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Ennesimo sollecito di Parkdepot
Spett.le ParkDepot, con la presente desidero esprimere formale reclamo in merito alla vostra richiesta di pagamento di originali 40 euro per un parcheggio in data 28/10/24, avente come oggetto la presunta trasgressione al parcheggio e contesto fermamente la legittimità della vostra pretesa creditoria contenuta nel sollecito di pagamento . Rilevo, infatti, che le modalità di rilevazione della targa di riconoscimento del veicolo non rispondono ad alcun requisito minimo di legittimità previsto dal nostro ordinamento giuridico e pertanto le immagini eventualmente rilevate da un sistema non omologato né revisionato, come pure le date e gli orari delle rilevazioni, risultando privi dei requisiti minimi di attendibilità, non possono essere utilizzate a scopi sanzionatori o applicativi di qualsivoglia penale contrattuale. Faccio presente al riguardo che i sistemi di rilevazione delle targhe di riconoscimento dei veicoli devono essere qualificati quali strumenti di misura e, come tali, soggetti all’osservanza dei canoni della Metrologia legale in quanto impiegati per scopi legali. Rappresento poi che con l’emanazione della direttiva comunitaria 2004/22/CE del 31.03.2004 relativa agli Strumenti di Misura - meglio conosciuta come direttiva MID (Measuring Instruments Directive) -, recepita con D.Lgs. 02.02.2007, n. 22, in vigore dal 18.03.2007, poi novellata dalla direttiva 2014/32/UE del 26.02.2014, attuata a mezzo del D.Lgs. 19.05.201, n. 84, è stato introdotto nel vigente ordinamento, il principio dei “controlli metrologici legali”, ovvero controlli per motivi di interesse pubblico, sanità pubblica, sicurezza pubblica, ordine pubblico, protezione dell'ambiente, imposizione di tasse e diritti, tutela dei consumatori e lealtà delle transazioni commerciali, intesi a verificare che uno strumento di misura sia in grado di svolgere le funzioni cui è destinato (art.4, comma c) della direttiva MID. La notevole novazione introdotta dalla direttiva MID non è incentrata sullo strumento di misura ex se, bensì sulla sua specifica destinazione d’uso, ed essendo fuor di dubbio che i sistemi di rilevazione aventi lo scopo di effettuare verifiche sulle targhe sono strumenti e/o sistemi di misura finalizzati agli “scopi legali” declinati nella direttiva MID, in quanto destinati a controlli per motivi di transazioni commerciali, sono soggetti all’osservanza dei vigenti canoni della Metrologia legale applicabili. Ebbene, per poter essere utilizzati ai fini anzidetti, tali categorie di strumenti dovranno essere approvati e legalizzati secondo i vigenti canoni metrologici legali della normativa interna nazionale. Al riguardo, lo stesso MIMIT, all’indirizzo Web: https://www.mimit.gov.it/it/metrologia/sistema-digaranzia-della-qualita-82896365, fornisce una dettagliata e precisa procedura, ivi compreso il facsimile di domanda di ammissione alla verificazione metrica ed alla legalizzazione, da presentarsi ai sensi degli artt. 6 e 7 del R.D. 226/1902. Rammento, inoltre, che la ormai costante giurisprudenza in tema di rilevazioni di transiti e targhe a mezzo di sistemi elettronici (da ultima Cassazione n. 10505/24) utilizzati dalla Pubblica Amministrazione, ha sancito la necessità della sottoposizione di qualsivoglia dei suddetti sistemi elettronici di rilevazione al procedimento Ministeriale di omologazione, ciò a pena di illegittimità della