Bacheca dei reclami

Reclama Facile è un servizio a disposizione di tutti gli utenti registrati al nostro sito che ha l’obiettivo di mettere in contatto il consumatore con l’azienda di suo interesse per risolvere i problemi che possono verificarsi nei quotidiani rapporti di fornitura di prodotti o servizi.
Reclama Facile si propone di instaurare un utile dialogo tra imprese e consumatori per risolvere questi problemi in via amichevole, favorendo il raggiungimento di un accordo condiviso.
Tramite Reclama Facile potrai inviare un reclamo direttamente all’azienda di tuo interesse seguendo la nostra procedura guidata e avrai la possibilità di pubblicare il tuo reclamo sulla nostra Bacheca.
Per avere più dettagli su come aprire un reclamo clicca qui
M. C.
20/11/2025
WE PDF

Abbonamento non richiesto

Buongiorno, mi rivolgo a voi per segnalare il comportamento scorretto e ingannevole del sito WePDF.com. Il sito propone la modifica di un documento PDF per 0,50 €, ma una volta effettuato il pagamento l’utente si ritrova automaticamente iscritto a un abbonamento di 49 € al mese, senza alcuna comunicazione chiara né prima né dopo la transazione. Le informazioni relative all’abbonamento sono riportate solo in fondo alla pagina, in caratteri grigi, con diversi errori e in modo palesemente fuorviante, evidentemente pensato per indurre in errore l’utente. Inoltre, tali informazioni sono nascoste anche all’interno di un documento di Termini e Condizioni di oltre 50.000 caratteri, menzionate una sola volta intorno al carattere 23.000, in un punto che nessun utente medio leggerebbe prima di procedere al pagamento. Nel momento in cui si tenta di disdire l’abbonamento, compare un pop-up ambiguo che spinge l’utente a sottoscrivere un nuovo abbonamento da 9 € al mese, presentato come passaggio necessario per finalizzare la cancellazione. Anche in questo caso, non viene fornita alcuna informazione trasparente sull’avvio del nuovo abbonamento né sulla presunta prova gratuita di tre giorni, di cui l’utente non ha modo di sapere l’esistenza. Dopo aver contattato il servizio clienti, mi è stato proposto un rimborso pari soltanto al 10 %, senza alcuna soluzione soddisfacente. In rete sono presenti numerose lamentele simili, che sembrano indicare un comportamento ricorrente e sistematico da parte del sito. Chiedo pertanto di voler prendere in considerazione la mia segnalazione e intervenire in merito a queste pratiche ingannevoli. Cordiali saluti, Margherita Cerri

In lavorazione
E. T.
20/11/2025

ABBONAMENTO CHE NON SI PUò CANCELLARE

Spett.le PDF-Tollz in data 19/11/2025 ho usato un servizio di compressione di un file pdf troppo voluminoso. Al fine di poter scaricare l'elaborato mi è stato chiesto di creare un account nel vs. sito e di pagare 0,50 euro per il download. - mail utilizzata paolotamoni@me.com - Pagamento che ho potuto fare solamente con carta di credito (paypall non abilitato sul vs. sito) fattura n. 2025-PDT-0025818 del 19/11/2025. Ora ho provato a non rinnovare la prova e quindi a non attivare il servizio di abbonamento che avrebbe decorrenza dal 26/11/2025 ma il link, ricevuto tramite vostra mail, non funziona e non c’è altra modalità per potersi disiscrivere. Chiedo pertanto che tale abbonamento NON venga attivato e che non ci sia alcun addebito in quanto io NON voglio proseguire con il servizio ma risulta impossibile disattivarlo. Vi chiedo di chiudere quindi da subito il mio account e di NON procedere con il servizio da voi offerto. In caso di vs. mancato riscontro mi vedrò costretto a segnalare la vicenda alle autorità di polizia. Cordialmente Paolo Tamoni

