Agenzia delle entrate, occhio ai falsi sms e alla pagina fake. Come difendersi
A luglio arrivano la gran parte dei rimborsi fiscali del 730 ma attenzione alle comunicazioni che arrivano, anche via sms, da parte dell’Agenzia delle entrate perché sono solo tentativi di phishing. I truffatori hanno creato anche una finta pagina istituzionale in cui si chiedono i dati della carta di credito per ottenere il rimborso. Vediamo insieme a cosa stare attenti.
- contributo tecnico di
- Tatiana Oneta

Da diversi anni siamo abituati a ricevere i rimborsi del 730 nei mesi di luglio e agosto, anche se ormai i tempi si sono allungati perché è possibile presentare la dichiarazione fino al 30 settembre con il conseguente slittamento dell’accredito su busta paga o pensione. Questo periodo, quindi, pare molto propizio per i malintenzionati che vogliono rubarci i dati utilizzando l’esca del credito fiscale. Per questo motivo l’Agenzia delle entrate ha segnalato il diffondersi di numerosi tentativi di truffa tramite smishing, ovvero, phishing attuato tramite sms.
Come riconoscere gli sms falsi
L’Agenzia delle entrate ha pubblicato sul proprio sito gli screenshot degli Sms falsi che vengono mandati con il tentativo di truffare i malcapitati, comunicando l’arrivo di rimborsi fiscali. I messaggi contengono un link che consentirebbe di verificare l’avvenuto accredito del rimborso fiscale. L’indirizzo può variare, a volte somiglia al dominio istituzionale dell’Agenzia mentre in altri casi non c’entra per nulla.
La pagina fake dell’Agenzia
I finti sms come abbiamo visto contengono un link, che può trarre in inganno perché riporta al suo interno parole che siamo abituati a collegare al Fisco, come l’Agenzia delle entrate e le Poste. Tuttavia, una volta approdati sulla pagina viene richiesto l’inserimento dei dati della carta di credito, che non vengono mai chiesti dal Fisco per i rimborsi.
Per esser certi di non incappare in false comunicazioni, l’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione un archivio con tutte i tentativi di truffa segnalati utilizzando impropriamente i suoi riferimenti.
Inoltre, in questo articolo è possibile avere una panoramica di tutti i tipi di truffa via email e via sms che circolano in rete, con tutte le informazioni per saperli riconoscere e i suggerimenti per potersi difendere.
Quando arriva il rimborso del 730?
I veri rimborsi della dichiarazione dei redditi arrivano sulla busta paga o sulla pensione, se non abbiamo un sostituto d’imposta arrivano sul conto corrente che deve esser stato comunicato preventivamente in fase di compilazione della dichiarazione stessa.
Grazie al nuovo calendario allungato del 730, che permette di presentare questa dichiarazione entro il 30 settembre, anche l’accredito dei rimborsi, o la trattenuta dei debiti, sono slittati rispetto ai mesi estivi in cui eravamo abituati a riceverli. Infatti, l’accredito del rimborso avviene nella busta paga o nella pensione del primo mese utile, successivo a quello di presentazione del 730.