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DAS nega copertura a vittima di stalking condominiale e costringe l'assicurato a mediazione
DAS nega tutela a vittime di stalking, adduce prove assurde e impone mediazione-ricatto Mi chiamo Walter Bedani e scrivo a nome mio e di mia moglie, assicurati con polizza di tutela legale D.A.S. S.p.A. (n. 05205DAS00853), che copre la nostra vita privata. Denuncio un comportamento di gravità inaudita da parte della compagnia e dei suoi fiduciari, che non solo ci hanno negato la copertura assicurativa in un momento di estrema necessità, ma hanno tentato di imporci una scelta processualmente dannosa, violando i più basilari doveri di correttezza e buona fede. IL CONTESTO: VITTIME DI STALKING, NON UN SEMPLICE LITIGIO La nostra famiglia è vittima di una documentata e sistematica campagna di stalking da parte della nostra controparte. Questa non è una nostra opinione, ma un fatto acclarato da tre distinti procedimenti penali in corso a loro carico, che ci vedono come persone offese per reati che vanno dagli atti persecutori (art. 612-bis c.p.) alla calunnia (art. 368 c.p.). L'ultimo atto di questa escalation è avvenuto il 26 aprile 2025: il giorno dopo aver ricevuto la notifica di un'udienza a loro carico per calunnia, la controparte ha installato una telecamera di videosorveglianza. La finalità ritorsiva e intimidatoria è evidente. IL DINIEGO DI DAS: UN CAPOLAVORO DI NEGLIGENZA E MALAFEDE Abbiamo aperto un sinistro con DAS per un procedimento d'urgenza (ex art. 700 c.p.c.) per l'immediata rimozione della telecamera istallata in ritorsione alla notifica di udienza penale ricevuta dalla controparte. La risposta di DAS, tramite l'avvocato incaricato e la referente interna, è stata un diniego basato sulla presunta "carenza dei presupposti di legge", in particolare sulla mancanza di "prove certe e documentali del funzionamento" del dispositivo. Questa valutazione è un insulto alla nostra intelligenza e una violazione palese degli obblighi contrattuali. DAS e il suo legale hanno deliberatamente ignorato una montagna di prove schiaccianti da noi fornite: PROVE TECNICHE INCONFUTABILI: Dispositivo Professionale: Abbiamo documentato con foto che la telecamera è un modello professionale EZVIZ, non un simulacro, dotata di LED a infrarossi per visione notturna e una lente in vetro ottico. Installazione Ostile e Illegittima: L'installazione è stata eseguita da un professionista (un ingegnere elettronico, parente della controparte), è permanentemente alimentata ed è stata posizionata strategicamente al piano terra (non al primo piano, dove vive la controparte) sul muro di proprietà di un loro parente non residente. È puntata esclusivamente verso le nostre pertinenze private, il nostro posto auto e il nostro ingresso, come da scrittura privata inviata a DAS e non verso la proprieta' della controparte che non e' visibile nella inquadratura della telecamera. Non esiste delibera condominiale, cartellonistica obbligatoria o nostra autorizzazione. Prova della Natura non Dissuasiva: Abbiamo fornito video che dimostrano come la telecamera sia occulta e quasi invisibile di giorno e di notte, smentendo la tesi del "mero dissuasore". Pericolo Aggravato: Abbiamo provato con video che la telecamera, essendo a portata di mano, può essere facilmente ri-orientata con un semplice manico di scopa o piccola scala da casa rendendo la minaccia ancora più grave e imprevedibile. ERRORE GIURIDICO MADORNALE SULLA PROVA: L'avvocato incaricato da DAS ha preteso una prova assurda ("luci rosse mentre si muove"), applicando uno standard probatorio errato. Per la giurisprudenza consolidata (Cassazione e Garante Privacy), ai fini della violazione della privacy e del reato di interferenze illecite, ciò che rileva è la mera potenzialità lesiva del dispositivo e il suo orientamento invasivo. In materia di privacy vige un principio di precauzione: è chi installa a dover provare la liceità, non la vittima a dover provare il funzionamento continuo. Per un'azione d'urgenza è sufficiente la verosimiglianza del diritto leso, non la prova piena. DANNO ALLA SALUTE IGNORATO: Abbiamo fornito un verbale di Pronto Soccorso che attesta una grave crisi d'ansia subita