Bacheca dei reclami

Reclama Facile è un servizio a disposizione di tutti gli utenti registrati al nostro sito che ha l’obiettivo di mettere in contatto il consumatore con l’azienda di suo interesse per risolvere i problemi che possono verificarsi nei quotidiani rapporti di fornitura di prodotti o servizi.
Reclama Facile si propone di instaurare un utile dialogo tra imprese e consumatori per risolvere questi problemi in via amichevole, favorendo il raggiungimento di un accordo condiviso.
Tramite Reclama Facile potrai inviare un reclamo direttamente all’azienda di tuo interesse seguendo la nostra procedura guidata e avrai la possibilità di pubblicare il tuo reclamo sulla nostra Bacheca.
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R. D.
02/12/2025

Scambio articolo

Salve, un mio familiare ha acquistato su Amazon dal suo account una macchina da caffè Zanussi al costo in promozione di 19,99. Il venditore TradeINN, probabilmente accortosi di un errore di prezzo, ha inviato un giocattolo “petit Prince” di cui allego la foto. L’account che ha compiuto l’acquisto è Robertosepe@hotmail.com. All’apertura della pratica di controversia è stato inviato un rimborso, ma il mio familiare richiede la macchina. Non vuole i soldi, vuole la macchina comprata al prezzo riportato. Inoltre ad oggi risultano ancora in vendita 3 articoli allo stesso prezzo. Richiediamo la macchina al prezzo stabilito. Come stabilito dalla legge se io sbaglio a prezzare un articolo, il prezzo valido è quello esposto.

In lavorazione
D. B.
02/12/2025

Segnalazione prodotto difettoso – Jeggings Lidl (cod. 0486413)

Buongiorno, desidero segnalare un problema relativo al prodotto JEGGINGS DA DONNA Lidl – codice 0486413. Il capo presenta un difetto significativo: rilascia una quantità anomala di colore, tale da macchiare la pelle delle mani e danneggiare in modo permanente la cover del mio iPhone. Ho già contattato Lidl riportando il problema (riferimento n° 124824446), ma non ho ricevuto alcuna risposta entro tempi ragionevoli. Ritengo che il prodotto non sia conforme ai requisiti previsti dal Codice del Consumo, in particolare: – Art. 129-130 (conformità e difetti): il prodotto non è idoneo all’uso abituale e non garantisce la sicurezza nè la qualità prevista per un capo d’abbigliamento, poiché rilascia colorante in modo anomalo; – Art. 135-bis e seguenti (garanzia legale): il venditore è responsabile dei difetti esistenti e deve offrire rimedio (sostituzione, rimborso, etc.); – Art. 24-25 (pratiche commerciali sleali): un capo che macchia oggetti personali può configurare una pratica commerciale scorretta se non vengono indicate adeguate avvertenze. Inoltre, secondo l’art. 128 e seguenti, il venditore deve fornire una risposta chiara o una soluzione entro un termine congruo: il fatto di non aver ricevuto alcun riscontro costituisce un ulteriore disservizio. Chiedo pertanto di provvedere, nei tempi previsti dalla legge, al rimborso del prodotto difettoso e al risarcimento del bene danneggiato, in quanto conseguenza diretta del difetto di conformità (artt. 129-130 del Codice del Consumo). Cordialità

In lavorazione
T. D.
02/12/2025

Problemi con semplice gas e luce

Spett. Semplice gas e luce, Sono titolare del contratto per [OGGETTO DEL CONTRATTO] sopra specificato. Ho ricevuto una bolletta di 514€ per un mese di consumo .Dal contratto telefonico (di cui ho richiesto la registrazione vocale) era un prezzo sulla bolletta era un altro..con sconti e vantaggi vari...tutto falso! 500 € in bolletta per un mese! In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.

