Assegno sociale: chi lo può ricevere, a quanto ammonta, come si richiede
L’assegno sociale, che ha sostituito la pensione sociale, nel 2025 permette di ottenere 538 euro al mese per 13 mensilità. Per ottenerlo bisogna presentare la domanda all’Inps. Vediamo insieme quali sono i requisiti necessari e come fare per richiederlo.

Una volta c’era la pensione sociale, garantita agli ultra 65enni privi di reddito e benché continui ad essere erogata a chi l’ha ricevuta in passato e continui a possedere le caratteristiche necessarie per percepirla, dal 1996 è stata sostituita dall’assegno sociale che spetta a chi versa in situazione economica disagiata a prescindere dal versamento dei contributi previdenziali.
L’assegno sociale non deve esser confuso con l’assegno di inclusione sociale che è la misura che ha sostituito il reddito di cittadinanza. In questo dossier trovi tutte le informazioni che ti serve sapere sull’assegno di inclusione sociale.
Torna all'inizioAssegno sociale: i requisiti
L'assegno sociale è destinato ai cittadini italiani, comunitari iscritti all'anagrafe del Comune di residenza, extracomunitari familiari di cittadino comunitario, extracomunitari titolati di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e ai cittadini stranieri o apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.
Per ottenere l'assegno sociale bisogna possedere contemporaneamente i seguenti requisiti:
- 67 anni di età;
- stato di bisogno economico;
- cittadinanza italiana e situazioni equiparate;
- residenza effettiva in Italia;
- requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia.
Assegno sociale: gli importi
L’importo dell’assegno sociale viene determinato annualmente per adeguarlo al costo della vita, pertanto in base al decreto che stabilisce l’adeguamento automatico delle pensioni (c.d. perequazione) anche questo importo viene rivisto al rialzo. Infatti, per il 2024 era di 534,41 euro per 13 mensilità mentre per il 2025 l'assegno è passato a 538,68 euro.
Occorre però fare attenzione, perché questo importo è quello massimo ottenibile, infatti, in presenza di altri redditi propri o del coniuge si ottiene solo la differenza tra questi e l’importo massimo che, nel caso di matrimonio si considera per due.
I limiti di reddito
Per calcolare l’importo dell’assegno sociale occorre utilizzare i valori dell’assegno dell’anno precedente,in pratica, si considerano 534,41 euro per 13, cioè 6.947,33 euro annui (13.894,66 annui in caso di coniugi), da cui si sottrae il reddito percepito. La differenza viene divisa per 13 e si ottiene l’importo mensile.
Ad esempio, se una persona sola percepisce un reddito di 1200 euro all’anno l’assegno sociale sarà di 442,10 euro mensili. Infatti dobbiamo sottrarre da 6.947,33 euro i 1.200 euro, il risultato di 5.747,33 va diviso per 13 e si ottiene l’importo di 442,10 euro mensili.
I redditi da considerare
La verifica dei redditi viene fatta ogni anno dall’INPS per cui, l’anno successivo, in base alla dichiarazione reddituale resa da chi lo percepisce l’ente provvede alla liquidazione definitiva, alla modifica o alla sospensione. Per presentare la dichiarazione reddituale occorre presentare all’Inps il modello RED direttamente online oppure tramite Caf o telefonicamente tramite il contact center dell’Inps. In pratica, l’erogazione dell’assegno sociale è provvisoria, dopo la presentazione del modello RED nel mese di marzo o della dichiarazione dei redditi tra maggio e settembre l’INPS, fa le verifiche del caso e effettua il conguaglio dell’assegno realmente spettante entro il mese di luglio dell’anno successivo.
Il diritto all’assegno e il suo importo sono verificati in base al reddito di chi lo chiede ed eventualmente di quello del coniuge se risulta sposato. I redditi che vengono considerati sono:
- i redditi netti tassati con l’Irpef (si considera quindi l’importo percepito senza tasse e contributi);
- i redditi esenti da imposta;
- i redditi tassati alla fonte a titolo d'imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
- i redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e Società per Azioni, ecc.;
- i redditi di terreni e fabbricati;
- le pensioni di guerra;
- le rendite vitalizie erogate dall'INAIL;
- le pensioni dirette erogate da Stati esteri;
- le pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
- gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.
Ai fini dell'attribuzione non si considerano invece:
- il TFR e le sue anticipazioni e gli stipendi arretrati che sono tassati con imposta sostitutiva;
- il reddito della casa di abitazione;
- le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
Assegno sociale 2025: come presentare la domanda
La domanda deve essere presentata online il sito dell’INPS attraverso il servizio dedicato, loggandosi tramite SPID, CIE o CNS o tramite il Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile. In alternativa è possibile rivolgersi ai patronati.
L’assegno, una volta riconosciuto, ha decorrenza dal mese successivo a quello di presentazione della domanda; pertanto, al primo pagamento verranno riconosciuti gli arretrati. Infatti, l’INPS impiega circa 45 giorni per definire la spettanza o meno della misura.
Torna all'inizioLe maggiorazioni dell’assegno sociale
Dai 65 e fino ai 69 anni l'importo dell'assegno sociale viene maggiorato di una quota fissa di 12,92 euro al mese. Anche in questo caso si considera il reddito percepito per ottenerla interamente o parzialmente. A differenza dell’assegno sociale, tra i redditi considerati per la spettanza si considerano anche il TFR e gli arretrati soggetti a tassazione separata.
Al compimento dei 70 di età (o con un'età ridotta di un anno ogni cinque anni di contribuzione versata in qualsiasi fondo o) si può ottenere la maggiorazione di 200,64 euro al posto di quella di 12,92 se vengono rispettati i criteri di reddito visti per la concessione dell’assegno sociale. Per ottenere la maggiorazione però si deve rispettare sia il reddito personale che quello coniugale.
Torna all'inizioLa trasformazione della pensione di invalidità civile in assegno sociale
I percettori dell’assegno di invalidità civile, della pensione di invalidità o inabilità civile cessano di ricevere questo contributo statale al compimento dei 67 anni.
Infatti, questi sussidi devono esser sostituiti da prestazioni prettamente pensionistiche che per legge subentrano al compimento dei 67 anni di età.
In questi casi, quindi, è l’assegno sociale che va a sostituire queste prestazioni e il passaggio viene fatto automaticamente dall’Inps, senza che il percipiente debba attivarsi in qualche modo.
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