Bacheca dei reclami

Reclama Facile è un servizio a disposizione di tutti gli utenti registrati al nostro sito che ha l’obiettivo di mettere in contatto il consumatore con l’azienda di suo interesse per risolvere i problemi che possono verificarsi nei quotidiani rapporti di fornitura di prodotti o servizi.
Reclama Facile si propone di instaurare un utile dialogo tra imprese e consumatori per risolvere questi problemi in via amichevole, favorendo il raggiungimento di un accordo condiviso.
Tramite Reclama Facile potrai inviare un reclamo direttamente all’azienda di tuo interesse seguendo la nostra procedura guidata e avrai la possibilità di pubblicare il tuo reclamo sulla nostra Bacheca.
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G. C.
09/01/2025

Disdetta per disservizi

In data 11/07/2024 ho sottoscritto il contratto WINDTRE Super Fibra con chiamate illimitate al costo mensile totale di 24,99 euro (19,00 di abbonamento + 5,99 di rata modem - 48 rate). Fin da subito ho cominciato a riscontrare numerosi malfunzionamenti sulla mia linea, con giorni interi senza connessione internet e senza numero fisso (i numerosi disservizi sono verificabili dai diversi ticket aperti al 159). Nonostante le diverse segnalazioni i disservizi non hanno mai smesso di presentarsi e la linea si è sempre dimostrata inaffidabile. Ma da dicembre 2024 si è superato il limite di sopportazione. Dal 5 dicembre sono senza connessione ad internet e, anche qui, nonostante la nuova segnalazione aperta il 9/12, i diversi solleciti fatti al 159, e la PEC mandata all'indirizzo servizioclienti159@pec.windtre.it (pec che non ha ricevuto risposta), il problema non è stato ancora risolto. Come fatto presente al servizio clienti io ci lavoro con la connessione ad internet e, allo stato attuale, questo pessimo servizio non è più sostenibile. Non ho mai ricevuto alcun sostegno da WINDTRE e non voglio più proseguire il mio rapporto con loro. A tale proposito, con la presente chiedo la chiusura del contratto WINDTRE e chiedo di non pagare né la penale prevista in caso di recessione, né il canone dell'ultimo mese, visto che non ho potuto usufruire del servizio per il quale ho pagato, nè le restanti rate per il modem WINDTRE. Resto in attesa di un vostro riscontro. Cordiali saluti.

Chiuso
G. V.
09/01/2025

Boccetta in vetro arrivata frantumata. Confezione inidonea a invio di oggetti in vetro.