rilevazione. E’ quindi facile dedurre che se risulta illegittima la rilevazione di dati ad opera di un sistema elettronico privo della necessaria omologazione utilizzato dalla Pubblica Amministrazione, dovrà a maggior ragione ritenersi parimenti illegittimo un sistema analogo utilizzato da un privato. In conclusione, il sistema da voi utilizzato per l’accertamento della eventuale sosta risulta privo dei requisiti di legalità atti a consentirne l’utilizzo per lo scopo cui è stato da voi destinato e pertanto le rilevazioni da esso effettuate si palesano affette in radice da nullità assoluta, risultando illegittima e infondata, anche sotto il profilo probatorio, l’attività accertativa strumentale svolta a fini contrattuali. Segnalo, inoltre, che: a) l’informativa contrattuale e l’informativa privacy affissi in loco sono incompleti, fuorvianti ed ingannatori; b) il contratto di parcheggio non è affisso in loco né è reperibile sul vs. sito web, con ogni conseguenza in ordine alla nullità della clausola che prevede una tariffa oraria (o “penale” che la si voglia appellare) in quanto palesemente vessatoria giacché contenente la previsione di una tariffa/penale fuori mercato; c) le modalità di conclusione del contratto di parcheggio non rispettano i dettami degli artt. 1336 e 1341 del codice civile in quanto non viene rilasciato alcun biglietto all’ingresso dell’area, la sbarra perennemente alzata e l’inesistenza di altro sistema di blocco non fanno percepire all’utente l’accesso ad un’area vincolata e regolamentata, il rilevamento automatico della sosta avviene da remoto attraverso la registrazione delle immagini delle auto che accedono all’area. Nessun comportamento esplicito viene richiesto all’utente per la conclusione del contratto se non quello di parcheggiare nell’area; d) le informazioni sull’onerosità del servizio di parcheggio sono totalmente ingannatorie atteso che viene dato estremamente maggior risalto alla informazione circa la gratuità del parcheggio per la prima ora rispetto alla onerosissima tariffa applicata dal 60° minuto di parcheggio in poi; e) l’inciso “per la durata massima stabilita” risulta generico e, come tale, non pienamente intelleggibile dal malcapitato utente (che peraltro accede liberamente all’area); f) quand’anche (ragionando per assurdo) le immagini della targa rilevate dal sistema potessero essere ritenute legittime, non potrebbero comunque costituire una valida prova della permanenza continuata del veicolo oltre la durata massima stabilita nell’area da voi indicata, ciò in ragione del fatto che il veicolo ben avrebbe potuto uscire dall’area entro il 60° minuto per poi rientrarvi per una seconda sessione di parcheggio conclusasi entro la durata massima stabilita; g) gli orari di ingresso ed uscita dal parcheggio, essendo stati rilevati da un sistema elettronico privo di qualsivoglia attendibilità metrologica e gestito in completa autonomia da una delle due parti contrattuali, non avendo alcuna affidabilità sono totalmente privi di valore probatorio. In ragione di quanto precede, vi diffido dall’avanzare nei miei confronti ulteriori irricevibili richieste di pagamento segnalandovi che in caso contrario mi vedrò costretto/a a tutelare i miei interessi nelle opportune sedi giudiziari sia civili che penali, queste ultime per la persecuzione del reato previsto e punito dall’art. 640 del Codice Penale. Resto in attesa di un vostro sollecito riscontro scritto e porgo distinti saluti.
