Bacheca dei reclami
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Problema con Dolcumento
Spett. Dolcumento In data ]19/10/2024ho ho chiesto una visura per un automobile al BRA concordando un corrispettivo pari a [€6,90]. [Ho accettato le condizione ed ho pagato la somma richiesta,in data 30/11/2024 e stata prelevata dal mio conto bancario somma di €49,50 per il costo di un abbonamento non richiesto, ] In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.
Sottoscrittozione fraudolenta
Ho utilizzato un servizio di generazione PDF in data 22 Novembre che a fronte del pagamento di 0,95 € mi offriva l'utilizzo della piattaforma per 7 giorni. https://thebestpdf.com/it/choose-plan?upload-file=true Al termine dei 7 giorni mi sono stati fatturati e scalati dalla carta di credito 39,95€. Ho trovato tra le richieste a voi fatte quella di un altro utente che nel 2022 aveva subito la stessa condotta fraudolenta dal medesimo sito internet. A richiesta di rimborso, l'azienda mi comunica che nella mail che mi avevano inviato una volta pagato il servizio era scritto che se entro 7 giorni non avrei dato disdetta mi avrebbero addebitato 39,95€ al mese. Ma questa precisazione nel sito dove ho acquistato il servizio non era per niente chiara. Cordiali saluti Andrea Aglani T. 3534088719
Pagamento abbonamento non autorizzato
Buongiorno, in data 31/10/2024 ho utilizzato il servizio di www.resumaker.it per la creazione di un curriculum vitae al costo di euro 0,99 , pagato regoralmente tramite carta prepagata . Il giorno 14 novembre mi è arrivata una notifica della banca dell'addebito di euro 29,99. Io naturalmente volevo fare solo il primo movimento e non attivare un abbonamento .Chiedo pertanto che mi venga restituita tutta la somma dovuta. Cordiali Saluti
ERRATO ACCERTAMENTO PER OMESSA DICHIARAZIONE
Buongiorno, ho ricevuto in data 7/11/2024 un accertamento esecutivo d'ufficio per omessa dichiarazione della TARI intestato a mia figlia (cfr allegato) per il periodo 01/10/2020 al 30/09/2022. In tale periodo mia figlia, residente a Bari, e studentessa fuorisede a Roma ha fittato una SOLA stanza in un appartamento in condivisione con altra studentessa con contratto di fitto separato. L' accertamento notificato a mia figlia è per l'intero appartamento. Premesso che non ho mai ricevuto bollettini da pagare nè dalla proprietaria di casa, ne quanto meno dalla società AMA, chiedo un ricalcolo della TARI e della sanzione per la sola stanza fittata da mia figlia. Chiedo indicazioni su come procedere considerato che per poter usufuire della sanzione ridotta 1/3, il pagamento deve essere effettuato entro il 27/12. In attesa di un vs cortese riscontro, Cordiali Saluti
Truffa Prontovisure.com
Spett. Prontovisure.com In data 24/11/2024 ho richiesto una Visura online, tramite targa, per avere delle informazioni su un'auto usata che stavo valutando per l'acquisto. Approvo la transazione di 6,90€ per la VISURA [NON L'ABBONAMENTO, non indicato] ed in data 27/11 mi ritrovo un addebito di 49,50€ per la sottoscrizione dell'abbonamento mensile di Prontovisure.com. è chiaro che si tratta di una pratica commerciale scorretta e chiedo immediato risarcimento.
Abbonamento attivato senza alcun avviso!
Buonasera, scrivo in merito al sito per visure DOLCUMENTO.com quale giá contattato telefonicamente in quanto mi sono accorto dopo ben due anni di essermi abbonato senza alcuna colpa e preavviso EVIDENTE al loro abbonamento mensile di 44,90€. Ho acquistato una visura per 6,90€ ben leggibile e ben esplicitato senza mai più usufruire di nessun altro servizio, ma continuando a pagare il loro abbonamento a mia insaputa poiché mai ricevuta alcuna mail con promemoria di rinnovo abbonamento ne tantomeno alcuna ricevuta o fattura ( non danno la possibilità di selezionare per riceverla neanche per la visura di 6,90€). La cifra non è di poco bensì supera i 1000€, dato che ho pagato un abbonamento mensile ripeto di 44.90€ per più di 24 mesi. Mi sono messo in contatto con il servizio clienti, precisamente con il responsabile, il sig.Daniele, persona alquanto scorbutica che con estrema superbia ha fatto praticamente a gara su chi fosse più acculturato in economia e commercio e lingua italiana senza prendere le parti e la tutela di un semplice consumatore. Invito l’azienda a rimborsare la cifra ESTORTA dalle mie tasche senza alcun avviso se non con una scritta minuscola in fondo ad una mail contenente tutt’altre informazioni messe in evidenza! Reinvito l’azienda a rimborsarmi in quanto ho usufruito di un solo ed unico servizio PAGANDOLO. Provvederò altrimenti per vie legali e con l’aiuto delle autorità competenti.
