigo si acquista a 1700 €. Cosa devo dire vergognoso. Oltre a fare prodotti di bassissima qualità, oltre all’incapacità di riparare i loro prodotti, prendono anche in giro i clienti apertamente e sfacciatamente senza nessun riguardo proponendo di agevolarlo con degli sconti, ma che alla fine li farebbero pagare i loro prodotti di più di quello che si trova sul mercato. Un’azienda veramente…

In lavorazione
R. C.
08/11/2025
Maisons du monde

Problema con Ordine n° 126983817 CRM:050301792

Spett. Maisons du Monde In data Dicembre 2024 ho acquistato presso il Vostro negozio una poltrona. A distanza di 10 mesi dall’acquisto, il prodotto presenta difetti che lo rendono non conforme allo scopo per cui è stato acquistato, oltre che pericoloso. In particolare, il ferro di una giuntura ha bucato la copertura non essendo sufficientemente imbottito e la struttura si è svergolata e disassata. Un simile danno è sintomo di un problema di fabbricazione. Ai sensi dell’art. 130 e segg. del D.Lsg. 206/05 richiedo pertanto la riparazione del prodotto e, ove la stessa risultasse impossibile o eccessivamente onerosa, richiedo fin d’ora la sostituzione dello stesso senza spese a mio carico o, in alternativa, la risoluzione del contratto con rimborso del prezzo d’acquisto. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.

In lavorazione
A. G.
07/11/2025

Difetto lavastoviglie Whirpool

desidero segnalarvi un problema ricorrente con una lavastoviglie Whirlpool WIS 7030 PEF, num.serie 452434046429, fornita nel 2024 come parte della cucina Arredo3 (inclusa nel pacchetto) acquistata presso la ditta Turcato Bruno di Jesolo (VE). L’elettrodomestico è stato installato nell’estate 2024 e messo in funzione a metà gennaio 2025. Fin dai primi mesi di utilizzo ho riscontrato accumuli di materiale grasso di colore marrone/giallo, specialmente: sulla porta interna, in corrispondenza del cestello inferiore;sui bordi del cestello superiore portaposate; nelle cavità della struttura di sostegno dei cestelli. Tali residui sono difficili da rimuovere e la mia impressione è che l’acqua non raggiunga correttamente quelle aree, come se si trattasse di zone “morte” del getto. L’elettrodomestico è mantenuto scrupolosamente secondo le istruzioni del manuale: pulizia mensile completa (smontaggio e lavaggio del gruppo filtro e dei bracci irroratori, autolavaggio alternato con detergente specifico o aceto bianco); impianto idrico nuovo e installazione corretta; uso di detergenti di qualità (Fairy, Pril, Finish); utilizzo di programmi completi e cicli ad alta temperatura. Per escludere cause d’uso, ho effettuato diversi test comparativi: stoviglie molto sporche o pre-lavate, programmi “Eco”, intensivi, doppi cicli consecutivi, detersivo gel o pastiglie e variazioni del carico. Il problema si ripresenta invariato in tutti i casi. Ho tentato più volte di contattare l’assistenza Whirlpool, ma il servizio è risultato di fatto irraggiungibile e non ho potuto ottenere né una verifica tecnica né una risposta scritta. Ritengo inaccettabile che l'elettrodomestico accumuli residui organici proprio nelle parti destinate al lavaggio delle stoviglie, con ovvie implicazioni igieniche. Chiedo pertanto che Altroconsumo: Valuti se esistano segnalazioni analoghe su lavastoviglie Whirlpool o sul modello WIS 7030 PEF; Mi assista nel richiedere a Whirlpool una verifica tecnica ufficiale o, se confermato il difetto, la sostituzione dell’apparecchio; Mi indichi le procedure per l’eventuale diffida formale o azione di tutela ai sensi della garanzia legale di conformità. Allego fotografie che documentano i residui e resto disponibile a fornire ulteriori informazioni. Preciso che nella fattura del fornitore il modello indicato è Whirlpool WI 7020 PEF, ma l’elettrodomestico effettivamente consegnato, installato e attualmente in uso è Whirlpool WIS 7030 PEF (numero di serie 452434046429). Ritengo si tratti di una sostituzione o aggiornamento di modello avvenuta tra il preventivo e la fornitura effettiva (~ 1 anno). Cordiali saluti, Alessandro Gusso

