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Reclamo per mancata trasparenza e assenza di riscontro su richiesta di pagamento
Gentile Virgin Active, scrivo per esprimere il mio forte disappunto riguardo alla gestione della richiesta di pagamento ricevuta a metà ottobre, relativa all’utilizzo di un secondo asciugamano che – secondo quanto mi è stato riferito – risalirebbe a metà settembre. Desidero sottolineare che non utilizzo mai due asciugamani e, proprio per questo motivo, ho chiesto immediatamente chiarimenti e informazioni dettagliate sulla segnalazione. Tali informazioni dovrebbero essere fornite con trasparenza, considerando che mi si sta richiedendo un pagamento aggiuntivo. A oggi, a distanza di oltre un mese dalle mie richieste e nonostante diversi solleciti inviati sia via email sia tramite assistente chat, non ho ricevuto alcun riscontro. Nel frattempo, ogni volta che accedo al club mi viene nuovamente ricordato che devo effettuare il pagamento, generando in me un crescente senso di pressione, disagio e stress emotivo. Ritengo estremamente grave che, pur chiedendomi di saldare un importo, non siate in grado – o non abbiate volontà – di fornirmi le informazioni necessarie a comprendere l’origine della richiesta. Questa mancanza di trasparenza e le ripetute sollecitazioni all’ingresso, senza alcuna risposta a fronte delle mie domande legittime, minano la mia fiducia nella società e nel rapporto tra socio e club. Come socio, trovo inaccettabile essere trattato con sospetto e senza il dovuto rispetto. L’assenza di comunicazioni chiare e puntuali potrebbe configurare un tentativo di farmi accettare una richiesta non adeguatamente motivata. Chiedo pertanto: Una spiegazione dettagliata e documentata dell’utilizzo del presunto secondo asciugamano. Una revisione della richiesta di pagamento, alla luce della mancanza di elementi a supporto. Una comunicazione formale che sospenda ogni ulteriore sollecito fino alla risoluzione della questione. Mi aspetto un riscontro tempestivo, professionale e risolutivo. Cordiali saluti,
Comuniczione poco chiara e impossibilità ad usare i miei ingressi
Con la presente desidero segnalare una serie di disservizi legati alla mia recente esperienza presso il club Virgin Active di Maciachini (Milano), che mi hanno causato disagio e un mancato utilizzo del servizio regolarmente pagato. A metà settembre mi sono recata nel club per esigenze di salute (piscina e ginnastica dolce), su indicazione medica. Necessitavo di un periodo limitato – da metà settembre a fine ottobre, prima di un soggiorno prolungato a Roma – e avevo chiesto con chiarezza la possibilità di ottenere ingressi flessibili anziché un abbonamento annuale. Dopo diverse insistenze da parte del personale verso formule annuali, mi sono stati proposti 12 ingressi + 4 omaggio, con scadenza dicembre, con l’affermazione che sarebbero stati utilizzabili anche nei club Virgin Active di Roma. Una volta sottoscritto il contratto ho scoperto che gli ingressi non erano attivi da subito, ma solo dal 1° ottobre, impedendomi quindi di utilizzare due settimane che per me erano fondamentali. Questo punto non mi era stato comunicato con chiarezza. Successivamente, durante il mio attuale soggiorno a Roma (novembre-dicembre), ho scoperto dall’app che non potevo accedere ai club cittadini, ma solo a tre club situati fuori Roma, a oltre un’ora e mezza di distanza. Quando ho richiesto spiegazioni, mi è stato detto che avrei dovuto sostenere un adeguamento di circa 50 euro in più al mese, oltre agli 84 euro già versati, per poter accedere ai club centrali. Questo non mi era stato assolutamente comunicato al momento della sottoscrizione, e rappresenta un’informazione determinante per la mia scelta. Mai avrei attivato l'abbonamanto sapendo di poterci andare, ovvio! Il percorso per ottenere una risposta è stato estremamente frammentato e stressante: – nessun contatto diretto con il club di Maciachini, – tre giorni di attesa per una richiamata, – una telefonata terminata con la chiusura della chiamata da parte dell’operatrice del Club maciachini perchè c'era gente!, – rimpalli tra call center e club, senza una soluzione concreta. A oggi mi trovo con la concreta possibilità di perdere la maggior parte dei miei ingressi, poiché: – non mi è permesso utilizzarli a Roma (contrariamente a quanto comunicato), Chi farebbe 3 ore al giorno per andare in palestra? – non sono riuscita a utilizzarli a Milano prima di partire, – le disponibilità dei posti ai corsi sono estremamente limitate, – il numero di ingressi residui è incompatibile con il periodo rimanente al mio rientro (metà dicembre). Quanto accaduto sembra configurare una comunicazione non chiara e potenzialmente scorretta, in quanto informazioni decisive (limitazioni territoriali, attivazione differita, limiti mensili) non mi sono state fornite prima della firma del contratto. Chiedo pertanto: Una soluzione immediata che mi consenta di utilizzare gli ingressi pagati, senza ulteriori costi aggiuntivi, presso un club a me accessibile. In alternativa, il rimborso degli ingressi inutilizzati per impossibilità materiale imputabile alla mancata trasparenza informativa. Una verifica interna sulle modalità di vendita e comunicazione adottate dal club di Maciachini. Resto in attesa di un vostro cortese riscontro entro 7 giorni, diversamente mi vedrò costretta a procedere nelle opportune sedi per tutelare i miei diritti di consumatrice.
