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Sciroppi e rimedi per la tosse: cosa funziona davvero

Quando la tosse diventa fastidiosa, impedisce il riposo e le attività quotidiane, tutti vorremmo qualcosa che la faccia passare subito. Caramelle, pastiglie, bustine e i classici sciroppi: gli scaffali delle farmacie sono pieni di rimedi che promettono efficacia e rapidità. Ma funzionano davvero?  

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30 ottobre 2025
Sciroppi e pastiglie per la tosse

Anche se vissuta come un fastidio, la tosse è un riflesso di difesa cruciale: mantiene libere le vie aeree eliminando sostanze irritanti e agenti infettivi intrappolati in muco e catarro, abili spazzini che fanno piazza pulita di tutto quello che dà noia a naso, gola e bronchi. Può però essere molto fastidiosa, anche dolorosa e rovinarci il sonno e l’intera giornata. Cercare un rimedio rapido ed efficace è normale e le farmacie ne sono (apparentemente) piene: caramelle, gocce, bustine e soprattutto, i classici sciroppi. Tutti promettono di spegnere la tosse in qualche modo: chi la mette a tacere sedandola, chi la fluidifica per farla andare via prima, chi fa entrambe le cose. Ma funzionano davvero?  In questo dossier diamo risposta a queste domande alla luce delle migliori prove scientifiche.  Torna all'inizio

Cos’è la tosse, quali cause, quali tipologie

La tosse è un meccanismo di difesa che pulisce le vie aeree, per consentire la normale respirazione. Le cause più comuni sono le infezioni respiratorie, come il raffreddore, l’influenza o la bronchite, che hanno perlopiù natura virale e si risolvono da sole nell’arco di qualche giorno o settimana. L’assenza o meno di secrezioni porta di solito a distinguere la tosse in due categorie:  

  • tosse secca, caratterizzata dall'assenza di muco; 
  • tosse grassa (o produttiva), che è invece accompagnata da catarro. 

La prima si presenta quando le vie aeree sono irritate, infiammate e stimoli banali o innocui possono innescarla (a vuoto). La seconda serve a espettorare muco e catarro, che a loro volta intrappolano virus, batteri, polveri e altri irritanti. Si tratta però di una distinzione solo teorica. Nel decorso di un’infezione la tosse può passare da secca a grassa o non essere mai sempre l’una o l’altra. In quanto sempre utile, il mantra che la tosse secca vada soppressa e quella grassa vada “sciolta” è sbagliato e come vedremo, serve solo a farci comprare farmaci che non hanno tutta questa efficacia. 

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Cosa prendere per la tosse: le diverse opzioni

Gli sciroppi, ma in generale tutti i farmaci per la tosse vengono divisi in due grandi categorie: 

  • per la tosse secca, come Sinecod tosse secca, Seki, Levotuss, contengono principi attivi sedativi, che agiscono sul sistema nervoso inibendo il riflesso della tosse a livello delle vie aeree o del centro cerebrale della tosse;
  • per la tosse grassa, come Fluimucil mucolitico, Fluibron, Fluifort, contengono invece sostanze espettoranti che stimolano la produzione di secrezioni abbondanti e più fluide, oppure sostanze mucolitiche che riducono la viscosità del catarro. L’obiettivo è lo stesso: facilitare l’espulsione del muco con la tosse.   

Ci sono anche sciroppi che combinano sedativi ed espettoranti - come Bronchenolo sedativo e fluidificante o Tiocalmina - che si propongono per tosse secca e grassa allo stesso tempo. Nei prossimi paragrafi passeremo in rassegna i vari tipi di sciroppo, per capire quali sono davvero sostenuti da prove di efficacia e quali no. 

Pastiglie, bustine e sciroppi: che differenza c’è? 

Il tradizionale sciroppo non è l’unica forma farmaceutica dei farmaci per la tosse: sono disponibili anche come caramelle, bustine o gocce. Ogni forma ha un suo vantaggio, per utilità o praticità:  

Forma Vantaggio Esempi commerciali
Sciroppo Anche senza principi attivi, ha una sua utilità. La formula classica dello sciroppo (con zucchero e/o glicerolo) ha azione idratante e lenitiva. La consistenza viscosa riveste le mucose della gola disinnescano lo stimolo della tosse. Fluibron, Levotuss, Sinecod, Seki...
Pastiglia da succhiare Stimolando la salivazione producono una soluzione zuccherina che avvolge la gola, placa l’irritazione e lo stimolo a tossire. Più pratiche degli sciroppi. Sinecod Tosse sedativo o Neoborocillina Tosse
Polveri da sciogliere Possono aiutare chi non sopporta assumere sciroppi per via del sapore o tiene sotto controllo gli zuccheri Fluimucil o Fluifort
Gocce Più semplici da assumere o somministrare di sciroppi o caramelle. Manca però l’effetto protettivo lenitivo. Seki o Levotuss

Alcuni principi attivi sono anche disponibili in fiale per aerosol (come Fluibron o Sobrefluid) o persino in supposta (come Sobrefluid o Sopulmin) per chi ha difficoltà con la deglutizione. Insomma, a voi la scelta. 