In data 11/12/2024 ho acquistato presso il Vostro negozio online molti prodotti con ordine n. 103943796, tra cui una boccetta di "Ribes nigrum liquido analcolico Gemmo 200 ml Dr.Giorgini", pagando contestualmente l’importo totale di 106.82 euro. Ho ricevuto poi il pacco in busta di plastica morbida con logo LICCARDI (vostro corriere di fiducia secondo il tracking da voi inviatomi), pertanto essendo la busta integra e non potendo io sapere se i prodotti avevano boccette in vetro o plastica (sulla descrizione del prodotto non è specificato), ho ricevuto un pacco apparentemente integro facendo legittimamente affidamento sull'integrità della busta e sul logo che essa riportava del vostro corriere. Aprendo il pacco, ho constatato che il Ribes nigrum presentava la boccetta in vetro completamente frantumata e il relativo contenuto liquido si era sparso ovunque. Preciso che nelle condizioni contrattuali si dice solo di accettare con riserva gli imballi danneggiati o bagnati e questo non era il caso, l imballo (busta in plastica blu con logo del corriere) era integro apparentemente, per cui non avrei potuto farlo. Non dice affatto di accettare con riserva qualsiasi pacco di materiale diverso dal cartone, come invece una operatrice di farmasave ha affermato a seguito di un nostro primo reclamo. Peraltro facciamo notare alla cortese operatrice che la prassi commerciale intuitivamente non consentirebbe ciò, altrimenti i corrieri dovrebbero accettare senza obiezioni le Riserve dei clienti anche a fronte di confezioni apparentemente integre, e ciò chiaramente non avviene e non sarebbe per logica possibile! Peraltro, aggiungiamo che il loro corriere ha solo suonato il campanello e lasciato il pacco davanti al portone del palazzo, pertanto quando siamo scesi a prendere il pacco (il tempo di scendere le scale) era già andato via di corsa... quindi se anche il pacco fosse stato danneggiato esternamente (ed esternamente ribadiamo che NON lo era), non avremmo potuto comunque contestare un bel niente. Preciso anche che che nella descrizione dei prodotti presente sul sito non era indicato se la boccetta del Ribes fosse in vetro o in plastica, quindi noi al momento della ricezione non potevamo desumere l'idoneità o meno dell'imballo a proteggere i beni, prima di aprire il pacco. L'azienda (o chi per lei ha imballato), invece, al contrario di noi, era a conoscenza, o comunque poteva ben constatare, che la boccetta di alcuni prodotti ordinati era in VETRO e nonostante ciò NON ha messo un imballo RIGIDO idoneo al trasporto di questi beni. Ma un semplice bustone in plastica. Vi invito pertanto a recapitarmi quanto prima, e comunque non oltre 30 giorni dalla data odierna, il prodotto da me acquistato e arrivato frantumato. In difetto, mi riservo il diritto di richiedere la risoluzione del contratto e il risarcimento dei danni subiti. Attendo un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, valendo la stessa quale messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 c.c. Allegati: Conferma ordine Descrizione prodotto che non specifica se boccetta in vetro o plastica Condizioni contrattuali (parti rilevanti)

Risolto
C. S.
09/01/2025

Mancato pagamento garanzia3

Spett. Garanzia3, in data 10/4/24, mi avete comunicato di aver ricevuto regolarmente la mia accettazione firmata e di averla trasmessa all’area contabile . Ad oggi, dopo vari solleciti, non ho ancora ottenuto il mio rimborso. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.

Risolto Gestito dagli avvocati
F. M.
09/01/2025

Fattura non dovuta

Salve, ho ricevuto questa fattura per una fornitura temporanea da me richiesta in qualità di rappresentante legale di un’associazione APS. La fornitura è stata richiesta per il periodo dal 6/12/2024 al 9/12/2024 per lo svolgimento di una manifestazione natalizia, ma la fattura si riferisce al periodo dal 26 novembre 2024 al 30 novembre 2024. Ho segnalato il problema e mi hanno inviato una nuova fattura dove è stato tolto il deposito cauzionale (in quanto non dovuto perché la fornitura era già cessata alla data dell’invio della bolletta) però hanno comunque fatturato dei consumi dal 26/11/2024 al 30/11/2024. Vorrei pagare solo la cifra relativa ai consumi nel periodo da me richiesto. Allego copia atto notorio da me inviato ad A2A per attivare la fornitura e le due fatture ricevute. Cordiali saluti

Chiuso
M. M.
09/01/2025

Mancato ritiro bombola gas

In data 15 ottobre 2024 abbiamo provveduto ad avvisare la Liquigas della disdetta del contratto e del cambio di scelta del nostro fornitore di gas. Il 24 ottobre 2024 un addetto della Liquigas è venuto a visionare il bombolone di loro proprietà posto nel mio giardino, per poter pianificare il ritiro. Ad oggi, dopo tre mesi, nonostante gli innumerevoli solleciti, il bombolone giace ancora nel mio giardino, creando non pochi problemi anche di sicurezza in quanto ci sono spesso bambini che ci giocano attorno. Chiedo che vengano a ritirarlo al più presto.