Addebito indebito, abbonamento non autorizzato e violazione dei dati personali
Mi chiamo Nicola D’Alessandro, e desidero segnalare un fatto gravissimo e inaccettabile che mi è accaduto con Virgin Active Italia S.p.A., sede di Roma Casalanzio. In data 18 agosto 2025 ho sottoscritto un contratto di abbonamento presso la loro palestra, versando €84,48 come quota di attivazione (in sconto) più pro rata. Successivamente, in data 28 agosto 2025, ho regolarmente esercitato il diritto di recesso entro i 14 giorni, inviando PEC ufficiale alla loro azienda (documentata e allegata). Tutto quindi nel pieno rispetto dell’Art. 13 del contratto e degli Articoli 52 e seguenti del Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005). Dopo numerosi solleciti e settimane di attesa, mi è stato finalmente accreditato il rimborso di €84,48 in data 22 ottobre 2025. Sembrava tutto risolto, finché il 3 novembre 2025 Virgin Active ha riaddebitato la stessa somma sul mio conto, senza alcuna comunicazione, spiegazione o motivazione. Un comportamento scandaloso e privo di trasparenza, che rappresenta una violazione palese del Codice del Consumo e può configurare persino appropriazione indebita (Art. 646 del Codice Penale). Ma il peggio deve ancora venire. Dopo aver chiamato il servizio clienti (con una chiamata durata circa 15 minuti), una loro operatrice mi ha informato che risulto intestatario di un abbonamento aperto il 1° novembre 2025 per conto di una persona di nome “Valerio Pellegrino”, sempre presso la Virgin Active Roma Casalanzio. Resto senza parole: • non conosco né ho mai avuto alcun rapporto con questa persona; • non esiste alcuna omonimia tra noi; • non ho mai autorizzato o richiesto alcun abbonamento per altri. In pratica, Virgin Active mi ha associato a un contratto di un estraneo, facendomi anche pagare 84,48 euro per un abbonamento che non mi appartiene, e ora rischio persino ulteriori addebiti mensili per un servizio che non ho mai richiesto. Questo fatto rappresenta una violazione gravissima della normativa sulla privacy (Regolamento UE 679/2016 – GDPR), un errore amministrativo inaccettabile e una gestione irresponsabile dei dati personali e finanziari dei clienti. Ho già provveduto a: • inviare una PEC di diffida e messa in mora a Virgin Active Italia S.p.A., chiedendo rimborso immediato e cancellazione dei miei dati dal contratto erroneamente associato; • segnalare il caso ad Altroconsumo per la tutela dei miei diritti e per evitare che simili episodi accadano ad altri consumatori; • valutare la presentazione di denuncia-querela alle Autorità competenti per appropriazione indebita, violazione del GDPR e trattamento illecito dei dati personali. Mi aspetto da Virgin Active: 1. Il rimborso immediato dei 84,48 euro riaddebitati il 3 novembre 2025; 2. L’annullamento di qualsiasi abbonamento aperto a mio nome per conto del signor “Valerio Pellegrino”; 3. Una dichiarazione scritta ufficiale che confermi la cancellazione dei miei dati da qualsiasi posizione errata; 4. Le scuse pubbliche per la gravissima disattenzione e per il disagio causato. Ritengo che questo episodio rappresenti un precedente gravissimo, e segnalo pubblicamente quanto accaduto perché altri consumatori non si trovino nelle mie stesse condizioni. Virgin Active deve dare risposte chiare, rapide e rispettose della legge. Nicola D’Alessandro
Rimborso Attivazione e pro rata-addebito indebito
