Bacheca dei reclami

Reclama Facile è un servizio a disposizione di tutti gli utenti registrati al nostro sito che ha l’obiettivo di mettere in contatto il consumatore con l’azienda di suo interesse per risolvere i problemi che possono verificarsi nei quotidiani rapporti di fornitura di prodotti o servizi.
Reclama Facile si propone di instaurare un utile dialogo tra imprese e consumatori per risolvere questi problemi in via amichevole, favorendo il raggiungimento di un accordo condiviso.
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M. A.
06/02/2025
SDA

pacco spedito da mineo a sesto s giovanni non recapitato al destinatario venuti rosalba

Spett. [sda filiale di vimodrone ( mi)], Sono titolare del contratto per [pacco spedito a venuti rosalba sest s. giovanni ] n° [eg00000786213] [Dicono pacco in consegna , ma ancora non e' stato consegnato] In mancanza di un riscontro entro qualche giorno dal ricevimento della presente, non esiterò ad agire per vie legali a tutela dei miei diritti. in allegato la lettera di vettura dell'avvenuta spedizione

Chiuso
D. M.
06/02/2025

Rimborso non ricevuto per merce non consegnata

Non ho ricevuto il rimborso per la merce non consegnata dell’ordine numero 1017493431 intestato a Milani Dania come da mail del 15/01/25: Gentile cliente, ci dispiace doverla informare che per un errore di giacenza in magazzino il suo ordine #1017493431 non è andato in totale allestimento per cui procederemo nel più breve tempo possibile e comunque entro i prossimi 10 giorni al rimborso. Di seguito il dettaglio della merce mancante: 1pz. - Vitamina D 2000 U.I. 168 Compresse Masticabili Rinnoviamo le nostre scuse e rimaniamo a disposizione. Farmaè

Risolto
A. B.
06/02/2025

Mancato Rimborso

Spett. Farmaè, in data 19/01/2025 ho acquistato presso il Vostro sito online diversi prodotti pagando contestualmente l’importo di 31,83€ Numero ordine 1017568263. Il 24/01/2025 ricevo una vostra mail in cui mi si informa che per un errore di giacenza di magazzino, il mio ordine non era andato in totale alleatimento, e che avreste provveduto al rimborso entro 10 giorni, per altro email ricevuta a pacco già consegnato. Il cod. dell'art. mancante è il seguente 983533744 per un importo di 8,25€. Ad oggi non ho ancora ricevuto il rimborso, nonostante due solleciti già inoltrati da una vostra operatrice. In data 31/01/2025 ho effettuato un altro ordine online presso il Vostro sito online pagando contestualmente l’importo di 19,58€ di due prodotti. Numero ordine 1017687987 Oggi, a distanza di quasi una settimana dall'ordine effettuato, che già avrebbe dovuto essere stato spedito in 24/48 ore da come c'è scritto sul vostro sito, ricevo nuovamente una Vostra email che sempre per un errore di giacenza il mio ordine non è andato in totale allestimento per mancanza di entrambi i prodotti, ma questa volta addirittura scrivete che il rimborso avverrà in 14 giorni, neanche 10 come la email dell'altro ordine. Bisognerebbe avere più rispetto per i clienti, visto si paga anticipatamente la merce, nonostante sul vostro sito non siano segnalati i prodotti una volta esauriti, e mi pare siano parecchi i prodotti che non avete in giacenza a magazzino ma che in ogni caso lasciate a catalogo sul sito. Spero che entrambi i rimborsi avvengano quanto prima, perché in mancanza di un riscontro concreto da parte Vostra dal ricevimento della presente, non esiterò ad agire per vie legali a tutela dei miei diritti.