Chiuso
M. R.
09/01/2025
MedicAir Healthcare srl

Truffa sulla salute dei pazienti per lucrare soldi

Spettabile MedicAir Healthcare Srl ,e per conoscenza Ospedale Galeazzi di Milano,scrivo perchésono sempre in attesa di ricevere risposta alla mia mail inviata all’ospedale Galeazzi sul vostro scorretto operato e soprattutto il rimborso ( già richiesto ) della fattura N. 2024/H1/068907 di euro 132,00 come ho già detto ,scritto e dimostrato non avevo nessuna necessità di dover utilizzare e pagare il vostro strumento CPap . Vi ricordo che già lo strumento utilizzato dall’ospedale Galeazzi per eseguire una Polisonnografia era di vostra proprietà e marca e voi avete diagnosticato un valore pari ad apnea 15,9 eventi/ora ( in data 7/5/2024) quindi apnee di modeste entità. A questo punto anziché, come da normale procedura, inviarmi al medico competente ovvero un pneumologo mi avete , tramite l’ospedale Galeazzi, ( che ha solo ricevuto da voi via mail l’esito dell’esame) , costretta a prender subito la macchinetta Cpap a pagamento. ( le mie esenzioni non valevano?!) ….Così ho pagato dietro ricatto che se non avessi preso la macchinetta Cpap non avrei avuto l’autorizzazione all’operazione in programma. Avevo fatto notare da subito alla dottoressa che ha ritirato la macchinetta della Polisonnografia , che probabilmente l’esame non era corretto perché tutt’a la notte avevo avuto una brutta tosse e volevo ripetere l’esame. Prima mi aveva detto di sì poi non ha voluto farlo e mi ha configurato ( così ha detto) l’apparecchio CPAp secondo le mie esigenze prima di consegnarmelo. Ogni mattina per quattro giorni consecutivi mi hanno portata in ospedale Galeazzi (segreteria terzo piano) per lamentarmi che con la Cpap stavo sempre male , non riuscivo a respirare perché il flusso d’aria era eccessivo,( infatti poi scoprirò che era relativo ad un uomo ) non dormivo più ed ero molto agitata e nervosa tutto il giorno.Troppa aria fredda che usciva e mi gelava la fronte perché era veramente troppa !!e non riuscivo neanche a respirare oltre a non far dormire tutta la famiglia dal rumore! Risposta dovevo abituarmi ma visto che peggioravo ho chiamato l’assistenza e cosa scopro? La Cpap risultava regolata ad un signore ( non ricordo il nome) e non a me . L’operatore infatti non riusciva neanche a trovarmi nel suo data base e mi dovette registrare chiedendo al telefono tutti i miei dati e poi cercó di rassicurarmi che continuando ad usare l’apparecchio mi sarei abituata e se invece continuavo a star male voleva dire che andava configurata diversamente e di richiamare pure. Ho richiamato ma spesso non rispondeva nessuno. Premesso che l’apparecchio doveva sempre esser attaccato alla corrente mi è stato anche detto di non staccarlo mai perché al mattino veniva trasmesso in automatico un report della situazione respiratoria/ apnee notturne a loro , MedicAir Healthcare Srl , che controllavano tutti i giorni ed in caso di anomalie mi avrebbero subito ricontattata. Così ho continuato a lasciare la macchinetta sempre attaccata alla corrente ma visto che stavo sempre peggio sia di notte e di conseguenza di giorno ho deciso di non utilizzarla Mi sono ripresa al quarto giorno ed ho iniziato a domandarmi quando si sarebbero accorti che l’apparecchio , sempre lasciato attaccato alla corrente, non veniva più usato e vedere quando mi avrebbero telefonato., visto che , come dicevano, tutti i giorni gli arrivavano i report della situazione in automatico. Quale situazione visto che non usavo la Cpap? lDopo un mese ho chiamato per rendere la Cpap e sono stata chiara che non la volevo più, che mi sono trovata molto male , che volevo copia di tutti i report che mi riguardavano , che non avendola usata e loro non si sono mai accorti era chiaro che si trattasse di una frode solo per incassare soldi e della salute dei pazienti non importava proprio nulla !Ho chiesto il rimborso della fattura indicata perché era evidente che ho subito una truffa ed ho anche scritto e raccontato il tutto all’ospedale Galeazzi che si