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Compravendita di recensioni false su Amazon: querelati siti e pagine social dopo le analisi di Altroconsumo

Siti, gruppi Facebook e canali Telegram che reclutano persone per fare false recensioni su Amazon in cambio di prodotti gratis. Ci siamo iscritti a siti e pagine social per documentare come funziona questo meccanismo di compravendita e abbiamo deciso di portare davanti al giudice 24 di queste pagine. Parallelamente, anche la stessa Amazon ha avviato un'azione penale nei confronti di uno dei principali broker di recensioni false. Ecco come funzionano questi servizi di boosting e perché rappresentano un danno per i consumatori. 

20 ottobre 2022
recensione cinque stelle

Tu mi metti 5 stelle su Amazon, io ti regalo il prodotto che hai recensito. Sembra un affare, ma è illecito. Per l'esattezza questo sistema violerebbe gli articoli 513 (turbata libertà dell’industria e del commercio) e 640 (truffa contrattuale aggravata ai sensi dell’art 61 n. 2 e n. 5 del codice penale). Se poi a mettere in contatto rivenditori e utenti dalla recensione facile sono addirittura agenti-intermediari attraverso numerosi siti web, gruppi Facebook e canali Telegram allora si capisce subito che si tratta di una vera e propria truffa organizzata ai danni del consumatore.

Compravendita di recensioni: le indagini di Altroconsumo

Che non si tratti di sporadici casi lo dimostrano le nostre indagini, partite dalle segnalazioni degli utenti. Abbiamo voluto toccare con mano il funzionamento del meccanismo della compravendita delle false recensioni, iscrivendoci come normali utenti a svariati siti, canali Telegram e gruppi Facebook; abbiamo così documentato un sistema organizzato più esteso di quanto si potrebbe immaginare. Per dare un'idea della vastità e capillarità di questo "giro", basta guardare il numero di siti e gruppi social coinvolti nella querela che abbiamo inviato alle procure di Milano, Roma, Bologna e Ivrea e nella segnalazione inviata al Garante della concorrenza e del mercato: 9 siti internet (molti con dominio italiano), 8 canali Telegram e 7 gruppi Facebook. Parallelamente alle nostre querele, anche la stessa Amazon ha avviato un'azione penale nei confronti di uno dei principali broker di recensioni false. Ma come funziona questo sistema organizzato? Chi sono gli attori in gioco? E quali danni può creare ai consumatori? 

Cos'è il boosting: facciamo un esempio

Per capire bene il funzionamento di questo sistema e il modo in cui gli utenti vengono reclutati per diventare "tester", ovvero utenti-pedine in questo enorme illecito, facciamo un passo indietro e prendiamo ad esempio il meccanismo messo in piedi da questi siti; un meccanismo che si può trovare più o meno analogo su tutti gli altri e nei gruppi social oggetto della querela e della segnalazione al Garante.

Si può dire in generale che questi siti facciano un po' da "procacciatore di incontri", mettendo di fatto in contatto domanda e offerta; il sito, infatti è una piattaforma per procurare ai "Seller", ovvero i rivenditori che vogliono ottenere 5 stelle facili ai loro prodotti, i "tester" ovvero gli utenti disposti a dargliele senza spendere un euro e costantemente a caccia di un modo per portarsi a casa prodotti gratis. Tecnicamente questo servizio prende il nome di "boosting" e si basa sullo scambio di rimborsi in luogo di recensioni positive da parte di utenti reclutati sul web, operando pertanto come agenzie di intermediazione del rivenditore che commissiona il servizio. 

