Cosa mangiare in caso di febbre? Tra falsi miti e buone abitudini
Quando arriva l’influenza, molti si chiedono “cosa mangiare con la febbre” o se sia meglio mangiare poco o niente. In realtà, non esistono cibi da evitare o da preferire, ma alimenti e abitudini che aiutano il corpo a recuperare le energie e mantenere l’idratazione. Vediamo quali.

Meglio mangiare qualcosa o non mangiare nulla? Meglio mangiare in bianco? Il classico brodino di pollo fa bene? E una bella spremuta d’arancia? Ogni dubbio è legittimo quando si sta male e l’idea di “fare qualcosa” — anche solo scegliere i cibi giusti — ci restituisce un certo senso di controllo. Perciò, in questo dossier risponderemo alle domande più disparate su febbre e alimentazione, anche alla domanda cruciale: “si può mangiare la pizza quando si ha la febbre”?
Tornando seri, è bene dire subito che non esistono alimenti più indicati, ma abitudini che aiutano il corpo a recuperare le energie necessarie, mantenere l’idratazione e non affaticare l’organismo nel momento in cui ha ben altro a cui pensare, cioè guarire. Meglio preferire cibi leggeri, digeribili e ricchi di liquidi. Se non si ha appetito, non è necessario sforzarsi o forzare chi sta male: l’importante è non scordarsi di bere a sufficienza.
Ecco cosa sapere per distinguere tra miti popolari e indicazioni supportate dalle evidenze scientifiche.
Torna all'inizioHo la febbre: cosa è meglio mangiare?
Non ci giriamo attorno: si può mangiare tutto. Ma quando si ha la febbre, non si ha davvero voglia di mangiare di tutto. Né si ha sempre voglia di mangiare. Vediamo cosa può fare al caso nostro quando abbiamo la febbre.
Nutrirsi e idratarsi al meglio quando si ha la febbre
Quando si ha la febbre, la richiesta di energia da parte del corpo aumenta. Mantenere una temperatura più elevata del solito è un compito dispendioso per l’organismo. Per questo motivo è importante dare al corpo la benzina necessaria a sostenere la risposta immunitaria, ma senza esagerare. Non servono cibi particolarmente calorici o ricchi di particolari nutrienti: la febbre non richiede una “dieta speciale”, ma un’alimentazione equilibrata e idratante.
Cosa scegliere? Ecco alcuni esempi:
- brodi vegetali o di carne, che forniscono nutrienti utili e liquidi;
- zuppe e minestre con cereali integrali o legumi ben cotti;
- riso o pasta poco condita o in bianco;
- cibi morbidi e facili da digerire, come del purè o delle verdure cotte;
- frutta ricca d’acqua (mele, arance, clementine...) o morbida (banana);
- yogurt o formaggi freschi, se ben tollerati.
Non c’è nulla che sia vietato o che vada preferito. L’obiettivo è uno solo: non restare a digiuno e preservare l’idratazione.
Quando si ha la febbre, si perdono più liquidi e sali minerali per via della sudorazione e della respirazione più rapida. Bere più del solito è fondamentale: acqua, tisane, infusi e tè, magari con un po’ di miele (che in caso di tosse e mal di gola, può aiutare). Non servono soluzioni reidratanti da farmacia, utili solo in caso di forte diarrea e/o vomito. Se si fa fatica a bere, si può aromatizzare l’acqua con della frutta o con degli insaporitori commerciali.
Febbre alta, a 38 o a 39° C: cambia qualcosa?
In generale, no. La scelta di cosa mangiare non è influenzata da quanto è alta la febbre. La temperatura in sé non impone restrizioni particolari, né determina la scelta di specifici alimenti. Purtroppo, non esistono né cibi, né regimi alimentari che favoriscono la guarigione, o che aiutino ad abbassare la febbre. Per questo, ci sono farmaci sicuri ed efficaci.