Richiesta di pagamento vessatoria
Sostituisci a questo tFormulo la presente per contestare fermamente la legittimità della vostra pretesa creditoria contenuta nel sollecito di pagamento del 04.09.2024 relativo ad un supposto parcheggio da voi dichiarato effettuato in data 30.07.2024 in Via Guglielmo Marconi Frascati. Rilevo, infatti, che le modalità di rilevazione della targa di riconoscimento del veicolo non rispondono ad alcun requisito minimo di legittimità previsto dal nostro ordinamento giuridico e pertanto le immagini eventualmente rilevate da un sistema non omologato né revisionato, come pure le date e gli orari delle rilevazioni, risultando privi dei requisiti minimi di attendibilità, non possono essere utilizzate a scopi sanzionatori o applicativi di qualsivoglia penale contrattuale. Faccio presente al riguardo che i sistemi di rilevazione delle targhe di riconoscimento dei veicoli devono essere qualificati quali strumenti di misura e, come tali, soggetti all’osservanza dei canoni della Metrologia legale in quanto impiegati per scopi legali. Rappresento poi che con l’emanazione della direttiva comunitaria 2004/22/CE del 31.03.2004 relativa agli Strumenti di Misura - meglio conosciuta come direttiva MID (Measuring Instruments Directive) -, recepita con D.Lgs. 02.02.2007, n. 22, in vigore dal 18.03.2007, poi novellata dalla direttiva 2014/32/UE del 26.02.2014, attuata a mezzo del D.Lgs. 19.05.201, n. 84, è stato introdotto nel vigente ordinamento, il principio dei “controlli metrologici legali”, ovvero controlli per motivi di interesse pubblico, sanità pubblica, sicurezza pubblica, ordine pubblico, protezione dell'ambiente, imposizione di tasse e diritti, tutela dei consumatori e lealtà delle transazioni commerciali, intesi a verificare che uno strumento di misura sia in grado di svolgere le funzioni cui è destinato (art.4, comma c) della direttiva MID. La notevole novazione introdotta dalla direttiva MID non è incentrata sullo strumento di misura ex se, bensì sulla sua specifica destinazione d’uso, ed essendo fuor di dubbio che i sistemi di rilevazione aventi lo scopo di effettuare verifiche sulle targhe sono strumenti e/o sistemi di misura finalizzati agli “scopi legali” declinati nella direttiva MID, in quanto destinati a controlli per motivi di transazioni commerciali, sono soggetti all’osservanza dei vigenti canoni della Metrologia legale applicabili. Ebbene, per poter essere utilizzati ai fini anzidetti, tali categorie di strumenti dovranno essere approvati e legalizzati secondo i vigenti canoni metrologico legali della normativa interna nazionale. Al riguardo, lo stesso MIMIT, all’indirizzo Web: https://www.mimit.gov.it/it/metrologia/sistema-digaranzia-della-qualita-82896365, fornisce una dettagliata e precisa procedura, ivi compreso il facsimile di domanda di ammissione alla verificazione metrica ed alla legalizzazione, da presentarsi ai sensi degli artt. 6 e 7 del R.D. 226/1902. Rammento, inoltre, che la ormai costante giurisprudenza in tema di rilevazioni di transiti e targhe a mezzo di sistemi elettronici (da ultima Cassazione n. 10505/24) utilizzati dalla Pubblica Amministrazione, ha sancito la necessità della sottoposizione di qualsivoglia dei suddetti sistemi elettronici di rilevazione al procedimento Ministeriale di omologazione, ciò a pena di illegittimità della rilevazione. E’ quindi facile dedurre che se risulta illegittima la rilevazione di dati ad opera di un sistema elettronico privo della necessaria omologazione utilizzato dalla Pubblica Amministrazione, dovrà a maggior ragione ritenersi parimenti illegittimo un sistema analogo utilizzato da un privato. In conclusione, il sistema da voi utilizzato per l’accertamento della eventuale sosta risulta privo dei requisiti di legalità atti a consentirne l’utilizzo per lo scopo cui è stato da voi destinato e pertanto le rilevazioni da esso effettuate si palesano affette in radice da nullità assoluta, risultando illegittima e infondata, anche sotto il profilo probatorio, l’attività accertativa strumentale svolta a fini contrattuali. Segnalo, inoltre, che: a) l’informativa contrattuale e l’informativa privacy affissi in loco sono incompleti, fuorvianti ed ingannatori; b) il contratto di parcheggio non è affisso in loco né è reperibile sul vs. sito web, con ogni conseguenza in ordine alla nullità della clausola che prevede una tariffa oraria (o “penale” che la si voglia appellare) in quanto palesemente vessatoria giacchè contenente la previsione di una tariffa/penale fuori mercato; c) le modalità di conclusione del contratto di parcheggio non rispettano i dettami degli artt. 1336 e 1341 del codice civile in quanto non viene rilasciato alcun biglietto all’ingresso