Contestazione tre richieste di pagamento - Parcheggio Corso Milano Verona
Importo contestato: 135€ (45€ x 3) Targa veicolo: GN849TJ CONTESTO Ho ricevuto tre richieste di pagamento per soste presso il parcheggio Corso Milano 124, Verona, nelle date 17/09/2025, 25/09/2025 e 01/10/2025. Parkdepot mi addebita 40€ di penale + 5€ di mora per aver superato il limite di sosta gratuita di soli 10-14 minuti (durate effettive: 1h11min, 1h13min, 1h14min). MOTIVI DELLA CONTESTAZIONE 1. Mancata informazione preventiva: Frequento il parcheggio per consuetudine. Non era presente cartellonistica visibile che indicasse il cambio di gestione. Un consumatore deve essere informato delle regole prima di essere sanzionato. 2. Penale uniforme nonostante impegni Autorità Garante: Parkdepot ha dichiarato all'AGCM di aver implementato un "sistema a due scaglioni" differenziato per durata. Invece mi applica 40€ fissi per tutti i superamenti (10-14 minuti), violando la trasparenza dichiarata. 3. Mora applicata senza preavviso (violazione 01/10/2025): Per la terza violazione, Parkdepot ha aggiunto 5€ di mora senza mai inviarmi la comunicazione originale. Ho ricevuto direttamente il sollecito datato 30/10/2025 con mora già inclusa, senza alcuna possibilità di pagare prima. 4. Sproporzione della penale: 40€ per 10-14 minuti di superamento sono sproporzionati rispetto al danno effettivo. RICHIESTA Chiedo l'annullamento delle tre richieste di pagamento per le motivazioni sopra esposte. In particolare, la terza richiesta è illegittima per violazione del diritto al contraddittorio. Resto disponibile per documentazione aggiuntiva e richiedo supporto legale per eventuale ricorso formale data la scadenza di pagamento al 14-20 novembre 2025. Cordiali saluti, R.B.
Pagamenti per soste
Spett. PARKDEPOT Dal 18/09/25 al 25/09/25 ho ricevuto solecito di pagamento per pari 6 da 40/45€ a alla targa FT306VR per aver usufruito del parcheggio di Via Arrigo Boito,20900 Monza , là dove il cartello non è esposto in modo ben visibile e soprattutto nessuna sbarra (con ricevuta) dove affermi la entrata e la mia uscita. D’altronde non ho firmato nessun contratto con voi per essere sanzionato di tale modo , chiedo il completo annullamento di tutte le pratiche a carico della targa FT306VR dal 18/09/25 al 25/09/25. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.
Addebito mensile non concordato
Spett. ONLINECV In data 06/09/2025 ho sottoscritto il contratto per il pacchetto "Accesso completo per 14 giorni" concordando un corrispettivo pari a €1.95. A ottobre e novembre 2025, mensilmente, ho ricevuto un addebito sulla mia carta di debito di €29.95 da parte di onlinecv.it, nonostante non abbia mai sottoscritto alcun servizio e l'operazione non sia stata mai autorizzata. Richiedo il rimborso TOTALE di quanto addebitatomi illecitamente. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti. Dionori Elena
violazione condizioni contrattuali
Salve in data 24 /09/2025 mi è stata notificata da Park depot una multa di 34 euro per aver sostato nel parcheggio gratuito e senza sbarra nè strisce blu del supermercato TODIS in via Luce D'eramo. Numero 005-007-250 Non essendo presente nè una chiara segnalazione nè una sbarra nè una biglietteria per certificare effettivamente l'orario di entrata e di uscita, nonché le condizioni di utilizzo del parcheggio, ritengo non legittima la richiesta oltreché fuori mercato la tariffa richiesta. Ritengo le clausole della richiesta vessatorie e poco chiare, nonché contrariamente alla normativa, comunicate per lettera ordinaria. Vi esorto, pertanto, all'annullamento della multa o provvederò a tutelarmi per vie legali. Cordialmente Fabiana Bruno
Truffa