In data 18 agosto 2025 ho sottoscritto un abbonamento presso Virgin Active – sede Casa Lanzio, versando €86,00 a titolo di quota d’iscrizione e prima mensilità. In data 28 agosto 2025 ho esercitato regolarmente il diritto di recesso entro i 14 giorni, inviando la comunicazione tramite PEC all’indirizzo OPS News, come previsto dall’Art. 13 del contratto e dall’Art. 52 e seguenti del Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005). Dal 1° settembre 2025 ho iniziato a ricevere numerose chiamate e comunicazioni da parte dei collaboratori Virgin Active, i quali hanno fornito versioni discordanti: • inizialmente confermavano che la procedura di rimborso era già avviata; • successivamente, mi veniva comunicato che mancava il mio IBAN; • in un’altra occasione mi è stato riferito che mi sarebbero stati restituiti soltanto €10,00, affermazione palesemente infondata e contraria alla normativa vigente. Ricordo infatti che, secondo l’Art. 56, comma 1 del Codice del Consumo, il professionista è tenuto a rimborsare integralmente tutte le somme ricevute dal consumatore entro 14 giorni dalla comunicazione di recesso, utilizzando lo stesso mezzo di pagamento impiegato per la transazione iniziale, salvo diverso accordo espresso dal consumatore. Dopo quasi due mesi di attesa, in data 22 ottobre 2025 ho finalmente ricevuto il rimborso di €84,00. Tuttavia, in data 3 novembre 2025, senza alcuna comunicazione o giustificazione, Virgin Active ha riaddebitato lo stesso importo di €84,00 sulla mia carta, sottraendomi nuovamente una somma che mi spettava di diritto. Tale condotta configura un comportamento scorretto e contrario ai principi di correttezza e buona fede contrattuale, oltre a rappresentare una violazione del Codice del Consumo (Art. 56 e 57) e una possibile appropriazione indebita di somme restituite legittimamente a seguito di recesso. ⸻ Richiesta ad Altroconsumo: Chiedo assistenza per ottenere: 1. Il rimborso immediato degli €84,00 indebitamente riaddebitati in data 3 novembre 2025; 2. Una verifica della condotta di Virgin Active, in quanto non conforme alla normativa vigente sui diritti del consumatore; 3. L’eventuale assistenza legale per l’avvio di una procedura di denuncia o segnalazione presso le Autorità competenti (AGCM o Guardia di Finanza). ⸻ Riferimenti normativi principali: • Art. 52-59 D.lgs. 206/2005 (Codice del Consumo): disciplina del diritto di recesso nei contratti a distanza o fuori dai locali commerciali. • Art. 56, comma 1: obbligo del professionista di rimborsare tutte le somme ricevute entro 14 giorni dal recesso. • Art. 57, comma 1: il consumatore non è tenuto a sostenere alcun costo in caso di recesso tempestivo. • Art. 20 e 21: divieto di pratiche commerciali scorrette e ingannevoli. ⸻ Conclusione: Ritengo il comportamento di Virgin Active lesivo dei miei diritti di consumatore e potenzialmente sanzionabile. Chiedo pertanto che Altroconsumo intervenga affinché mi venga restituita la somma indebitamente prelevata e mi venga garantita tutela legale per i disagi subiti. Cordiali saluti, Nicola D’Alessandro
Reclamo per rinnovo non autorizzato abbonamento Virgin Active Palermo
Buongiorno, Trattasi di un reclamo in merito al rinnovo automatico del mio abbonamento avvenuto il 31/03/2025, nonostante avessi espressamente comunicato in segreteria la volontà di NON rinnovare il contratto alla sua naturale scadenza. Tale volontà è dimostrata anche dal fatto che non ho mai frequentato alcun club Virgin Active a partire da quella data (pregasi verificare elenco accessi).