Risolto
C. T.
06/02/2025

Contestazione addebito 500 euro

Buonasera, Vi scrivo per segnalarvi nuovamente quanto successo a dicembre 2024 con il servizio di car sharing e+Drivalia a Torino. Il 21/12 ho noleggiato un'auto con il servizio e+Drivalia, durante il noleggio ho bucato una ruota/l'auto aveva già una ruota bucata. A inizio noleggio non sembrava ci fosse questo problema, ma dopo più di metà del noleggio mi sono accorta del danno così chiamo il servizio clienti per segnalarlo. Appena ne ho avuto la possibilità ho lasciato l'auto e richiamato il servizio clienti per mettere fuori uso la macchina in quanto non era possibile utilizzarla visto il problema (come segnalato i parcheggi riservati al car sharing sono spesso occupati da macchine di proprietà private e, di conseguenza non mi è stato possibile parcheggiare lì). Il customer care avvia la procedura e mi conferma che mi verranno restituiti i soldi del noleggio. Il 30 dicembre ricevo una notifica di addebito per "Danno con responsabilità del cliente, con o senza controparte". Chiamo il servizio clienti che avvia la contestazione. Non ricevo più nessuna notizia, richiamo il car sharing più volte per chiedere info, alzano la priorità del ticket ma non ho nessuna risposta (ho mandato segnalazioni anche via mail senza alcun riscontro). L'unica notifica del car sharing la ricevo con l'addebito delle spese per la marca da bollo e il rinnovo dell'abbonamento con profilo sospeso (cosa che non pensavo potesse succedere non potendo usufruire del servizio). Richiamo il servizio clienti e mi viene detto che il problema non fa riferimento alla gomma bucata ma a danni alla carrozzeria, io contesto questa segnalazione e chiedo un riscontro il prima possibile. Dopo più di un mese io continuo ad avere il profilo sospeso, continuo ad avere una richiesta di addebito di 500 euro e continuo ad avere versioni diverse su questo danno. In tutto ciò, Drivalia ha un gestione di altri due ticket (se non 3) a nome mio su richieste di altri rimborsi, segnalazioni di codici sconto non funzionanti, ecc. A fine gennaio ricevo un riscontro via mail sulla conferma da parte loro dell'addebito. Nonostante la mia risposta contestando l'addebito, la comunicazione si interrompe nuovamente e non ricevo più nessun riscontro. Oggi (06/02) chiamo il customer care per avere informazioni e, mi viene detto che la contestazione è stata chiusa. Io non ricevo nessuna notifica in merito e apro una nuova contestazione. Vista la segnalazione del danno, mi aspetto che l'addebito venga cancellato. Grazie, Chiara

In lavorazione
A. N.
06/02/2025
AIPA

TRUFFA

Spett. [NOME AZIENDA] In data [DATA] ho sottoscritto il contratto per [DESCRIZIONE DEL SERVIZIO] concordando un corrispettivo pari a [€]. [DESCRIZIONE DEL PROBLEMA] In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.