Spett. Vestiaire Collective, da anni sono un venditore attivo con tutte recensioni positive, sulla conformità dei miei articoli, rapidità nella spedizione e corrispondenza tra gli oggetti in vendita e le foto proposte. Inspiegabilmente, avete scelto un giorno a caso di disattivare il mio account, asserendo che avevate fatto delle non ben specificate ricerche e le avevate riscontrato degli oggetti che vi sembravano non conformi nell’originalità. Solo dopo quando ho dovuto contattarvi in più e più occasioni avete pensato di inviarmi tali oggetti che destavano la vostra malafede: ed è qui che ho proceduto ad inviarvi tutti gli scontrini e le fatture originali degli acquisti diretti effettuati sempre nelle boutique fisiche ed online proprie dei brand ufficiali. La risposta è stata “eh ma ormai abbiamo già proceduto con la disattivazione dell’account”! Per me è un danno economico enorme, sia pecuniario e sia di rispettabilità nel campo, che ora vedo lesa nonostante le, ripeto, TUTTE recensioni positive e punteggi altissimi nelle statistiche venditore. Vi chiedo quindi di procedere immediatamente al ripristino dell’account con effetto immediato, per permettere a me (e a far guadagnare voi) di vendere gli articoli che non hanno avuto alcun motivo di essere segnalati, date tutte le prove che posso fornire . Non ho capito come un algoritmo possa rovinare la reputazione e soprattutto i sacrifici di una vita di una persona che fa di questo una passione, e che ora avete pensato bene di far stare male, sia per la batosta, e sia per il tempo perso a rincorrervi per ovviare a questa situazione incommentabile che avete procurato. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti. In attesa di una risoluzione immediata, (David Mecocci) Luxuryandstreetwear mecocci.david@gmail.com
N° sinistro: 5-8001-2025-0032436 Data: 28/08/2025
Spett. LINEAR Il 28/08/2025 alle 17:29 mentre a bordo della mia vettura, Jeep targata FA480MR, con mia moglie Fang Yipeng sul sedile accanto al mio e mia figlia Lia Sonia Mei sui sedili posteriori, con l’indicatore di direzione sx attivato e in mezzo all’incrocio mi apprestavo a imboccare Via della Bellezza nella frazione Favari di Poirino, sono stato tamponato violentemente dalla vettura Ypsilon targata DB999EB guidata dal signor Elia Antonio. La vettura proveniva dalla mia stessa direzione e ha cercato di superarmi mentre io stavo imboccando Via della Belezza. Verificato che nessuno si fosse fatto male il signor Elia Antonio ha prontamente riconosciuto la sua responsibilità per lo scontro ed abbiamo firmato il CID in cui abbiamo concordato e scritto che io non avevo colpe per l’incidente “HO RAGIONE” ed il signor Elia accettava la piena responsibilità “HO TORTO”. Non è stato tenuto conto delle dichiarazioni firmate dalle due parti coinvolte nel sinistro. La valutazione del perito incaricato dall'assicurazione, non ha considerato tutte le parti danneggiate: ruota sx, braccio oscillante dx, vaschetta liquido tergicristalli sono state trascurate. Il carrozziere convenzionato con UNIPOL ha eseguito un lavoro incompleto e malfatto. Sono a chiedere giustizia sulla proposta di liquidazione fatta che ho dovuto rifiutare. Rimango in attesa di una proposta corretta.
Violazione condizioni di parcheggio Park Depot
Spettabile Park Depot, ho ricevuto due Vostre lettere ordinarie del 17 Ottobre 2025 (numero di pratica 003-563-000-580) e del 21 Ottobre 2025 (numero di pratica 003-563-000-952) con le quali mi si contesta la "violazione delle condizioni di parcheggio" in Piazzale degli Eroi 13 a Roma e si reclama una penale contrattuale di 40 euro per ognuna delle due segnalazioni, 80 euro quindi in totale. Premesso che non ho firmato o aderito in nessun modo a nessun contratto con la Park Depot, evidenzio che, i cartelli informativi che dovrebbero indicare l'area a pagamento non sono presenti, nel parcheggio in questione non sono presenti sbarre o altre inpedimenti attivi/passivi all'accesso ,non esistono colonnine da dove prelevare un ticket o che indichino esattamente il tempo di permanenza permesso. Tra l'altro Vi ricordo che in Italia non è sufficiente per la costituzione in mora, l'invio di lettere ordinarie. Le clausole indicate nelle lettere sono evidentemente vessatorie e la modalità con la quale si arriva a reclamare i pagamenti dagli utenti è nella migliore ipotesi poco trasparente e evidenzia una Vostra pratica commerciale scorretta. Pertanto chiedo l'immediato annullamento di entrambe le richieste ed in caso contrario mi riservo di procedere in primo luogo legalmente nei Vostri confronti ed in secondo luogo tramite ricorso in Prefettura. Distinti saluti.
