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Violazione cds da parte della società
La società P&C contesta al sottoscritto la violazione delle condizioni di parcheggio applicate nell’area antistante il centro commerciale CARREFOUR sito in via Stradella 192 Torino e chiede il pagamento della somma pari a euro 25,00 a titolo di penale contrattuale n. 5848824. L’ importo sarebbe da versare entro 45 giorni pena successive azioni legali. La società scrivente accuserebbe dunque il sottoscritto di aver violato il contratto accettato con il semplice accesso al parcheggio in questione. Tali condizioni contrattuali sarebbero, a detta della P&C chiaramente esposte all’ingresso, tuttavia, dal sopralluogo da me effettuato avvalendomi della competenza del consulente in materia ing. Blasco Giacomo, non si trova tale riscontro in quanto l’unico cartello esposto (come visibile in allegato alla presente) è tutt’altro che di facile lettura e comprensione. Trattasi di un cartello composto da 12115 caratteri, 1825 parole e 75 frasi, con un tempo di lettura stimato in 8,30 minuti. Se ne conviene senza dubbio che l’accesso al parcheggio sarebbe impossibile leggendo le condizioni contrattuali per intero e, il risultato di tale operazione, sarebbe la congestione delle intere vie adiacenti. Le condizioni contrattuali, le tariffe e le principali informazioni in caso di accesso ad un parcheggio, devono essere chiaramente indicate e leggibili in tempi adeguati. Inutile sarebbe inoltre esporre il medesimo cartello all’interno del parcheggio in quanto, a detta della società P&C, le condizioni sarebbero accettate semplicemente oltrepassando il varco d’ingresso. Tuttavia quanto fino a qui esposto ha poca rilevanza in quanto, l’aƫtività svolta dalla P&C nel parcheggio in questione, può avere carattere meramente dissuasorio e non normativo o sanzionatorio in quanto, se ciò accadesse, la società violerebbe la legge vigente come già sancito dalla Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 7671 del 29 settembre 1983 “Le norme sulla disciplina della circolazione stradale devono trovare piena applicazione anche su strada o spiazzo privato frequentati da un numero indistinto e più o meno rilevante di persone, concretandosi in tal caso una situazione di fatto del tutto corrispondente all’uso pubblico che diventa preminente rispetto alla natura privata dello spiazzo” e di seguito con sentenza 646 del 13 gennaio 1979 “L’applicabilità delle norme sulla circolazione stradale sussiste sia che questa si svolga su area pubblica sia che si svolga su area privata. Si può ritenere quindi che se la strada privata ha comunque un utilizzo pubblico i veicoli ivi circolanti e nella “circolazione” va ricompresa in questo caso anche la sosta devono rispettare le norme del codice della strada”. La competenza normativa nella faƫtispecie è dunque del codice della strada. Il C.d.S. in vigore stabilisce, alla disposizione 12, le modalità di espletamento dei servizi di polizia stradale previsti dal codice e ne delega la competenza a: Sezione Polizia Stradale della Polizia di Stato, alla Polizia di Stato, all'Arma dei carabinieri, al Corpo della guardia di finanza, ai Corpi e ai servizi di polizia provinciale, nell'ambito del territorio di competenza, ai Corpi e ai servizi di polizia municipale, nell'ambito del territorio di competenza, ai funzionari del Ministero dell'interno addeƫto al servizio di polizia stradale, al Corpo di polizia penitenziaria e al Corpo forestale dello Stato, in relazione ai compiti di istituto. In nessun caso una società privata può elevare sanzioni su suolo pubblico e, come precedentemente espletato dalla Suprema Corte, questa tipologia di parcheggio rientra nella categoria “parcheggio privato ad USO PUBBLICO con competenza del C.d.S. in materia legislativa” Come tale, si applicano le normative del C.d.S. e di conseguenza le relative sanzioni. Qualora il centro commerciale CARREFOUR in questione avesse voluto tutelare la disponibilità dei parcheggi antistanti, avrebbe dovuto chiedere relativa autorizzazione per l’attuazione della sosta prevista con il dispositivo “Disco Orario”, apporre i relativi cartelli e, in caso di superamento della sosta consentita, dovrebbe