dell’area, la sbarra perennemente alzata e l’inesistenza di altro sistema di blocco non fanno percepire all’utente l’accesso ad un’area vincolata e regolamentata, il rilevamento automatico della sosta avviene da remoto attraverso la registrazione delle immagini delle auto che accedono all’area. Nessun comportamento esplicito viene richiesto all’utente per la conclusione del contratto se non quello di parcheggiare nell’area; d) le informazioni sull’onerosità del servizio di parcheggio sono totalmente ingannatorie atteso che viene dato estremamente maggior risalto alla informazione circa la gratuità del parcheggio per la prima ora rispetto alla onerosissima tariffa applicata dal 60° minuto di parcheggio in poi; e) l’inciso “per la durata massima stabilita” risulta generico e, come tale, non pienamente intelleggibile dal malcapitato utente (che peraltro accede liberamente all’area); f) quand’anche (ragionando per assurdo) le immagini della targa rilevate dal sistema potessero essere ritenute legittime, non potrebbero comunque costituire una valida prova della permanenza continuata del veicolo oltre la durata massima stabilita nell’area da voi indicata, ciò in ragione del fatto che il veicolo ben avrebbe potuto uscire dall’area entro il 60° minuto per poi rientrarvi per una seconda sessione di parcheggio conclusasi entro la durata massima stabilita; g) gli orari di ingresso ed uscita dal parcheggio, essendo stati rilevati da un sistema elettronico privo di qualsivoglia attendibilità metrologica e gestito in completa autonomia da una delle due parti contrattuali, non avendo alcuna affidabilità sono totalmente privi di valore probatorio. In ragione di quanto precede, vi diffido dall’avanzare nei miei confronti ulteriori irricevibili richieste di pagamento segnalandovi che in caso contrario mi vedrò costretta a tutelare i miei interessi nelle opportune sedi giudiziari sia civili che penali. Inoltre l’inciso “per la durata massima stabilita” risulta generico non pienamente apprezzabile dal consumatore (che peraltro accede liberamente all’area) poiché non è contestualmente indicata l’entità di tale periodo massimo. L’intero punto risulta peraltro fuorviante e ingannevole. Aggiungo inoltre che la prima lettera inviatami tramite semplice busta affrancata dopo due mesi era già maggiorata di "presunti interessi" poichè incapaci di risalire ai miei dati personali con violazione della privacy. Le lettere si concludono con la minaccia di agire tramite azioni legali per un contratto che non ho mai accettato ne sottoscritto, inolte la lettera non è correlata ne da foto della mia targa ne da altre prove che la mia macchina fosse rimasta parcheggiata li per un tempo superiore a quello nel quale ho fatto gli acquisti nel supermercato. Faccio notare inoltre che verso la vostra società sono state mosse e vinte diverse class action da grupoi di consumatori e che il vostro caso è stato anche analizzato da testate nazionali RICHIEDO QUINDI LA CESSAZIONE DELLE VESSAZIONI E RICHIESTE DI PAGAMENTO
Mancato pagamento pedaggio
Buonasera. la mia azienda ha ricevuto tramite pec una lettera di mancato pagamento del pedaggio pratica numero N.3AAV2634 , dell’importo di 9,08€. Di preciso STAZIONE ENTRATA PEGOGNAGA USCITA MANTOVA NORD in data 04/12/2020 Si dia il caso che questa notifica per mancato pagamento del pedaggio è errata o è pressoché una truffa, visto che l'auto aziendale in quella data e neanche nelle date precedenti e successive si trovava in quei posti .Quindi gentilmente eliminate questa notifica perché o è errata o è una truffa. O altrimenti procedo per via legale. Grazie
Merce non arrivata
Spett.talea group in data 11/11/2024 ho effettuato un bonifico di 50.07 euro per acquisto crocchette monge al cinghiale ad oggi nessuno mi risponde e merce non arrivata In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.
ORAL-B Raddoppia Risparmia - comunicazione non convalida [#544629165513]
Buonasera, nonostante io abbia regolarmente acquistato online i prodotti oggetto di promozione e abbia diritto al rimborso la mia richiesta non è stata convalidata perchè la ricevuta rilasciata per mail dal supermercato non è stata ritenuta da voi valida benchè la società dove ho acquistato, dopo mia richiesta, abbia confermato che il documento è valido ai fini fiscali e soprattutto che è l'unico documento che rilascia (a meno che non sia richiesta la fattura). Poichè sono solita partecipare a queste iniziative ed è la prima volta che la medesima tipologia di documento dove appunto è presente il pagamento (contratto di compravendita perfezionato) mi viene rigettato sono a chiedere di validare la mia partecipazione. Elisa
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