In lavorazione
C. D.
20/11/2025
pictoart.net

Reclamo per addebito non autorizzato

desidero segnalare un comportamento scorretto da parte del servizio online PictoArt (pictoart.net), dal quale ho subito un addebito non autorizzato. Riepilogo dei fatti In data 18 novembre 2025 ho utilizzato il sito pictoart.net per acquistare una singola immagine. Il pagamento è andato a buon fine e non ho sottoscritto alcun abbonamento né ho autorizzato pagamenti ricorrenti. Il giorno successivo ho scoperto un addebito aggiuntivo di €49,90, identificato come “abbonamento mensile”. Per maggiore sicurezza ho immediatamente bloccato la carta, ma desidero ottenere il rimborso completo dell’importo indebitamente prelevato. - Comportamento del servizio clienti Ho contattato il loro customer service spiegando che: Non ho mai attivato un abbonamento. Ho pagato due volte la stessa immagine (allego documentazione), quindi ho già sostenuto più costi del dovuto anche se solo di pochi centesimi. Chiedo il rimborso totale di €49,90. La loro risposta è stata: proposta di un rimborso del 50%, rifiutata da me; promessa di inoltrare la richiesta alla “direzione” per valutare un rimborso totale entro 7 giorni lavorativi, senza garanzie né tempistiche certe. Chiedo il vostro supporto per: ottenere il rimborso integrale dell’addebito non autorizzato (€49,90); verificare eventuali pratiche scorrette del servizio; guidarmi sui passaggi successivi da intraprendere, incluse eventuali segnalazioni all’Autorità competente. Allegati: ricevute di pagamento della singola immagine (due transazioni); estratto conto con addebito dell’abbonamento non autorizzato; scambio completo di email con il servizio clienti; Resto a disposizione per ulteriori informazioni o documentazione. Cordiali saluti,

In lavorazione
Z. F.
20/11/2025

Truffa PDFe.com addebito abbonamento inesistente

Gentili Signori, Ho usufruito del servizio una tantum sul sito PDFE.COM per il quale ho ricevuto un addebito il 12/11/2025 di importo 0,50€. Una settimana dopo (ieri 19/11/2025) mi è stato addebitato 49,95 € per un abbonamento che non ho mai richiesto né sottoscritto. Pubblicizzano il servizio come gratuito poi chiedono euro 0.50 per l'operazione singola (già questo è una grave scorrettezza) poi si appropriano dei dati della carta di credito per addebitare abbonamenti inesistenti per cifre consistenti. Chiedo restituzione/storno dell'addebito di €49,95, mi attiverò inoltre per denunciare questa truffa. Hanno già i miei dati per restituire i soldi rubati, ho utilizzato questa email (zeno.falezza@gmail.com) per registrarmi sul loro sito. Aspetto Vostre. Grazie e a presto. Zeno Falezza

