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addebito 117 euro del 31.12.2024
Spett. E.ON Energia S.p.A. Sono titolare del contratto per fornitura energia elettrica [ sopra specificato. In data 31.12.2024 sul mio conto corrente sono state addebitato 117 euro senza apparente giustificazione. Il conguaglio cui fate riferimento nella Vs. del 22 u.s. non ha secondo me motivo di esistere in quanto le bollette n. 12285571, 12654644, 12847270, 13205842, 13763409, 14141938 e 10005920 aventi riferimento il periodo 1.6.24/31.12.24 riportano tutte la dicitura lettura effettiva rilevata e sono state da me regolarmente assolte. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.
scaldabagno seriamente danneggiato
Spett. MEGACLIMA.IT In data 10/01/2025 ho acquistato presso il Vostro negozio online un scaldabagno a legna pagando contestualmente l’importo di 371.25 euro oltre a 24.52 euro di spese di spedizione. Il pacco mi è stato recapitato il 15/01/2025. A prima vista il pacco presentava delle ammaccature sull imballo di cartone; all’apertura ho constatato infatti che il prodotto era seriamente danneggiato. Ciò nonostante, non mi è stato possibile rifiutare la consegna perché il corriere aveva fretta. Alla luce di quanto sopra, Vi invito a provvedere il prima possibile al ritiro della merce danneggiata e a recapitarmi quanto prima, e comunque non oltre 30 gg dalla data dell’ordine, il prodotto da me acquistato. In difetto, mi riservo il diritto di richiedere la risoluzione del contratto e il risarcimento dei danni subiti. Attendo un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, valendo la stessa quale messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 c.c. Allego foto del prodotto danneggiato
contestazione
Buongiorno, con riferimento fattura 7240113718 già oggetto di precedente reclamo reitero reclamo a seguito vs 20241129 ritirata il 7/1 u.s: ne contesto integralmente i contenuti richiamando integralmente mio reclamo 20/11 u.s. Preciso ulteriormente che la fattura è stata correttamente pagata per l'importo di 59,42 € corrispondente al consumo del periodo in essere. L'ulteriore presunto importo derivante da pretese peraltro parziali di un precedente fornitore mi sono state da Voi indebitamente attribuite e conseguentemente rigettate. Rammento che il contenzioso con il precedente fornitore è stato oggetto di mediazione Arera (antecedente peraltro Vs emissione fattura) durante la quale il precedente fornitore non ha fornito evidenze comprovanti le sue unilaterali richieste di quintuplicamento delle tariffe contrattuali. Prova ne sia che ad oggi si è guardato bene dall'avviare contenziosi nei miei confronti il cui importo complessivo è peraltro triplo della presunta richiesta da parte vostra. Tutto ciò premesso, poichè ho proceduto ad attivare contratto con diverso fornitore suggerito da Altroconsumo, Vi DIFFIDO sia da mettere in atto pratiche ostruzionistiche riguardanti il trasferimento al nuovo gestore ed ancor più pratiche vessatorie inerenti improprie interruzioni di entrambi i servizi nelle more del trasferimento. In attesa di riscontro distinti saluti Andrea Pignato
fatturazione consumo gas inesatta