Norme area relax
Buongiorno, specifico preventivamente che il mio reclamo riguarda l’HEAD OFFICE VIRGIN ACTIVE ITALIA e non specificamente il mio club di appartenenza, per cui chiedo esplicitamente che non venga inoltrato a quest’ultimo ma gestito direttamente da Virgin Active Italia. Dall’inizio del 2024 sto segnalando, evidentemente inutilmente, l’inappropriatezza di alcune delle norme affisse nelle aree relax dei vostri club: in particolare mentre nella sauna finlandese l’asciugamano sulle panche è giustamente obbligatorio (con la funzione essenziale di assorbire il sudore ed evitare che impregni le panche in legno), per quanto riguarda l’ambiente umido del bagno turco, al contrario di quanto indicato nell’avviso affisso sulla porta, non solo non deve essere obbligatorio ma addirittura sconsigliato per ragioni igieniche di segno opposto (cioè per non assorbire con l’asciugamano, che in un ambiente umido non costituisce affatto una barriera ma semmai un tramite, residui di qualsiasi tipo presenti sulle sedute). Non a caso i bagni turchi sono forniti di doccette per la pulizia delle panche, cosa non possibile nelle saune finlandesi, le quali andrebbero utilizzate prima e dopo la permanenza, e sempre per la stessa ragione mentre le ciabatte sono vietate all’interno della finlandese per non introdurre sporcizia nell’ambiente secco, sono invece consigliate come barriera protettiva nel bagno turco. Ciò nonostante non soltanto questa indicazione non è stata corretta, ma recentemente è stato aggiunto addirittura un tabellone riepilogativo che ribadisce l’obbligo di asciugamano nel bagno turco (!), ingenerando confusione nei soci che comunque affidandosi al semplice buonsenso lo ignorano nella quasi totalità. Dulcis in fundo, nell’ulteriore Regolamento Area Relax affisso all’ingresso della medesima (e che nessuno legge) si parla giustamente di obbligo di asciugamano solo per la finlandese mentre quest’ultimo non viene menzionato per il bagno turco. Ribadisco che queste contraddittorietà ingenerano confusione e possono essere motivo di inutili e spiacevoli polemiche tra gli utilizzatori. Chi ha ritenuto per eccesso di zelo di indicare l’obbligo di asciugamano per il bagno turco non ne conosce evidentemente la fruizione corretta né la differenza sostanziale rispetto all’ambiente totalmente diverso della sauna secca, e avrebbe dovuto documentarsi meglio. Ripeto quindi una volta di più la mia richiesta di correggere gli avvisi apposti eliminando la menzione all’asciugamano per quanto riguarda il bagno turco, e uniformandoli così al Regolamento Area Relax bianco posto all’ingresso. In attesa di vostro puntuale riscontro, cordiali saluti. Allego alla presente: 1) Consigli generali per la sauna e il bagno turco: errati per quanto riguarda l’indicazione di asciugamano nel bagno turco per motivi igienici (in quanto per gli stessi motivi è semmai da sconsigliarsi) 2) Avviso sulle porte dei bagni turchi: errati come sopra 3) Avvisi sulle porte delle saune finlandesi: corretti 4) Regolamento Area Relax: corretto ma poco visibile
Tre aumenti in soli 6 mesi!!
Buongiorno, Sono un vostro abbonato alla sede di Roma Balduina con il contratto SMART Open Flexi Mese Premium Plus. In soli 6 mesi il prezzo dell'abbonamento con rinnovo trimestrale è passato da 71 euro al mese, a 89 euro al mese a 97 euro al mese (a partire dal prossimo primo novembre). Avevo già chiesto spiegazioni per il primo aumento, ora è arrivato il secondo aumento, ma il servizio che ricevo è sempre lo stesso. Uso la piscina 4 volte al mese, non mi serve niente di più, non voglio palestra, non voglio training online, non voglio lezioni, voglio solo andare in piscina 1 volta a settimana. Attendo gentilmente un vostro contatto, grazie mille Samir Zakaria
Impossibilità di recedere il contratto nonostante io non vivi più a Roma
Buongiorno, purtroppo gli addetti della Virgin di Balduina non hanno saputo aiutarmi come avevo sperato, nonostante avessi portato una dichiarazione del mio datore di lavoro di passaggio a smart working, la loro risposta è stata: al momento della tua registrazione eri già residente in Molise quindi ad oggi la situazione rimane invariata e non costituisce una prova che tu sia realmente tornato in Molise. Nel frattempo non frequento la palestra da Agosto ma loro continuano a prendermi 125 € di quota più altri 125€ di quota della mia compagna (avevo deciso di pagare io per lei) . Fatto sta che entrambi lavoriamo in Smart working e siamo tornati in Molise dal 1 di Settembre. Avendo entrambi già pagato 6 Mesi ci hanno proposto, come da clausola, di saldare la metà dei mesi restanti per chiudere l’abbonamento, ovvero 3 mesi. Trovo la metodologia troppo troppo vincolante e pericolosa, metti chi ha davvero problemi economici sopravvenuti rimarrà bloccato in Virgin fino alla fine, per una palestra!!!!