In lavorazione
R. B.
19/11/2025
Garanty - P.IVA 04453470983

Contestazione sospensione servizio Garanty srl

Oggetto: reclamo servizio Garanty (allego il testo di questa mail per una miglior formattazione ) Io sottoscritto Roberto Bernardi nato a Pomigliano D’Arco (NA) l’08/01/1984 e residente a Roma in via fosso del torrino 55 (00144) desidero sottoporre alla Vostra attenzione un comportamento che ritengo potenzialmente scorretto posto in essere dalla società Garanty S.r.l., in relazione alla sospensione arbitraria della polizza di garanzia per il veicolo FR987AR. In data 06/2023 effetto l’acquisto presso concessionario di un’autovettura “mini clubman 2.0 diesel” già tagliandata e collaudata dal concessionario stesso. In data 29/05/2025 (alla scadenza del contratto di garanzia del concessionario) stipulo un contratto di copertura della garanzia per “danni improvvisi” con l’azienda “Garanty srl” con durata fino a 29/05/2028 (3 anni) e pagamento rateizzato tramite finanziaria. (vedi allegato “contratto Garanty 2025”) In data 23/10/2025 effettuo un intervento programmato presso BMW/Mini per un’azione di richiamo (sostituzione radiatore) a carico BMW. Con l’occasione BMW effettua un controllo dell’autovettura e consiglia la sostituzione di un elemento di supporto al motore: l’intervento viene effettuato a mio carico (Garanty non copre l’intervento poiché non rientra tra quelli previsti dal contratto). L’autovettura esce dal concessionario completamente in ottimo stato (ci sono prove documentate e la fattura degli interventi effettuati). In data 24/10/2025 chiedo via PEC una verifica a Garanty in merito alla copertura della polizza e condivido l’unico tagliando da me effettuato sul veicolo e risalente a marzo 2025. È l’unico tagliando da me effettuato poiché il computer di bordo di BMW segnalava di effettuare l’intervento entro giugno 2025 (ovvero circa 2 anni dopo l’acquisto dell’auto) e non se ne prevedevano altri nel 2023 e 2024. In data 25/10/2025 vengo contattato da Garanty (via telefono) e mi dichiarano che, secondo la loro interpretazione del contratto, io avrei dovuto aver effettuato anche tagliandi del 2023 e 2024 (cosa che io non avevo fatto poiché l’auto era stata acquistata nel 2023 già tagliandata e il computer di bordo di BMW segnalava come “prossimo tagliando” giugno 2025). Garanty mi propone 2 soluzioni: 1. Risoluzione del contratto per adempimento. In questo caso non mi rimborserebbero il costo della polizza da sostenere comunque vs la finanziaria fino a maggio 2028. 2. Effettuare un controllo presso una loro officina di fiducia non ufficiale BMW per valutare lo stato del veicolo. Accetto il punto 2 (anche se in disaccordo rispetto alla valutazione delle condizioni del contratto comunicatami da Garanty) e programmo un controllo presso la loro officina con costo completamente a mio carico (60€ iva inclusa). In data 06/11/2025 effettuo il controllo presso l’officina “Riparauto 2” di Roma la quale dichiara che non vi sono perdite al motore, non vi sono spie accese, nessuna rumorosità su strada ma constatano un “codice errore” durante la diagnosi ma non sanno a cosa sia dovuto visto che non riscontrano alcuna anomalia e mi suggeriscono di andare in BMW (vedi allegato “diagnosi Riparauto”). In data 06/11/2025 BMW mi dichiara (via telefono) che l’errore può essere dovuto ad uno strumento non idoneo utilizzato dall’ “officina non autorizzata” e che loro non hanno riscontrato errori/anomalie durante i controlli effettuati il 23/10. Inoltre, qualora dovessero procedere ad una diagnosi e ad un nuovo controllo, sarei tenuto a corrispondergli dai 90 ai 150€. In data 13/11/2025 comunico (via mail) a Garanty che il codice errore constatato da “Riparauto2” può essere dovuto ad un errore dell’officina durante la diagnosi (cosi mi era stato riferito dal capo meccanico BMW contattato telefonicamente) e che comunque l’errore non inficiasse minimamente lo stato di salute dell’autovettura (si trattava di un codice di errore non di una segnalazione di un guasto). In data 14/11/2025 Garanty mi comunica via mail (vedi allegato “riscontro Garanty 14 novembre”) che richiedono l’ulteriore intervento lato BMW per rimuovere il codice di errore e successivamente un’ulteriore verifica presso un’altra loro officina per constatare la rimozione dell’errore stesso (chiaramente tutto a mie spese). In assenza di ciò, avrebbero provveduto ad annullare la mia polizza senza alcun rimborso. In data 17/11 invio una PEC a Garanty (vedi allegato “Reclamo vs garanty 17 novembre”) in cui in sintesi: Dichiaro, in sintesi, che non ero tenuto ad effettuare i tagliandi nel 2023 e 2024, facendo riferimento ad un articolo del loro contratto in cui si cita che “Prima dell’inizio della decorrenza del Servizio Garanty l’auto deve essere stata sottoposto alla regolare manutenzione ordinaria (cd. tagliando) rispettando le indicazioni della Casa costruttrice, oppure ogni massimo 15.000 km per i motori Benzina (GPL e Metano) e massimo 20.000 km per i motori Diesel oppure ogni 12 mesi, in base alla condizione che per prima si verifichi;” Facendo leva sul fatto che la priorità logica del contratto fosse basata sul “rispetto delle indicazioni della casa costruttrice” e che BMW/MINI imponesse che la frequenza dei tagliandi venisse definita dal computer di Bordo (CBS) e che lo stesso CBS mi dichiarasse come data del primo tagliando (dopo l’acquisto da parte mia dell’autovettura) al giugno/2025 (ho allegato anche prova fotografica), ho dichiarato a “Garanty” di essere pienamente in regola con il contratto. Nonostante ciò, in data 18/11 Garanty mi risponde(vedi allegato “riscontro garanty 18 novembre”) che pur rivedendo la sua posizione sull’obbligo della frequenza annuale dei tagliandi, è comunque necessaria una prova del tagliando effettuato dal concessionario prima della vendita. Ovviamente questo documento non è in mio possesso (non posso avere fatture di interventi effettuati prima dell’acquisto dell’autovettura da parte mia) e non lo potrei giuridicamente richiedere al concessionario (tra l’altro sono passati 2 anni e mezzo). In estrema sintesi quindi: • Garanty fornisce un’interpretazione “soggettiva” del contratto e richiede tagliandi annuali dall’acquisto dell’auto fino al 2025; • Il sottoscritto non può avere tagliandi effettuati prima dell’acquisto del veicolo (2023) e del 2024 poiché lo strumento ufficiale indicato dalla casa madre (computer di bordo) indica che il primo tagliando doveva essere effettuato entro giugno 2025 (ed effettivamente è stato eseguito a marzo 2025); • Garanty impone quindi di effettuare un controllo presso una loro officina (non autorizzata BMW) per validare la polizza ma l’officina pur non riscontrando alcun guasto, evidenzia un errore (non un guasto) di comunicazione tra il loro strumento e la centralina, erorre che non riescono a decifrare; • Garanty impone (per non interrompere la polizza) un intervento presso BMW (a carico mio) per ricevere certificazione scritta (diagnosi ufficiale) che l’auto non abbia guasti e poi un nuovo passaggio presso un’altra officina indicata da loro per validare qualsiasi intervento venisse effettuato da BMW stessa, nonostante in alcun punto del contratto sia previsto tutto ciò. Resto in attesa di un riscontro. Grazie e un saluto, Roberto Bernardi

