Bacheca dei reclami

Buongiorno, a seguito del cambio operatore, nell' ultima fattura, Tim mi ha accreditato 20€ come contributo disattivazione. Erano diversi anni che ero con Tim ( molto di più di 24 mesi) e sapevo che dopo il decreto Bersani non si potevano più aggiungere spese per la disattivazione. Come mi consigliate di procedere?

Spett. Bolaffi In data 11/07/2025 ho effettuato presso di voi l'ordine PPTOCJYYS scrivendovi immediatamente dopo per chiederne l'annullamento, purtroppo non ricevendo alcuna risposta da parte vostra, Vi chiedo pertanto ancora una volta di procedere all'annullamento dell'ordine in questione In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti. Cordiali saluti Niccolò Nannucci

Buongiorno, dopo vari tentativi tramite mail ,non riesco a raggiungere un accordo. . Avendo chiesto rimborso x maschera viso ,non avendo ottenuto nessun risultato, mi offrono un buono sconto del 50% a fronte di un altro acquisto... Anche se non soddisfatta (preferirei rimborso in €) Ho chiesto cortesemente di inviarmi un prodotto o crema o siero se nza farmi pagare spese di spedizione, ma nulla da fare. Se vorrei usufruire dello sconto,alla fine dovrei pagare comunque €17,94. Chiedo solo di non dover sborsare altro denaro. Grazie Vilma Dabeni

Buongiorno, In data 18/06/2025 ho acquistato un paio di scarpe presso il negozio “Come in una Favola” di Villorba (TV), presentate come scarpe eccezionali in vera pelle, della loro collezione. Ero accompagnata da mia madre, testimone diretta della conversazione. Dopo l’acquisto, ho scoperto tramite il mio calzolaio di fiducia, che le scarpe sono in materiale sintetico, con simbolo chiaro sotto la suola. Inoltre, all'interno appare il marchio “Moda Alice” (brand low cost con vendita online) visibilmente sbiadito o alterato, mentre la scatola delle scarpe a me vendute riporta “Vivi 380-208” e lo scontrino fiscale descrive il prodotto come "Scarpe Vivi 380-80. Con gran sorpresa scopro che VIVI è il nome della linea di scarpe della catena di negozi "Come in una favola". Quindi qualcosa non quadra. Ho richiesto il rimborso ma mi è stato rifiutato e offerto solo un buono. Ritengo sussistere un diritto alla risoluzione del contratto ai sensi degli artt. 128–135 del Codice del Consumo, e chiedo assistenza per inviare una diffida formale al negozio. Allego: scontrino, foto della scarpa, scatola, logo, sito e messaggio inviato meno di 7 giorni dopo reclamando il rimborso. Attendo un vostro gentile riscontro. Vi ringrazio anticipatamente, Saluti Stephany

Mi chiamo Fabrizio Eleuterio, residente in Viale dei Salesiani 27, int. 20, 00175 Roma, email: fabrizioeleuterio@gmail.com, PEC: fabrizioeleuterio@postecert.it, PDR: 00881101808242. Dal 1 maggio 2025 mi sono trasferito in questo immobile, ma sono ancora privo di fornitura gas per colpa di Italgas Reti S.p.A. e Edison Energia S.p.A.. Il 20 giugno 2025 ho richiesto il subentro con Edison. Il 24 giugno 2025 Edison ha confermato l’appuntamento con un tecnico Italgas per il 30 giugno 2025, dalle 10:00 alle 12:00. Il tecnico non si è mai presentato ma alle 11:55 ha segnalato un sopralluogo impossibile, perché il contatore è all’interno dell’appartamento. Ho trovato nella buca delle lettere un modulo A12 senza spiegazioni. Ho chiamato Italgas più volte: l’unica volta che mi hanno risposto, un’operatrice ha negato i fatti, mi ha minacciato dicendo che senza il modulo A12 non avrei mai avuto il gas, e mi ha chiuso la telefonata in faccia. Edison, da parte sua, non ha fatto nulla: ho inviato PEC (servizioclienti@pec.edison.it) e email (servizioclienti@edison.it) senza ricevere risposte. Ad oggi, sono ancora senza gas, nonostante abbia rispettato tutte le procedure e non ci siano lavori strutturali da fare (ho solo fatto allungare un tubo a mie spese). Chiedo ad Altroconsumo di aiutarmi a: ✔️ Sbloccare la situazione con Italgas ed Edison. ✔️ Ottenere l’attivazione immediata o il recesso gratuito dal contratto. ✔️ Valutare eventuale risarcimento per i danni e disagi subiti.

Spett. Farmae In data 21/5/25 ordine 1018568236 ho acquistato presso il Vostro negozio alcuni prodotti pagando contestualmente l’importo di 71.28. In data 28/5/25 ho ricevuto la vostra richiesta di iban per il rimborso di alcuni prodotti mancanti in magazzino che non mi avete inviato. Ho risposto alla mail lo stesso 28/5/25 indicando iban, ma ad oggi dopo numerose richieste, non è arrivato nessun rimborso. La fattura emessa (numero 402785) per questo ordine è infatti di 36.03€. il rimborso da avere è di 35.25€ In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.