Chiuso
V. G.
06/02/2025

Mancata restituzione caparra per divano non consegnabile

Spett. Poltronesofà In data 06/12/2024 ho effettuato presso il Negozio Poltronesofà Filopanti a Bologna un ordine per l’acquisto di un divano angolare ARVIGO, versando una caparra pari a € 570. Nel giorno concordato per la consegna, 29/01/2025, si è presentato presso la mia abitazione un addetto della ditta di trasporti che non appena entrato nell’appartamento per una ricognizione preventiva (senza divano) ha dichiarato che le misure del controsoffitto all’ingresso di casa impedivano la consegna del divano stesso. Nonostante le mie ripetute richieste di fare almeno un tentativo, l’addetto negava tale prova, confermando in modo categorico l’impossibilità ad effettuare la consegna, adducendo come motivazione l’incompatibilità delle misure del divano con quelle del controsoffitto (nel corridoio all’ingresso di casa) combinate con la larghezza dell’angolo del corridoio per andare verso il soggiorno in cui collocare il divano. È importante precisare che l’addetto era sprovvisto di metro, che ha dovuto chiedere alla sottoscritta per provare a dare (su mia richiesta) una conferma fattuale di quanto stava dichiarando sulla base di una valutazione “a occhio”. A seguito di telefonata con il negozio, mi è stato prospettato come unica possibile via d’uscita quella di verificare la possibilità di riconsegna attraverso la finestra, con oneri totalmente in capo alla sottoscritta (inclusa la verifica delle misure della finestra e verifica che tale opzione fosse effettivamente percorribile) oltre ai costi di riconsegna. Nel pomeriggio dello stesso 29 gennaio mi recavo di mia iniziativa in negozio, dove, tralasciando l’imbarazzante assenza di un minimo rudimento di approccio orientato al cliente e capacità/volontà di fornirmi chiare informazioni sullo stato della pratica, dopo più sollecitazioni (della sottoscritta) sono stata posta di fronte ad un aut aut: perdere la caparra, o “provare” a proseguire con l’iter di consegna, contattando (se volevo) un nominativo di fiducia del negozio, a cui rivolgermi per verificare la fattibilità di consegna con braccio meccanico. A mia richiesta di maggiore chiarezza sull’iter descritto in modo farraginoso (non veniva specificato chi deve chiamare chi), mi veniva confermato che “probabilmente” (???) sarebbe stato lo stesso addetto della ditta di elevatori stesso a contattarmi e poi, confermata la possibilità di proseguire, a coordinarsi con la ditta di trasporti per una riconsegna. A fronte di una totale confusione e incertezza sulle indicazioni e informazioni che provavo a fatica ad ottenere e mettere in ordine, una cosa sola mi veniva comunicata in modo certo e perentorio: avrei perso la caparra per cui “mi conveniva” fare un ulteriore investimento di tempo e denaro per fare almeno un tentativo con l’elevatore. Mi veniva anche negata in modo certo la possibilità di un cambio di divano/riconvertire la caparra persa per l’acquisto di un divano differente di misure più ridotte. Tale diniego mi veniva giustificato sulla base di non meglio precisate regole dell’azienda e contrattuali indipendenti dalla volontà dell’addetta responsabile del negozio con cui stavo parlando, che tuttavia, pur nell’incertezza generale dimostrata sull’iter, su questo appariva certa e senza dubbi sull’opportunità di prospettare eventuali ulteriori verifiche interne all’azienda stessa. Successivamente a contatto telefonico in data 30/01 da parte del titolare della ditta di elevatori, lo stesso (tramite verifica/sopralluogo tramite google maps sulla strada e finestra) confermava telefonicamente la disponibilità a svolgere la consegna attraverso la finestra che affaccia sul retro, al costo di 150 euro. Contestualmente, mi veniva comunicata la necessità di ottenere autorizzazione del Comune di Bologna per occupazione di suolo pubblico, procedura interamente a mio carico sia come spesa che in merito all'iter di richiesta. In data 5/2 venivo contattata dalla ditta di trasporti, per “sollecitarmi” ad avviare senza ulteriori ritardi le pratiche di richiesta suolo pubblico al Comune, considerato il fatto che il divano è “parcheggiato” in magazzino. Dopo aver preso visione sul sito del Comune della procedura per la richiesta di suolo pubblico, in data 6/2 comunicavo a mezzo e-mail al negozio Poltronesofà la mia impossibilità a procedere considerata l'onerosità dell'operazione, i cui costi (sia in termini di impegno temporale per la gestione di tutta la pratica, tempo di cui non dispongo, che costi effettivi per avere l'autorizzazione), già di per sé elevati, si sommerebbero a quelli aggiuntivi dovuti al secondo trasporto e all’utilizzo dell’elevatore. Contestualmente, richiedevo la restituzione della caparra versata entro 7 giorni sulle coordinate bancarie fornite. Nel pomeriggio, venivo raggiunta telefonicamente dall’addetta “junior” di Poltronesofà, che mi comunicava l’assenza in negozio della responsabile per oggi, ma mi chiedeva conferma che davvero non volessi “approfittare” dell’opportunità del braccio meccanico. A mia richiesta di contestualizzare meglio l’ “offerta”, considerati i costi aggiuntivi interamente a mio carico (che di vantaggioso nulla hanno) ribadiva che il vantaggio è quello di non perdere la caparra, per la quale il contratto che ho sottoscritto con Poltronesofà non prevede restituzione. A corollario di questa esperienza surreale e kafkiana, mi veniva precisato che dovrei recarmi in negozio a firmare una rinuncia al contratto sottoscritto in data 06/12/2024, ovviamente con contestuale conferma da parte mia di rinuncia alla caparra. Preciso che in nessun momento di tutto il processo di vendita mi è stato richiesto di fornire un dettaglio delle misure del mio appartamento né prospettata la necessità di un sopralluogo precedente alla scelta e acquisto del divano proposto. Durante la vendita il 6/12 (a divano già scelto) mi veniva semplicemente chiesta conferma che le misure dei passaggi del mio appartamento fossero “standard”, trattandosi di un divano monoblocco non divisibile. Nella prima visita in negozio in data 24/9/2024, in cui chiedevo un divano angolare delle dimensioni del mio, segnalavo all’addetta qualche perplessità sul fatto che le misure del divano che mi veniva proposto fossero leggermente superiori a quelle del mio attuale divano, ma la venditrice mi rassicurava dicendo che si trattava di una piccola differenza che non avrebbe dato problemi e non ponendo alcun accenno a possibili problemi di consegna (dovuti non solo alle dimensioni, ma, come poi mi è stato comunicato, al fatto che trattasi di divano non divisibile). Considerato tutto il quadro riportato, incluse le modalità con cui è stata condotta la vendita, (mancata) consegna e l’assistenza post-mancata consegna, torno pertanto a chiedere la restituzione della caparra, e comunico che in mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti. Cordiali saluti, V.G.