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Sciroppi per la tosse: utili o inutili?

Duole dirlo, ma le prove a supporto sono davvero scarse, tanto da mettere in dubbio che sciroppi e pastiglie siano di qualche utilità. Autorevoli ricerche hanno analizzato gli studi sui farmaci per la tosse secca o grassa, senza arrivare ad alcuna conclusione, né a favore, né contro di essi. Nonostante siano tra i farmaci più usati, gli studi a sostegno sono pochi, datati e poco rigorosi. Il modo in cui gli studi misurano i miglioramenti della tosse – tra scale di valutazione e punteggi – non chiariscono neppure se chi li assume tragga benefici concreti. A complicare il quadro c'è il fatto che si tratta perlopiù di studi finanziati dalle aziende farmaceutiche, tendenzialmente più favorevoli di ricerche indipendenti. 

Da questo quadro non può emergere che del sano scetticismo: infatti, l’American College of Chest Physicians, che raduna esperti di malattie respiratorie, sconsiglia l’uso di farmaci per la tosse proprio per via delle forti incertezze sull’efficacia. Anche l'Ente britannico per l'eccellenza delle cure (NICE) è d’accordo che i prodotti da banco per la tosse abbiano scarse prove di efficacia. Entriamo nello specifico dei vari sciroppi per la tosse. 

Sciroppi, gocce e pastiglie per calmare la tosse secca: sono utili? 

Non particolarmente, come abbiamo già visto. Nella tabella qui sotto entriamo nel merito dei principi attivi più presenti sul mercato: è sconcertante constatare che nonostante l’ampia diffusione, la sicurezza e l’efficacia di questi farmaci siano ancora incerte. 

Principio attivo
(dove si trova)
Efficacia e possibili rischi
destrometorfano
(Bronchenolo tosse, Bisolvon tosse sedativo, Lisomucil tosse sedativo)
Antitussivo storico, ma dall’efficacia dubbia, di poco superiore al placebo. Ha “azione centrale” (sul centro cerebrale della tosse) ed espone a nausea, vomito, sonnolenza, stitichezza e in casi rari, deprime la funzione respiratoria. Interagisce con alcuni antidepressivi. Non va usato dai bambini e da chi soffre di asma e broncopatia ostruttiva.
levodropropizina, dropropizina
(Levotuss, Lisomucil tosse secca, Fluibron tosse secca)
Antitussivi ad azione “periferica”. Inibiscono lo stimolo della tosse agendo sul sistema nervoso a livello delle vie aeree. Dati limitati suggeriscono un’efficacia di poco superiore agli altri sedativi della tosse. Possono però causare sonnolenza, mal di testa, disturbi gastrointestinali, aumento del battito cardiaco, abbassamento della pressione.
cloperastina, butiramato e altri sedativi della tosse
(Seki, Sinecod tosse sedativo, Froben tosse secca)
Nonostante presenti in molti sciroppi, hanno prove di efficacia scarse o del tutto assenti. Possono dare sintomi da sedazione e nausea e problemi intestinali. Alcuni di questi possono dare reazioni allergiche anche gravi.
codeina
(Paracodina, Cardiazol paracodina, Hederix plan)
Storico antitussivo ad azione centrale, ma i pochi studi disponibili non mostrano benefici sulla tosse. L’uso espone a nausea, vomito, stitichezza, disturbi psichiatrici e depressione respiratoria, oltre al rischio di creare dipendenza. Sconsigliato sotto i 12 anni.

Sciroppi e bustine per la tosse grassa: aiutano a eliminare il catarro? 