Nominativo: Ripandelli Emidio Numero cliente: 505462119981 Codice Fiscale: RPNMDE59T04L219T Recapiti telefonici: 3285661117 0116404073 e-mail: eripand@alice.it eripand@gmail.com Spett.le società ENI PLENITUDE, in riferimento al precedente reclamo del 2 gennaio scorso, inviatovi tramite società ALTROCONSUMO con n° prot. 11768643, non avendo a oggi ricevuto alcun riscontro e approfondendo la tematica in questione ribadisco che l’importo documentato in euro 904,89, in bolletta n° 2447297220 del 14.12.2024, risulta inappropriato e indebito, da ritenersi in errore di terzi e in assenza di responsabilità diretta da parte del cliente. Il conguaglio di gas da voi calcolato in 982 smc, fatturato per il periodo temporale 01.03.2024/30.11.2024, è totalmente sproporzionato rispetto ai reali consumi storici degli anni precedenti, poiché basato su lettura approssimativa, inserita a sistema, oggetto di controversia. Oltremodo tale importo risulta essere frutto di inadempienza del Distributore, il quale nel corso del periodo in questione, estremamente lungo, protrattosi dal 29 febbraio 2024 (data ultima lettura rilevata dal distributore) al 15 ottobre 2024 (lettura rilevata dal distributore a seguito di sostituzione contatore digitale), non si è mai adoperato per contattare il cliente al fine di verificare le letture del contatore, che ricordo essere di tipo elettronico/digitale, già sostituito in data 8 febbraio 2022 con cambio contatore “certificato guasto dall’ente Distributore” e localizzato all’interno dell’abitazione, quindi inaccessibile dall’esterno. Non può valere la nota comunicativa in appendice alle fatture: di “mancata rilevazione della lettura per contatore inaccessibile; mai eseguita dagli operatori su contatori digitali, che possa escludere l’obbligo da parte dell’Azienda e/o società Distributrice di verificare ed informare, allertando tempestivamente il cliente, di eventuali problemi o anomalie o richieste in merito alle letture. Soltanto in data 28/11/2024 è pervenuta al cliente lettera di intervento verifica del contatore elettronico, senza alcun seguito, nonostante la disponibilità espressa dal cliente, a c/o mail, inviata alla società incaricata PLURISERVICE INNOVATION. Il contratto stipulato dal Cliente comporta la fornitura di gas per produzione di riscaldamento abitativo, acqua calda sanitaria e cottura cibi. Il consumo di gas di fornitura per uso abitativo è fortemente influenzato dal periodo temporale in cui si utilizza e che si può sintetizzare nel seguente modo: dal 01 marzo al 30 settembre dell’anno per la sola produzione di acqua calda sanitaria e cottura cibi, (definibile in Primavera/Estate e riconducibile a 7 mesi); dal 01 ottobre al 28/29 febbraio dell’anno per produzione di riscaldamento, di acqua calda sanitaria e cottura cibi, (definibile in Autunno/Inverno per i restanti 5 mesi). Esaminando lo stesso periodo di 7 mesi fatturato (01 marzo-30 settembre 2024) e raffrontandolo con i consumi effettivi storici degli anni precedenti (unici dati confrontabili con il periodo in esame e rilevabili dai portali a sistema delle società Eni Plenitude e Italgas, emerge la seguente casistica. Anno 2022 = SMC 235, da consumi effettivi letture del Distributore; Anno 2023 = SMC 213, da consumi effettivi letture del Distributore; Anno 2024 = SMC 773, da stima Eni Plenitude (fino al 15/10/2024). È evidente la totale sproporzionalità nell’attribuire un consumo non dovuto, visto che mediamente nello stesso periodo temporale degli anni precedenti e con le medesime caratteristiche di stagionalità sono stati certificati consumi medi di 224 smc. La discrepanza (di ben 549 smc.) diventa ancora più ampia considerando che non è avvenuto alcun cambiamento nel modo abitativo di consumare del cliente. Al contrario, proprio nel periodo in argomento può confermare che è solito, con frequenza abitudinaria, trasferirsi nei periodi primaverili/estivi in altra