da mia moglie, con trasporto in ambulanza, il giorno dopo aver steso la denuncia sulla telecamera. Questo è il periculum in mora: un danno grave, attuale e irreparabile alla salute, che DAS ha liquidato come irrilevante. IL RICATTO DELLA MEDIAZIONE: L'ABUSO DEFINITIVO La condotta più grave si è manifestata durante una videochiamata il 17 giugno 2025. Di fronte alla nostra richiesta di agire in giudizio, l'avvocato incaricato e la referente DAS ci hanno posto un ultimatum: "o la mediazione o niente". Hanno tentato di costringerci ad avviare noi una mediazione, pur essendo a conoscenza di due fatti cruciali: 1) la pendenza di tre procedimenti penali contro la controparte, che rende la mediazione strategicamente deleteria; 2) il fatto che il legale della controparte ci avesse già comunicato di aver ricevuto mandato per invitarci a una mediazione. L'insistenza di DAS affinché fossimo noi a "provocare" la mediazione era un chiaro tentativo di porci in una posizione di svantaggio negoziale. Questa non è solo una pessima gestione, è una condotta deontologicamente e contrattualmente illecita che viola: L'ART. 1917 C.C.: DAS ha agito contro il nostro interesse, spingendoci verso una soluzione dannosa che avrebbe potuto compromettere la nostra posizione nei processi penali. LA BUONA FEDE (ART. 1375 C.C.): Hanno usato la nostra vulnerabilità per sottrarsi ai loro obblighi, ricattandoci. Al nostro rifiuto di cedere, è scattato il parere negativo e il diniego. CONCLUSIONE E APPELLO AD ALTROCONSUMO D.A.S. S.p.A. non sta negando un semplice sinistro. Sta abbandonando i suoi assicurati, documentate vittime di stalking, nel momento del bisogno. Sta calpestando il contratto, la legge e la dignità dei suoi clienti per un cinico calcolo economico. Il loro comportamento non è solo un inadempimento, è un abuso della loro posizione di forza. Chiediamo l'intervento urgente e deciso dei legali di Altroconsumo affinché venga contestata formalmente questa gestione scandalosa e D.A.S. S.p.A. sia costretta a onorare i suoi obblighi, fornendoci la tutela che abbiamo pagato e di cui abbiamo disperatamente bisogno per proteggere la nostra sicurezza e la nostra salute.
Consegna mai avvenuta
Macchina pagata online. Mai consegnata poiché richiesta carta diversa da quella del pagamento online. Abbiamo Proposto contanti, carta credito di mio marito, cambio nome prenotazione, ma nulla. Inoltre ci volevano far pagare 100 euro in più di quanto avevamo già pagato online poiché (da prenotazione l'avremmo riportata alle 4 di mattina) consegnandola quando erano ancora chiusi bisognava pagare di più. Ma questa cosa non l'avevano detta. Eravamo 3 famiglie italiane tutte nella stessa situazione! Una vergogna!
Ordine non consegnato
Spett. FARMAHOME In data 25/06/2025 ho acquistato presso il Vostro negozio online la crema Weleda Calendula baby e Fiocchi Di Riso Mioderm pagando contestualmente l’importo di 16,04€. Alla conferma dell’ordine, mi è stato comunicato che la consegna sarebbe avvenuta entro 24/72 ore. Tuttavia, ad oggi, nonostante i ripetuti solleciti, non ho ancora ricevuto la merce. Vi invito pertanto a recapitarmi quanto prima, e comunque non oltre 15 gg dalla data dell’ordine, il prodotto da me acquistato. In difetto, mi riservo il diritto di richiedere la risoluzione del contratto e il risarcimento dei danni subiti. Attendo un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, valendo la stessa quale messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 c.c. Allegati: Conferma ordine Ricevuta di pagamento
Assenza di servizio clienti
Ho effettuato un ordine il 15/06, non ho ricevuto una mail di conferma, dopo innumerevoli tentativi di entrare in contatto con il servizio clienti mi mandano un tracking che non si è mai aggiornato. I prodotti tardano ad arrivare allora riscrivo per l’ennesima volta al servizio clienti dicendo che volevo annullare l’ordine in quanto a causa del ritardo ho dovuto acquistare presso un altra farmacia. Sto provando a rimettermi in contatto al telefono non mi hanno MAI risposto, alle mail non rispondono non so come fare perché dopo 18 gg ho ricevuto il pacco ma vorrei chiedere il rimborso perché ho già effettuato l’acquisto da un altra parte.