Chiuso
R. B.
06/02/2025
MUTUA NAZIONALE MBA

INADEMPIENZA

spett Mutuanazionale MBA, sono il socio utente Rosario Brancato, iscritto dal 31/07/2024 con Piano Sanitario Opera Senior Plus Singolo. Inoltro il presente reclamo in quanto estremamente deluso dal vs modo di operare che ha incrinato il mio rapporto di fiducia con mutua MBA , per vs inadempienza ad erogare la copertura del servizio previsto dal contratto. I FATTI 1) il 30/01/2025 richiedo la mia prima presa in carico per una ecografia, pratica 020092; mi fate notare che la prescrizione del mio medico va corretta; sia nel quesito diagnostico che nel periodo dell'insorgenza della patologia. 2) accolgo la vs richiesta e presento una nuova prescrizione, pratica 024556 includendo sia la patologia presunta (non più il sintomo come prima), sia l'insorgenza temporale del disturbo riportato dal medico col termine "primo accesso" che significa che il disturbo è affiorato di recente. 3) ora il quesito diagnostico va bene, ma il termine "primo accesso" è per voi troppo generico, e mi chiedete di far compilare al mio medico un ulteriore Modello Stato di Salute (tramite Health Assistence), per la patologia indicata nella prescrizione (vedi allegato). 4) il medico mi informa che si tratta di un certificato medico, e come tale va pagato con 30 euro, ed è la prima volta che un'assicurazione glielo chiede. A questo punto mi rendo conto che per ogni richiesta che farò a Mutua MBA io dovrò dare 30 euro al mio medico, cosa per me inaccettabile. CONCLUSIONE: finora ho versato oltre 700 euro a MBA e sono alla mia PRIMA RICHIESTA di una banale ecografia che costa a MBA una trentina di euro, chissà cosa succedere in seguito? Perciò chiedo a MBA: 1) quale clausola contrattuale prevede che io debba fornirvi a pagamento la documentazione sempre più stringente, quasi vessatoria, che mi richiedete? 2) perché fate ricadere la colpa sul mio medico ("Se il suo medico richiede il pagamento per una semplice prescrizione, non dipende certo dalla Mutua") quando il certificato medico è una atto ufficiale con valenza giuridica? La richiesta del mio medico è legittimamente prevista dalla normativa vigente, e voi lo dovreste sapere. Le cose son due, o siete ignoranti da non comprendere la differenza tra questi due atti o, più verosimilmente, siete in malafede. E questo credo sia una motivazione più che sufficiente per interrompere il mio rapporto contrattuale con voi. Adesso capisco perché avete il 43% di feedback negativi nel sito di recensioni indipendenti Truspilot, e la maggior parte sono utenti stressati dalle vs continue richieste di documentazione integrativa, che riconosco legittima fino a un certo punto, ma non estremizzandola come fate sovente. Eppure ci sarebbe un modo per evitare in origine questo conflitto sulle malattie pregresse; invece di accontentarvi di un'autodichiarazione del nuovo iscritto, che invetibalmente è parziale e imprecisa perchè fatta sulla memoria e non su una documentazione a lungo termine che nessuno conserva; basterebbe rendere obbligatorio l'anamnesi completa richiesta al medico curante per ciascun utente all'atto di sottoscrizione della polizza. PERCHE' MAI NON LO FATE? Avete forse convenienza a non farlo?

Chiuso
R. D.
06/02/2025

richiesta omaggio jet combo

Buongiorno sono R. D., ho acquistato una cucina lube in data 28 settembre 2024, aderendo alla promozione di acquisti di elettrodomestici samsung, compreso il frigorifero da 75, e ricevere in omaggio il jet combo. La cucina e tutti gli  elettrodomestici mi sono stati consegnati il 18 gennaio 2025. Come da vostro regolamento si fa richiesta dell'omaggio, SOLO inserendo i codici Imei degli elettrodomestici, pertanto era impossibile fare tale richiesta entro il 31 dicembre (data di scadenza della promozione).  Chiedo gentilmente di tener conto della data di consegna, perché solo con gli elettrodomestici in mio possesso, è possibile fare la richiesta sul vostro sito . Grazie per l'attenzione 