residenza abitativa. La riprova è riscontrabile dai bassissimi consumi storici, effettivi, registrati nei singoli mesi del periodo in esame, sotto riportati: anno 2022 - totale consumato di 235 smc: marzo 79 smc; aprile 57 smc; maggio 32 smc; giugno e luglio 28 smc; agosto 17 smc e settembre 22 smc; anno 2023 – totale consumato di 213 smc: marzo 80 smc; aprile 49 smc; maggio 32 smc; giugno 20 smc; luglio 8 smc; agosto 16 smc, settembre 18 smc. Nell’anno 2024, mi si addebita, per lo stesso periodo temporale, un consumo denominato con diciture desumibili dai portali delle società: “Lettura tecnica?” e/o “Finale di cambio misuratore spontaneo?”; di ben 773 smc., corrispondente a ~110 smc medi mensili. Consumi, forse, non riscontrabili neanche in esercizi pubblici alberghieri e di ristorazione. Per contro, i consumi medi mensili, certificati a sistema, ammontano nel 2022 a ~34 smc: (79+57+32+28+17+22)/7; nel 2023 a ~30 smc: ( 80+49+32+20+8+16+18)/7. Asserire che il cliente nel 2024 abbia consumato 110 SMC medi mensili per gli usi abitativi di produzione acqua calda sanitaria e per cottura cibi è privo di ragionevolezza. Il “pasticcio” può essere attribuito all’ennesima sostituzione del contatore digitale, eseguito in data 15/10/2024, dall’ente Distributore. Il tecnico operatore della società, incaricato alla sostituzione del Gruppo di Misura, certificava sul Verbale di Sostituzione Gruppo Misura: “cambio contatore per Guasto”, registrando il numero di matricola e le seguenti letture: matricola contatore: MIT0032015026078; lettura contatore Rimosso: 0,000; lettura contatore Nuovo: 0,004. Invece la fattura riporta per la stessa data una lettura consumo di 3671 smc., con descrizione differente delle società: la società Eni Plenitude documenta la dicitura: iniziale di cambio misuratore spontaneo 3671; finale di cambio misuratore spontaneo 0; mentre la società ITALGAS documenta la dicitura: MIT0032015026078 lettura tecnica: 3671; FIOR034424149065 lettura tecnica: 0. Ora, se il tecnico operatore ha registrato sul verbale lettura 0 in finale e 0 in iniziale, da dove emerge il consumo di 3671 inserito sui portali delle Società? La stima consumo in finale di 3671 come è stata accertata? Il cliente come può valutare la correttezza del dato di consumo, visto che ha a sue mani un verbale dichiarante lettura indicante valore 0 e come ultima lettura certificata a sistema il valore 2892 del 29/02/2024? Perché deve subire passivamente un valore dichiarato, in totale assenza di contraddittorio? Il sottoscritto che si ritiene parte lesa, in quanto ignaro delle procedure interne circa lo scambio dei dati tra Plenitude e Distributore, puntuale e regolare nei pagamenti per mezzo della domiciliazione delle utenze, manifesta chiara fiducia e buona fede. Si ritrova, per un errore commesso da terzi, a lui non imputabili, ad accollarsi un consumo di utenza ingiustificato. In assenza di dati e letture certificati le Società erogatrici devono determinare la stima con i dati storici delle letture di consumo in loro possesso, rilevabili sui portali, unici dati condivisibili in contraddittorio, considerando altresì il profilo di prelievo standard e la curva di andamento dei consumi del cliente. Alla luce di quanto esposto chiede la rettifica del consumo e il ristoro dell’importo eccedente il consumo medio storico a Voi documentato. Saluti. Emidio Ripandelli Via Bardonecchia 11 bis 10048 Vinovo (TO) Eripand@alice.it Eripand@gmail.com Allegato: - verbale di sostituzione gruppo di Misura Italgas del 15 ottobre 2024.