Dovrebbero rendere il catarro più fluido e facilitarne l’eliminazione dai bronchi, aiutando così a risolvere più rapidamente il disturbo. Ma espettoranti e mucolitici non sembrano essere più efficaci di un placebo. Entriamo nel dettaglio:

Principio attivo (dove si trova) Efficacia e possibili rischi
guaifenesina
(Vicks Tosse Fluidificante e Actigrip Tosse Mucolitico)
Storico espettorante, ma i pochi studi a supporto hanno risultati discordanti, con alcune ricerche favorevoli e altre senza benefici significativi. Espone a effetti collaterali, come nausea o vomito, ma è ritenuto sicuro, tanto che il National Institute for Health and Care Excellence britannico ne considera ragionevole l’uso.
bromexina e ambroxolo
(Bisolvon mucolitico o Froben tosse grassa e Fluibron o Mucosolvan)
Mucolitici chimicamente correlati, solo modestamente più efficaci di un placebo nel ridurre la tosse. Sono comuni, invece, effetti indesiderati gastrointestinali. In casi rari ma gravi, possono dare gravi reazioni cutanee e shock anafilattico.
acetilcisteina e carbocisteina
(Fluimucil mucolitico o Brocetil e Fluifort o Lisomucil tosse mucolitico)
Sostanze mucolitiche più sperimentate in ambito pediatrico che nell’adulto. Una revisione di sei studi nei bambini mostra però effetti modesti e non del tutto chiari. Visto il rischio di reazioni allergiche, disturbi della pelle o problemi gastrointestinali gravi, l’ente sanitario indipendente britannico NICE ne sconsiglia l’uso.
sobrerolo (Sobrefri o Sobrepin) Mancano ricerche solide che attestino efficacia e sicurezza di questo mucolitico nella tosse.

Sciroppi tosse secca e grassa: che senso hanno? 

Pastiglie e sciroppi che associano un sedativo della tosse e un espettorante non hanno molto senso. Le due azioni non sono sinergiche: il primo serve a calmare la tosse, mentre l’altro rende il muco più abbondante e fluido per facilitarne l’eliminazione proprio grazie ai colpi di tosse. Ecco il controsenso: da un lato si cerca di liberare le vie respiratorie, dall’altro si blocca il meccanismo che dovrebbe farlo. L’efficacia della combinazione inoltre non è affatto provata. E poi aumentano i rischi di effetti collaterali e di interazioni con altri farmaci. In commercio troviamo Bronchenolo sedativo e fluidificante (con destrometorfano + guaifenesina), Corfyn sedativo fluidificante (destrometorfano + sulfoguaiacolo), Tiocalmina e Corfyn tosse doppia azione (dropropizina + sulfoguaiacolo).  

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Rimedi e prodotti naturali per calmare la tosse: cosa funziona davvero

Tutti vorremmo rimedi naturali per la tosse, semplici, sicuri ed efficaci. Purtroppo, non c’è nulla di chiaramente utile:

  • sciroppi naturali senza farmaci: contengono perlopiù sostanze ed estratti vegetali con funzioni emollienti. Vantano spesso proprietà antitussive o espettoranti mai davvero provate. Alcuni sono classificati come dispositivi medici (come Grintuss, Kalobatuss, Lisonatural Advance), altri come integratori (Propolaid sciroppo, Timo spring) ma possono contenere gli stessi ingredienti. Tra gli estratti, quelli di timo, edera e pelargonio sono i più supportati da prove, seppur deboli, di utilità nel calmare la tosse. Anche questi sciroppi, come i farmaci, possono dare effetti collaterali. 
  • sciroppi con bava di lumaca (Calmalù, Sciroppo di lumache originale, Kalumax) contengono proprio estratti di bava di lumaca, che grazie alla consistenza viscosa ha effetto emolliente e lenitivo. Non ci sono però studi che confermino l’effettiva utilità nel calmare per la tosse. Tuttavia, l’uso è considerato sicuro.
  • sciroppi con miele. Molti degli sciroppi naturali contengono anche miele (ad esempio, Grintuss e Lisonatural Advance). Non c’è però bisogno di acquistarli: un cucchiaio di miele sciolto in acqua calda o tè ha dimostrato una certa efficacia nel calmare la tosse quanto l’antitussivo destrometorfano, come evidenziato da studi pediatrici.

Infine, in commercio si trovano anche degli integratori alimentari (come Sanagol tussis o Tussil 400) sotto forma di pastiglie o caramelle che stando ai produttori, favorirebbero il benessere delle vie respiratorie o la fluidità delle secrezioni bronchiali. Contengono di solito gli stessi estratti presenti negli sciroppi naturali, di cui abbiamo appena discusso. Potrebbero quindi non essere più utili di una semplice caramella dura da succhiare. Di certo, non ci sono prove che stimolino le difese immunitarie. 