Quando si ha la febbre, la scelta di cosa mangiare è dettata da due sole cose: presenza di nausea o appetito. Con la febbre a 38° C, è più facile tollerare un pasto leggero e caldo; oltre i 39°C è normale non avere fame e preferire alimenti semi-liquidi e tiepidi o freschi. Meglio puntare su porzioni piccole ma frequenti e accettare che l’appetito tornerà quando si starà meglio.
Se non si ha appetito: come alimentarsi senza forzarsi
Alcune persone si preoccupano di “non mangiare abbastanza” quando hanno la febbre, temendo che saltare un pasto possa indebolire le difese. Non c’è nulla di strano se non si ha appetito quando si è malati: è normale. Le linee guida sulla gestione della febbre invitano a non forzare l’alimentazione, neanche nei bambini.
Se si è particolarmente inappetenti, meglio privilegiare cibi facili da assumere e digerire, come:
- cibi liquidi o semi-liquidi, come yogurt e frullati, brodi e passati di verdura;
- cibi semplici, dal sapore neutro, come pasta o riso in bianco, o un purè di patate
Se si ha voglia, nulla vieta di mangiare delle piccole porzioni di pesce, latticini o uova. Saltare un pasto non è un problema, purché si continui a bere a sufficienza.
Meglio cibi caldi o freddi quando si ha la febbre?
Non c’è una regola. La temperatura dei cibi non influenza la temperatura corporea. La scelta è solo questione di gusti personali e di esigenze: se la gola fa male e brucia, qualcosa di fresco aiuta sicuramente. Se invece la febbre sale, qualcosa di caldo può dare un certo senso di accudimento.
Torna all'inizioCosa non mangiare quando si ha la febbre
Non c’è nulla che non si possa mangiare, ma ci sono degli alimenti che è meglio rimandare a quando si sarà guariti (e che sarebbe meglio limitare anche quando si sta bene). Sono i cibi grassi, fritti e troppo conditi, che richiedono ore per essere digeriti. Oltre a darci un inutile senso di pesantezza, possono favorire il reflusso gastroesofageo quando andiamo a sdraiarci.
Meglio evitare:
- fritti, salumi e carni lavorate, formaggi stagionati, piatti molto conditi, salse;
- junk food e fast food (spesso troppo salati e grassi);
- merendine e snack dolci o salati, ma anche dolci fatti in casa.
Le uniche bevande da evitare sono gli alcolici, perché disidratano, ma soprattutto per evitare interazioni con i medicinali che assumiamo. Per il resto, non c’è nessuna bevanda vietata.
Torna all'inizioFalsi miti su febbre e alimentazione
Nessun alimento fa abbassare o alzare la febbre, né influenza la guarigione. Non serve mangiare nulla di particolare quando si sta male, né dobbiamo privarci di qualcosa.
Mangiare in bianco aiuta?
È uno dei consigli più ripetuti, ma anche uno dei più vaghi. Nell’immaginario comune, “mangiare in bianco” significa forzarsi a mangiare riso scondito, pasta lessa, patate e crackers: quasi un rituale di purificazione alimentare. In realtà, non esistono basi scientifiche che colleghino il colore o la semplicità apparente dei cibi al miglioramento della febbre o di uno stato influenzale. Mangiare in modo blando può avere senso se lo stomaco è “sottosopra” o se c’è un po’ di nausea, ma una dieta “in bianco” non accelera il recupero e può anzi risultare nutrizionalmente povera. Secondo le linee guida per una sana alimentazione, l’alimentazione dovrebbe restare varia, semplicemente adattata al momento, ma comunque equilibrata.
Il brodo di pollo è davvero un toccasana?
No. Non c’è nulla nel brodo di pollo che favorisca la guarigione o che in qualche modo faciliti l’organismo e le difese immunitarie. Il brodo (non solo di pollo) fornisce liquidi, sali minerali e altri nutrienti che aiutano il corpo a recuperare le energie, ma non ha nulla di speciale. Se il brodo fa miracoli, è più una questione di gusti e di effetto placebo.
Con la febbre è meglio digiunare o mangiare un po’ di più?