Spett. WIND TRE SPA, Sono Foresto Michela "titolare" della fattura n° F2434870566. Sono cliente TIM da anni ma nella mia casella SPAM ho ricevuto delle richieste di pagamento ingenti relative ad un contratto che non ho mai sottoscritto. Ho ricevuto due tecnici per l'installazione della FIBRA che mi hanno cortesemente spiegato che sarebbe stato cambiato il MODEM solo per permettere un "ponte" di collegamento ma che nel mio contratto di telefonia non sarebbe variato nulla. Quando mi sono accorta della "truffa" ho immediatamente staccato il MODEM spedendolo indietro all'indirizzo datomi da DHL a mie spese. Allego la spedizione, che ho scoperto essere inoltre bloccata. Vi chiedo cortesemente di verificare quanto scritto e non addebitarmi nulla non avendo fruito del servizio. Rimango a disposizione Foresto Michela 3491385939

Buongiorno, mi rivolgo a voi in merito all’ordine n. 6114819206, effettuato martedì 8 luglio 2025, spedito il 9 luglio 2025 e consegnato lunedì 14 luglio 2025, ben oltre il termine garantito di 24/72  ore pubblicizzato sulla vostra piattaforma e in fase di acquisto. Il ritardo ha costretto il rinvio della mia terapia, con potenziali ripercussioni sulle mie condizioni di salute, oltre a generarmi disagio personale e organizzativo. Vorrei capire le motivazioni di tale ritardo non giustificato da condizioni straordinarie, né da vostre comunicazioni preventive. Vi chiedo inoltre di indicarmi le misure compensative previste in questi casi: ad esempio rimborso o buono futuro, o qualsiasi altra forma di ristoro riconosciuta dalla vostra policy. Mi aspetto una vostra risposta in tempi brevi—ritengo almeno una compensazione equa dovuta, vista la natura sanitaria dell’ordine. Resto in attesa di vostro riscontro entro e non oltre 7 giorni dalla presente. Distinti saluti, Francesco Marino

Ho prenotato tramite Airbnb un soggiorno dal 5 al 12 luglio, fidandomi delle recensioni presenti sulla piattaforma e delle foto dell'annuncio. Solo poco prima della partenza, facendo delle ricerche sull’indirizzo, ho scoperto centinaia di recensioni pubbliche (non su Airbnb!) che parlano dello stabile in condizioni di totale degrado e insicurezza. Parliamo di cavi elettrici scoperti, controsoffitti aperti, presenza costante di sporcizia, nidi di piccioni, scarafaggi, e una situazione di degrado urbano preoccupante, con problemi di droga e ambiente malfamato, al punto da richiedere vigilanza privata (peraltro inutile). Il tutto mai menzionato nell’annuncio, che mostrava solo un appartamento apparentemente in ordine. Ho scritto alla host, che ha ammesso la situazione e mi ha proposto un parziale rimborso se avessi annullato la prenotazione. L’ho fatto, anche perché avevo già problemi familiari di salute e volevo evitare di peggiorare la situazione con un’azione legale. Purtroppo non ho ricevuto alcun rimborso, né dall’host né da Airbnb. Il supporto clienti di Airbnb è stato totalmente assente. Nessuna tutela, nessuna risposta concreta, nessun rimborso. Ho dovuto rinunciare alla vacanza, perdere tempo, soldi e soprattutto la fiducia in una piattaforma che dovrebbe garantire sicurezza, trasparenza e assistenza, ma che si è rivelata inadeguata su tutti i fronti. Non mi fido più di Airbnb. La mancanza di controlli sul contesto degli immobili e la totale assenza di assistenza di fronte a situazioni documentate e pericolose è inaccettabile.

Spett.le Domestic & General, in data 30 marzo 2024 ho sottoscritto, telefonicamente, un contratto con la vostra società per l’estensione della garanzia relativa a una lavastoviglie Hotpoint, con un corrispettivo concordato pari a € 215,88. In tale occasione ho anche fornito le mie coordinate bancarie per il pagamento. Con la presente intendo segnalare che in data 30 marzo 2025 ho riscontrato un addebito di € 113,88, relativo al rinnovo automatico del servizio, da me mai espressamente autorizzato. Preciso che: - Non ho mai sottoscritto alcun contratto contenente clausole di tacito rinnovo; - Il contratto da voi inviato non è firmato da me; - Non sono mai stato informato verbalmente della presenza di un rinnovo automatico; - Non ho mai fornito alcun consenso esplicito all’addebito successivo al primo anno. Pertanto, richiedo il rimborso integrale dell’importo di € 113,88 addebitato in data 30 marzo 2025. In alternativa, vi invito a fornirmi copia della registrazione della telefonata in cui mi informate chiaramente della presenza di un tacito rinnovo e in cui io accetto espressamente tale condizione. In assenza di un riscontro formale entro 15 giorni dal ricevimento della presente, mi riservo di adire le vie legali per tutelare i miei diritti, anche tramite le competenti autorità e associazioni di tutela dei consumatori. In attesa di un vostro sollecito riscontro, porgo Cordiali saluti,