In lavorazione
M. R.
19/11/2025
KALNURAJS SP. Z OO

Richiesta rimborso

I miei figli hanno ricevuto un link per vincere un calendario dell'avvento di Red Bull dietro acquisto di un ticket di € 1,95. Dopo 3 giorni abbiamo scoperto di essere iscritti ad un portale di lingua inglese polacco e l'addebito del mese di iscrizione di € 65. In allegato le mail arrivate dove il link relativo alla condizioni non risulta attivo, quindi era impossibile vedere le politiche di cancellazione Si chiede immediatamente di chiudere l'iscrizione e di rimborsare l'intera somma sottratta dalla mia carta per un totale di € 66,95.

In lavorazione
F. C.
19/11/2025

comportamento scorretto e non trasparente di Airbnb

Gentile Associazione, mi rivolgo a voi per chiedere assistenza riguardo una vicenda particolarmente grave che coinvolge Airbnb. Sono host da oltre 15 anni, con più di 580 recensioni e una valutazione media di 4,66/5. A inizio 2025 il mio annuncio (n. 15227304) è stato disattivato improvvisamente e senza spiegazioni chiare. Nonostante decine di tentativi di chiarimento tramite tutti i canali ufficiali, Airbnb ha risposto solo con messaggi standardizzati e ha negato ogni possibilità di confronto diretto, violando i principi di trasparenza e proporzionalità previsti dal Regolamento UE 2019/1150 sulle piattaforme digitali. Ho effettuato tutti i lavori richiesti, documentato con foto e video ogni miglioramento, e inviato persino una PEC di diffida ad Airbnb Italy — che però ha dichiarato di non avere competenza e mi ha rimandato alla sede in Irlanda, senza fornirmi un contatto operativo. La situazione mi sta causando un gravissimo danno economico, oltre a un evidente abuso contrattuale: nessuna motivazione concreta, nessuna istruttoria, nessuna possibilità di difesa, impossibilità di parlare con un essere umano. Vi chiedo quindi di valutare il mio caso e offrire supporto per: una segnalazione formale contro Airbnb, un’interlocuzione con la piattaforma, eventuali azioni presso l’AGCM o organismi europei, tutela dei miei diritti di consumatore e prestatore di servizi. Posso inviare immediatamente tutta la documentazione: PEC, mail, screenshot, ricorso completo, foto, interventi tecnici e riscontri. Ringrazio in anticipo per ogni aiuto che potrete offrirmi. Cordiali saluti, Fausto Michele Capalbo