MANCATA PROFESSIONALITA' AL DESK
Spett.le Virgin Active, con la presente desidero segnalare un episodio spiacevole accaduto in data 20.09 presso il club Roma Calasanzio. Mi sono rivolta al desk unicamente per chiedere informazioni sulla scadenza del mio abbonamento e, sin dall’inizio, ho ricevuto un atteggiamento che ho percepito come irriverente e poco professionale. Invece di trovare ascolto e supporto, mi sono trovata di fronte a risposte maleducate e non in linea con gli standard di qualità e attenzione che mi aspetto da Virgin Active. Ritengo che il rapporto con i clienti debba sempre basarsi su educazione, rispetto e disponibilità. È naturale che possano sorgere problemi o incomprensioni, ma ciò che fa la differenza è il modo in cui vengono gestiti: il cliente si aspetta ascolto e soluzioni, non conflitto. Aggiungo, inoltre, che da oltre sei anni svolgo anch’io un lavoro a stretto contatto con clienti e pazienti e so bene quanto il rispetto e la professionalità siano essenziali. In tutta la mia esperienza non mi sono mai permessa di assumere un simile atteggiamento, perché un comportamento del genere non si sarebbe considerato tollerabile. Per questo motivo non trovo accettabile essere trattata così, tanto più da un servizio che pago regolarmente e con fiducia. Con questa segnalazione non intendo polemizzare, ma portare all’attenzione dei responsabili la necessità che episodi simili non si ripetano, affinché l’immagine di qualità che contraddistingue Virgin Active sia sempre garantita. Resto in attesa di un vostro cortese riscontro e porgo distinti saluti.
ANNULLAMENTO ABBONAMENTO
Oggetto: Reclamo per impossibilità di usufruire del servizio e richiesta annullamento abbonamento Virgin Active Mittente: Carmine Alessandro Sammario nato il 19/10/2000 a Melfi (PZ) residente in Rapolla (PZ) Destinatario: Virgin Active Italia S.p.A. Tramite: Altroconsumo Spett.le Virgin Active, con la presente desidero inoltrare formale reclamo in merito al mio abbonamento presso la Vostra società. Ho sottoscritto un abbonamento con Virgin Active, ma, essendo residente a Rapolla (PZ), non ho alcuna possibilità concreta di usufruire delle Vostre strutture, che si trovano esclusivamente a Milano o comunque in località molto distanti dalla mia residenza. Per tale ragione ho chiesto l’annullamento del contratto, allegando i miei documenti di identità già inviati in precedenza. Nonostante ciò, la Vostra società mi ha richiesto ulteriori documenti personali, la cui richiesta ritengo eccessiva e non giustificata, in quanto Virgin Active non riveste alcuna autorità per esigere certificazioni aggiuntive al di fuori di quelle strettamente necessarie per l’identificazione del cliente. A causa di tale situazione, mi trovo nell’impossibilità oggettiva di utilizzare il servizio per il quale ho pagato, subendo un evidente danno economico. Pertanto, con la presente chiedo formalmente: 1. L’annullamento immediato del mio abbonamento; 2. L’interruzione di ogni ulteriore addebito;. In mancanza di riscontro entro 15 giorni dalla ricezione della presente, mi vedrò costretto a procedere tramite le associazioni dei consumatori competenti e, se necessario, per vie legali. Resto in attesa di un Vostro sollecito riscontro. Cordiali saluti, Rapolla, 14/09/25 Firma Carmine Alessandro Sammario
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