Come funziona il sistema dei prodotti gratis

Per diventare "tester" quasi tutti i siti richiedono la creazione di un account e l'obbligo di collegarlo al profilo Amazon attivo del consumatore. Il tester è tenuto anche a fornire l’indirizzo email identificativo di un account PayPal per l’accredito dei rimborsi degli acquisti effettuati tramite queste piattaforme su Amazon. Accedendo quindi con il proprio account, l’utente registrato visualizza (in genere sulla home page) una serie di prodotti venduti su Amazon da rivenditori terzi che hanno però un profilo di tipo Seller su queste piattaforme; i prodotti sono di solito organizzati per categorie commerciali, ma hanno tutti la caratteristica che vengono offerti con uno sconto integrale del prezzo.

In pratica su queste piattaforme si possono acquistare svariati prodotti di un numero non ben definito di rivenditori che si trovano su Amazon, ma qui tutti questi prodotti sono scontati del 100%. L'acquisto di un prodotto viene perfezionato poi direttamente su Amazon (i link infatti portano direttamente alle pagine della nota piattaforma di ecommerce) e, una volta concluso l'ordine, l'utente deve fornire al sito di boosting la prova dell'acquisto (il numero seriale dell’ordine e un’immagine fotografica che testimonia l’acquisto). Trascorso un certo numero di giorni, l'utente può pubblicare sulla vetrina Amazon del rivenditore la sua recensione a 5 stelle: da quel momento parte, da parte del rivenditore, l’accredito in suo favore del rimborso del prezzo, tramite un'account PayPal. 

Reclutati anche su Telegram e Facebook

Il meccanismo di reclutamento è lo stesso anche per i tanti gruppi Telegram e Facebook. In questi casi è l’amministratore del canale a fungere da agente intermediario, il quale su commissione recluta in favore di tutti quei rivenditori che intendono incrementare il numero delle recensioni, la reputazione e il rating (le stelle) dei loro prodotti su Amazon. Chi si iscrive a questi gruppi Telegram o Facebook è tenuto a seguire precise procedure (stabilite dall'amministratore) per ottenere il riaccredito di quanto speso per il prodotto; procedure studiate apposta per eludere i controlli di Amazon sulla veridicità delle recensioni.

L’unica differenza rispetto ai siti web consiste nel fatto che su Telegram e Facebook l'acquisto da parte dell'utente avviene di regola ricorrendo a un sistema di prenotazione di un certo prodotto che utente iscritto visualizza all’interno di un vasto catalogo, pubblicizzato spesso dal canale con indicizzazione per categorie commerciali. Per capire quanto siano popolari e frequentati questi gruppi "per avere prodotti gratis", basti considerare che su Telegram, a causa dell'alto numero di iscritti, l'interazione con gli utenti-recensori non è quasi mai seguita direttamente dall'amministratore del gruppo, ma lasciata a un bot o a una botcharts che si occupa di fornire le informazioni e gestire le prenotazioni.

Siti e pagine social: tutti querelati

Tutti questi soggetti lucrano su un sistema che fa leva sul vantaggio economico (l'acquisto gratuito) da parte dell'utente-recensore reclutato dall’intermediario. Le false recensioni così ottenute eludono di fatto il controllo di Amazon perché risultano effettuate a seguito di un vero e proprio acquisto. 

I rivenditori che si appoggiano a questi siti e gruppi per reclutare recensori, di fatto incrementano in maniera artificiale la reputazione dei loro prodotti su Amazon; il consumatore che non lo sa, rischia quindi di fidarsi delle false recensioni e di acquistare un prodotto che sulla carta viene valutato 5 stelle. Indurre qualcuno a fare un acquisto che in situazioni normali non avrebbe mai fatto è a tutti gli effetti una pratica commerciale scorretta (ingannevole). Il sistema stesso poi, come abbiamo già accennato, potrebbe configurarsi come una "truffa contrattuale aggravata".

Per queste ragioni abbiamo querelato tutti i siti, i canali Telegram e i gruppi Facebook citati all'inizio e chiesto di aprire urgentemente un’istruttoria per accertare l’illecito e sanzionarlo. Abbiamo anche chiesto il sequestro preventivo di queste pagine, ovvero abbiamo chiesto che tutti questi siti internet vengano oscurati.