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Cereali a confronto: 5 cose da considerare per scegliere quelli più sani

Lo sapevi che anche nei cereali c'è il sale? E che non basta sceglierli "integrali" per assumere tante fibre? Dalle analisi degli ingredienti e dei valori nutrizionali di 170 prodotti (dai cereali classici a quelli fitness, fino alle versioni più sfiziose), abbiamo tratto 5 consigli che è bene considerare quando si scelgono i cereali per iniziare bene la giornata.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
10 luglio 2024
Vari tipi di cereali nelle ciotole

I prodotti sul mercato sono tantissimi; per chi ama fare colazione con i cereali c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma i cereali per la colazione sono un prodotto che fa parte della nostra quotidianità, non uno sfizio da concedersi una volta tanto. È giusto, dunque, puntare su una scelta sana per tutti i giorni, e lasciare a un consumo più occasionale i cereali più sfiziosi (più ricchi di grassi e di zuccheri).

Come fare allora una scelta sana? Il consiglio è quello di guardare la lista degli ingredienti e i valori nutrizionali: una cosa che abbiamo fatto noi per te e che trovi nei risultati del nostro comparatore. Abbiamo analizzato le etichette di più di 170 prodotti, divisi in 3 categorie: cereali classici, fitness/salutari e golosi/per bambini.

Confrontai cereali per la prima colazione

Nella parte alta della classifica ci sono molti cereali classici di tipo semplice, cioè a base di un solo cereale, tipo fiocchi di avena, fiocchi di farro, senza zucchero e sale aggiunti né altri ingredienti. Altri prodotti con una valutazione ottima sono tra i cereali fitness e salutari, vale a dire i bastoncini di crusca ma anche i fiocchi di frumento integrale e di altri cereali, chiamati spesso special flakes. Da queste analisi sui prodotti in commercio, abbiamo tratto 5 consigli che è bene tenere a mente quando si scelgono i cerali per la colazione.

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1. Occhio a glassa, miele e zuccheri aggiunti

Lo zucchero è un nutriente di cui si raccomanda di limitare l’apporto; un po’ di zucchero, sì, per avere energia ma senza esagerare (qui un calcolatore per capire quanto zucchero c'è negli alimenti). Ci sono prodotti che non aggiungono zuccheri, altri che ne aggiungono una discreta quantità e altri ancora che aggiungono vari ingredienti dolci come il miele o la frutta disidrata, che fanno schizzare alle stelle il contenuto in zuccheri.

Pensando ai classici corn flakes, il contenuto di zucchero è circa 5-8 g/100 g a seconda delle marche, ma se passiamo alla versione glassata, il contenuto di zucchero triplica, arrivando anche a 25-30 g/100 g. Altro ingrediente che fa aumentare molto il contenuto di zuccheri è il miele, aggiunto spesso insieme a sciroppo di glucosio e zucchero, cosicché il prodotto arriva ad avere 41 g di zucchero su 100 g di prodotto. Neanche i più zuccherati cereali golosi hanno così tanto zucchero.

Un esempio?  I cereali Poggio del Farro-Farro soffiato integrale bio hanno un contenuto di zuccheri pari a 1 g/100 g. Nel Farro soffiato al miele dello stesso brand, gli zuccheri sono pari a 41 g/100 g di prodotto. Una bella differenza.

 
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2. C'è il sale nei cereali? In molti sì: fai attenzione

Ache il sale è un nutriente da limitare. Ma cosa c’entra il sale con i cereali per la prima colazione? Il sale è presente in molti alimenti; anche nei cereali viene aggiunto, per dare sapore. Fortunatamente non in tutti i prodotti; soprattutto tra i cereali classici, è possibile trovare formulazioni semplici che non hanno sale aggiunto. Tra i classici corn flakes si va da quelli di marca Più Cereali bio e Selex che non hanno sale aggiunto ai corn flakes senza glutine Alimentum di Conad che ne hanno 2,3 g/100 g. Anche in questo caso c’è una bella differenza. Con questo calcolatore puoi scoprire quanto sale è nascosto negli alimenti

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3. Per le fibre, non basta scegliere quelli "integrali"

Assumere fibra con la nostra alimentazione fa bene alla salute. Il consiglio, per arrivare ad assumerne 25 g come consigliano le linee guida, è quello di preferire i cereali integrali ai raffinati. Perché dunque non iniziare la giornata scegliendo proprio dei cereali per la prima colazione ricchi di fibra? Anche in questo caso è bene controllare la tabella nutrizionale per scegliere in maniera consapevole. 

Non basta, infatti, il termine “integrale” per avere automaticamente un prodotto con tante fibre. Ecco qualche esempio: il riso integrale non ha tante fibre; per esempio quello soffiato integrale bio di Carrefour ne ha solo 2,5g/100 g (che è comunque di più rispetto al riso soffiato classico), valore superato anche dai classici fiocchi di mais, il cui tenore di fibre è intorno ai 3 g/100 g. Più ricchi ne sono i fiocchi a base di frumento integrale con altri cereali (quelli che potremmo definire fitness) che hanno in media 6 g di fibra su 100 g di prodotto. Ma se proprio si vuole puntare sulle fibre, allora meglio orientarsi sui bastoncini di crusca che arrivano ad avere anche 15 g/100g.

Inoltre, come spieghiamo in questo articolo, non tutti i prodotti che si definiscono integrali lo sono davvero

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4. Quelli "speciali" hanno più calorie

Molti cereali sono proposti sia nella versione base sia in versioni più golose, per esempio al cioccolato o ai frutti rossi. Quanto incidono questi ingredienti sui valori nutrizionali? È soprattutto nella versione al cioccolato che si notano le differenze: il cioccolato fa aumentare il contenuto di calorie, grassi e grassi saturi. Per esempio 100 g di  Special K Classic di Kellogg’s hanno 392 kcal,  1,3 g di grassi di cui 0, 3 g di grassi saturi; gli Special K Dark chocolate dello stesso brand hanno 424 kcal, 6,1 g di grassi di cui 3,2 g di grassi saturi.

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5. Additivi: meno sono e meglio è

Per quanto riguarda gli additivi, c’è da dire che è facile trovare cereali che non ne hanno. La maggior parte dei prodotti presenti nel nostro comparatore, infatti, non ha additivi. Tra i cereali che hanno additivi, invece, troviamo citata spesso la lecitina di soia (E322), valutata come “tollerabile” nella nostra banca dati additivi, e gli emulsionanti come i mono e digliceridi degli acidi grassi, valutati “poco raccomandabili”. E i coloranti? Ci sono in pochi prodotti, ma si tratta per lo più di caroteni (E160a), additivi “accettabili”. 

Occhio anche agli ingredienti ultra-processati, ossia ingredienti creati da una serie di tecniche e processi industriali (quindi "ultra-processati) per rendere l’alimento finale più apprezzato dal palato dei consumatori: li troviamo in più della metà dei prodotti. Si tratta spesso di ingredienti dolci come lo sciroppo di glucosio, di zucchero invertito, oppure troviamo aromi o fibra aggiunta per aumentarne il tenore nel prodotto finito. 

 

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