In lavorazione
B. C.
02/12/2025
META Informatica

META Informatica, incompetente per computer Mac. Per il medesimo intervento non necessario, invia 4

Buongiorno Spett.le META Informatica, chiedo la cancellazione di tutte le fatture che mi avete inviato, perché riguardano lo stesso unico inconcludente intervento, e di mostrare più serietà e correttezza nei confronti dei vostri clienti. Il tecnico di META Informatica, il Sig. Maurizio, si era dichiarato autorizzato Apple, per questo motivo, per sostituire la batteria del mio Mac, mi sono rivolto a META, presso cui egli lavora. (NB. In seguito, contattata la Apple, essa mi ha riferito che non lo riconosce come tale. A questo proposito, invio a META uno screenshot di una chat che ho avuto con un operatore Apple, che attesta quanto affermo). Per sostituire la batteria del mio computer, il 3/9/25 pomeriggio, mi sono recato all’appuntamento con il tecnico Sig. Maurizio, arrivato con oltre un’ora di ritardo, presso la sede di Meta di Montecosaro. Faccio subito presente CHE, PER CONOSCERE QUALE BATTERIA OCCORRESSE, NON ERA NECESSARIO ALCUN INTERVENTO DI RIMOZIONE DEL PANNELLO INFERIORE, PER POI POTERNE LEGGERE IL CODICE, ERA SUFFICIENTE CONOSCERE IL NOME DEL MODELLO DEL MAC. DUNQUE, TUTTI GLI INTERVENTI TECNICI ESEGUITI DA META SONO STATI VANI. (Anche a questo proposito, invio a META uno screenshot di una chat avvenuta con un operatore Apple, che conferma quanto dichiaro). Il Sig. Maurizio, non era a conoscenza di questo fatto. Così, vanamente, ha smontato il pannello inferiore del computer, tra l’altro, danneggiandone anche i piedini. Il 4/11/25, il Sig. Maurizio, con un Whatsapp h 8:44, mi ha chiesto la Password del Mac. Evidentemente, solo allora, era arrivato a capire che, il suo intervento di smontare il pannello inferiore del computer, era stato superfluo, e, accedendo al computer con la Password, voleva vedere quale modello fosse il mio Mac, per poi poterne ordinare la batteria (tra parentesi, il nome del modello del Mac, glielo avrei potuto dare anche io, senza fare tanti viaggi inutili dal mio paese verso Montecosaro, sprecando così tempo e denaro). Poco dopo, il Sig. Maurizio, con un vocale di WhatsApp, h 11:08, mi ha comunicato che ‘il Mac era pronto, e sarei potuto passare quando volevo, perché, da quel momento avevano preso il codice della batteria’. Il 4/11/25 pomeriggio, ho ritirato presso la sede di META, il Mac. In negozio ho chiesto al consulente commerciale, Sig. Matteo Scocco, il prezzo della batteria originale. Singolarmente, nonostante il tecnico Sig Maurizio avesse sostenuto di averne preso il codice, il Sig. Scocco non è riuscito a trovarla in internet, e, di conseguenza, a dirmene il prezzo. (N.B. bastava contattare la Apple, che fornisce, tramite alcuni siti autorizzati, pezzi di ricambio originali, per conoscerne il prezzo e poi ordinarla, senza fare tante ricerche in internet. Anche a questo proposito, invio a META uno screenshot di una chat con la quale la Apple mi ha inviato i link dei rivenditori dalla essa autorizzati a vendere i suoi pezzi originali di ricambio.) Il 6/11/25 mattina ho telefonato al Sig. Scocco, che per 3 giorni aveva infruttuosamente cercato la batteria, per dirgli di smettere la sua sterile ricerca, e per comunicargli che, per la sostituzione della batteria, mi sarei rivolto non più presso di loro, ma al centro autorizzato Apple RS-Store di Piediripa, consigliatomi caldamente dalla stessa Apple al posto di tecnici terzi. Il 18/9/25, l’amministrativa Sig.ra Susi Lucarini, dietro mandato del Sig. Scocco, mi ha inviato via email la PRIMA FATTURA, di 61 €, per “manodopera c/o ns sede”, senza nulla dettagliare. Sempre lo stesso giorno, il 18/9/25, mi viene inviata una SECONDA FATTURA, di 61 €, con descrizione: “per Intervento tecnico interno, effettuata rimozione pannello inferiore con scelta modello e codice cliente . Il cliente riprende il modello e lo riporta quando abbiamo la batteria”. (N.B. ripeto, la ‘rimozione del pannello inferiore del pannello inferiore con la scelta del modello, allo scopo di conoscere quale batteria occorresse’, è stato un’intervento perfettamente inutile, e avevo già comunicato a META che la batteria non l'avrei più cambiata da loro) Durante la mattina del 18/11/25, ho telefonato a META per contestare le prime due fatture per i suoi inefficaci. interventi. Il 19/11/25, il Sig. Scocco dispone la TERZA FATTURA, di 30,50 €, per “rimozione pannello inferiore con scelta modello e codice”, dunque, sempre per lo stesso unico superfluo intervento. L’email comunicava che questa terza fattura ‘Annullava e sostituiva le precedenti’. Nella mattinata dello stesso giorno, il 19/11/25, ho telefonato al Sig. Scocco per contestargli anche la terza fattura, dicendogli che al centro autorizzato RS-Store di Piediripa, ma anche la Apple stessa, mi avevano informato che, per conoscere quale batteria occorresse, non era necessario aprire il pannello inferiore del Mac, era sufficiente conoscerne il modello. Il sig. Scocco, dopo avere ascoltato il mio reclamo, ha chiuso bruscamente la telefonata. Forse perché animato da spirito di vendetta e rivalsa, il Sig. Scocco, non solo non dispone di cancellare la terza fattura, ma, il 26/11/25, ordina una QUARTA FATTURA, di 61 €, ancora per lo stesso unico improduttivo intervento, precisamente: “Intervento tecnico interno, rimozione pannello inferiore con scelta modello e codice. Il cliente riprende il modello e lo riporta quando abbiamo la batteria”. Stimerò i danni subiti e ve ne chiederò il rimborso. Distinti saluti.