Chiuso
W. M.
06/11/2025

Problema con inverter guasto

Spett. eBay In data 04 Marzo 2025 ho acquistato presso il Vostro marketplace un inverter 12000W pagando contestualmente l’importo di € 273.98 A distanza di 7 mesi dall’acquisto, il prodotto presenta difetti che lo rendono non conforme allo scopo per cui è stato acquistato. In particolare, la scheda madre si è bruciata dopo normale utilizzo. Ai sensi dell’art. 130 e segg. del D.Lsg. 206/05 richiedo pertanto la riparazione del prodotto e, ove la stessa risultasse impossibile o eccessivamente onerosa, richiedo fin d’ora la sostituzione dello stesso senza spese a mio carico o, in alternativa, la risoluzione del contratto con rimborso del prezzo d’acquisto. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti. Allegati: Dettaglio ordine acquisto

Chiuso
L. D.
06/11/2025

Toyota Corolla (targa GX979CP) - Contestazione addebito e richiesta riconoscimento in garanzia

Ho acquistata meno di un anno fa (vettura intestata alla mia compagna Cincirrè Valentina) una Toyota Corolla Cross 2.0 Hybrid 200 CV E-CVT, targa GX979CP, VIN JINABACB50J037665, immatricolata il 20/12/2024. Di seguito quanto accaduto: 1. Sintomi e conferimento in officina In data 29/10/2025, durante la marcia, sul display della vettura è comparso ripetutamente il messaggio: “Motore surriscaldato. Fermarsi in luogo sicuro. Vedere man.” L’avviso si attivava solo quando interveniva il motore termico e scompariva in modalità elettrica o a veicolo fermo, con una repentina discesa apparente della temperatura. Prima di recarmi in officina ho eseguito una verifica visiva, constatando che il liquido refrigerante del circuito elettrico (inverter) risultava presente e regolare nella relativa vaschetta. Non ho invece avuto modo di controllare il circuito termico del motore, che in officina è poi risultato privo di liquido — circostanza del tutto anomala per un veicolo di recente immatricolazione e mai oggetto di rabbocchi da parte mia. 2. Diagnosi e preventivo dell’officina Presso Di Mauro Toyota – Via delle Repubbliche Marinare 61, Napoli, dove mi sono recato il giorno successivo al verificarsi di quanto descritto al punto 1, mi è stato consegnato il Preventivo n. TCU-25 7767 del 31/10/2025 (valido fino al 30/11/2025) relativo a: “INTERVENTO SOSTITUZIONE VALVOLA EGR – TROVATA CORROSIONE DA CLORO”, per un importo complessivo di € 1.250,74 IVA inclusa, comprendente: · Valvola EGR 2562024050 · Raffreddatore EGR 2568024030 · Guarnizioni 2562925010 – 2568525011 · Manodopera 3 h @ € 53 / h · Antigelo rosa 5 l @ € 10,57 L’officina ha imputato la causa della perdita dovuta alla corrosione dello scambiatore del sistema EGR, alla “presenza di cloro nel carburante”, chiedendo il pagamento integrale dell’intervento, nonostante l’auto sia in piena garanzia ufficiale Toyota. 3. Diagnosi errata e analisi delle cause: contestazione tecnica e ipotesi più coerente La diagnosi formulata dall’officina risulta tecnicamente e metodologicamente carente. Attribuire la corrosione dello scambiatore del sistema EGR alla presunta presenza di cloro nel carburante è un’ipotesi improbabile, che appare essere stata applicata in modo preconfezionato, senza un’effettiva analisi delle reali cause. 3.1 – Ipotesi preconfezionata e mancanza di verifica È stato infatti lo stesso operatore dell’officina a formulare tale ipotesi ancor prima che consegnassi le chiavi dell’auto, limitandosi a descrivere sommariamente un fenomeno di “corrosione da carburante contaminato” già noto, prima ancora di effettuare qualunque verifica o diagnosi strumentale. Questo atteggiamento potrebbe evidenziare che la conclusione sia stata assunta a priori, più come spiegazione standardizzata che come risultato di un’indagine tecnica effettiva sul mio veicolo. 3.2 – Separazione tra circuiti e impossibilità fisica di contaminazione diretta In primo luogo, i circuiti del carburante e del liquido refrigerante sono progettati come sistemi completamente separati, senza alcun flusso o scambio diretto di sostanze. Solo in linea teorica, eventuali tracce di composti anomali nel carburante potrebbero, dopo la combustione, transitare nei gas di scarico e raggiungere la valvola EGR, ma la loro concentrazione – dopo l’esposizione a temperature superiori a 800 °C e il passaggio attraverso il catalizzatore a tre vie – risulterebbe estremamente bassa e chimicamente instabile, tale da non poter generare fenomeni corrosivi localizzati come quelli riscontrati. Qualora Toyota intendesse sostenere questa ipotesi, sarebbe comunque necessario documentarla con analisi chimiche certificate e dati sperimentali oggettivi, non potendo una semplice osservazione visiva o una diagnosi di mezz’ora costituire prova di causalità. 