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Domande frequenti

Rispondiamo ai dubbi più comuni sulla tosse e sui prodotti per calmarla.

Cosa fare se la tosse è persistente e non passa?

La tosse dovuta a raffreddore, influenza o bronchite di norma passa spontaneamente entro una o due settimane, anche senza farmaci. A volte può diventare persistente, durando fino a tre o quattro settimane, ma non deve preoccupare: è un innocuo strascico dell'infezione virale. Quando la tosse non passa e si protrae fino a otto settimane, diventa cronica (oltre i due mesi), o se compaiono segnali d'allarme come difficoltà respiratoria, dolore toracico, sangue nel catarro, febbre prolungata o perdita di peso, è cruciale rivolgersi a un medico per approfondimenti. In assenza di segnali, una tosse che si strascica non è preoccupante. Serve solo il tempo che si risolva da sé l’infiammazione. 

Tosse da reflusso: serve lo sciroppo?

Una delle cause comuni della tosse prolungata è il reflusso gastroesofageo. Le secrezioni acide dello stomaco refluite nella parte superiore dell'esofago irritano le mucose innescando il riflesso della tosse; possono anche ledere direttamente la gola. In questi specifici casi, l'uso di sciroppi per la tosse non è utile. Per risolverla, il medico valuterà la prescrizione di farmaci antiacidi o altri trattamenti specifici. 

Aerosol per la tosse: quando serve davvero ?

L’aerosol, grazie alla nebulizzazione di soluzioni acquose, può idratare le vie aeree, calmando almeno in parte lo stimolo della tosse . Ma cosa mettere nell’aerosol in caso di tosse?. L’aggiunta di farmaci, in realtà, non sempre è indicata. Tra quelli più comunemente prescritti ci sono infatti i mucolitici e i cortisonici. Ma se per i primi - come abbiamo visto - non ci sono grandi prove di efficacia, i secondi possono effettivamente aiutare, riducendo l’infiammazione. L’uso nell’aerosol deve però essere riservato a specifiche situazioni valutate dal medico, anche perché i cortisonici comportano vari effetti indesiderati.  Il “fai da te” è fortemente sconsigliato, specialmente nei bambini.  

Come eliminare tosse e catarro in una notte?

Eliminare tosse e catarro nel giro di una notte è impossibile. Non ci sono rimedi di tale efficacia e vi invitiamo dal diffidare di qualsiasi prodotto vanti un’efficacia del genere. I farmaci e gli altri rimedi di cui abbiamo discusso hanno effetti molto modesti e di certo non di questa portata.

Cosa prendere per tosse e raffreddore insieme?

Dipende dal quadro dei sintomi. Se tra i sintomi c’è qualche linea di febbre  insieme a qualche colpo di tosse, potrebbe bastare una compressa di paracetamolo o di ibuprofene. Per tosse e mal di gola, sono utili rimedi semplici, caramelle dure e abbondante idratazione. In caso di naso chiuso, si possono usare decongestionanti spray nasali, ma solo per pochi giorni. Esistono inoltre dei prodotti combinati per tosse e raffreddore. Contengono in genere diversi principi attivi tra cui: paracetamolo per febbre e dolori tipici di influenza o raffreddore, un antitussivo (come destrometorfano) o un espettorante (come guaifenesina), un decongestionante per liberare il naso (come la pseudoefedrina o la fenilefrina) e un antistaminico per dare sollievo e facilitare il sonno (come triprolidina o doxilamina). Bisogna però fare attenzione perché nei preparati con più principi attivi, la combinazione promette sì un effetto più ampio, ma può anche comportare una somma di effetti collaterali (vedi ad esempio i rischi dell’uso di pseudoefedrina).

Come calmare la tosse nei bambini senza rischi?

In genere, le linee guida mediche non raccomandano l’uso di farmaci da banco per la tosse nei bambini, perché la loro efficacia non è stata dimostrata in modo chiaro e possono comportare rischi. Preferiscono invece rimedi non farmacologici, come il miele (solo sopra un anno di età), sciroppi zuccherini, adeguata idratazione, umidificazione dell’aria e lavaggi nasali, soprattutto se la tosse è accompagnata da raffreddore.

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IL CONSIGLIO DELL'ESPERTA
Irene Pignata - Farmacista
La tosse non è un nemico da zittire: serve a liberare le vie respiratorie. Quando è fastidiosa, prima di ricorrere agli sciroppi si può provare con il miele, un rimedio semplice ma spesso efficace quanto un medicinale nel calmarla.