Pacco mai ricevuto
Spett. TERRANOVA In data 31/12/2024 ho acquistato presso il Vostro negozio online diversi capi di abbigliamento pagando contestualmente l’importo di euro 73,95 comprese spese di spedizione. Alla conferma dell’ordine, mi è stato comunicato che la consegna sarebbe avvenuta entro pochi giorni. Tuttavia, ad oggi, nonostante i ripetuti solleciti, non ho ancora ricevuto la merce. Vi invito pertanto a recapitarmi quanto prima, e comunque non oltre 30 gg dalla data dell’ordine, il prodotto da me acquistato. In difetto, mi riservo il diritto di richiedere la risoluzione del contratto e il risarcimento dei danni subiti. Attendo un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, valendo la stessa quale messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 c.c. Allegati: Conferma ordine Ricevuta di pagamento
Richiesta di rimborso per addebito illecito relativo al deposito cauzionale - Prenotazione n. 498173
Il 30 giugno 2024 ho effettuato una prenotazione tramite il sito booking.com per un soggiorno presso l'Amargosa Opera House & Hotel. La prenotazione era per 9 persone, distribuite in 5 camere, con il numero di conferma 4981739172 e codice PIN 5614. La sistemazione era prevista dal 2 gennaio 2025 (arrivo tra le 15:00 e le 20:00) al 3 gennaio 2025 (partenza entro le ore 11:00), con la possibilità di cancellazione gratuita. Successivamente, ho dovuto rivedere il mio itinerario di viaggio e ho cercato di modificare le date di soggiorno, ma il sito non mi ha consentito di effettuare questa modifica. Per questo motivo, ho contattato direttamente la struttura, che mi ha suggerito di annullare la prenotazione esistente e procedere con una nuova, mantenendo lo stesso numero di persone e camere, ma con date differenti. Al momento della prenotazione del 30/06/2024, la struttura mi ha addebitato un importo di 157,95 € come "deposito". Quando ho chiesto chiarimenti, mi è stato comunicato che si trattava di una cauzione non rimborsabile, in quanto la mia prenotazione riguardava più di 4 camere. Tuttavia, ritengo che questa informazione non fosse sufficientemente chiara al momento della prenotazione, e che il sito di Booking.com avrebbe dovuto specificare meglio le condizioni applicabili a prenotazioni di oltre 4 camere. Nella pagina di prenotazione dell'hotel è riportata solo la frase generica: "Alle prenotazioni di oltre 4 camere, la struttura potrebbe applicare differenti condizioni e supplementi", ma non vi è alcun dettaglio preciso sulle penali o sulle cauzioni richieste. A mio parere, l'indicazione di "cancellazione gratuita" riportata sulla pagina di Booking.com è fuorviante, poiché non tiene conto del fatto che una parte del pagamento è stata trattenuta come cauzione, senza che i consumatori fossero adeguatamente informati in merito. In effetti, dopo aver effettuato la prenotazione, mi è stato comunicato solo in un secondo momento che tale cauzione non sarebbe stata rimborsata. Questo mi sembra ingannevole e non conforme alle normative sulla protezione dei consumatori. Ho contattato più volte l'assistenza clienti di Booking.com, ma mi è stato risposto che, in base alla frase generica sulla pagina di prenotazione, non sarebbe possibile rimborsare l'importo del deposito. Tuttavia, ritengo che tale addebito sia stato effettuato in modo illecito, senza una chiara informazione preliminare riguardo le condizioni applicabili, e mi riservo il diritto di chiedere una revisione della questione e il rimborso della somma trattenuta. Pertanto, alla luce di quanto esposto e come risulta chiaramente dalla copia dell'estratto conto della sottoscritta, richiedo formalmente il rimborso dell'importo di 157,95 € che è stato addebitato in maniera illecita, in quanto non sono stato adeguatamente informato riguardo le condizioni relative al deposito cauzionale. Il sito di Booking.com e la struttura non hanno fornito informazioni sufficientemente chiare e trasparenti in merito a tale addebito al momento della prenotazione, contravvenendo così alle normative di protezione del consumatore. Ritengo che tale addebito, seppur avvenuto in conformità con una frase generica sulla pagina della prenotazione, sia stato effettuato senza il necessario chiarimento, con il risultato di trarre in inganno il consumatore. Chiedo pertanto che venga avviato un processo di revisione della mia situazione e che mi venga rimborsato l'intero importo trattenuto. Attendo un sollecito riscontro e una risoluzione positiva della questione.