informare le predette autorità per l’elevazione della relativa sanzione. In alternativa, l’attività commerciale in questione avrebbe dovuto chiedere la relativa autorizzazione per regolamentare la sosta tramite accesso con ticket e provvedere all’installazione delle relative barriere mobili al fine di impedire accessi non graditi. L’accordo con società private come P&G, allo stato attuale, non può essere stipulato ai fini sanzionatori in questa tipologia di parcheggio. Si fa inoltre presente che la società P&G invia, tramite lettera semplice, alcune pagine dall’aspetto del tutto simile a quello di una sanzione amministrativa del C.d.S. e questo può indurre ignari cittadini a confondere le due cose. La società asserisce che un “sistema di rilevamento targhe” avrebbe controllato la sosta (e quindi acquisito i relativi dati del veicolo) e successivamente avrebbe inviato la “violazione” a domicilio dell’intestatario del veicolo, con lettera semplice e quindi, eventualmente, apribile anche da altri conviventi del nucleo famigliare o, peggio ancora, da eventuali persone che potrebbero sottrarre la posta dall’apposita cassetta delle lettere esponendo la persona ad una grave violazione della privacy, essendo contenuti nella comunicazione dati personali relativi agli spostamenti. Inoltre la società non comunica alcuna certificazione e omologazione del sistema di rilevamento targhe, non comunica l’organo competente per l’eventuale ricorso (ma semplicemente un numero di telefono), non produce prova fotografica e non indica il codice caratteristico identificativo del relatore o dell’accertatore della violazione. In sostanza, la società P&G induce a far pensare di trovarsi di fronte ad una sanzione amministrativa che la stessa società non potrebbe comminare e che soprattutto è priva di qualunque elemento costitutivo, come pubblicato in gazzetta ufficiale il 15 dicembre 2016 – serie 292 - “Contenuti minimi del verbale di accertamento, contestazione e notificazione relativo ai procedimenti per violazione amministrativa” Per questi motivi, Il sottoscriƩo richiede l’annullamento formale (da notificare via PEC all’indirizzo gabrielevivas@pec.it) di ogni procedimento a me iscritto entro 7 giorni dalla data odierna. Inoltre il sottoscritto comunica alla società P&G che qualora dovessero pervenire successive comunicazioni scritte di carattere identico all’attuale oggetto di contestazione, si rivolgerà al proprio studio legale al fine di valutare eventuali azioni con spese a carico della vostra società. Si desidera inoltre informare la società P&G che tutta la documentazione è stata trasmessa all’ill.mo Prefetto di Torino, alle associazioni consumatori ADUSBEF e ALTROCONSUMO e, in ultimo, al gent.mo Comandante della Polizia Locale di Torino al fine di valutarne la legittimità nelle forme e nei modi utilizzati.
Fornitura gas
Mi sono rotto i marroni, abito in Via Civita Farnese,101 non ho nulla a che fare con quel cialtrone di Ciano Andrea ( Vs. debitore). Desidero che, da subito, mi informate sulla possibilità di effettuare con qual si voglia gestore, fornitura gas, senza che bloccate la possibilità di effettuare nuovo contratto fornitura di gas, ILLEGALE DA PARTE VS., non costringetemi a denunciarvi per danni morali e materiali. Viviamo in una nazione ridicola mi sono rotto e dal mese di maggio che combatto e non so chi fornisce gas. Uno schifo. sergiodemartino@arubapec.it è la casella sulla quale esigo risposta!
PIN mai ricevuto, Link non funzionante
Salve,in data 13/05/24 ho effettuato online l'ordine 300284173 per una MyGiftCard da 100.00 € utilizzabile presso il Centro Commerciale Campania. Non ho mai ricevuto un PIN di attivazione, dunque non mi è possibile provvedere alla stessa in loco o cliccando su attiva nuova gift card o recupera la tua gift card. Tramite procedura online, invece, provo a cliccare sul link ricevuto tramite mail e ricevo ogni giorno da allora il seguente errore:Attenzione! Si è verificato un errore temporaneo nel sistema: ti invitiamo a riprovare più tardi. [rif: 5001]. Inoltre, dopo un solo tentativo si blocca per un’ora. Ho scritto all’assistenza ma non rispondono. Richiedo tale codice o recesso e rimborso quanto prima.