fida “troppo” di questa società e di controllare perché non sono l’unica che si è trovata male con un servizio di assistenza inesistente! Risposta dell’Ospedale che avrebbero fatto accertamenti e mi avrebbero fatto sapere. Ad oggi nessuna comunicazione. Passano mesi e l’Ospedale Galeazzi , in previsione dell’intervento ( che doveva avvenire entro fine giugno ma non c’è stato per motivi organizzativi) mi chiede di ripetere la Polisonnografia perché erano passati i tre mesi di validità e di prendere al più presto l’uso della Cpap dalla stessa società. Prima di prendere nuovamente la Cpap, Decisi di ripetere la Polisonnografia purtroppo dovevo farla sempre all’ospedale Galeazzi che mi avrebbe operato e quindi sempre con l’apparecchio solito della società MedicAir Healthcare Srl ,. Così decisi di fare la Polisonnografia ,anche presso altra struttura ovvero Auxologico di Milano che dà in dotazione un’altro apparecchio e che non ha nessun interesse a lucrare sulla salute dei pazienti. Il risultato dato dalla società MedicAir Healthcare Srl ancora una volta esce con valore apnea 22,6 eventi/ora ( in data 26/9/2024 ) quindi apnee di moderata entità e mi dicono che devo riprendere l’apparecchio Cpap a pagamento ( non valgono le esenzioni che possiedo) altrimenti rischio di non essere idonea all’intervento.A me sembra un ricatto e questa volta prendo tempo e vado mio medico Dottor Roncarolo che legge l’esito e per lui non è così grave da dover utilizzare la Cpap e che , essendo un apnea di lieve entità prima di utilizzare una cpap bisogna andare da un pneumologo . E poi solitamente nella diagnosi se grave si consiglia visita dal pneumologo che è colui che può decidere se è necessario o meno l’uso della Cpap. Inoltre vengo informata che se proprio necessario, l’apparecchio Cpap , dietro carta del pneumologo ,viene fornito dall’asl ad uso gratuito e che vengono anche a casa a regolarlo in base alla proprie esigenze sempre gratis. L’esito della Polisonnografia dell’Auxologica rileva un valore incredibilmente e sostanzialmente molto diverso : parametro apnee MOLTO LIEVE PARI A 6,5 ( allego diagnosi) contro l’esitio della società MedicAir Healthcare Srl , 22,6 apnee /h moderata entità ( esami entrambi del 25 e 26/09/24) per cui secondo quest’ultimi ( e non un pneumologo) dovevo per forza riutilizzare la loro Cpap a pagamento almeno per un mese prima dell’operazione e dopo l’operazione . Un mese alla cifra di euro 132,00 e poiché avevo già buttato questi soldi inutilmente l’ultima volta mi sono rifiutata parlandone sempre con il mio medico.Sono andata al pre ricovero portando entrambi gli esiti e dimostrando l’enorme differenza risultata delle Polisonnografia eseguite con apparecchiatura MedicAir Healthcare Srl ( ospedale Galeazzi) e l’Auxologico di Milano e spiegando quanto sono stata male la prima volta che ho dovuto prendere la Cpap perché costretta . Dopo vari consulti il chirurgo ed il medico anestesista ed il medico del pre ricovero hanno accettato il valore dell’Auxologico e l’operazione è andata benissimo e senza buttare altri soldi con MedicAir Healthcare Srl . Trovo vergognoso lucrare sulla salute dei pazienti perché sicuramente alcuni avranno pure realmente necessità di usare la Cpap ma altri ( come me) no. Purtroppo sono la dimostrazione che guarda caso tutto quelli che eseguono la Polisonnografia all’Ospedale Galeazzi con le apparecchiature della società MedicAir Healthcare Srl ,risultano positivi per cui vengono costretti all’uso della Cpap che guarda caso la stessa società MedicAir Healthcare Srl ,ha già lì sul posto da consegnare ai pazienti ovviamente a pagamento ( e non valgono esenzioni) Non è un caso ma una dinamica abituale e scorretta e oltre ad averla segnalata direttamente all’Ospedale Galeazzi ho denunciato alla responsabile della società . MedicAir Healthcare Srl , e questa anziché parlarne civilmente e trovare una soluzione mi ha maltrattata e buttato giù il telefono …. E per fortuna le chiamate loro le registrano ! Adesso sto bene , l’intervento