3.3 – Assenza di sintomi coerenti con contaminazione del carburante Anche nell’ipotesi puramente teorica che il carburante proveniente dal mio abituale distributore – lo stesso da cui si rifornisce da anni l’intera mia famiglia, senza mai riscontrare problematiche analoghe – fosse effettivamente contaminato da cloro, la dinamica tecnica del motore avrebbe dovuto manifestare effetti immediati e ben diversi da quelli osservati. La presenza di composti clorurati nella benzina comporterebbe infatti la formazione, in fase di combustione, di acido cloridrico (HCl) e cloruri metallici ad alta temperatura, sostanze estremamente corrosive che avrebbero danneggiato per prime le valvole di scarico, le sonde lambda e il catalizzatore, causando errori OBD permanenti, malfunzionamenti del sistema d’iniezione e perdita di potenza – fenomeni mai verificatisi sul mio veicolo. 3.4 – Ipotesi più coerente: liquido refrigerante non conforme La causa più coerente e ben più probabile, non presa minimamente in considerazione, potrebbe essere invece che il liquido refrigerante impiegato in fase di pre-consegna non fosse conforme alle specifiche Toyota Super Long Life Coolant (SLLC), oppure fosse stato contaminato da acqua non demineralizzata. 3.5 – Circostanze della consegna del veicolo Va inoltre ricordato che il veicolo è stato immatricolato nel dicembre 2024 e consegnato come “pronta consegna” proveniente da un’altra sede del concessionario, circostanza che implica la possibilità di precedenti interventi di preparazione o rabbocco del circuito di raffreddamento in momenti e luoghi diversi rispetto alla consegna finale. Anche per questo motivo, appare doveroso che Toyota verifichi l’intera filiera di preparazione e pre-delivery del veicolo, in quanto il cliente non ha mai avuto accesso, né ragione, per intervenire su tali componenti. Tengo a tal proposito a sottolineare, a conferma di quanto affermato, che per potermi consentire di tornare a casa ho visto riempire il serbatoio con acqua corrente, potenzialmente contaminata e comunque non conforme a quanto previsto dal manuale. 3.6 – Coerenza tecnica e responsabilità della rete Un’eventualità del genere è ampiamente documentata come fonte di corrosione galvanica o chimica all’interno del raffreddatore EGR, fino a determinare perdite e svuotamento del circuito termico. Tale scenario, oltre ad essere tecnicamente più plausibile, è l’unico compatibile con la mia condotta di utilizzatrice: la vettura è nuova, acquistata meno di un anno fa, e non ha mai ricevuto rabbocchi o manipolazioni da parte mia. Pertanto, ogni intervento o riempimento del circuito di raffreddamento ricade nella piena responsabilità della rete Toyota o del costruttore stesso. 3.7 – Conclusione del punto Alla luce di quanto sopra, ritengo la diagnosi di “corrosione da cloro nel carburante” errata, approssimativa e inidonea a giustificare l’esclusione della garanzia. 4. Riferimenti tecnici e policy del costruttore (benchmark) Desidero richiamare l’attenzione su alcuni precedenti tecnici che mostrano l’attenzione del Gruppo Toyota per problematiche simili: (i) In data 5 dicembre 2024, Toyota Motor North America ha attivato il Customer Support Program 24TE04 – “Flow Shut-off Valve Coolant Leak”, che prevede la sostituzione gratuita della valvola di bypass del liquido refrigerante su determinati modelli/anni in caso di perdite di refrigerante. Il programma (bulletin MC-11014174-0001) testimonia l’attenzione del marchio ai temi del raffreddamento motore e alla tutela dei clienti. (ii) Esistono inoltre Warranty Enhancement Programs Lexus su componenti EGR che confermano la volontà del Gruppo di riconoscere in garanzia difettosità non imputabili all’uso. (iii) Numerosi report tecnici e discussioni professionali segnalano casi di perdite o corrosione del raffreddatore EGR con sintomi identici a quelli riscontrati, senza alcun nesso con carburante contaminato. Alla luce di tali precedenti, chiedo che Toyota Italia applichi analoghi criteri di tutela e riconosca il caso in garanzia, in coerenza con le migliori pratiche internazionali del brand.

In lavorazione

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