Rendicontazione movimenti tessera buoni pasto
Sono ormai due mesi che ho notato che, nell'utilizzazione dei buoni pasto caricati sulla mia tessera, il sistema di addebito decurta buoni di emissione più recente (carnet S001SFR e S003PVL), lasciando intoccati i buoni caricati su un carnet di vecchia emissione ( 7516584 del 3 Aprile 2024). Considerando che i buoni hanno scadenza e che già in passato mi è capitato (con altro gestore) di perdere buoni perché non utilizzati entro scadenza, ho contattato l'assistenza clienti per ottenere delucidazioni in merito. Devo quindi lamentare l'assoluta inefficienza, direi anche indecenza, del servizio clienti, in particolare nelle impiegate Federica, Maria Grazia e Sabrina della Direzione Customer Excellence): - neanche legge le richieste dell'utente e fornisce riposte non pertinenti con le domande poste; - è incapace di fare una verifica delle transazioni effettuate e fornire all'utente un estratto conto aggiornato e veritiero; - Quando si discosta dalle risposte "predefinite", fornite in modo totalmente random, finisce per dare risposte contradditorie, che evidenziano la scarsa, se non totale, conoscenza dell'argomento trattato. Alla fine, oltre alla incompetenza del personale dell'assistenza, emerge che: - I sistemi di rendicontazione disponibili nell'area personale web e nell'app Android, sono inaffidabili e spesso non allineati con la situazione documentata dall'esercente; - L'azienda non è in grado di fornire documentazione completa e attendibile, attestante tutte le decurtazioni effettuate, con dettagli di data luogo e identificativi vari (esercente, terminale, n. progressivo dei buoni utilizzati ecc.). Faccio pertanto istanza di produzione di un estratto completo attestante tutti i movimenti eseguiti sulla mia tessera 00000127, dalla sua emissione ad oggi. Faccio inoltre richiesta di motivazione della non progressività nell'utilizzazione dei buoni caricati, che, se protratta nel tempo, potrebbe portare alla perdita di una parte degli stessi. In attesa di riscontro, porgo distinti saluti
Addebito non richiesto per tot. di 119,60€
Spett.le Wrapidresumecv Douglas, In data 23 /02/2024 ho compilato un curriculum vitae pagando euro 1,90 senza sottoscrivere nessun abbonamento. Invece in data 29/03/2024 , 29/04/2024, 27/05/2024 e 24/06/2024 mi sono stati addebitati sulla mia dalla mia carta buddybank rispettivamente euro 29,90 - 29,90 - 29,90 - 29,90. Chiedo l'annullamento dell'abbonamento che non ho mai nè richiesto nè sottoscritto e il rimborso immediato delle somme indebitamente addebitatemi pari a euro 119,60.In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti. Ovviamente sono disponibile per accoradare un modo per poter ottenere il rimborso, il mio numero è 3393849455
MANCATO RIMBORSO IPT E COPRI SEDILI INTERNI AUTOVETTURA KIA
gruppobossoni@sicurmail.eu A TUTT'OGGI NESSUNA RISPOSTA VI PREGO I INVIARE PEC ALLA SOC.TA' BOSSONI PER DEFINIRE LA PRATICA GRAZIE ZOGNO LINA CELL. 3490587549
Prezzi da capogiro
Buongiorno contattato telefonicamente AloPronto servizi idraulica ed elettrici 24H su Roma. Ricevuta indicazione costo chiamata 49Euro, procediamo con richiesta idraulico per sblocco lavandino otturato. Giunto idraulico a casa, con esame sommario lavandino, procede a dare spiegazione teorica passaggi per eventuale sblocco e con mia somma sorpresa comunica somma da pagare per intervento = 380 Euro + costo di chiamata (49Euro). Decido di non procedere con intervento visto costi proibitivi. Segnalo questa azienda per prezzi non di mercato.
google merchant center account sospeso
Spett. Google Merchant Center In data 1 giugno 2024 ho sottoscritto il contratto per sponsorizzare i prodotti del mio ecommerce sulla rete google shopping concordando un corrispettivo pari a somma da stabilire nelle campagne a pagamento. Il 3 giugno il mio account veniva sospeso per violazione delle norme ma non veniva specificato un valido motivo, il 4 giugno dopo la revisione veniva approvato, ora il 14 giugno veniva sospeso di nuovo e dopo aver richiesto 3 revisioni veniva sospeso sempre, nonostante il 4 giugno avevano approvato il mio account, quindi o il 4 giugno la revisione era stata sbagliata da parte degli operatori o è sbagliata oggi, se il 4 giugno il mio acocunt era valido perché adesso è sospeso se dal 4 giugno non ci sono state modifiche al mio sito che compromettono il regolare flusso di lavoro? Viste le normative google e dopo aver controllato che tutte le regole vengono già rispettate, chiedo oggi di approvare il mio account in quanto è perfettamente in linea con gli standard di google merchant center. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.
contratto non perfezionato
buongiorno, ho richiesto una prenotazione di un’auto per cinque giorni dall’aeroporto di Cagliari. ho effettuato il pagamento con carta di credito amex. al momento del ritiro mi è stato detto che non accettavano le amex. ho dovuto annullare e prenotare attraverso altro operatore del settore. richiedo rimborso. ho provato ad inviare richiesta in società ma nulla.
Mancata consegna del dispositivo
Buongiorno, in data 6/06/2024 ho sottoscritto online un contratto per il servizio UNIPOLMOVE. Il 13 giugno ho ricevuto un sms con la notifica della spedizione del mio dispositivo tramite corriere GLS. Il giorno seguente il dispositivo è tornato al mittente. L’assistenza telefonica non è stata in grado di comunicarmi il nuovo giorno di consegna e l’apertura di un ticket non ha risolto il problema. Chiedo che mi venga recapitato al più presto il dispositivo UNIPOLMOVE e che l'anno di canone gratuito decorra dall'effettiva consegna del dispositivo, visto che ad oggi (24/06) non ho ancora avuto la possibilità di usufruire del servizio per cui ho stipulato il contratto.
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