Chiuso
C. M.
09/01/2025

garanzia legale

Ho acquistato una postazione trucco in data 9 dicembre 2024 e dopo due giorni il corriere Bartolini mi ha consegnato un pacco completamente manomesso. Dopo una discussione animata col corriere, ho accettato il pacco con riserva di ispezione Segnalato immediatamente il problema a Produceshop mi hanno chiesto prima le foto del pacco, poi dei pezzi mancanti. In tutta risposta mi hanno detto che non dispongono dei pezzi di ricambio. Ho richiesto l'attivazione della garanzia legale Dopo le varie mail mi veniva concesso in un primo momento il rimborso del 50% e, data la mia insoddisfazione, mi veniva accordato l'invio di un nuovo mobile. Dopo 15 giorni non avendo ricevuto il mobile e dopo solleciti, mi viene comunicato che arbitrariamente e in completa autonomia, disattendendo gli accordi presi, avevano inviato il rimborso solo del 50%. Ho inviato loro tutte le mail da loro mandate, a riprova di quanto da me detto. Nessuno risponde nè alle mail nè alle richieste di contatto. Non hanno rispettato nè le condizioni contrattuali nè gli accordi presi per il ristoro dei danni da me subiti.

Chiuso
V. T.
09/01/2025

mancata consegna

Spett. Alcott In data06/12/2024ho acquistato presso il Vostro negozio online un ordine pagando contestualmente l’importo di 35.98 oltre a [€] di spese di spedizione. Alla conferma dell’ordine, mi è stato comunicato che la consegna sarebbe avvenuta entro il 12/12/2024. Tuttavia, ad oggi, nonostante i ripetuti solleciti, non ho ancora ricevuto la merce. Vi invito pertanto a recapitarmi quanto prima, e comunque non oltre 30 gg dalla data dell’ordine, il prodotto da me acquistato. In difetto, mi riservo il diritto di richiedere la risoluzione del contratto e il risarcimento dei danni subiti. Attendo un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, valendo la stessa quale messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 c.c. Allegati: Conferma ordine Ricevuta di pagamento

Chiuso
U. C.
09/01/2025

Mancata consegna biglietti

Il 14 /12 /24 mi avete confermato la prenotazione n. 108325490 per 2 biglietti per due adulti intestati a Ugo Cucciniello e Luisa Montella voli Napoli Budapest a /r p 01 /04/25 r 05/04/25 per cui ho pagato € 405.92 con Mastercard banca intesa n. *7653, con il vostro impegno di inviare i biglietti entro il termine massimo di 14 giorni. Pertanto, nonostante i ripetuti solleciti, trascorso abbondantemente il termine da voi fissato, richiedo l'annullamento della prenotazione e la restituzione immediata dell'importo pagato da accreditare sulla sopra indicata carta o in alternativa con bonifico immediato sull'Iban IT29B0306903516000018602185. F. TO Ugo Cucciniello