In lavorazione
S. G.
02/12/2025

Mancato rimborso per articolo errato ricevuto

In data 12 novembre 2025 ho ordinato un iPhone 17 pro Max 2TB Il giorno dopo, il 13 novembre il corriere mi consegna il pacco. Una volta aperto ho trovato all interno un bagnoschiuma al posto dell’articolo da me ordinato. Ho subito contattato l’assistenza clienti. Mi risponde un ragazzo dicendomi di allegare una foto dell’articolo che ho ricevuto ad un link che mi ha inviato. Dopo qualche minuto di attesa mi risponde di non preoccuparmi, di fare il reso del prodotto che ho ricevuto al posto del telefono preso un ufficio postale. Dopo qualche ora ho spedito l’articolo ricevuto ad un ufficio postale. Dopo qualche giorno mi arriva una mail con scritto che mi é stato contestato il rimborso perché ho spedito l’articolo errato, io ho spedito l’articolo che ho ricevuto al posto del telefono, come da istruzioni dell’assistenza clienti. (C’è una chiamata registrata e una mail scritta). Sono trascorse 3 settimane, il servizio clienti mi dice che non é loro competenza. Lo “specialista dell’account”, ha smesso di rispondermi e non ha accettato la mia contestazione alla loro decisione di non rimborsarmi. Ad oggi mi trovo a pagare 2489 euro per un articolo che non ho ricevuto.

In lavorazione
G. S.
02/12/2025

Mancato rimborso da vinted di 224,19 euro

Spett. Vinted In data 14/11/2025 ho acquistato presso il Vostro negozio online una Carta di MTG (Serra's Sanctum) pagando contestualmente l’importo di 210 euro oltre a 14,19 euro di spese di spedizione. Alla consegna del prodotto, avvenuta il 19/11/2025, potendone visionare direttamente le caratteristiche, ho deciso di avvalermi del diritto di recesso ai sensi dell’art. 52 e segg. del D.Lsg. 206/05. Vi ho inviato una comunicazione in tal senso tramite Piattaforma Vinted in data19/11/25. Il 19/11/25 mi avete risposto accettando la richiesta di reso e dandomi istruzioni per la restituzione della merce. Ho provveduto come da vostre indicazioni ed ho avuto conferma dell’arrivo del prodotto presso di Voi il 26/11/25. Tuttavia ad oggi, trascorsi 7 giorni, non ho ancora ricevuto il rimborso del prezzo pagato pari a 224,19 euro. Vi invito a corrispondermi quanto prima tale somma tramite riaccredito sul mezzo di pagamento utilizzato per l’acquisto. Attendo un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, valendo la stessa quale messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 c.c. Distinti saluti Gabriele Scaccio