Mancato rimborso
Buona serata. In data 27/05/2025 ho effettuato un ordine on line di euro 73.87. In data 03.06.2025 via email mi informavano che il mio ordine nr,0615008007 non poteva essere soddisfatto per mancanza dei prodotti a catalogo e mi comunicavano di aver provveduto al rimborso che sarebbe avvenuto nel più beve tempo possibile e comunque entro 14 giorni lavorativi. A tutt'oggi non ho ricevuto alcun rimborso , premesso che ho sollecitato con due email (unico modo i contatto) ricevendo una risposta automatica in cui l'azienda sottolineava che il rimborso sarebbe avvenuto entro e non oltre i 14 giorni lavorativi.
flygo prenotazione aerea non evasa
Buongiorno, in data 1 giugno ho effettuato richiesta di prenotazione 108521274 per volo aereo per 4 persone da Milano a Londra date 15-22 luglio per l'importo di 483.68 euro. Dopo i 14 giorni massimi da voi previsti per l'evasione della prenotazione, a distanza di 1 mese non ho ricevuto nessun riepilogo nè i biglietti, nonostante abbia provato a contattarvi via email e per telefono per avere notizie senza aver avuto riscontro alcuno se non una email automatica del 15 giugno (alla scadenza dei 14 giorni) in cui mi si diceva che ci stavate lavorando in base alla "priorità". Ho avviato nella medesima data l'iter di rimborso tramite NEXI. Sabato 27 giugno, dato il periodo di vacanza e dovendo viaggiare in 4 , ho dovuto fare una nuova prenotazione, spendendo anche molto di più (829,42 euro). In virtù di quanto sopra rappresentato, sono a richiedere il rimborso di quanto corrisposto (ci starebbe anche qualcosa di più) sul metodo di pagamento utilizzato per la prenotazione. Rimango in attesa di riscontro... e di rimborso Grazie
Rimborso non ricevuto
Spett. Amicafarmacia In data 23/05/2025 ho acquistato presso il Vostro negozio online una confezione di zeta colest 30 cp pagando contestualmente l’importo di 17,52€. Numero ordine 0614992158. In data 28/05/2025 mi avete inviato una mail che mi informava dell'impossibilità di spedirmi il prodotto in quanto eravate sprovvisti in magazzino e che avrei ricevuto il rimborso entro 14 giorni. Tuttavia, ad oggi, nonostante i ripetuti solleciti, non ho ancora ricevuto il rimborso. Poiché sono passati oltre 30 gg chiedo di ricevere al più presto i soldi da me versati. Attendo un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, valendo la stessa quale messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 c.c.
Rimborso non ricevuto
Spett. Farmae In data 28/05/2025 ho acquistato presso il Vostro negozio online una confezione di zeta colest 30 cp pagando contestualmente l’importo di 17,95€. Numero ordine 1018624612. In data 05/06/2025 mi avete inviato una mail che mi informava dell'impossibilità di spedirmi il prodotto in quanto eravate sprovvisti in magazzino e che avrei ricevuto il rimborso entro 14 giorni. Tuttavia, ad oggi, nonostante i ripetuti solleciti, non ho ancora ricevuto il rimborso. Poiché sono passati oltre 30 gg chiedo di ricevere al più presto i soldi da me versati. Attendo un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, valendo la stessa quale messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 c.c.
mancato rimborso Corrente
Spett. Corrente, con la presente desidero segnalare un disservizio che ha comportato un addebito non giustificato. Tale situazione è già stata oggetto di due segnalazioni tramite email ordinaria inviate in data 1 luglio. Tuttavia, ad oggi ho ricevuto riscontro solo alla prima comunicazione, senza che il problema sia stato effettivamente risolto. In data sabato 28 giugno, verso le ore 17:00, ho utilizzato uno dei vostri mezzi (bici elettrica) e, al termine del noleggio, mi è stato richiesto di scattare una foto per completare la procedura di restituzione del mezzo. Tuttavia, a causa di un malfunzionamento della vostra app, non sono riuscito a inviare la foto come richiesto. Nonostante l'impossibilità tecnica di completare il processo, mi è stato addebitato l’importo di 15,99 euro. In data 1 luglio, ho ricevuto un credito di 10 euro sull'app, che tuttavia ritengo insufficiente a coprire adeguatamente l'importo ingiustamente addebitato. Con la presente richiedo pertanto il rimborso integrale dell’importo di 15,99 euro. Vi invito a corrispondermi quanto prima tale somma tramite riaccredito sul mezzo di pagamento utilizzato per il pagamento. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, mi riservo di adire le vie legali a tutela dei miei diritti.
Rimborso
Spett. farmaè In data 16/05/2025 ho acquistato presso il Vostro negozio 2 prodotti (ordine numero 1018517566) pagando contestualmente l’importo di € 26,30. Mi è stato riferito tramite mail, in data 22/05/2025, che i prodotti non erano più disponibili e che avrei ricevuto un rimborso entro 15 giorni. In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.
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