Risolto Gestito dagli avvocati
A. L.
09/01/2025

Reclamo per mancato rimborso e disservizio da parte di Unisalute

Alla c.a. di Unisalute, Con questa comunicazione desidero esprimere il mio Profondo disappunto per il trattamento ricevuto, le informazioni errate e il disservizio che mi hanno portato a subire un danno economico e morale. A inizio ottobre 2024 ho acquistato un nuovo paio di occhiali con lenti graduate (fattura emessa il 4 ottobre 2024). Prima di procedere all’acquisto, ho contattato il servizio clienti Unisalute (settembre 2024) per accertarmi della copertura delle mie polizze assicurative. Mi è stato confermato che avevo due fondi attivi: Fondo Enfea: valido fino al 2029; Fondo Fasa: valido fino a fine 2024. Questa informazione mi ha sorpreso, poiché sapevo che il Fondo Enfea apparteneva alla mia precedente azienda (dimissioni a maggio 2024). Ho espresso i miei dubbi, facendo notare che una scadenza nel 2029 sarebbe stata più logica per il Fondo Fasa, relativo alla mia attuale azienda. L’operatore ha tuttavia insistito, rassicurandomi che entrambe le assicurazioni erano attive e che avrei potuto richiedere fino a 100 euro di rimborso per l’acquisto di occhiali e lenti graduate, accedendo ai due fondi. Mi è stato anche spiegato che la procedura prevedeva il caricamento sull’app Unisalute della fattura e della modifica del visus. Fidandomi delle vostre istruzioni, ho proceduto: 4 ottobre 2024: Ho caricato la fattura sull’app Unisalute; 16 ottobre 2024: Ho integrato la richiesta con la modifica del visus, come richiesto; 24 ottobre 2024: Ricevo una notifica che il sinistro 9947450/2024 è stato chiuso, ma non vedo alcun rimborso. Da quel momento inizio una serie di chiamate al servizio clienti per chiarimenti. Inizialmente mi viene comunicato che c’era stato un errore nel caricamento e che la richiesta andava fatta direttamente tramite il Fondo Fasa. L’operatrice di una delle chiamate di dicembre 2024 mi consiglia di avere "tanta, tanta pazienza", poiché "ci stavano lavorando". Nonostante le rassicurazioni, il 31 dicembre vengo informata che il Fondo Fasa non copre spese per occhiali e lenti graduate, rendendo impossibile il rimborso. È evidente che gli errori e le informazioni errate sono imputabili esclusivamente alla cattiva gestione del personale Unisalute: - Mi è stato detto inizialmente di caricare la richiesta sull’app Unisalute, salvo poi scoprire che dovevo rivolgermi al Fondo Fasa. - Ho ricevuto conferme da più operatori che avevo diritto al rimborso, solo per scoprire il contrario alla fine dell’anno. - Quando ho espresso perplessità sulla validità del Fondo Enfea fino al 2029, il personale ha ignorato le mie osservazioni e confermato che potevo procedere senza problemi. - Scoprire la verità il 31 dicembre dimostra totale disorganizzazione e mancanza di rispetto verso il cliente. Danni subiti Ho perso il rimborso di 100 euro. Se fossi stata correttamente informata, avrei richiesto il rimborso al Fondo Enfea prima della sua disdetta, inoltre, ho perso ore in numerose chiamate al vostro servizio clienti, elencate di seguito: 16 settembre, h. 18:14 15 ottobre, h. 16:51 19 novembre, h. 10:15 20 novembre, h. 12:34, 12:37 25 novembre, h. 12:53, 13:01, 13:05, 16:01 4 dicembre, h. 12:52, 12:58, 13:34 16 dicembre, h. 13:16 18 dicembre, h. 13:52 31 dicembre, h. 13:00. Richiedo pertanto: Il risarcimento immediato della somma non rimborsata (100 euro); Un compenso per il disagio e il tempo perso; Una revisione seria delle vostre procedure per evitare disservizi futuri. Confido in una vostra risposta tempestiva e risolutiva

Risolto

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