In lavorazione
D. G.
02/12/2025
Domestika Inc

Addebito illecito Domestika

Spett.le Altroconsumo, con la presente intendo segnalare e contestare un comportamento scorretto da parte della società Domestika INC., in merito a un addebito non autorizzato relativo a un abbonamento Domestika Plus. In data 10/10/2025 ho acquistato un corso Domestika del valore di 2,30USD e in automatico mi è partito in modo fortuito n abbonamento Plus del valore di 380,27 USD, che sarebbe stato addebitato dopo il periodo di prova il 10/11/2025, senza opportuni preavvisi e comunicazioni. Appena accortomi dell'addebito ho provveduto a cancellare l'abbonamento, non ho usufruito dei servizi è ho mandato una lettera chiedendo il diritto di recesso di 14giorni, che allego alla presente. Cercando Online mi sono reso conto che non sono il primo e che ci sono delle Class Action a riguardo, ne è un esempio la pagina Facebook "Domestika Victims: global action and accountability project". Anche nelle vostre pagine ho trovato reclami analoghi alla suddetta azienda

In lavorazione
M. C.
02/12/2025
nespresso

PUBBLICIZZANO UNA COSA CHE POI è INESISTENTE

Pessimi come sempre. Ho appena finito una chat con addetta del servizio clienti, tutto tranne che preparata. Cercavo la tote bag festive edition, che reclamate nella home ma che non si trova da nessuna parte. Addirittura l'addetta me l'ha dovuta aggiungere lei al carello, ma mi ha chiesto di uscire dall'account ed al rientro non c'era nessuna bag. Siete solo nome ma senza alcuna sostanza

Risolto
D. D.
02/12/2025

Mancata applicazione bonus statale e 104 sede di nocera

Il sig. Daniele D’Amore si è recato presso vari punti vendita del gruppo Tufano – Euronics (Casoria, Napoli, Avellino, Salerno, Nocera Inferiore) per acquistare un frigorifero destinato a un familiare con disabilità grave certificata ai sensi della Legge 104/92 art. 3 comma 3. Obiettivo: acquistare un frigorifero idoneo, con applicazione delle agevolazioni previste per legge (IVA 4%), utilizzando i due bonus da 200 € previsti dalla piattaforma IO. --- 2. Comportamenti scorretti riscontrati nei punti vendita In tutti gli store visitati si sono verificate informazioni discordanti e incoerenti, in particolare su: validità e applicazione del bonus da 200 €; confronti tra modelli, con dati falsati o contraddittori; prezzi esposti e bollini disallineati da punto vendita a punto vendita; impossibilità pratica, di fatto, di utilizzare i bonus nonostante spettassero. Questo ha generato: confusione, perdita di tempo, disorientamento nella scelta, una condotta riconducibile a pratiche commerciali scorrette (art. 27 Codice del Consumo, D.lgs. 206/2005). --- 3. Episodio del punto vendita di Nocera Inferiore In data 02/12/2025 alle ore 20:10, presso Euronics Tufano Nocera Inferiore: mentre il sig. Daniele D’Amore si era momentaneamente allontanato, la madre, soggetto in cura psichiatrica con patologia documentata, ha firmato e pagato l’ordine senza adeguata informazione, senza supervisione di un familiare, e senza applicazione della Legge 104. Rilevanza giuridica: Art. 428 c.c. → incapacità naturale → atto annullabile Art. 1425 e 1427 c.c. → vizio del consenso Art. 1439 c.c. → approfittamento dello stato di fragilità Art. 21 e 22 Codice del Consumo → informazioni ingannevoli e omissioni rilevanti 👉 Il contratto risulta nullo/annullabile in quanto firmato da persona fragile in condizione di incapacità di intendere e volere. --- 4. Presentazione del certificato medico Successivamente il medico curante ha rilasciato certificazione ai sensi dell’art. 4 L.104/92, attestante: patologia grave, disturbi comportamentali, necessità del frigorifero come ausilio sanitario. Nonostante ciò, il punto vendita non ha applicato le agevolazioni obbligatorie per legge. --- 5. Conseguenze del comportamento del venditore Il sig. D’Amore ha subito: danno economico (impossibilità di usare i bonus; contratto errato); danno morale e stress per la gestione della persona fragile; danni da pratica commerciale scorretta; necessità di rifare l'ordine; mancanza di trasparenza; chiusura di un contratto non valido. --- 6. Richieste avanzate alla direzione Tufano Sono state avanzate richieste formali: 1. Annullamento dell’ordine firmato impropriamente. 2. Rifacimento corretto dell’acquisto con applicazione della Legge 104 e bonus spettanti. 3. Sconto aggiuntivo per i gravi disguidi e le informazioni errate ricevute. 4. Verifica interna delle condotte del personale nei vari punti vendita. 5. Risposta entro tempi brevi. --- 7. Ragioni del reclamo ad Altroconsumo Il sig. D’Amore si rivolge ad Altroconsumo per: ottenere la tutela dei diritti del consumatore violati; far valere la nullità/annullabilità del contratto; segnalare le pratiche commerciali scorrette della catena; ottenere la corretta applicazione delle agevolazioni 104; richiedere un risarcimento o sconto compensativo per il danno subito; ottenere un acquisto trasparente, corretto e conforme alla normativa. --- 8. Obiettivo finale del reclamo ✔ annullare l'ordine impropriamente firmato; ✔ rifare il contratto con agevolazioni 104 e bonus; ✔ riconoscimento di uno sconto aggiuntivo per il disagio; ✔ tutela del consumatore contro informazioni scorrette e fuorvianti; ✔ protezione legale della persona fragile coinvolta. ---