Richiesta di rimborso importi non dovuti
Buonasera, a seguito di telefonata intercorsa in data 15 gennaio c.a. con un vostro operatore, su suo consiglio, sono ad inviare i screenshot delle specifiche "altre partite" dove si evince l'addebito del deposito cauzionale + il bollo di quietanza per la non attivazione dell'addebito diretto che non avete fatto in tempo ad attivare, garantendomi il totale rimborso nella bolletta successiva. Ebbene non vedo per quale motivo io, a distanza di 3 mesi dal rientro del deposito cauzionale (che non era dovuto) debba vedermi stornato dalla cauzione per ben due volte l'addebito del bollo di quietanza per motivi a me non imputabili ma, come già precisato, per un vostro ritardo nell'attivazione dell'addebito diretto senza la quale non sarebbe stato possibile attivare l'offerta "abbasso la bolletta altroconsumo 2024". Dopo la vostra risposta scritta ricevuta il 22 gen. a dir poco ridicola per non parlare dell'operatrice contattata, scortesissima, al seguito di chiarimenti dove si conferma che la cauzione è stata rimborsata! Ma se ve l'ho scritto io che è stata rimborsata! La verità è che non avete risposto al fatto che, per farla breve mi avete trattenuto 90€ e ne avete rimborsato 86€. La giustificazione è stata che sono spese bancarie per l'attivazione della cauzione e la restituzione. Ebbene io non ci sto, pretendo l'intero importo pieno prelevato mi per un vostro ritardo nell'attivazione della domiciliazione bancaria. Certo di un vostro aggiustamento in merito invio cordiali saluti si allega screenshot delle specifiche voci "altre partite" delle fatture e la vostra risposta alla mia prima mail: FATTURA: 100/MM/3388859 16/09/2024 FATTURA: 100/MM/4182190 11/11/2024 FATTURA: 100/MM/25781 13/01/2025 Vostra risposta alla mia contestazione
Segnalazione di possibile pratica commerciale scorretta da parte di dolcumento.com
Oggetto: Reclamo per addebiti non riconosciuti e richiesta di rimborso Gentile azienda, Vi scrivo per segnalare una situazione che ritengo problematica e poco trasparente. Ho rilevato sul mio conto corrente i seguenti addebiti relativi al servizio offerto da dolcumento.com: 16/10: €6,90 21/10: €49,50 19/11: €49,50 19/12: €49,50 20/01: €49,50 A seguito di un contatto con il vostro servizio clienti, ho scoperto che tali addebiti derivano da un abbonamento attivato dopo la registrazione al vostro sito con un’email errata (stefano@drooow.com), che riconosco essere stata inserita male da me. Mi è stato spiegato che il servizio prevedeva un periodo di prova di tre giorni al costo di €6,90, con rinnovo automatico di €49,50 al mese in caso di mancata disdetta. Tuttavia, non avendo mai ricevuto alcuna comunicazione o notifica via email, non ero consapevole dell’attivazione dell’abbonamento né dei successivi addebiti. Altri elementi che avvalorano la mia mancanza di consapevolezza: -Non ho mai più utilizzato il servizio dopo la prima richiesta. -La mia professione non richiede abbonamenti per visure o documenti continuativi. -Il mio intento era solo richiedere una visura PRA per un mezzo che stavo acquistando, per la quale ero consapevole di pagare €6,90. -Non ho mai ricevuto il documento richiesto, a causa dell’indirizzo email errato. Non avendo capito l’origine del problema, ho ritenuto che non valesse la pena approfondire, dato l’importo contenuto, ma ero completamente ignaro che mi sarebbero stati addebitati €49,50 al mese. Dopo aver contestato la questione, mi è stato rimborsato l’ultimo addebito (€49,50) e l’abbonamento è stato cancellato. Tuttavia, ritengo che