Reclamo per inadempimento contrattuale
Mi chiamo Morgan e in data 23/07/2025 ho sottoscritto con Guida e Vai S.r.l. il Contratto di Adesione ai Servizi “Neith”, relativo al pacchetto “Neith Percorso Scontato” del valore di €398, come pubblicato sul sito ufficiale: https://guidaevai.com/prodotto/neith-percorso-scontato/ . Il contratto prevedeva l’erogazione di una serie di servizi obbligatori per il conseguimento della patente B, tra cui: -coordinamento della prenotazione degli esami teorici e pratici; -assistenza tramite canali telematici o telefonici per chiarimenti e aggiornamenti sullo stato della pratica; -supporto informativo e organizzativo continuo fino al conseguimento della patente. Nessuno di questi obblighi è stato rispettato correttamente. In particolare: Ho inviato numerosi messaggi tra agosto e ottobre 2025 (04/08, 23/08, 03/09, 11/09, 25/09, 07/10) senza ricevere risposta o con risposte estremamente tardive (anche dopo 10 giorni). -L’assistenza telefonica è gestita da un sistema automatico che non consente il contatto con un operatore umano; nonostante vari appuntamenti fissati, non sono mai stato richiamato. -Le risposte ricevute via chat sono state spesso incomplete, contraddittorie o non pertinenti, creando ulteriore confusione. -Dopo le prime settimane, il supporto è venuto completamente a mancare, contrariamente a quanto promesso nel contratto (“supporto continuo fino al conseguimento della patente”). -In aggiunta, il 25/09/2025, sono stato contattato telefonicamente da una dipendente di Guida e Vai che mi ha chiesto «come mai la mia pratica risultasse ferma da oltre un mese e mezzo». Le ho risposto che il blocco era dovuto alla mancanza di risposte da parte loro. La dipendente si è scusata e mi ha detto testualmente: «Mandami subito la tua visita medica così procedo immediatamente per reinserirti». Ho inviato la documentazione richiesta Immediatamente dopo la chiamata, ma (come mi aspettavo) non ho più ricevuto alcun riscontro o aggiornamento. Tale comportamento configura inadempimento contrattuale ai sensi degli artt. 1453 e 1456 del Codice Civile, oltre che violazione dei diritti del consumatore secondo il D.Lgs. 206/2005. Ho già inviato una PEC di reclamo e richiesta di rimborso totale alla società all’indirizzo guidaevai@legalmail.it , senza però ricevere riscontro. Pertanto, con il presente reclamo, chiedo gentilmente ad Altroconsumo di intervenire per aiutarmi ad ottenere il rimborso integrale dell’importo di €398, versato per un servizio che non è stato erogato come previsto dal contratto. Dispongo di prove documentali (screenshot delle chat, date e orari dei messaggi, copia del contratto firmato e della PEC inviata (che hanno ricevuto)) che posso fornire immediatamente su richiesta. In allegato un documento dove si spiega più approfonditamente la questione. Saluti.
Problema con mancato transito
Buongiorno, 02/09/2025 ho provveduto alla segnalazione del ticket N° Ticket I-1725182, di un mancato transito all'azienda UnipolMove. Quest'ultima doveva occuparsi di contattare il concessionario e provvedere al pagamento. Non facendolo mi è arrivata una messa in mora di 82,45 + 21,96 euro di gestione. Provveduto a segnalare la cosa all'azienda, che mi ha risposto di pagare la ricevuta in quanto, adesso, non possono più comunicare con la concessionaria per verificare il transito da me segnalato un anno fa. La somma da pagare sarebbe stata di poco più di 9 euro.
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