In lavorazione
H. M.
02/12/2025

Ancora quasi un anno

Mi chiamo Haroldo Moretti, ho 82 anni e sono cittadino italiano (anche uruguaiano) iscritto all'AIRE con passaporto numero P ITA YC4607562 e residente in Uruguay. Secondo Wikipedia, Poste Italiane S.p.A. è una società pubblica italiana controllata dallo Stato italiano (65%) e da Cassa Depositi e Prestiti (35%). È il più grande servizio postale in Italia, con sede a Roma. Oltre a fornire servizi postali di base, il Gruppo Poste Italiane offre prodotti integrati, nonché servizi di risparmio postale, comunicazioni, logistica e servizi finanziari in Italia. Per questo ci siamo affidati ai loro servizi. Abbiamo viaggiato in Europa nella seconda metà di dicembre 2024. Il viaggio da Montevideo è durato circa mezza giornata. Sì, in effetti, è durato circa 12 ore. Siamo arrivati a Madrid la mattina presto del 15 dicembre e nel pomeriggio dello stesso giorno abbiamo preso un volo per Oslo, la capitale della Norvegia (e lo chiarisco per il motivo che spiegherò più avanti). Arrivati a Oslo, ci siamo diretti verso il centro città, dove avevamo prenotato una camera in un hotel in posizione centrale (Comfort Hotel Grand Central) per due notti. Portavamo con noi alcuni regali per i parenti che vivevano in Italia. Il nostro viaggio da Oslo ci avrebbe portato a nord, a Bergen, poi a Tromsø e da lì all'arcipelago delle Svalbard. Il viaggio di ritorno verso sud ci avrebbe portato da Longyearbyen a Oslo, poi ad Amsterdam, Bruxelles e infine a Parigi, prima di raggiungere l'Italia passando per Lucerna. Pensavamo che affrontare l'intero viaggio con il peso dei regali (circa 9 chili) sarebbe stato, come minimo, un problema. Per questo motivo, ci siamo recati all'ufficio postale norvegese il 16 dicembre 2024 e abbiamo spedito un pacco la cui destinazione, all'epoca, non avremmo mai immaginato così incerta. L'impiegato dell'ufficio postale norvegese è stato molto disponibile, fornendoci una scatola per imballare i regali, nastro adesivo a sufficienza per sigillarli saldamente e informandoci sul valore dichiarato, assicurandosi che non fosse troppo alto e che non causasse problemi con la dogana italiana. Ci ha anche assicurato che il pacco non avrebbe impiegato più di 10 giorni lavorativi per arrivare. Eravamo molto sollevati di aver ridotto il peso e il volume dei nostri bagagli e fiduciosi che il pacco sarebbe arrivato a Venezia prima di noi. La data di consegna stimata era vicina all'Epifania, tre settimane dopo la spedizione. Ora, nella seconda metà di febbraio 2025, due mesi dopo averlo spedito, non era ancora arrivato. Ci è stato detto che le Poste Italiane avevano ritracciato la nostra spedizione (70722151790575747) con un nuovo numero di tracciamento. Tuttavia, arrivati a Venezia, ci siamo recati all'ufficio postale a meno di 200 metri dall'hotel dove doveva essere effettuata la consegna. Inizialmente, l'impiegato ci ha chiesto l'origine della spedizione. Quando gli abbiamo detto Oslo, non ha capito (stranamente, non conosceva la capitale della Norvegia), e lo abbiamo ripetuto tre volte. Poi ha risposto di non avere un numero di tracciamento per una spedizione con il numero che gli avevamo fornito. Quando finalmente siamo riusciti a localizzare la spedizione, l'informazione è stata sconcertante. Non ci siamo arresi e siamo tornati all'ufficio postale più tardi. Questa volta, lo stesso impiegato si è rifiutato di aiutarci, quindi ci siamo rivolti a un altro sportello, dove un impiegato si è dimostrato molto più disponibile ad assisterci. Un dipendente senior si è quindi avvicinato a