Nessuno dei due. La restrizione calorica prolungata non è utile al sistema immunitario e all’organismo in generale, che durante la febbre si trova in un momento di particolare dispendio energetico. Dall’altro lato, non è neppure il caso di forzarsi a mangiare di più di quanto ci si senta: il corpo ha più che altro l’esigenza di riposarsi ed è meglio non affaticarlo con lunghe digestioni. È preferibile fare pasti piccoli e frequenti e seguire il proprio appetito, evitando il digiuno e gli eccessi.
Agrumi, vitamina C e altre convinzioni da rivedere
La vitamina Cè sicuramente utile al nostro sistema immunitario, ma non previene né accelera la guarigione delle malattie febbrili. Agrumi, kiwi e tutti i frutti che ne contengono in quantità restano ottimi alimenti, sempre e anche in caso di febbre, ma non c’è alcuna ragione di forzarsi a bere spremute di arancia, né bisogno di assumere compresse di vitamina C Torna all'inizioDubbi pratici: cosa si può e non si può mangiare
Lo ripetiamo: si può mangiare tutto, ma è meglio assecondare la voglia del nostro corpo di riposare e non affaticarsi in digestioni complicate. Seguire il buon senso è il primo consiglio: se poi ci si vuole concedere una coccola con un dolcetto o un pezzo di focaccia, nulla osta: l’obiettivo è stare bene.
Si può mangiare lo yogurt con la febbre?
Sì, assolutamente. Se è ben tollerato, lo yogurt va benissimo, che sia bianco o zuccherato. Va mangiato perché ci piace e non perché si pensa abbia particolari proprietà curative. Lo yogurt non contiene microrganismi probiotici. I suoi batteri, infatti, non superano indenni la barriera gastrica, arrivando perlopiù non vitali nell’intestino, dove di norma i probiotici agiscono. Non c’è nessuna attività terapeutica su cui contare davvero, cosa che purtroppo vale anche per i probiotici veri e propri.
Si può mangiare la pizza con la febbre?
Sì, certo. Non c’è nulla nella pizza che possa farci male. Attenzione, però: la pizza è un alimento complesso da digerire. È ricca di grassi, sale e le porzioni sono di solito abbondanti. Le tempistiche delle digestioni sono lunghe e forse non è il caso di appesantire l’organismo, specie se passiamo la maggior parte delle ore a letto. Se si ha voglia di pizza o di focaccia, meglio limitarsi ad un assaggio.
Si possono mangiare le uova con la febbre?
Sì, non c’è nessun problema. Anzi, le uova sono un alimento che fornisce nutrienti utili all’organismo e il sapore blando può aiutare in caso di inappetenza. Meglio prepararle in modo leggero (sode o strapazzate) evitando di friggerle.
Si può mangiare il gelato con la febbre?
Sì, si può mangiare il gelato anche se si ha la febbre. Il gelato, pur essendo freddo, non abbassa la temperatura corporea né la fa aumentare; può causare brividi, ma non un rialzo termico. Essendo fresco, può lenire il mal di gola e, in caso di inappetenza, sapore e consistenza possono far tornare l’acquolina. Va considerato però come una coccola, non una regola: è importante mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata.
Che frutta mangiare con la febbre?
Si può mangiare qualunque frutto si desideri. Frutta più o meno ricca di acqua, più o meno zuccherina, poco cambia: la frutta è importante nella dieta di tutti i giorni e lo rimane anche in caso di febbre. Vista la necessità di rimanere idratati, è sempre consigliato prediligere frutta ricca d’acqua, ma non c’è nulla di male nel mangiare una banana.
Cosa mangiare a cena con la febbre
Quando la sera l’appetito è scarso, meglio puntare su piatti unici leggeri:
- vellutata di verdure con riso o pastina;
- filetto di pesce con purè e verdure al vapore;
- zuppa di legumi e cereali con un filo d’olio;
- yogurt con miele e banana, se non si vuole cucinare.
Sono solo alcuni esempi. Come abbiamo avuto modo di spiegare, con la febbre si può mangiare tutto, senza esagerare.