anche gli importi precedenti ai €49,50 debbano essere rimborsati, poiché il rinnovo automatico non mi è stato comunicato in modo trasparente e non ho mai utilizzato il servizio. Il responsabile del servizio clienti, Marco Gregori, ha respinto la mia richiesta di ulteriori rimborsi, offrendo come compensazione 200 crediti per futuri servizi, un’opzione che non ritengo adeguata poiché non ho bisogno di questi servizi. Ritengo che: 1) La mancanza di un sistema di doppia conferma dell’email per attivare un abbonamento non garantisca un consenso informato. 2) L’assenza di notifiche relative agli addebiti successivi mi abbia messo in una posizione di svantaggio. 3) Il periodo di prova con rinnovo automatico non sia stato comunicato con sufficiente chiarezza durante la registrazione. Chiedo pertanto il rimborso di tutti gli importi successivi ai €6,90 iniziali, considerando che l’abbonamento è stato attivato senza che fossi pienamente consapevole. Resto in attesa di un vostro riscontro. Cordiali saluti, Stefano Battaglia
richiesta rimborso
Ho acquistato lo smartbox CITY BREAK DI 3 GIORNI, e impossibile prenotare le strutture a cui sono interessata , se non aggiungendo altro denaro, che ti fa superare di molto il valore effettivo dell'offerta, anche effettuando il cambio. Chiedo pertanto il rimborso o l'accredito del valore del mio smartbox, per poter fare un'acquisto migliore. grazie
Aumento tariffe servizio di ricarica auto TRUFFA
BWM Charging ha modificato i prezzi per le sue tariffe BMW Charging dal 15 gennaio 2025: diminuzione del prezzo di ricarica al kWh e un aumento del costo mensile del servizio. Allego pricelist, scaricabile anche da https://bmw-public-charging.com/api/public/v1/IT/tariffs/pdf?locale=it_IT. Fino a quì tutto ok, comprensibile, ineccepibile. Il fatto è che hanno introdotto la tariffa di sosta/parcheggio di 0,10 EUR che si attiva dopo 60 minuti dall'INIZIO della ricarica (invece che dopo 60 minuti dalla ricarica completa - come fanno tutti gli operatori del settore). Ritengo ciò un TRUFFA nei confronti dei consumatori. Esempio: Il 18/1 ho effettuato una ricarica CA di 7,74 kWh in 2h e 12 minuti su colonnina Enel X Way con la mia carta servizi BMW charging. Non ho caricato completamente il veicolo, era ancora in carica quando l'ho staccato (in genere ci mette quasi 3 ore per carica completa da 0), Mi aspetterei di pagare 3,80 EUR con tariffa a 0,49 EUR/kWh. Invece mi verranno addebitati 10,99 EURO!!! di cui 7,2 EURO per la sosta di 1h e 12 minuti eccedente i 60 min. Nei contratti precedenti la tariffa per sosta/parcheggio extra era prevista dopo 60 minuti dalla fine della ricarica (come maggior parte degli operatori fanno) mentre l'anno scorso è stata cambiata a dopo 180 minuti indipendentemente dallo stato della ricarica. RITENGO questa tariffa una TRUFFA ai danni dei consumatori che hanno un contratto con il servizio BMW charging. Ho contattato il servizio clienti che ha ribadito "la nostra strategia di prezzo èprogettata con cura per bilanciare la necessità di mantenere un’infrastruttura di ricarica di alta qualità e affidabile con l’obiettivo di rendere la ricarica dei veicoli elettrici accessibile e conveniente per i nostri clienti". Allego lo scambio email. A me questa ricarica è costata 1,42 EURO a kWh!!!! senza contare l'abbonamento mensile... Si parla di fallimento del mercato di auto elettriche? Il motivo non sono le auto ma il FURTO perpetrato con le TARIFFE DI RICARICA. Certo di un vostro cortese riscontro, Saluti, Stefano
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