lui e insieme sono riusciti a localizzare la spedizione utilizzando il numero di tracciamento originale CD746767169NO, rilasciato dalle Poste Norvegesi. Purtroppo, ci hanno informato che ci sarebbero voluti altri quattro o cinque giorni. Nei giorni successivi, abbiamo controllato più volte il ritardo di consegna sul sito web di tracciamento delle Poste Norvegesi, utilizzando il numero di tracciamento inizialmente fornito. Ci siamo recati all'ufficio postale diverse volte fino al giorno in cui il nostro soggiorno a Venezia è terminato e abbiamo ripreso il viaggio. Ora, abbiamo appreso che il pacco era stato indirizzato erroneamente. Una volta arrivato all'ufficio doganale di Malpensa Lonate Pozzolo, è stato erroneamente inviato a Gazzada Schianno, un comune in provincia di Varese. Ovviamente, Gazzada Schianno non è riuscita a localizzare il destinatario, e questo è stato segnalato nelle informazioni di tracciamento. Due mesi dopo la spedizione del famoso pacco, spedito dalla Norvegia all'Italia il 16 dicembre, non era ancora arrivato al destinatario previsto. Ci dispiace profondamente non aver ricevuto quei regali mentre eravamo in Italia, ma oggi saremmo soddisfatti se il pacco arrivasse a destinazione senza ulteriori complicazioni. La segnalazione di Poste Italiane è stata deludente: il pacco è stato considerato smarrito ed è stata offerta una ricompensa. Abbiamo rifiutato questa opzione, poiché richiedevano un numero di conto bancario in Uruguay e il costo del rimborso non giustificava la spesa di un bonifico bancario. Successivamente siamo stati informati che il pacco contenente i nostri regali di Capodanno 2024 sarebbe stato rispedito al mittente: Oslo, Norvegia. A quel punto, abbiamo informato il servizio postale norvegese che sarebbe stato impossibile recuperare il pacco, poiché era stato spedito dall'hotel in cui alloggiavamo a Oslo. Un gentilissimo impiegato delle poste norvegesi ha fatto in modo che il pacco, arrivato a Oslo, venisse rispedito in Italia, promettendoci di rimborsarci eventuali spese di rispedizione. Ed è proprio quello che è successo. Abbiamo compilato i moduli online ed effettuato il pagamento con carta di credito. Il rimborso (circa 50 €) è stato immediatamente accreditato sulla stessa carta. Il pacco ha iniziato il suo nuovo viaggio il 3 novembre 2025, all'indirizzo del destinatario sull'isola della Giudecca a Venezia. È stato assegnato un nuovo numero di tracciamento: CJ917962373NO. Dopo diversi giorni di transito, il pacco è arrivato puntuale a Dese, un piccolo paese in provincia di Padova, e non all'indirizzo del destinatario sull'Isola della Giudecca. Ora, il 28 novembre 2025, Poste Italiane richiede al destinatario un supplemento, nonostante la spedizione sia già stata pagata. Inoltre, il destinatario è tenuto a presentarsi di persona per effettuare il pagamento (l'importo non è stato comunicato telefonicamente) e poi a ritirare il pacco. La distanza tra l'Isola della Giudecca e Dese è di circa 20 chilometri, il che comporta spese aggiuntive per il destinatario, oltre a dover prendere un giorno di ferie per effettuare il viaggio. Quello che non capiamo è perché, avendo pagato per la "consegna a domicilio", il destinatario debba ritirare il pacco presso un ufficio postale così lontano dall'indirizzo indicato sulla spedizione. Sarebbe più comodo che la spedizione venisse indirizzata a un ufficio di Venezia, più vicino all'indirizzo del destinatario, se non viene consegnata all'isola della Giudecca, dove è stata pagata la spedizione.

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