Chiuso
L. G.
06/02/2025
Dolcumento.com

Rimborso non effettuato e impedimento a chiudere il contratto

Buongiorno in data 23/01/2025 ho fatto richiesta sul sito di questa società, di una visura pra, utilizzando come metodo di pagamento la mia carta di credito per un valore di 6,90€. Al momento della richiesta però ho registrato erroneamente un'indirizzo email che non era esistente. Al 26/01/2025 mi viene addebitato un'abbonamento, di 49,50€, che mi sembrava di non avere richiesto. Ammettendo che potrei essermi sbagliata, mi sono avvalsa del mio diritto di recesso entro i 14 giorni e speravo di concludere il tutto con un rimborso totale della cifra. Non esistendo la email in questione, ho dovuto richiedere un contatto telefonico. Ho parlato con una persona che definire maleducata è un eufemismo. Premetto che ho registrato la telefonata e la persona in questione è a conoscenza della conversazione. Per farla breve il responsabile (si è presentato con questo titolo) si è rifiutato palesemente di rimborsarmi, adducendo mendacità a mio carico, e quindi mi ha impedito di esercitare il mio diritto di recesso. Oggi 06/02/2025, ancora all'interno dei giorni per esercitare il mio diritto di recesso, ho tentato di accedere all'account, creando un'apposita email (con l'informazione che mi ha dato questo responsabile, come si sente nell'audio) per poter disattivare quantomeno il mio abbonamento, ma l'account non esiste, quindi mi viene impedito anche di poter recedere dal contratto. Nota importante: con questo gestore ho aperto sei contratti con sei mail diverse, 5 dei quali sono riuscita fortunatamente a farmi rimborsare, prima che subentrasse questo operatore maleducato che mi ha impedito di esercitare il mio diritto di recesso e di rimborso. Tuttavia come ho già detto, ho con me come prova, questa sgradevole telefonata in cui l'azienda in questione, ammette di essere a conoscenza di tutti gli indirizzi email ma soprattutto tutte le transazioni effettuate con la mia carta di credito, ed esplicitamente, tramite il suo responsabile (come si sente nell'audio) si rifiuta di rimborsarmi. Ora chiedo che mi aiutate, se possibile, a riavere il rimborso completo del servizio che non ho mai nemmeno usato e soprattutto disdire l'abbonamento in questione perché non ne sono interessata e mi è stato impedito di poterlo fare. Inoltre chiedo di avere anche un risarcimento per come sono stata trattata telefonicamente perché è inammissibile che un'azienda di servizi possa avere nel suo customer care una persona tanto maleducata.

Chiuso
L. A.
06/02/2025

Richiesta rimborso immediato per mancata consegna!

Spett. INTERFLORA Le scrivo in riferimento all'ordine 1101224183 da me effettuato in data 31 gennaio ore 9.30 circa per una consegna di fiori presso la chiesa Parrocchiale della Mad. della Fiducia, nel comune di GIORGILORIO (LE) via dell'Aquilone, 25 Sono stato contattato nella stessa data 31 Gennaio 2025 alle ore 16.50 dal Sig. Fabio Rizzo titolare/responsabile della GARDEN IDEA VERDE (tel 392/6633123) per informarmi che la consegna dell'ordine 1101224183 non è stata possibile effettuarla in quanto l'ordine è stato do loro ricevuto solo pochi minuti prima della consegna prevista delle ore 16.00, per cui sarebbe stato impossibile evaderlo considerando che ci sarebbe voluta 1 ora per preparare il prodotto e poi consegnarlo. Ribadisco quindo che l'ordine è stato da me effettuato la mattina del 31 Gennaio alle ore 9.30 circa, con la GARANZIA di consegna stesso giorno entro e non oltre le ore 16.00 (orario di inizio cerimonia funebre presso la Chiesa Parrocchiale della Mad. della Fiducia. In accordo con Sig. Fabio Rizzo, titolare / responsabile dello GARDEN IDEA VERDE, egli ha provveduto immediatamente a RIFIUTARE E ANNULLARE L'ORDINE da voi inviatogli, considernado che sarebbe stato appunto impossibile consegnare il prodotto alle ore 16.00 in quanto avrebbe potuto solo alle ore 18.30. Ma a tale ora, la cerimonia funebre si sarebbe conclusa gia da oltre 1 ora e mezzo. Successivamente INTERFLORA ha contattato un'altro fioraio (DITTA PETALI in Via M. Schipa, 2, Lecce), girando lo stesso ordine, il quale veniva consegnato alle ore 19.45 presso un'abitazione a me sconosciuta ma NON IN CHIESA come da me espressamente richiesto!!! Pertanto non so dove sia stato conseganto il pacco (ammesso che fosse vero) ma poco importa in quanto la mia richiesta era appunto la consegna IN CHIESA! Pertanto chiedo rimborso da quanto da me pagato pari a 89.97 euro con riaccredito sullo stesso metodo di pagamento da me utilizzato o in alternativa tramite bonifico bancario: UniCredit intestato a ANTONICELLI LEONARDO: IT 65 M 02008 04024 000010514283. Attendo un riscontro entro 5 giorni lavorativi dalla presente, valendo la stessa quale messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 c.c. Allegati: Conferma ordine

Risolto

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