In lavorazione
S. S.
19/11/2025
CVpronto

Richiesta di rimborso

Buongiorno, in data 13 novembre 2025 ho aderito a quella che veniva presentata come una prova di una settimana del servizio CVpronto, al costo di 0,90 €. Durante la procedura di registrazione non era indicato in modo chiaro e visibile che tale prova si sarebbe trasformata automaticamente in un abbonamento a pagamento. In data odierna ho invece ricevuto un addebito non previsto di 34,99 €, importo che non era riportato né evidenziato al momento della sottoscrizione. Avendo utilizzato il servizio una sola volta durante il periodo di prova, ho provveduto immediatamente a: disdire l’abbonamento, che non avevo mai consapevolmente sottoscritto; richiedere il rimborso, essendo pienamente nei 14 giorni previsti dal diritto di recesso per i contratti conclusi online. In risposta ho ricevuto una email grammaticalmente scorretta e poco comprensibile, in cui mi veniva negato il rimborso senza alcuna giustificazione valida. Ho verificato inoltre i Termini e Condizioni allegati alla loro email: sono forniti solo in inglese, nonostante il servizio sia rivolto a consumatori italiani; non contengono alcun riferimento né alla prova di una settimana a 0,90 €, né all’addebito automatico di 34,99 €. Tali informazioni non risultano quindi comunicate al consumatore né prima né durante l’acquisto, in violazione degli obblighi di trasparenza previsti dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005). Ritengo pertanto che si tratti di una pratica commerciale ingannevole e chiedo: rimborso integrale dei 34,99 €, verifica da parte di Altroconsumo della correttezza delle modalità di vendita adottate dal servizio CVpronto. Resto a disposizione per fornire ulteriori documenti, screenshot o email a supporto. Cordiali saluti, Silvia Saba

In lavorazione
M. D.
19/11/2025

Rinnovo non voluto

Buongiorno, mi è stato addebitato il pacchetto annuale a 239,88 2 giorni fa a mia insaputa , vorrei chiedere il rimborso, ho mandato già 2 mail all’assistenza ma nessuno mi risponde.

In lavorazione
A. Z.
19/11/2025
Casa Ruggieri srl

DETRAIBILITA' FISCALE IN 730

INCOLLO PEC INVIATA A CASA RUGGIERI SRL IL 04/11/2025 Buongiorno, ad ottobre 2024 è stato da voi eseguito la sostituzione della vasca in doccia (per un importo complessivo di 4200 euro, come da fatture allegate) con la vostra ripetuta assicurazione (come risulta anche nella vostra pagina internet) della possibilità diportare la spesa in detrazione fiscale al 50% in dieci anni. Mia moglie, pur avendo contattato e fatto seguire la pratica a ben 2 CAF, non è riuscita a farsi accettare di portare in detrazione tale somma in quanto, a dire dei 2CAF (ad uno dei quali abbiamo dato anche un vostro numero di contatto telefonico per la parte amministrativa), l’attività fatturata non rientra in quella prevista dalla normativa fiscale specifica. Per tale motivo sono qui a chiedere, anche al fine di evitare contenziosi legali e fiscali con Casa Ruggieri , di avere da voi il rimborso (attualizzato all’odierno tasso di interesse legale) dei 2100 euro che mia moglie avrebbe dovuto recuperare nei prossimi 10 anni. Tale importo attualizzato alla data odierna ammonta a 1.805,48 euro Io e mia moglie rimaniamo in attesa di un vostro gentile riscontro Alex Zambianchi

In lavorazione

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